Pubblicato il Lascia un commento

Maturità 2019, eccellenze meridionali: gli studenti più bravi in Campania, Puglia e Sicilia

Solitamente in tutte le classifiche legate all’universo scuola le regioni meridionali si piazzano sempre ai fanalini di coda – o in testa, se parliamo di dati negativi. Si veda ad esempio l’abbandono scolastico o la sicurezza degli istituti e dei plessi scolastici.

Bello, invece, il dato legato alla maturità 2019 e in particolar modo ai 100 e lode. Secondo il Ministero dell’Istruzione, che lo scorso 22 luglio ha rilasciato i primi dati relativi agli Esami di Stato, la “Regione con il più alto numero assoluto di diplomati con lode è la Campania (1.287), seguita da Puglia (1.225) e Sicilia (817)”.

Ma non solo le cifre assolute: anche le percentuali relative premiano il Mezzogiorno: guardando al rapporto percentuale tra diplomati con lode e diplomati totali, infatti, la “percentuale più alta viene registrata in Puglia (3,4%), seguita da Calabria (2,6%) e Umbria (2,4%)”.

Voti alti? Meglio nei licei

Nei Licei le votazioni si confermano mediamente più alte, conferma il Miur: il 2,5% ha conseguito la lode, il 7,7% ha avuto 100, il 12,3% tra 91 e 99, il 18,5% tra 81 e 90, il 29,2% tra 71 e 80.

Tra i Licei, è l’indirizzo Classico a primeggiare nei risultati al di sopra della fascia tra 80 e 100.

Pubblicato il Lascia un commento

MIUR pubblica i dati sugli Esami di Maturità: più diplomati con 100 e lode, meno quelli sopra il 70

sede Miur Trastevere Roma

Sono disponibili dal 22 luglio i primi dati che “dipingono” la situazione post Esami di Stato della Scuola secondaria di II grado (in sintesi maturità).

Sebbene i dati restino particolarmente stabili, in base alle rilevazioni effettuate dal MIUR si può fare una semplice considerazione: aumenta la forbice tra chi ha raggiunto la sufficienza per il rotto della cuffia o giù di lì e chi invece ha ottenuto voti eccellenti.

In sintesi, agli estremi ci sono più studenti che al centro, nella forbice di voti tra il 70 e il 90 per intenderci.

Il Miur registra “un aumento dei diplomati con 100 e lode: sono l’1,6%, l’anno scorso erano l’1,3%. Diminuiscono complessivamente gli studenti che hanno conseguito un voto superiore a 70/100: sono il 61,7%, rispetto al 64,5% di un anno fa”.

“Quest’anno – continua la sintesi disponibile sul sito del Ministero – è stato ammesso all’Esame il 96,1% dei candidati scrutinati (nel 2018 era stato il 96%). I diplomati finali risultano essere il 99,7%, erano il 99,6% nel 2018. Se le lodi aumentano, i diplomati con il 100 ‘secco’sono in leggero calo: sono il 5,6%, nel 2018 erano il 5,7%. Cresce la percentuale dei ragazzi con voto compreso tra 91 e 99, dal 9% al 9,8%. Diminuiscono sensibilmente i voti nella fascia 81-90, dal 19,6% al 16%; calano leggermente i 71-80, dal 28,9% al 28,7%. In aumento i punteggi al di sotto del 70, il 38,3% rispetto al 35,5% del 2018. I 61-70 sono il 31,4% (erano il 27,7% nel 2018). I 60 scendono dal 7,8% al 6,9%“.

Pubblicato il Lascia un commento

Maturità 2019, prima prova: Ungaretti, Sciascia e Stajano

studenti liceo esame maturita

Alle 8:30 di oggi 19 giugno 2019, con l’apertura del plico telematico, è cominciata ufficialmente la maturità 2019 per gli studenti italiani. La prima prova come sempre è quella d’italiano. Dopo tanti dubbi, pronostici, voci più o meno azzeccate, l’apertura delle buste ha finalmente svelato gli argomenti su cui gli studenti devono districarsi.

Maturità 2019, tutte le tracce

“Risvegli”, poesia di Giuseppe Ungaretti che confluisce nel Porto Sepolto, e “Il Giorno della Civetta” di Sciascia sono le due proposte di analisi del testo a disposizione degli studenti.

Per l’analisi e la produzione del testo argomentativo, a disposizione degli esaminandi la scelta tra il testo di Tomaso Montanari “Istruzioni sull’uso del futuro. Il patrimonio culturale e la democrazia che verrà”; “L’Illusione della conoscenza” di Philip Fernbach e Steven Sloman”; “La Cultura italiana del ‘900” di Corrado Stajano.

Per la riflessione critica di carattere espositivo / argomentativo su tematiche di attualità al scelta era tra un testo tratto dal discorso del prefetto Luigi Viana per il trentennale dell’uccisione di Carlo Alberto Dalla Chiesa e un articolo di Cristiano Gatti pubblicato su “Il Giornale” su sport e storia.

Pubblicato il Lascia un commento

Nuova maturità 2019, si arrichiscono con dettagli sull’orale le FAQ del Miur

Sul sito del Miur, nell’apposita sezione legata agli Esami di Stato, si arricchisce l’area FAQ (Frequently Asked Questions) particolarmente seguita da studenti e docenti che sono in procinto di affrontare la nuova maturità 2019. Si tratta di argomenti legati soprattutto alla prova orale che desta ancora parecchia curiosità: se tutto o quasi si è ormai compreso delle due prove scritte, meno invece sono le informazioni chiare riguardanti il colloquio finale. Ne riportiamo alcune.

Chi preparerà le buste per la prova orale? 
Sarà la Commissione stessa a predisporle, in un’apposita sessione di lavoro. Nelle buste vi saranno materiali utili per poter avviare il colloquio. La scelta dei materiali (testi, documenti, progetti, problemi) sarà effettuata tenendo conto della specificità dell’indirizzo e del percorso effettivamente svolto nella classe secondo le indicazioni fornite dal Consiglio di Classe nel documento che sarà predisposto entro il 15 maggio, proprio in vista dell’Esame di Stato.

Fornirete esempi di come si svolgerà l’orale?
Il Ministero predisporrà esempi significativi delle tipologie di materiali simili a quelli che potrebbero essere proposti all’orale dalle singole commissioni che dovranno tenere conto dello specifico percorso della classe.

Come funziona il meccanismo delle buste?
Ogni commissione preparerà un numero di buste pari al numero dei candidati, più due. Ad esempio per una classe di 20 studenti, le buste saranno 22. Ciascuno studente potrà dunque sempre scegliere tra un terna di buste. Dal primo all’ultimo candidato. Saranno così garantite trasparenza e pari opportunità a tutti.

Cosa troveranno gli studenti nelle buste? 
Ci saranno materiali che forniranno uno spunto per l’avvio del colloquio. Un testo poetico o in prosa, un quadro, una fotografia, un’immagine tratta da libri, un articolo di giornale, una tabella con dei dati da commentare, un grafico, uno spunto progettuale, una situazione problematica da affrontare: sono tutti esempi che di ciò che le commissioni potranno scegliere per introdurre un percorso integrato e trasversale che permetta di affrontare lo specifico contenuto delle discipline.

In che modo l’Alternanza Scuola-Lavoro rientra nell’orale? 
Il candidato all’orale potrà illustrare l’esperienza svolta nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento tramite una relazione e/o un elaborato multimediale.

Che cosa potrà essere chiesto per Cittadinanza e Costituzione? 
L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione è basato sullo svolgimento di attività (percorsi, progetti, etc.) finalizzate a sviluppare le competenze di cittadinanza in diversi ambiti, come, a puro titolo di esempio, educazione alla legalità, alla cittadinanza attiva, etc. Tutti i Consigli di Classe, nell’ambito del documento del 15 maggio che raccoglie quanto svolto dalla classe, evidenzieranno e descriveranno tali percorsi, che saranno poi oggetto di una sezione specifica del colloquio.

L’elenco completo è disponibile a questo link.

Pubblicato il Lascia un commento

Maturità 2019, sul sito del Miur le nuove simulazioni della seconda prova

Sono stati pubblicati nella sezione “Esami di Stato” del sito del MIUR i nuovi esempi della seconda prova scritta dell’Esame di Stato del II ciclo, come previsto dalla circolare n. 2472 dell’8 febbraio scorso.

Le simulazioni sono disponibili a questo indirizzo: http://esempi.esamidistato.istruzione.it/
Le simulazioni – spiega il Miur attraverso un comunicato stampa – fanno parte di un pacchetto di azioni fortemente voluto dal Ministro Bussetti per accompagnare scuole, studenti e docenti verso il nuovo Esame di Stato ridisegnato dal decreto legislativo 62 del 2017.

Pubblicato il Lascia un commento

Maturità 2019: il voto di ammissione sarà deciso da tutti i docenti

aula generica esami maturità 2019

Il Ministro dell’istruzione, tramite il suo Vice Ministro Fioramonti, spiega le novità del nuovo esame di maturità riguardo al voto di ammissione. Spiega che il voto Ammissione Maturità 2019 lo decideranno tutti i docenti.

Il Vice Ministro Fioramonti ci tiene a specificare che il voto di ammissione all’esame di Stato è riferito al percorso scolastico triennale dell’alunno, ma non sarà una sommatoria o una media dei voti, ma sarà una valutazione globale dello studente, che terrà conto dell’impegno e delle modalità di apprendimento dello stesso.

Deciso da tutti i docenti componenti del Consiglio di Classe compresi i docenti di religione e dai docenti delle attività alternative il voto di ammissione sarà un voto unico rappresentante lo studente sebbene le norme precedenti facevano riferimento al percorso scolastico triennale dello studente e che non teneva conto delle medie aritmetiche dei voti assegnati alle singole discipline.

Pertanto, la circostanza che la valutazione espressa dal docente di religione cattolica si riferisca ad un giudizio e non ad un voto in decimi, non inficia la partecipazione alla deliberazione in merito all’attribuzione del voto di ammissione all’esame di Stato dal momento che, si ribadisce, tale voto di ammissione all’esame non è, e non era, frutto di una media aritmetica.

Pubblicato il Lascia un commento

Maturità 2019, Bussetti risponde alle domande degli studenti

“Perché è stata cambiata la Maturità?”, “Le prove Invalsi influiranno sul voto finale dell’Esame?”, “Se uno studente non può partecipare alle simulazioni cosa succede?” Sono alcune delle domande a cui il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, ha risposto oggi, sul suo profilo Instagram, rivolgendosi direttamente agli studenti.

Si tratta di alcuni dei quesiti più ricorrenti sulle novità che quest’anno caratterizzeranno l’Esame di Stato a seguito dell’attuazione del decreto legislativo 62 del 2017. Le domande sono state raccolte dal MIUR negli incontri tenuti sui territori e anche attraverso i social.

In contemporanea alla pubblicazione dei video sul profilo del Ministro è stata anche attivata sul sito del Ministero questa sezione dedicata alle FAQ sulla Maturità, che sarà aggiornata periodicamente con risposte rivolte a tutto il mondo della scuola, a partire dai ragazzi.

Prosegue dunque il percorso di accompagnamento voluto dal Ministro Bussetti per sostenere la preparazione degli studenti in vista dell’Esame. Dallo scorso autunno sono stati organizzati incontri sul territorio per gli insegnanti. Martedì prossimo, 19 febbraio, è prevista la prima delle quattro simulazioni per gli studenti, esempi coerenti con quelle che saranno le prove di giugno.

Pubblicato il Lascia un commento

Pubblicata sul MIUR la circolare per la simulazione della Maturità 2019, si parte il 19 febbraio con la prima prova scritta

Sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è stata pubblicata la circolare con le indicazioni per la pubblicazione di esempi della prima e della seconda prova dell’Esame finale del II ciclo di istruzione che potranno essere utilizzati dalle scuole per simulare gli scritti di giugno. Viste le novità che quest’anno caratterizzeranno l’Esame, con l’entrata in vigore del decreto legislativo 62/2017, il Ministro Marco Bussetti ha infatti voluto predisporre specifiche misure di accompagnamento per le scuole, i docenti, gli studenti.

In particolare, oltre agli incontri che si stanno svolgendo sui territori già dallo scorso novembre, il MIUR, in questi mesi che precedono l’Esame, elaborerà esempi sia per la prima, sia per la seconda prova, per tutti gli indirizzi di studio, tenendo conto delle discipline individuate per il secondo scritto con l’apposito decreto del Ministro pubblicato lo scorso 18 gennaio. Dunque esempi coerenti con quelle che saranno le prove di giugno. Sono quattro le giornate individuate per la simulazione degli scritti: 19 febbraio, 26 marzo (per la prima prova scritta); il 28 febbraio e il 2 aprile (per la seconda prova scritta).

Le tracce saranno pubblicate sul sito del MIUR alle ore 8.30 dei giorni previsti, nella sezione “Esami di Stato”. Quindi al mattino e tutte in contemporanea, come avviene durante le prove vere e proprie. Le scuole, nell’ambito della loro autonomia, potranno utilizzare i materiali proposti sia in modalità “simulazione”, nello stesso giorno della pubblicazione, sia assegnando i testi durante l’ordinaria attività didattica.

Le tracce saranno elaborate rispettando le caratteristiche e la struttura definite dai quadri di riferimento pubblicati sul sito del MIUR a novembre. Per gli istituti professionali, la traccia proposta farà riferimento esclusivamente alla prima parte in cui è strutturata la stessa: la seconda, come previsto dalla norma, sarà elaborata dalla commissione durante lo svolgimento dell’Esame. Nei giorni successivi alla pubblicazione degli esempi di prove, sarà poi effettuata, su un campione significativo di scuole, un’indagine che servirà a raccogliere riscontri sulla coerenza delle tracce proposte rispetto ai quadri di riferimento, alle Indicazioni nazionali e alle Linee guida. L’indagine avrà l’obiettivo di verificare l’andamento delle simulazioni per poter disporre di elementi utili a garantire una ottimale preparazione delle tracce di Esame.

“Stiamo lavorando per un Esame che, pur in presenza di una serie di novità che entrano in vigore per effetto del decreto 62 del 2017, rispetti la preparazione affrontata in questi anni dai ragazzi – ricorda il Ministro Bussetti. La pubblicazione degli esempi di scritto e le simulazioni serviranno agli studenti per confrontarsi con una prova che ricalcherà, per struttura e tipologia, l’Esame di giugno. Mentre il MIUR potrà acquisire elementi di valutazione che saranno utilizzati per organizzare al meglio la redazione delle tracce. La macchina amministrativa è fortemente impegnata da mesi e lo sarà anche nelle prossime settimane per accompagnare il più possibile la scuola nell’affrontare le novità previste”.

Pubblicato il Lascia un commento

Maturità 2019 e doppia prova bidisciplinare, la Gilda: “Modifiche sbagliate”

studenti liceo esame maturita

La maturità 2019 continua a tenere banco nel dibattito sul mondo della scuola. Dopo la polemica per le simulazioni della seconda prova di Fisica delle scorse ore, arriva adesso la stroncatura della nuova modalità d’esami da parte della Gilda degli Insegnanti attraverso il suo coordinatore Rino Di Meglio: “Un cambiamento sbagliato nella forma e nella sostanza che contestiamo”.

No alla doppia materia

“Dal cilindro di viale Trastevere salta fuori la doppia materia per la seconda prova scritta, una bidisciplinarietà dai tratti confusi che non agevolerà di certo gli studenti. Per non parlare, poi, della prova orale che, con l’introduzione di una sorta di ‘argomentone’, finisce con il diventare una chiacchierata da bar. Singolare, inoltre, il sistema delle tre buste tra le quali i candidati dovranno pescare quella contenente lo spunto per l’inizio del colloquio. La scuola è tutta un quiz, insomma, parafrasando Renzo Arbore”, commenta laconico Di Meglio.

“Introdurre modifiche così profonde a metà anno scolastico è del tutto scorretto – incalza Di Meglio – perché il lavoro che gli insegnanti devono svolgere per preparare gli studenti ad affrontare la Maturità si fonda su un percorso complesso e articolato che va progettato fin dall’inizio dell’anno scolastico, non di certo a gennaio. A ben poco serviranno le simulazioni d’esame previste dal Miur tra febbraio, marzo o perfino aprile: gli insegnanti saranno comunque costretti a improvvisare cambiamenti di programmazione avendo a disposizione un periodo di tempo del tutto insufficiente. Non si possono cambiare le carte in tavola a gioco iniziato, dando indicazioni pochi mesi prima dell’esame su come prepararsi ad una prova che tiene conto del lavoro di tre anni”. 

“La scuola – ammonisce il coordinatore nazionale della Gilda – deve smettere di essere terreno di sperimentazioni continue senza capo né coda. Al Miur chiediamo di tornare sui suoi passi e di rinviare almeno di un anno l’applicazione del decreto, cominciando a preparare gli studenti dal terzo anno”. 

Pubblicato il Lascia un commento

All’esame di maturità copia… il Miur: polemiche sulle simulazioni della prova di Fisica

I più buoni possono definirla “scivolone”, i più critici “figuraccia”. Certo è che il Miur stavolta non ci fa per niente bella figura. Il tema, spinoso, riguarda le simulazioni rilasciate dal Ministero per la preparazione ai prossimi esami di Maturità 2019. Più precisamente, gli esercizi di Fisica per la seconda prova del liceo scientifico.

Cosa è successo?

Già al loro rilascio, i test sono stati considerati eccessivamente complessi da parecchi studenti (anche universitari) e anche dai docenti.

A qualcuno, però, la lettura dei testi delle prove ha fatto accendere una lampadina, un ricordo che – poi – si è rivelato azzeccato. Perché il Miur avrebbe, senza citarlo oltretutto, copiato gli esercizi da un vecchio testo universitario russo di fisica. Il titolo del manuale in questione è Problems in general physics di I.E. Irodov. Una tesi sostenuta anche dalla Commissione Italiana per l’Insegnamento della Matematica.

Confrontando i due scritti, sembrerebbe proprio che 6 esercizi su 8 siano stati presi pari pari dal volume russo – mai citato dal Miur. Non solo, ma un altro dei problemi proposti dal Miur arriverebbe dall’ANNABAC 2015, il test di maturità francese delle scuole d’eccellenza.

Insomma, le evidenze porterebbero a dire che il Miur ha copiato l’esame di maturità. Suscitando l’indignazione degli studenti.

Anief: svilito l’Esame di Stato

Sull’argomento interviene anche il leader di Anief Marcello Pacifico: “Se confermata, si tratterebbe di una circostanza inspiegabile perché attuata da chi è deputato per legge a garantire la massima obiettività e la ricerca del rigore nella definizione delle prove nazionali che ogni anno mezzo milione di alunni si trovano ad affrontare. In caso contrario, qualora il Ministero dell’Istruzione decidesse di non intervenire, si confermerebbero i timori dell’Anief sulla superficialità verso cui si stanno portando i nostri Esami di Stato, probabilmente anche in vista dello svuotamento progressivo del valore legale del titolo di studio”.