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Mobilità 2019-22, prosegue la trattativa al Miur

sede Miur Trastevere Roma

Proseguono gli incontri al Miur tra le organizzazioni sindacali e la Direzione generale del Personale della scuola per il rinnovo del contratto sulla mobilità.

Le delegazioni hanno esaminato i primi 22 articoli della proposta contrattuale fornita dall’Amministrazione ed hanno apportato le necessarie modifiche, per adeguare le disposizioni al quadro normativo che si profila in vista dell’abolizione degli ambiti territoriali e della chiamata diretta.

“In particolare – racconta in una nota la Gilda degli Insegnanti – sono state trattate le procedure dei trasferimenti e i passaggi e le norme riguardanti le sedi disponibili. Tra i punti più importanti all´esame del tavolo negoziale anche le questioni riguardanti la riduzione al 50% delle disponibilità per i trasferimenti da posto di sostegno a posto comune e la mobilità tra e verso i licei musicali”. 

La delegazione FGU Gilda ha proposto di valorizzare il principio di continuità didattica nei licei musicali ed ha ribadito la propria contrarietà a contingentare i trasferimenti da posto di sostegno a posto comune.

Prossimo appuntamento fissato per giovedì 13 dicembre.

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Diplomati magistrale, si riapre la partita?

Anief Sciopero

Il Consiglio di Stato torna, in Adunanza plenaria, ad esprimersi sull’inserimento nelle Graduatorie ad esaurimento dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante conseguito fino al 2002: lo farà tra sette giorni, a quasi un anno di distanza dalla sorprendente sentenza di fine 2017, che sembrava aver chiuso definitivamente le porte delle GaE ad oltre 50 mila maestri abilitati all’insegnamento. “Tutti pensavano che il discorso fosse chiuso, ma non l’Anief, che è intervenuta ad adiuvandum con i propri legali Walter Miceli e Sergio Galleano, in difesa di alcuni docenti”, scrive il giovane sindacato in una nota.

Attraverso l’impugnazione, patrocinata dall’avvocato Brunetti, è stato ottenuto il pieno accoglimento dell’istanza presentata e la trasmissione del ricorso all’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, proprio per dirimere la questione della valenza erga omnes delle sentenze di annullamento dei decreti di aggiornamento GaE già passate in giudicato e ottenute sempre dallo stesso giovane sindacato. Con la sentenza n. 05941/2018, i giudici della VI sezione del Consiglio di Stato hanno dunque dato il via libera per l’iscrizione degli “appellanti nelle GAE di riferimento, al fine di mantenere, oltreché la res controversa in sé integra, scevra di ogni effetto nocivo la mora judicii nei confronti di costoro” ed anche per tale motivo l’organo di giustizia “accoglie l’istanza cautelare (ricorso NRG 5941/2018) e, per l’effetto, sospende l’esecutività della sentenza impugnata”.

Il 12 dicembre, quindi, la partita potrebbe riaprirsi. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, il sindacato che in questa battaglia giuridica tutela oltre 20 mila precari, spiega che “i giudici del Consiglio di Stato dovranno chiarire se l’annullamento del decreto ministeriale 2014, di aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento, passato ‘in-giudicato’ e richiamato nei successivi decreti ministeriali di aggiornamento annuale di scioglimento della riserva, travolga gli stessi. In pratica, se debba essere tenuto in considerazione dall’amministrazione, visto anche i rilievi del giudice di legittimità in merito alla natura dello stesso atto amministrativo”.

In ballo c’è anche la natura abilitante del diploma magistrale: “i giudici – spiega Pacifico – dovranno dire se l’abilitazione è soltanto strumentale alla partecipazione ai concorsi oppure transitoria e valevole solo durante il processo di riforme del sistema di formazione iniziale degli insegnanti, con l’introduzione del corso di scienze della formazione primaria e comunque non più dal 1° settembre 2018 come disposto dal decreto legislativo n. 62/2018. Dovranno anche esprimersi sul possibile conflitto tra questa controversia e il nuovo concorso riservato, previsto dal ‘decreto dignità’ ovvero dalla legge n. 96/2018, laddove pure ammettendo i diplomati magistrale alla procedura riservata esclude coloro che non hanno svolto i 24 mesi di servizio”.

“Non dobbiamo poi dimenticarci – continua il leader dell’Anief – che arriviamo a questa espressione del Consiglio di Stato dopo avere ottenuto sette sentenze passate ‘in giudicato’, attraverso le quali sono state immesse in ruolo 2 mila maestre. Inoltre, tramite decreto ministeriale abbiamo fatto annullare il decreto che aggiorna le graduatorie ad esaurimento. E, come se non bastasse, c’è un decreto del Presidente della Repubblica che riconosce il titolo abilitante conseguito 20 anni prima. Rimaniamo convinti che una sentenza che rinnega tutto questo possa essere superata”.

“Per queste ragioni siamo fiduciosi nel chiedere all’Adunanza plenaria di specificare se è il caso di cambiare il giudizio precedentemente espresso, proprio per preservare lo stato di diritto ed evitare il successo inevitabile intervento del giudice di legittimità. Altrimenti, a mettere la parola fine all’annosa e incredibile vicenda dell’esclusione dei diplomati magistrale dalla GaE – conclude il sindacalista – saranno la Corte suprema o il Consiglio d’Europa”.

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Personale ATA, ANIEF avvia i ricorsi per il passaggio ai profili Area B e D

Anief Sciopero

Dopo i ricorsi per l’attivazione dei profili C e AS, ANIEF avvia le procedure legali per chiedere lo sbocco delle procedure per il passaggio ai profili B e D del personale Ata.

Per partecipare è necessario inviare la diffida predisposta dal sindacato e aderire al ricorso per il profilo B o per il profilo D sul portale Anief entro il prossimo 15 dicembre.

Chi si aspettava lo sblocco dei passaggi di profilo del personale Ata con la sottoscrizione del nuovo contratto collettivo nazionale è rimasto deluso. Il CCNL 2018, infatti, non contempla l’indizione di una nuova procedura di partecipazione alle selezioni per la mobilità professionale per il biennio 2017/2019, da un’area professionale inferiore a quella immediatamente superiore, del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario appartenente alle aree contrattuali A e  B, per accedere rispettivamente all’aree B e D sulla base dei requisiti di servizio e dei titoli indicati.

“Per di più – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – con la nota 29073 del 22 giugno 2018, con cui è stata trasmessa la bozza di Decreto Interministeriale relativo alla definizione degli organici ATA per il corrente anno scolastico, il Miur non ha consentito i passaggi verticali previsti in realtà ogni due anni o quattro anni e comunque in caso di esaurimento delle graduatorie permanenti. Per questo motivo, di fronte all’inerzia del ministero e delle altre organizzazioni sindacali, Anief avvia le procedure legali per lo sblocco dei passaggi ai profili Ata B e D. Per Per partecipare è necessario inviare la diffida predisposta dal sindacato e aderire al ricorso per il profilo B o per il profilo D sul portale Anief entro il prossimo 15 dicembre”.

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Otto “saggi” per la nuova scuola di Bussetti

“La scuola ha bisogno di un approccio pragmatico su temi chiave”.

Con queste parole, pubblicate in un post Facebook, il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti annuncia la nascita di undici diversi gruppi di lavoro sul tema scuola guidati da otto “saggi”.

“Da oggi e fino ad aprile – scrive il Ministro – otto esperti, profondi conoscitori di specifiche tematiche del mondo della scuola, coordineranno undici gruppi di lavoro: percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento; inclusione scolastica; attività sportive scolastiche; valutazione del sistema scolastico; primo ciclo e 0-6 anni; cultura umanistica; istituti tecnici e professionali; soft skill ed educazione civica; quadriennali e scuole innovative; équipe territoriali; bullismo e prevenzione”.

“Sono temi – spiega Bussetti – a noi cari: vogliamo affrontarli con interventi chiari, frutto dell’ascolto dei territori e delle esigenze di chi vive la scuola ogni giorno. Già entro aprile i gruppi faranno le prime proposte fattive, anche di carattere amministrativo e normativo. Non vogliamo stravolgere ciò che esiste, ma agire con interventi precisi, anche di piccola entità. Vogliamo essere pratici e lavorare con un metodo agile, perché alcune di queste proposte siano attive a partire da quest’anno e dal successivo”.

“Stiamo agendo, passando dalle parole ai fatti, con i tempi giusti, cioè con azioni che consentono il giusto tempo di analisi”, conclude Bussetti.

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Scuola: l’emendamento che vieta l’esternalizzazione della pulizia delle scuole

appalti pulizie scuola ata

Basta con gli appalti di pulizie nelle scuole: lo prevede il secondo pacchetto di emendamenti alla Legge di Bilancio, sponsorizzati dai relatori alla Camera. A darne notizia è l’on. Luigi Gallo (M5S), presidente della Commissione Cultura della Camera: secondo quanto contenuto nel testo presentato, riferisce Orizzonte Scuola, “a partire dal 2020 le istituzioni scolastiche ed educative statali dovranno svolgere i servizi di pulizia e ausiliari unicamente mediante ricorso a personale dipendente appartenente al profilo dei collaboratori scolastici”.

Niente più servizi esternalizzati dal 2020, quindi: le pulizie saranno affidate solo ai collaboratori scolastici dello Stato da assumere tramite concorso

Lo prevede l’emendamento alla Legge di Bilancio presentato dall’on. Luigi Gallo (M5S), presidente della VII Commissione della Camera: il passaggio esclusivo a dipendenti pubblici dei co.co.co. sarà legato ad una procedura selettiva, bandita dal Miur, per titoli ed esami.

Stabilizzare i precari attuali

Il presidente Anief, Marcello Pacifico, però, ricorda che prima di passare al nuovo reclutamento, ci sono anche 40 mila collaboratori scolastici e assistenti tecnici e amministrativi che da anni attendono la stabilizzazione. È esemplare l’esempio di Palermo, dove diverse centinaia di lavoratori precari sono chiamati come supplenti perché da vent’anni a seguito del personale transitato dagli enti locali, pur senza qualifica, hanno occupato i posti vacanti in organico. È arrivato il momento di occuparsi di loro.

Anche per dare una risposta normativa al reclutamento del personale precario storico, una delle piaghe più difficili da superare della scuola pubblica italiana, il sindacato Anief ripresenterà a Palazzo Madama gli emendamenti al nuovo testo di Legge di Stabilità, la cui approvazione definitiva è prevista comunque entro il prossimo 31 dicembre da entrambi i rami della Camera.

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Maturità 2019, Gilda: “Scorretto cambiare in corsa”

studenti liceo esame maturita

“Cambiare le regole del gioco a partita iniziata, come sta facendo il Miur con la nuova normativa sull’esame di Maturità, è scorretto perché getta in confusione gli studenti e sconvolge la programmazione dei docenti che è già stata predisposta e deliberata dagli organi collegiali. Chiediamo dunque di rinviare qualunque modifica all’anno prossimo”.

Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta i cambiamenti che stanno intervenendo sull’esame di Stato, criticando anche la mancata consultazione dei sindacati e delle organizzazioni professionali.

“Da quanto si evince esaminando il decreto ministeriale, – afferma Di Meglio – regna una grave incertezza sui contenuti e sulle modalità della seconda prova che impedisce agli alunni e ai docenti una preparazione adeguata. Esprimiamo giudizio negativo anche sulle griglie di correzione che preoccupano per la loro complessità e per la pesante burocratizzazione della valutazione”.

“Le innovazioni burocratiche, inoltre, richiederebbero una formazione ad hoc per i docenti che si tradurrebbe in un ulteriore impegno lavorativo. Così si arriverebbe al paradosso per cui all’aggravio di lavoro provocato dall’introduzione di un farraginoso sistema di valutazione, si aggiungerebbe anche la formazione necessaria per districarsi nella nuova giungla burocratica. Ovviamente il tutto – conclude il coordinatore nazionale della Gilda – senza alcuna retribuzione”.

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Reclutamento, verso 200 mila precari: l’ANIEF chiede la riapertura delle GaE

aula generica esami maturità 2019

Riaprire le Graduatorie ad esaurimento, prima che la scuola si blocchi per l’eccesso di posti vacanti da assegnare a supplenti che non si trovano. A chiederlo, da Palermo, durante il seminario sulla legislazione scolastica svoltosi venerdì 30, è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, che si rivolge pubblicamente a chi governa la scuola e ai parlamentari perché provvedano da subito ad approvare delle norme per sbloccare la situazione.

“Continuiamo a credere – ha detto Pacifico – che sia giusto riaprire le GaE. Il governo lo ha fatto in passato, nel 2008 e nel 2012, e noi senza dubbio non ci arrendiamo, e chiediamo che sia ripresa questa strada per rispondere alle numerose cattedre andate deserte durante le ultime immissioni in ruolo (60mila negli ultimi 3anni). La soluzione al problema non è certamente il concorso riservato per Infanzia e Primaria come non lo è stato il concorso riservato nella Secondaria. Né tanto più lo possono essere i concorsi ordinari prossimi perché non si occupano del problema del reclutamento dei supplenti, vera piaga della scuola italiana. La maggior parte di essi è chiamato, peraltro, dalla terza fascia delle graduatorie d’istituto a cui è stato negato un canale di accesso riservato al ruolo dalla Buona scuola (concorso riservato 36mesi). Finalmente, anche gli altri sindacati se ne sono accorti, rendendo pubblici i numeri della vergogna del precariato scolastico italiano assegnati quest’anno: 90.000 insegnanti nell’a.s. 2018/19, numeri che potrebbero più che raddoppiare con l’introduzione della quota 100.

“Per tutti questi motivi – ha concluso Marcello Pacifico – occorre una disposizione straordinaria che metta le cose a posto, quale può essere solo la riapertura delle GaE e l’estensione del doppio canale di reclutamento alla graduatoria d’istituto, proprio mentre la Commissione UE continua ad indagare sull’abuso di precariato in Italia anche per la mancata stabilizzazione del personale che ha svolto oltre 36 mesi di servizio. Come sindacato rappresentativo, ci siamo fatti da tramite, pure sul reclutamento, con una serie di emendamenti alla Legge di Stabilità presentati alla Camera. Alla pari di tanti altri sulla Scuola, non sono stati introdotti nel testo che si appresta ad arrivare in settimana al voto dell’Aula di Montecitorio. Ma noi non ci rassegniamo: anche in Senato chiederemo, tra le altre cose, di riaprire le GaE”.

Nel frattempo il contenzioso prosegue avverso il bando dell’ultimo concorso riservato dove l’Ufficio legale Anief ha predisposto una serie di ricorsi per ammettere la larga fetta di abilitati estromessa dal concorso riservato infanzia e primaria: a questo scopo, c’è tempo fino al 12 dicembre per inviare il modello cartaceo di domanda al Miur specifico per l’ammissione al concorso straordinario per titoli ed esami per il reclutamento a tempo indeterminato di personale docente per la scuola dell’infanzia e primaria su posto comune e di sostegno di cui al D.D.G. 7 novembre 2018 n. 1546.

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Nuovo furto in una scuola a Napoli, l’ira dell’assessore Palmieri

L'assessore alla Scuola del Comune di Napoli Annamaria Palmieri

“Siamo stanchi, la vera emergenza di insicurezza delle scuole è questa” : questo il commento a caldo dell’assessore Palmieri all’ennesimo furto, all’ennesima intrusione in una scuola delle periferie, all’ennesimo danno inferto a bambini e bambine per i quali la scuola è tutto.

Nella notte tra sabato e domenica ignoti sono entrati, dopo aver divelto una finestra, nel plesso Petrone dell’ IC 88imo De Filippo a Ponticelli, in via Manlio Rossi Doria: hanno portato via computer, stampanti, fotocopiatrici , hanno scassinato la cassaforte blindata .

Dopo poche ore, un nuovo raid: il 30° C.D. “Parini” di Napoli, in via Fosso del lupo a Secondigliano, ha subìto lo stesso atroce trattamento da noi già segnalato al plesso Petrone dell’ I.C. “88° De Filippo”.

Praticando un buco nel muro esterno, al di sotto di una finestra protetta da inferriate, i ladri sono penetrati all’interno di un locale fornito di porta blindata e allarme, hanno scassinato la cassaforte in cui erano conservati i PC portatili della scuola nonchè i dati sensibili di molti alunni, rubando le attrezzature indispensabili alla quotidianità del lavoro dei docenti.

“Continua il vile attacco alla scuola che include, ai suoi strumenti e alle sue attrezzature, con gravi conseguenze economiche per chi deve riparare i danni, come il Comune, ma soprattutto per le bambine e i bambini di questa città”, commenta l’Assessore Annamaria Palmieri.

“La reazione della comunità scolastica non deve farsi attendere: bisogna fare cordone intorno alle scuole pubbliche, capire che la merce che è in gioco non è materiale, si chiama “futuro” dei nostri ragazzi, speranza, soprattutto se si guarda al grande impegno che quella scuola , il suo dirigente Ciro Scognamiglio e i docenti infondono, nonstante le mille difficoltà che incontrano per strada ogni giorno. Ora spero che le forze dell’ordine, in cui riponiamo fiducia, con l’aiuto della comunità individuino i malviventi, anche perché non è possibile che nessuno veda o sappia nulla. Gridiamo insieme la nostra indignazione, è questa la vera emergenza”.