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18app in scadenza oggi

18app 2021

Giovani che avete compiuto 18 anni e che avete ancora dei soldi sul vostro portafoglio elettronico: dovreste utilizzare il vostro residuo 18app entro oggi.

Bisogna ricordare che il tempo dei ragazzi per registrarsi a 18app era limitato a giugno 2019. Quindi il bonus accreditato riguarda i già registrati.

La scadenza è fissata invece per il 31 dicembre 2019. Entro quella data il bonus accreditato sui portafogli elettronici attraverso 18app va tassativamente usato, salvo perderlo.

Dove spendere il tuo bonus 18app online

I siti del gruppo Matacena che sono già ottimizzati per l’acquisto con 18app (così come per Carta Docente). Non farti trovare impreparato e visita una delle piattaforme già predisposte e ottimizzate per l’utilizzo del voucher.

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Il bonus cultura per i diciottenni scende a 300 euro

18app 2021

Il bonus cultura per i diciottenni viene confermato dalla manovra, ma tagliato. I fondi previsti dalla legge di bilancio per il 2020 sono 160 milioni, 80 in meno rispetto a quelli stanziati per il 2019. La card cultura, che finora era stata di 500 euro, scende a 300 euro. Obiettivo dichiarato: promuovere lo sviluppo della cultura e la conoscenza del patrimonio culturale

Come spendere il bonus
La carta può essere utilizzata per acquistare biglietti per rappresentazioni teatrali cinematografiche e spettacoli dal vivo, per libri, abbonamenti a quotidiani anche in formato digitale, musica registrata, prodotti dell’editoria audiovisiva, titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche e parchi naturali nonché per sostenere i costi relativi a corsi di musica, di teatro o di lingua straniera.

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LIBRI MARKET È IL PRIMO MARKETPLACE ITALIANO DEDICATO AI LIBRI

LIBRI MARKET

La nostra piattaforma è nata quando ci siamo resi conto che per valorizzare veramente la cultura bisogna facilitare l’incontro tra chi la domanda e chi la offre, in modo da rendere più immediato lo scambio e generare valore aggiunto per entrambi.

Abbiamo perciò deciso di realizzare questo portale dove le librerie possano usufruire di una vetrina, aumentando così la propria visibilità grazie a una forte presenza online e dove gli utenti, invece, possano trovare agevolmente il volume che cercano, grazie a un sistema di match che associa alla ricerca tramite il titolo di un libro, la libreria più vicina che ha a disposizione proprio il volume richiesto.

La piattaforma, inoltre, rende disponibili i suoi spazi anche per la promozione di eventi di scrittura e di presentazione di volumi, diventando così luogo autorevole per la diffusione della cultura e vetrina online per scrittori e case editrici.

La nostra piattaforma è nata quando ci siamo resi conto che per valorizzare veramente la cultura bisogna facilitare l’incontro tra chi la domanda e chi la offre, in modo da rendere più immediato lo scambio e generare valore aggiunto per entrambi.

Abbiamo perciò deciso di realizzare questo portale dove le librerie possano usufruire di una vetrina, aumentando così la propria visibilità grazie a una forte presenza online e dove gli utenti, invece, possano trovare agevolmente il volume che cercano, grazie a un sistema di match che associa alla ricerca tramite il titolo di un libro, la libreria più vicina che ha a disposizione proprio il volume richiesto.

La piattaforma, inoltre, rende disponibili i suoi spazi anche per la promozione di eventi di scrittura e di presentazione di volumi, diventando così luogo autorevole per la diffusione della cultura e vetrina online per scrittori e case editrici.

I NOSTRI PACCHETTI

Dall’autore alla libreria, i nostri pacchetti sono pensati per soddisfare ogni esigenza!

  • AUTORE€2,70
    MESE
    • Fino a 5 libri sul nostro marketplace
    • Nessuna commissione sulla vendita
    • Possibilità di ricevere pagamenti con PayPal e bonifico bancario
    • Fino a 5 eventi contemporanei sul nostro calendario eventi
    • Statistiche di accesso alla pagina autore
  • LIBRERIA€5,70
    MESE
    • Nessun limite di libri sul nostro marketplace
    • Nessuna commissione sulla vendita
    • Possibilità di ricevere pagamenti con PayPal, bonifico bancario e ritiro in negozio
    • Ricerca di prossimità in base al libro richiesto
    • Nessun limite di eventi contemporanei sul nostro calendario eventi
    • Statistiche avanzate di accesso alla pagina esercente
    • Statistiche avanzate di vendita
  • LIBRERIA ADVANCED €9,90
    MESE
    • Nessun limite di libri sul nostro marketplace
    • Nessuna commissione sulla vendita
    • Possibilità di ricevere pagamenti con PayPal, bonifico bancario e ritiro in negozio
    • Ricerca di prossimità in base al libro richiesto
    • Nessun limite di eventi contemporanei sul nostro calendario eventi
    • Proximity Marketing con un beacon bluetooth fornito da Libri Market
    • Statistiche avanzate di accesso alla pagina esercente
    • Statistiche avanzate di vendita
    • Statistiche avanzate delle presenze in negozio tramite beacon

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Spegne 40 candeline il CUN

sede Miur Trastevere Roma

1979-2019: 40 anni del Consiglio Universitario Nazionale. Si è tenuta ieri 18 dicembre, dalle ore 15 alle 18 in sala Aldo Moro, l’evento per i 40 anni del CUN. La sessione è stata aperta da una relazione introduttiva dal titolo “Il ruolo del CUN: l’autonomia del sistema universitario e la libertà della ricerca e dell’insegnamento” tenuta da Antonio Vicino, Presidente CUN. In più le testimonianze di Luigi Frati, vicepresidente dal 1986 al 1989, Michele Scudiero, vicepresidente dal 1989 al 1997, Luigi Labruna, presidente dal 2007 al 2017 e Carla Barbati, presidente dal 2017 al 2019. Il dibattito è stato animato da Mario Pittoni, presidente 7ª Commissione permanente Senato (Istruzione pubblica, beni culturali), Luigi Gallo, presidente VII Commissione Camera (cultura, scienza istruzione), Paolo Miccoli, presidente ANVUR (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca), Lucia Altucci, presidente CNGR (Comitato nazionale dei garanti per la ricerca), Luigi Leone Chiapparino, presidente CNSU (Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari)  e Gaetano Manfredi, presidente CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, nonché Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Napoli Federico II). Presenti i consiglieri CUN. Le conclusioni sono state affidate a Lorenzo Fioramonti, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

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Per ogni libro acquistato, un libro donato a una biblioteca scolastica: l’iniziativa del gruppo Matacena

Per tutto il periodo che va dal 1 al 25 dicembre 2019, il gruppo editoriale Matacena per ogni libro venduto attraverso una delle sue piattaforme donerà un libro a una biblioteca scolastica.

Questa la straordinaria iniziativa messa in campo dal gruppo capeggiato da Corrado Matacena, leader nella distribuzione editoriale nelle scuole primarie napoletane e campane.

Il visionario imprenditore, accanto all’attività di promozione editoriale, è difatti uno dei pionieri campani della vendita online. Questo grazie ad alcuni portali di ormai storica presenza digitale come Matacena Libri e Matacena Giochi. Ed è proprio sui siti del network che quest’anno verrà promossa l’iniziativa natalizia del gruppo: per ogni libro acquistato online sui portali sopracitati e su Oceanon e Mondodocenti Shop, un altro libro verrà donato a una biblioteca didattica sul territorio, partendo da quelle dei quartieri a maggior rischio dispersione.

“Siamo convinti – spiega Corrado Matacena – che rimettere al centro la lettura è una delle chiavi di volta per favorire la crescita dei nostri ragazzi. Un ragazzo che legge oggi è un adulto migliore domani, e noi nel nostro piccolo, da persone che vivono il nostro territorio, vogliamo dare il nostro contributo e rendere più solidale questo Natale”.

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Servizi minimi, la Gilda: “No al demansionamento dei docenti”

Rino di Meglio

Precettazione dei docenti in caso di sciopero, divieto di astenersi dalle attività aggiuntive, preclusione della possibilità di indire scioperi nei 5 giorni successivi all´inizio dell´anno scolastico e dopo le vacanze di Natale e Pasqua.

Sono queste le proposte avanzate dall’Aran nella riunione che si è tenuta oggi a Roma, presso la sede di via del corso, alla quale hanno partecipato le organizzazioni sindacali rappresentative di comparto.

La Gilda ha ribadito con forza la propria contrarietà ad ogni accordo che preveda la precettazione dei docenti in caso sciopero.

“La nostra delegazione ha fatto presente che tale previsione contrasta con le norme contenute nel codice civile e nel decreto legislativo 165/2001, che vietano espressamente il demansionamento dei lavoratori. Nel caso degli insegnanti, infatti, la precettazione si tradurrebbe in una prestazione di mera vigilanza non prevista dalle norme che regolano la professione docente”.

“L’Aran ha proposto anche di inserire nel protocollo di intesa sui servizi minimi una clausola che preveda il divieto di sciopero delle attività aggiuntive e una preclusione del diritto di indire scioperi nei 5 giorni successivi all´avvio delle elezioni, all´inizio dell´anno scolastico, e dopo i periodi di sospensione delle lezioni in coincidenza con le vacanze di Natale e di Pasqua”.

“Anche su questo la nostra delegazione ha espresso la propria netta contrarietà. Il prossimo incontro si terrà mercoledì 15 gennaio alle 15.00”.

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Blocco quinquennale sui trasferimenti. Anief: il governo faccia passo indietro

aula generica esami maturità 2019

“Nel decreto-scuola varato alla Camera, e ora al Senato, abbiamo già inserito un articolo sulla continuità didattica: tutti coloro che vinceranno il concorso ordinario e straordinario dovranno rimanere presso la sede di inserimento per almeno cinque anni”. L’annuncio del ministro Lorenzo Fioramonti, rilanciato dalla stampa specializzata, non può essere accolto positivamente dal giovane sindacato. Sugli altri provvedimenti annunciati dal titolare del Miur (“Bisogna dare la possibilità di introdurre meccanismi già possibili con l’attuale normativa come i bonus per gli affitti e i buoni per fare la spesa”, ha aggiunto Fioramonti) c’è un cauto apprezzamento di Anief, ma anche la consapevolezza che il personale scolastico, a iniziare da quello fuori sede, non ha bisogno di “gettoni”, ma di un sostegno economico reale e di potersi ricongiungere alla famiglia d’origine se lo desidera.

NO ALLO STOP DEI TRASFERIMENTI

Contro lo spettro del blocco quinquennale Anief si è più volte espressa.  Il vincolo di permanenza per cinque anni, senza la possibilità di trasferimento è una disposizione incostituzionale, approvata nel 2011, con la Legge 106, e modificata dal Parlamento, grazie sempre alla denuncia del giovane sindacato, nel 2013, con la Legge 128/13 quando si riportò a un triennio il blocco dei trasferimenti. Per via del vincolo quinquennale si potrebbe ripetere la stessa ingiustizia perpetrata nei confronti dei docenti ingabbiati dalle diverse procedure di reclutamento e di mobilità attuate all’indomani dell’approvazione della legge 107/2015, voluta dal governo Renzi.

LE QUOTE ALLARGATE

Sebbene quest’anno si sia registrato un altissimo numero di posti vacanti e disponibili, con più di 200 mila supplenze annuali, il Miur non è andato oltre le quote sui trasferimenti fuori provincia, introdotte col contratto sottoscritto a dicembre sulla mobilità del personale. Per colpa proprio della contrattazione integrativa, per l’anno scolastico 2019/20 sono stati previsti il 40% di trasferimenti interprovinciali e il 10% di passaggi di ruolo; per il 2020/21, il 30% di trasferimenti interprovinciali e il 20% di passaggi; per il 2021/22, il 25% di trasferimenti interprovinciali e il 25% di passaggi. L’introduzione di quelle percentuali risibili sui trasferimenti ha portato il M5S, attraverso il primo firmatario Marilotti, ad avviare un’interrogazione all’allora ministro dell’Istruzione. 

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE ANIEF

“Bisogna promuovere la mobilità – sottolinea Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – per contemperare diritto al lavoro, alla famiglia e favorire in altro modo la continuità didattica. Come Anief abbiamo promosso uno specifico emendamento e chiesto di sostituire il comma in questione con la proroga dei termini della mobilità straordinaria per tutto il personale di ruolo. Per il nostro sindacato è un punto irrinunciabile e non trattabile, tanto più alla luce di tantissimi posti vacanti e disponibili e dei numeri record di supplenze annuali (oltre 200 mila). Occorre favorire il rientro dei docenti “ingabbiati” e programmare agevolazioni per attrarre e risarcire i lavoratori provenienti dalle altre regioni. La continuità didattica non passa per imposizioni temporali anticostituzionali, contro cui siamo pronti a ricorrere in tribunale, semmai dall’immediata assunzione in ruolo su tutti i posti vacanti, evitando nel prossimo futuro che tante supplenze vengano assegnate mesi dopo l’inizio dell’anno e altri posti, soprattutto di sostegno, siano ancora da coprire”.

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Alunni stranieri: riparte al Miur l’Osservatorio per l’integrazione

Una bambina che va a scuola il primo giorno

Riparte l’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’intercultura. Lo rende noto il Miur attraverso una nota stampa dopo la prima riunione a cui ha partecipato anche il Ministro Lorenzo Fioramonti. Ad aprire i lavori sono stati i Sottosegretari Lucia Azzolina e Giuseppe De Cristofaro. L’Osservatorio torna a riunirsi dopo due anni. È stato ricostituito con il Decreto del Ministro Fioramonti dello scorso 4 dicembre.

“Il compito centrale della scuola è quello di formare i futuri cittadini – ha spiegato il Ministro Lorenzo Fioramonti -. Se il ruolo della scuola viene meno, si pregiudica il futuro di un intero Paese. Per generazioni e generazioni. Per questo è necessario garantire a tutti i giovani un percorso di studio ed educativo e formare nuovi cittadini istruiti, responsabili, consapevoli. L’integrazione diventa allora determinante. Dobbiamo assicurare equità a tutti i ragazzi. La scuola ha il dovere di saper individuare e valorizzare talenti che, per mancanza di opportunità, rischiano di passare inosservati. Occorre tirare fuori le potenzialità, le capacità, le intelligenze. Perché è di queste intelligenze che ha bisogno la nostra società per crescere”.

L’Osservatorio è un organo di consultazione. Tra i suoi compiti, quello di trovare soluzioni per un adeguamento delle politiche di integrazione alle reali esigenze di una scuola sempre più multiculturale e in costante trasformazione.

“Dopo due anni è tornato a riunirsi al MIUR l’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’intercultura. Con un messaggio chiaro: la scuola è aperta a tutti e inclusiva. Come Governo e come Ministero dobbiamo e vogliamo perciò dare attenzione anche a tutti gli alunni con cittadinanza non italiana, attuando pienamente il principio dell’inclusione”, ha dichiarato la Sottosegretaria Lucia Azzolina.

“La politica, quando si occupa di pubblica istruzione, di scuola e quindi di  bambini, di ragazzi,  deve avere più coraggio e non limitarsi a seguire il senso comune formale – ha aggiunto il Sottosegretario Giuseppe De Cristofaro -. La crisi economica ha prodotto povertà e disuguaglianza, i dati della povertà educativa ci dicono che è necessaria una grande operazione di ricostruzione culturale e si deve partire dalla scuola pubblica, dal sistema dell’istruzione pubblico e statale in primis. La scuola italiana è una gigantesca infrastruttura civile, un enorme pilastro di democrazia e ha bisogno di essere sostenuta con risorse economiche e umane per formare non solo bravi studenti ma cittadini consapevoli”.  

L’Osservatorio è tornato a riunirsi in una data non casuale, perché fa seguito al Terzo Summit Nazionale delle Diaspore (il 14 dicembre). I lavori sono stati animati da una tavola rotonda sulle tematiche legate alla migrazione, moderata dal conduttore televisivo Massimo Bernardini. Il dibattito è stato aperto dalla giornalista Marta Nicoletti. Ha partecipato all’incontro anche lo scrittore Eraldo Affinati. Nel corso del confronto, è stato presentato il dossier “L’Africa Mediata – Come fiction, tv, stampa e social raccontano il continente in Italia”, realizzato da Amref Italia insieme all’Osservatorio di Pavia. Una raccolta di dati, qualitativi e quantitativi, sui media italiani e su come questi abbiano rappresentato l’Africa e gli africani nel primo semestre di quest’anno.

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Concorso ordinario scuola dell’Infanzia e Primaria, si va verso il bando

Scuola concorsi documenti scrittura uomo

Manca poco alla pubblicazione del bando di concorso ordinario per la scuola dell’Infanzia e Primaria: si stanno ultimando i conteggi dei posti vacanti e disponibili per gli anni 2020/21 e 2021/22, conferma Orizzonte Scuola.

I POSTI

I posti a disposizione sono noti da tempo, poiché in Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il DPCM di autorizzazione all’assunzione di 16.959 docenti con concorso ordinario: 10.624 per l’anno scolastico 2020/2021 e 6.335 per l’anno scolastico 2021/2022. Per accedere non serviranno esperienze pregresse e nemmeno i 24 creduti formativi universitari richiesti per la secondaria. Previste tre prove e la valutazione dei titoli.

In attesa del bando, è già delineato il percorso da svolgere per partecipare al concorso ordinario per la scuola dell’Infanzia e Primaria: sarà aperto a tutti coloro che sono in possesso del titolo di studio richiesto per l’accesso, ma non saranno richiesti i 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche (richiesti solo ai laureati per l’accesso al concorso della secondaria), né requisiti di servizio di insegnamento). E potranno partecipare anche i docenti di ruolo.

I TITOLI DI ACCESSO

Per i posti comuni, sarà richiesta la laurea in Scienze della formazione primaria oppure il diploma magistrale con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali, o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente, conseguiti, comunque, entro l’anno scolastico 2001/02. Sarà ritenuto utile all’accesso anche un analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto dal Miur. Per i posti di sostegno sarà necessario essere in possesso, oltre a uno dei titoli suddetti, del titolo di specializzazione sul sostegno conseguito ai sensi della normativa vigente o di analogo titolo di specializzazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente.

Saranno ammessi con riserva coloro che, avendo conseguito all’estero i titoli di cui alle lettere a) e b) del comma 1 e di cui al comma 2, abbiano comunque presentato la relativa domanda di riconoscimento alla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici. Il decreto scuola ha ampliato i requisiti di accesso, permettendo la partecipazione con riserva dei docenti specializzandi SOS IV ciclo TFA sostegno. Si allarga quindi la platea dei candidati al concorso.

LE PROVE

Il concorso si articolerà in una serie di prove consequenziali: la pre-selettiva (qualora, come molto probabile, le domande di partecipazione siano superiori a quattro volte il numero dei posti, e sarà di tipo computer-based, oltre che unica per tutto il territorio nazionale); poi la prova scritta e la prova orale. Sulla graduatoria finale, per i candidati risultati idonei, inciderà anche la valutazione dei titoli. Sarà possibile partecipare in un’unica regione per tutte le procedure per cui si ha titolo. Al massimo quattro: infanzia, primaria, sostegno infanzia e sostegno primaria.

LA PROROGA DELLE GRADUATORIE DEL 2016

Nel frattempo, il Decreto Scuola approvato alla Camera in questo momento al vaglio del Senato, ha prorogato di un ulteriore anno la validità delle graduatorie del concorso 2016, soluzione ponte che però da sola non risolve granché. Ciò potrebbe incidere, seppur di poco, nella previsione dei posti vacanti e disponibili per il prossimo triennio. In ogni caso, sottolinea la rivista specializzata, il concorso sarà bandito esclusivamente nelle regioni in cui, per il periodo considerato, ci saranno posti vacanti e disponibili, in modo da assicurare le immissioni in ruolo.

LA POSIZIONE DI ANIEF

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, “non si comprende il motivo ancora perché lo Stato utilizzi le attuali maestre per fare le precarie e non per assumerle, negando persino un nuovo concorso straordinario previsto per le superiori e predisponendo licenziamenti nei confronti di chi ha superato l’anno di prova”.

“Lo abbiamo ribadito di recente attraverso gli emendamenti al decreto salva precari, dopo averlo chiesto in audizione alla Camera lo scorso 12 novembre. Il concorso riservato sarebbe anche risposta positiva al problema creato dalle due sentenze della plenaria del Consiglio di Stato, non annullate dalla Cassazione, che hanno defenestrato decine di migliaia di diplomati magistrali dalle GaE e pure, in oltre 7 mila casi, dalle immissioni in ruolo dopo addirittura l’anno di prova svolto”, conclude il sindacalista a capo dell’Anief.

LA PREPARAZIONE AL CONCORSO

Coloro che intendono prepararsi al concorso per la scuola dell’Infanzia e Primaria possono accedere al percorso formativo predisposto da Eurosofia: l’obiettivo è realizzare una preparazione esaustiva e ben strutturata, grazie al supporto di docenti specializzati nella creazione di materiali didattici specifici per i concorsi del comparto scuola. Si potrà scegliere tra differenti modalità: corso on-line; in presenza; blended. Consulta i programmi e le specifiche al seguente link. Per informazioni chiamare il numero 091 7098311/357, il 3928825358 oppure inviare un’email a segreteria@eurosofia.it

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A Napoli dispersione scolastica ridotta e media voti raddoppiata nelle scuole della periferia napoletana con il progetto “Proud of you”

Imparare giocando con una didattica innovativa che utilizza creatività, arte, ‘problem solving’ e nuove tecnologie per raggiungere gli obiettivi di apprendimento scolastico nelle aree urbane ad alto rischio dispersione. È l’idea con cui all’Istituto Comprensivo “Radice Sanzio Ammaturo” di Napoli  è ripartito “Proud of You”, il progetto rivolto agli studenti delle periferie napoletane, promosso dall’associazione di promozione sociale Next-Level, che si occupa su tutto il territorio nazionale (da Torino a Napoli) di accompagnare in maniera inclusiva ed innovativa il percorso formativo dei giovani (e dei loro genitori) nelle aree più disagiate.

Assenze annue ridotte in luoghi ad alta dispersione scolastica e media voto raddoppiata in materie nevralgiche come la matematica tra gli studenti coinvolti, sono i numeri importanti della prima edizione ‘pilota’ di “Proud of You”, che lo scorso anno ha coinvolto cento bambini di Scampia, proprio nelle scuole tra le Vele. Quest’anno già sono più di duecento i bambini (tra gli 8 e gli 11 anni) che hanno iniziato il percorso didattico della seconda edizione di “Proud of You” per l’anno scolastico 2019-20, in un’altra area della periferia napoletana che vive una condizione forte di marginalità. Quella dei quartieri (Capodichino e Poggioreale) e dei Rioni (Amicizia, Battisti e della Bussola) dislocati su ben tre municipalità cittadine in cui è carente il volume delle opportunità formative diverse da quelle strettamente scolastiche e dove alto è il rischio di dispersione scolastica e forte la criticità sociale.

Fruitore del progetto, realizzato grazie al “Fondo di beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale” di Intesa Sanpaolo e alla Gesac, la società di gestione dell’aeroporto internazionale di Napoli, è, infatti, quest’anno l’Istituto Comprensivo “Radice Sanzio Ammaturo”, che opera in un territorio che registra tassi di dispersione scolastica che arrivano al 19%, specchio di un grave allarme sociale se confrontati con la media nazionale del 14%. “Grazie a questo progetto – racconta il dirigente scolastico Filomena Nocerastiamo riuscendo a far diventare ‘centro’ la periferia, colmando con i pomeriggi a scuola quei gravi vuoti di organizzazione strutturale e sociale (in ambito sportivo e culturale) del quartiere”. E i risultati di “Proud of you” già sono in crescita. “Siamo molto contenti di questa nuova edizione – spiega il presidente di Next-Level, Caterina Corapi – perché abbiamo aumentato il numero di partecipanti, incrementato la formazione del personale e migliorato la frequenza dei bambini al progetto: nei primi due mesi di attività, hanno partecipato in modo continuativo l’85% degli studenti ed il dato confortante è che chi partecipa si impegna veramente”.

Il segreto del successo di questo progetto secondo gli stessi docenti coinvolti sta nell’inclusività della sua metodologia pedagogica che ha come obiettivo quello di consolidare quanto imparato in classe durante l’anno con un percorso didattico costruito come una “caccia al tesoro”, in grado di unire lettura e partecipazione attiva, sotto forma di quiz, enigmi o semplici sfide da superare, finalizzate ad esercitare la grammatica, la sintassi, la logica ed il lessico.

Un lungo percorso didattico (due giorni a settimana fino ad aprile 2020, per un totale di 32 appuntamenti annui in ogni plesso scolastico dell’Istituto “Radice Sanzio Ammaturo”) che si avvale della preziosa collaborazione scientifica di tre grandi poli di eccellenza accademica del Mezzogiorno: il Dipartimento di Matematica e Applicazioni “Renato Caccioppoli” dell’Università degli Studi di Napoli Federico II (che si occupa della progettazione e dello sviluppo della didattica della matematica), il Dipartimento di Scienze formative dell’Università Suor Orsola Benincasa  (che fornisce le sue ‘giovani maestre’ come tutor didattici) e il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” (che si occupa della valutazione di impatto del progetto).

“Divertire apprendendo e apprendere divertendosi è la prima regola delle didattiche efficaci”, sottolinea Annamaria Palmieri, assessore comunale all’Istruzione che più volte ha visitato le scuole coinvolte nel progetto didattico di “Proud of you”. Un progetto che sta crescendo anche e soprattutto grazie alla sensibilità dell’impegno sociale di un’importante azienda napoletana come la Gesac. “Il diritto allo studio – evidenzia Roberto Barbieri, ad di GESAC – è un diritto primario, incomprimibile per tutti i cittadini ed è per questo che Gesac è al fianco di chi lavora e s’impegna a farlo diventare un diritto reale e concreto. Sconfiggere la dispersione scolastica nei quartieri più articolati socialmente è un impegno di responsabilità sociale di Gesac”. Un impegno che ha già prodotto risultati importanti.