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Napoli: le manifestazioni per il 30simo anniversario della Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

Mercoledì 2 ottobre l’Assessorato alla Scuola e all’istruzione, insieme agli altri Assessorati cittadini e al Tavolo Saltamuri, in occasione del 30° anniversario della Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, organizza una giornata di festa e di riflessione strutturata in due momenti principali.

In piazza Plebiscitodalle 10.30 alle 13.30 si svolgerà una festa a cui parteciperanno le scuole dell’obbligo della città, dal titolo “Il diritto alla Felicità – Tutt’egual song’ ‘e creature”. Una festa aperta alla città per rendere partecipe la società tutta di ciò che le scuole fanno per l’inclusione e la costruzione di una comunità senza frontiere, senza paure e discriminazioni.

Il luogo simbolo della città, Piazza del Plebiscito sarà abitato da alunne e alunni, insieme ai loro docenti e agli educatori delle organizzazioni della cittadinanza attiva che con il gioco e la creatività daranno corpo ad alcuni dei diritti contenuti nella Convenzione, a partire dal diritto alla felicità del conoscere e dell’abitare, al gioco e all’espressione libera, all’acqua al benessere e alla salute, all’identità e alla differenza, alla pace, alla creatività e alla cultura.

Per ognuna di queste parole in piazza sarà allestito un atelier tematico costruito grazie ad alcune organizzazioni ed enti che hanno collaborato all’iniziativa: ABC (Acqua Bene Comune); AgriGiochiAmoAssociazione Quartieri SpagnoliComando Provinciale dei Vigili del Fuoco di NapoliCon…Officine GomitoliDedalusIl Coro di Piazza VittorioIl QuadrifoglioLaici Terzo Mondo OngL’Orsa MaggioreL’uomo e il legnoMaestri di Strada OnlusReading ForcellaRete Tavolo SaltamuriSalesiani don BoscoSave the Children Italia OnlusUNHCR (United Nations High Commissioner for Refugees).

La cartoleria storica del Vomero “Varzi” regalerà quaderni e gadget ai bambini/e delle scuole.

Sul palco si alterneranno diversi ospiti che saluteranno le scuole presenti e proporranno una loro interpretazione di alcune delle parole chiave contenute nella convenzione. Tra gli altri interverranno: il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, il Sottosegretario all’Istruzione Giuseppe De Cristofaro, il Prefetto di Napoli Carmela Pagano; il questore di Napoli Alessandro Giuliano, il maestro e animatore del Tavolo “Saltamuri” Franco Lorenzoni, il Direttore di “la Repubblica Napoli, Ottavio Ragone

Sul Palco l’orchestra del liceo musicale “Margherita di Savoia” eseguirà alcuni brani che accompagneranno lo svolgersi dell’iniziativa.

Il pomeriggio, alle ore 16.00, in Sala Giunta a Palazzo San Giacomo si svolgerà un seminario di lavoro sul tema “Educazione sconfinata : come la Scuola lavora per una società giusta “, in cui alcuni esperti si confronteranno con le narrazioni che verranno portate da dirigenti di scuole napoletane, da educatori che con esse collaborano e da alcuni giovani alunni e alunne che racconteranno come la scuola riesce a sconfinare nel territorio per accompagnare la costruzione di comunità locali consapevoli. Tra gli altri, porteranno il loro contributo Angela Nava, Franco Lorenzoni, l’assessore Annamaria Palmieri , Annamaria Candela e  alunni e alunne di S. Giovanni a Teduccio, Barra e Ponticelli.

Vogliamo una giornata in cui la scuola e il mondo associativo dicano alla città che si può credere nella costruzione di società aperte, secondo il messaggio della rete Saltamuri, nelle quali la differenza sia riconosciuta come valore e non come problema. Per questo abbiamo voluto che la piazza del Plebiscito diventi il 2 ottobre la piazza del popolo dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze: li vediamo tutti uguali, aspiriamo che siano tutti ugualmente felici, a tutti loro  e alle loro scuole ugualmente è destinata la festa e la riflessione pomeridiana. L’incontro della scuola con le associazioni che hanno aderito, ma anche con le altre Istituzioni e con gli assessorati all’ambiente, al welfare, ai giovani, alla cittadinanza fino ad ABC,  che è la nostra Azienda speciale per l’acqua pubblica, si fonda sulla convinzione che ognuno di noi ha nelle sue mani un tassello per perseguire la realizzazione dei diritti sanciti dalla Convenzione, ma che ancora tanta strada deve essere fatta e possiamo farla molto meglio alleandoci.così l’assessore Palmieri

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Fioramonti: “Stipendi più alti ai docenti che lavorano fuori regione”

lorenzo fioramonti ministro istruzione

Secondo il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, giustamente, molti insegnanti “restano nella propria regione di appartenenza dove non ci sono posti, vanno fuori, ma non possono permettersi di vivere lì, quindi devono costantemente fare i pendolari. Noi dobbiamo investire in quello che fa bene a una società. L’economia ha bisogno di formazione, di investimenti di base, queste sono le cose che fanno crescere l’economia”. 

Il sindacato ritiene positiva la posizione del ministro dell’Istruzione: un insegnante costretto a cambiare provincia o regione non può affrontare spese aggiuntive per trasporti, affitti, utenze e quant’altro, con uno stipendio bloccato per anni a 1.300 euro al mese. È una somma fortemente insufficiente per assolvere al carico di spese ulteriori che il docente è costretto ad affrontare. 

“Gli aumenti medi del 3,48% a regime approvati con il rinnovo di contratto di un anno e mezzo fa – ricorda Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – hanno prodotto incrementi ‘miserevoli’ e arretrati insignificanti, lasciando il costo dalla vita superiore al 10% rispetto agli stipendi di chi insegna nel nostro Paese. E il futuro non è roseo. Perché il Governo precedente, composto da M5S e Lega, non è andato oltre a 40 euro lordi di incremento medio in tre anni. Si tratta di una somma davvero insufficiente: per ottenere l’allineamento all’inflazione, occorrerebbe almeno il triplo di quanto è stato inserito nell’ultima Legge di Bilancio”. 

In attesa di vedere prodotti i risultati di questa nuova politica, Anief consiglia di ricorrere al giudice per il conferimento dell’indennità di vacanza contrattuale nel periodo 2015-2018 mai corrisposta, in modo da far recuperare a docenti e Ata almeno il 50% del tasso IPCA non aggiornato dal settembre di tre anni fa. Si punta anche al recupero di migliaia di euro per i mancati arretrati. Tutti i lavoratori interessati al ricorso possono ancora chiedere il modello di diffida al seguente indirizzo di posta elettronica: segreteria@anief.net.

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Career day alla Federico II, occasione unica di incontro tra laureandi/laureati e offerta

università federico II monte sant'angelo napoli

Giovedì 3 ottobre 2019, nel Complesso Universitario di Monte Sant’Angelo, 130 aziende,  nazionali e internazionali, incontreranno giovani laureandi e laureati federiciani.

Colloqui pianificati attraverso una piattaforma che ha dato agli studenti la possibilità di selezionare le realtà a cui inviare la propria candidatura, e alle aziende di rispondere fissando un incontro.

“Il career day abbraccia tutti i Dipartimenti del nostro Ateneo – sottolinea il Rettore della Federico II Gaetano Manfredi -. Un’occasione importante per dare un quadro ai nostri studenti e laureati di quelle che sono le opportunità di lavoro. I nostri sevizi placement miglioreranno sempre di più per garantire il collegamento tra il mondo del lavoro e i nostri laureati.”

L’evento, dedicato a tutte le discipline, sarà inaugurato dai saluti istituzionali nell’Aula Carlo Ciliberto del Complesso Universitario di via Cintia, 26, alle 9.30.

Migliaia i colloqui previsti che si svolgeranno in tutto l’aulario di Monte Sant’Angelo e l’edificio dei Centri Comuni, adibiti ad hoc per la manifestazione, dando spazio al vero e grande motore della giornata, i giovani.

Un appuntamento aperto a tutti, per dare una ulteriore opportunità ai professionisti del futuro.

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Procedere d’infrazione UE contro l’Italia in forte aumento: 300 milioni di multe

Bandiera dell'Unione Europea Europa Unita

Mentre l’Italia si appresta a rispondere alla lettera di costituzione di messa in mora prodotta in piena estate dalla Commissione Ue per abuso di precariato scolastico, giunge notizia dell’aumento esponenziale, registrato nel 2019, pari al 40% in più in un solo anno, delle procedure avviate dall’Unione europea nei confronti del nostro Paese per colpa dei Governi che non applicano leggi e direttive europee: hanno raggiunto quota 79, di cui 71 per violazione del diritto Ue, 8 per mancato recepimento delle direttive. Il dato in sensibile crescita giunge dopo una riduzione del 50%, tra il 2017 e il 2018 (da 119 a 57), del numero di procedure di infrazione. Le “osservazioni” della Commissione cominciano a pesare sulle casse dello stato italiano, costretto fino ad oggi ad un esborso complessivo di 301 milioni di euro. I dati sono stati presentati dal professore universitario Daniela Corona, docente di Diritto dell’UE alla Luiss di Roma: “Sono tutti soldi buttati, nel nostro Paese c’è una situazione incancrenita. Il messaggio per l’attuale governo è che bisogna studiare e fare i compiti”, ha detto l’accademico. 

Sono numeri importanti quelli presentati poche ore fa da Daniela Corona, docente di Diritto dell’Unione Europea all’Università Luiss Guido Carli, contenuti in uno studio transnazionale realizzato dalla Luiss, in collaborazione con la testata giornalistica Sanità Informazione. 

I DATI RESI PUBBLICI

I dati numerici, presentati nel corso del II Convegno Nazionale sull’inadempimento di direttive comunitarie e obblighi risarcitori dello Stato nell’ambito sanitario, dicono che dal 2012 ad oggi l’Italia ha pagato 76 milioni per i contributi a favore delle imprese per l’assunzione di disoccupati con contratto formazione da convertire poi in contratti a tempo indeterminato contrari alle norme Ue. Sono invece 200 i milioni pagati in 4 anni a causa delle discariche abusive (attualmente sono 55 quelle da regolarizzare) e 25 nel solo 2019 per il trattamento delle acque reflue (procedura iniziata addirittura 15 anni fa). 

LA POSIZIONE DEL SINDACATO

L’Anief ricorda che il numero di procedure d’infrazione è molto probabilmente destinato a crescere: lo scorso mese di luglio, infatti, proprio da Bruxelles è stata inviata una lettera all’Italia, nella quale si scriveva che è un “Paese in cui i lavoratori del settore pubblico non sono tutelati contro l’utilizzo abusivo della successione di contratti a tempo determinato e la discriminazione come previsto dalle norme dell’UE (direttiva 1999/70/CE del Consiglio)”. Attualmente la legislazione italiana, infatti, scrivono da Bruxelles, “esclude da questa protezione diverse categorie di lavoratori del settore pubblico”, tra cui gli insegnanti e il personale Ata. 

IL PARERE DEL PRESIDENTE ANIEF

“La mancanza di garanzie sufficienti per impedire le discriminazioni in relazione all’anzianità di servizio maturata durante il periodo di precariato o in costanza di contratti a termine – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief – ha convinto la Commissione europea ad intervenire, rispondendo in questo modo positivamente alle stimolazioni di chi, come il nostro sindacato, ha bussato ai palazzi dell’Unione europea per evidenziare questa incongruenza, che confligge con la direttiva UE 70 datata 1999, quindi ben 20 anni fa. Nelle sollecitazioni formulate a Bruxelles, l’Anief ha evidenziato anche che i precari non hanno le progressioni di carriera”. 

“Preso atto della situazione – continua Pacifico – la Commissione qualche settimana fa ha invitato le autorità italiane a conformarsi pienamente alle pertinenti norme dell’UE. Spetta ora all’Italia replicare alle argomentazioni formulate dalla Commissione: subito dopo, forse già entro il 2019, la Commissione potrà decidere di inviare un parere motivato. E se, come sembra molto probabile, si tratterà di una condanna, a quel punto i nostri governanti avranno raggiunto un piccolo record: quello di dovere pagare all’Unione europea una multa di diversi milioni di euro, sicuramente superiore alle quote che si sarebbero spese se solo si fossero immessi in ruolo, visto anche che i posti per accoglierli ci sono ampiamente, i tanti precari, docenti e Ata, che ancora ad oggi risultano precari ed in molti casi addirittura disoccupati o costretti ad accettare supplenze brevi, anche di un solo giorno”, conclude il sindacalista autonomo.

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Tremila euro per “comprare” il diploma: indagini e perquisizioni nel Salernitano

carabinieri auto generica

Tremila euro per ottenere un diploma. Sono 340 le perquisizioni eseguite dai carabinieri tra ieri e oggi in numerose province italiane nell’ambito di una indagine della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania (Salerno). Lo rende noto l’Ansa.

Dall’attività investigativa è emerso che alcuni istituti scolastici con sede in Castellabate (Salerno), si prodigavano per il conseguimento facilitato di titoli di studio in favore di terzi.

In particolare è stata individuata una presunta struttura piramidale i cui componenti avrebbero provveduto secondo gli investigatori a far ottenere i diplomi al costo di circa 3.000 euro attraverso la consegna di pergamene e attestati contraffatti, falsificando anche i verbali degli esami virtualmente sostenuti dalle persone a cui venivano rilasciati: spicca in particolare una sessione straordinaria di esami, cui avrebbero preso parte circa 300 candidati, tutti risultati idonei e diplomati.

Si ipotizza – conclude l’agenzia – che il giro d’affari dell’organizzazione si aggiri intorno al milione di euro. Le indagini, che coinvolgono 43 province, sono ancora in corso.

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Global Strike For Future, il Miur si esprime sulle assenze degli studenti

greta thunberg, wikicommons

Il movimento Fridays For Future ha promosso dal 20 al 27 settembre 2019 una settimana di iniziative e azioni di sensibilizzazione della popolazione mondiale sul tema dei cambiamenti climatici. Le iniziative culmineranno tutte nell’evento 3° Global Strike For Future del 27 settembre.

Sul sito del Miur una nota a firma Carmela Palumbo, capo dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, è una sorta di “via libera” per considerare assenza giustificata quella degli studenti che intendono partecipare alla manifestazione. Anche se la discrezionalità sembra restare in seno ai singoli dirigenti scolastici.

Riportiamo testualmente:

Al riguardo, in previsione dell’ampia adesione degli studenti italiani alle iniziative locali, alle quali molto spesso le istituzioni scolastiche e le associazioni studentesche hanno fornito il proprio supporto organizzativo, l’onorevole Ministro (Lorenzo Fioramonti, NdR) esprime l’auspicio che le scuole, nella propria autonomia, possano considerare l’assenza degli studenti per la giornata del 27 p.v. motivata dalla partecipazione alla manifestazione, utilizzando le ordinarie modalità di giustificazione delle assenze adottate dalle stesse scuole. Si invitano, inoltre, i Collegi dei docenti a valutare la possibilità che tale giornata non incida sul numero massimo delle assenze consentite dal monte ore personalizzato degli studenti, stante il valore civico che la partecipazione riveste.

Carmela Palumbo

In pratica, un invito a giustificare l’assenza dell’allievo. In ogni caso, per ulteriori delucidazioni, è il caso per i docenti di consultarsi con il dirigente scolastico per stabilire la linea chiara di comportamento.

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Ottobre è il Mese dell’Educazione Finanziaria: 500 eventi in Italia

sede Miur Trastevere Roma

Dall’1 al 31 Ottobre saranno circa 500 gli appuntamenti che si svolgeranno in tutte le regioni d’Italia in occasione del Mese dell’educazione finanziaria. Il calendario ufficiale della manifestazione è stato presentato oggi al Piccolo Teatro di Milano, dove questa sera sarà messa in scena una lezione-spettacolo per gli studenti delle Scuole secondarie di II grado.

Lo rende noto il Miur attraverso la nota che state leggendo disponibile sul sito ufficiale.

L’incremento delle adesioni di circa il 50% e la varietà delle proposte presentate per questa seconda edizione confermano il successo dell’iniziativa.

Il Mese dell’educazione finanziaria, promosso dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria (Comitato Edufin) diretto dalla Professoressa Annamaria Lusardi, prevede seminari, lezioni, giochi, laboratori e spettacoli gratuiti. L’obiettivo è offrire occasioni per informarsi, discutere e capire come gestire e programmare le risorse finanziarie personali e familiari, approfondendo i temi del risparmio, degli investimenti, delle assicurazioni e della previdenza.
Il Mese si aprirà con la “World Investor Week”, vedrà il debutto della prima Giornata Nazionale sull’Educazione Assicurativa il 9 ottobre e si chiuderà il 31 con la Giornata Mondiale del Risparmio. 

Una novità è data dalla presenza di numerosi appuntamenti dedicati alla previdenza, promossi soprattutto dalle Casse degli ordini professionali e dai fondi pensione.

“Sul tema previdenziale occorre molta informazione – spiega la Professoressa Lusardi -. Ci sono decisioni importanti da prendere da giovani per assicurarsi un futuro sereno al termine della propria vita professionale. Il Comitato, per l’edizione 2019, ha deciso di puntare sui giovani perché sono loro l’investimento per il nostro futuro, anche se il Mese si rivolge a tutti: dai bambini alle donne, dalle famiglie ai piccoli imprenditori, fino alla terza età. Quest’anno partiamo da Milano, la città della finanza in Italia, e abbiamo scelto un Teatro storico e straordinario come il Piccolo. Sperimentiamo insieme come si possa parlare di finanza in modo semplice ed anche divertente con uno spettacolo destinato agli studenti che incrocia i linguaggi del teatro e del cinema”.

A dare vita al calendario 2019, consultabile all’indirizzo  http://www.quellocheconta.gov.it/calendario2019, sono istituzioni, fondazioni, associazioni dei consumatori, organizzazioni anti-usura e no-profit, scuole, università, aziende, ordini e associazioni professionali, rappresentanti del mondo bancario, assicurativo e previdenziale.#Ottobreedufin2019 è ancora più social, sarà possibile infatti informarsi su tutti gli eventi pubblici del calendario del Mese dell’educazione finanziaria 2019 anche attraverso la pagina Facebook  @ITAedufin che, a una settimana dal debutto, ha già superato i 6.000 like. Uno strumento in più per venire a contatto e dialogare con i cittadini, che si è aggiunto al portale www.quellocheconta.gov.it, al canale YouTube e agli account Twitter @ITAedufin e Instagram @itaedufin. Basta scorrere il calendario per scegliere l’evento che piace di più e partecipare.

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Caserta, si sblocca la situazione supplenze

L’Anief Caserta accoglie con orgoglio e soddisfazione la Nota ministeriale diramata in queste ore, che conferma il conferimento degli incarichi con riserva “T”. Il prof. Giuseppe Di Pascale, in qualità di presidente Provinciale Anief Caserta, in anteprima aveva già chiesto tramite e-mail all’ATP di Caserta il conferimento degli incarichi a tempo indeterminato e determinato a tutti gli iscritti nelle Graduatorie ad esaurimento con riserva “T”, come affermato nella suddetta nota ministeriale, ribadendo il giusto diritto di tutti i docenti inseriti in Graduatoria alla stipula di contratti di lavoro a tempo determinato e indeterminato. 

A questo proposito, in data 06 settembre scorso, Anief Caserta inviava la seguente mail:  “Il sottoscritto prof. Giuseppe Di Pascale in qualità di Dirigente Sindacale Anief Caserta fa presente che il decreto del calendario di convocazione n. 14742 del 04.09.2019 riporta a pagina n. 8 una nota illegittima  dove indica: … “l’iscrizione con riserva nella gae  a seguito di provvedimenti cautelari non consente agli interessati di stipulare contratti a tempo determinato dalle gae medesime, salvo diversa statuizione del giudice” in quanto la circolare n. 38905 del 28.08.2019 non fa alcun riferimento al suddetto diniego, ma solo in caso di sentenza sfavorevole per il loro licenziamento dall’incarico affidato con clausola risolutiva e presentazione di domanda per inserimento in seconda fascia  valevole per il triennio 2017/18. A conferma di quanto sopra si fa presente che l’ ATP di Napoli  nel decreto di pubblicazione del calendario di convocazioni per gli incarichi a TD non indica alcun divieto, infatti tutti i docenti inseriti in gae con riserva, anche senza ottemperanza, hanno ricevuto il suddetto incarico a TD”. 

“Tanto premesso – continuava l’email – si chiede di rettificare il decreto del calendario di convocazione n. 14742 del 04.09.2019 eliminando la suddetta nota illegittima e consentire a tutti gli iscritti nelle GAE, anche con riserva senza ottemperanza, di ricevere l’incarico a TD”. 

La nota Ministeriale n. 41435 del 18.09.2019, a firma della dottoressa Carmela Palumbo, conferma appieno quanto già interpretato e chiesto dal giovane sindacato nella precedente e-mail: assegnare a tutti gli iscritti in GAE con riserva “T” il diritto alla stipula di contratti di lavoro T.I. e a T.D. L’ATP di Caserta, incurante della suddetta richiesta, ha invece continuato nell’errore negando il diritto alla stipula dei contratti in modo illegittimo e di sicuro lesivo dei diritti dei docenti interessati. 

A seguito dell’emanazione della suddetta Nota ministeriale, Anief Caserta invia un’ulteriore mail, sotto riportata, di sollecito ad adempiere alle indicazioni descritte nella nota e a riparare l’errore commesso. “Il sottoscritto prof. Giuseppe Di Pascale in qualità di Dirigente Sindacale Anief Caserta visto la Circolare del MIUR n.41435 del 18.09.2019 nella quale è riportato chiaramente che tutti i ricorrenti inseriti in Gae con riserva in posizione utile per l’incarico a Tempo indeterminato e a Tempo determinato hanno diritto all’incarico con apposizione di clausola risolutiva nel contratto. Tanto premesso   chiede alla S.V.I. di dare l’incarico a Tempo indeterminato a tutti i docenti inseriti con riserva in GAE ed in posizione utile per il ruolo e a tutti quelli che hanno il posto congelato”. 

Finalmente il Miur ribadisce che “i docenti in possesso di diploma magistrale in attesa di sentenza definitiva ed ancora iscritti nelle GaE con riserva, qualora in base allo scorrimento delle graduatorie risultino destinatari di un contratto di supplenza annuale, potranno risultare destinatari di incarico a tempo determinato con apposizione di clausola risolutiva nel contratto”.  

“Ci auguriamo – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – che l’ATP possa prendere atto del pensiero espresso dal Miur e provveda anche all’immediata attribuzione dei ruoli che, fino ad oggi, aveva assegnato attraverso la procedura dell’accantonamento del posto. Quei posti, invece, vanno attributi a tutti i destinatari di provvedimento favorevole all’inserimento nelle Graduatorie a Esaurimento anche se non in possesso di provvedimento ‘di ottemperanza’”, conclude il presidente del sindacato autonomo.

(fonte: Ufficio Stampa Anief)

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A Barra l’undicesimo murales #assafà

Il 25 settembre alle ore 17,00 presso il Corso Sirena n.85 is. H nel quartiere Barra di Napoli, alla presenza dell’Assessore Roberta Gaeta, viene inaugurato l’undicesimo murale del progetto di street art sociale #assafà promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali dell’Amministrazione locale e realizzato dai ragazzi dell’Educativa Territoriale “Dissolvenze V”, gestito dal gruppo di imprese sociali Gesco, con l’artista Zeus 40, sul tema dell’attesa.

Il progetto coinvolge le 26 Educative Territoriali della città, per un totale di 1700 ragazzi e circa 300 operatori del sociale, arricchendo percorso educativo già portato avanti dalle singole educative attraverso interventi di riqualificazione urbana: “Iniziato a novembre 2018 in occasione della Giornata per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza – spiega l’Assessore alle Politiche Sociali Roberta Gaeta – questo progetto rappresenta un percorso socioeducativo che fa della riqualificazione urbana il cardine principale della diffusione di valori legati alla sensibilizzazione dei ragazzi verso il proprio territorio, stimolandone il senso di cura e di appartenenza: sono proprio loro i protagonisti indiscussi. E grazie ai più giovani, Napoli vedrà trasformati i suoi spazi in luoghi di bellezza e condivisione”.

“Il tema dell’attesa è strettamente legato a quello della speranza, che ha un valore trasversale poiché coinvolge i vari soggetti coinvolti nel progetto, dai ragazzi e gli operatori che hanno contribuito a realizzare l’opera, alla gente di un quartiere come Barra, che spera in un riscatto sociale”, sottolinea Maria Rosaria Ciotola, referente area Minori di Gesco.

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Aquino, mancano i collaboratori scolastici: scuola chiusa

appalti pulizie scuola ata

Mancano i collaboratori scolastici, niente scuola. Accade ad Aquino, in provincia di Frosinone: gli alunni si sono recati a scuola, ma hanno trovato i cancelli chiusi perché non c’erano i collaboratori scolastici. Ora le famiglie sono sul piede di guerra, perché ci sono anche problemi relativi alla pulizia dell’edificio scolastico. Lo rende noto l’Anief che rincara: “Quello accaduto nel frusinate non è un caso isolato”. 

L’alto numero di posti scoperti sta producendo disagi importanti agli alunni. E non solo per il record di supplenze che quest’anno si centrerà tra gli insegnanti. Anche il personale Ata ha un alto numero di posti senza titolare: Anief ha calcolato che in tutta Italia, considerando l’organico di fatto, sono quasi 40 mila i posti da coprire tra i ruoli di assistenti amministrativi, tecnici e ausiliari. La notizia: ad Aquino, in un istituto comprensivo, le famiglie hanno trovato i cancelli chiusi per la mancanza di collaboratori scolastici. 

Le lamentele dei genitori

“Questa mattina – ha raccontato una mamma alla redazione di Monreale press  – i nostri bambini e i docenti, sono rimasti fuori dai cancelli perché non c’era nessun collaboratore scolastico che aprisse la scuola”. La situazione è andata avanti per circa mezz’ora. Solo grazie ad alcuni docenti sono stati aperti i cancelli, ma solo per far sostare bambini e genitori nel piazzale. La cosa che ci sta recando molti disagi” e “da quando è iniziato l’anno scolastico c’è un problema al giorno”. 

Le famiglie parlano anche di “scarsa pulizia della scuola, dovuta sicuramente alla mancanza dei collaboratori (alcuni giorni fa il Comune aveva annunciato che per evitare questi problemi erano stati messi a disposizione operai comunali, ndr). La mattina – continuano i genitori – siamo costretti ad aspettare fuori dai cancelli, che detto dalla preside è per motivi di sicurezza, ma aspettare in mezzo la strada, con la calca di gente che ti spinge verso le macchine che sfrecciano nell’asfalto, non mi pare una efficace misura di sicurezza. Speriamo che chi di competenza metta fine a questi continui disagi”. 

Le richieste del sindacato autonomo

Purtroppo, il sindacato Anief sa bene che si tratta di una situazione non rara: solo alcuni casi di mancato diritto allo studio, infatti, giungono sulle pagine dei giornali o delle emittenti locali. La maggior parte rimane nel silenzio, in attesa che si sani la situazione. Proprio per risolvere questo problema, la scorsa settimana il giovane sindacato ha consegnato al ministro dell’Istruzione una piattaforma di 25 punti da perseguire per salvare la scuola, nella quale si indica la necessità urgente di procedere alla “stabilizzazione del personale ATA, educativo, dei facenti funzioni DSGA, degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione con 24 mesi di servizio”, oltre che di “attivare i passaggi verticali per il personale ATA con concorsi riservati e per titoli ai facente funzioni e prevedere negli organici i profili as) e c) mai attivati come posti ulteriori su potenziamento”. 

Inoltre, Anief si è opposta formalmente al decreto interministeriale del personale Ata dell’anno corrente, nella parte in cui prevede l’accantonamento dei posti per la stabilizzazione del personale dei servizi esternalizzati (togliendo 12 mila posti aggiuntivi per collaboratori scolastici essenziali per la scuola dell’autonomia), escludendo dalle stabilizzazioni straordinarie, pur in presenza di posti vacanti e disponibili, il personale precario dello Stato. I Lavoratori socialmente utili hanno diritto a essere stabilizzati, ma non bisogna dimenticare tutti gli altri ATA a tempo determinato. Inoltre, il sindacato ha denunciato la mancata attuazione, a distanza di 25 anni dalla loro introduzione, dei profili dei coordinatori amministrativi e tecnici nonché dei collaboratori dei servizi scolastici, attraverso i quali si verrebbero a determinare altri 20 mila posti in organico di diritto.