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Perché comprare un vocabolario nell’era di Internet?

generica studio libri quaderno matematica

Ancora oggi, nella ricca offerta di libri scolastici in cui ogni anno i genitori incappano, c’è la voce “Vocabolario“. Qualcuno potrebbe chiedersi perché, nell’era di Internet e con il sapere a portata di smartphone, sia indispensabile ancora avere un tomo di non certo piccole proporzioni in formato cartaceo.

Il motivo, indispensabile, si chiama autorevolezza. Quello che restituisce internet non potrà mai essere autorevole come, ad esempio, lo Zingarelli 2020, praticamente un’istituzione. Con 145.000 voci, oltre 380.000 significati fra cui circa 1000 nuove parole; 964 schede di sfumature di significato che analizzano altrettanti gruppi di parole e ne consigliano l’uso in base al contesto; 127 definizioni d’autore; 3126 parole da salvare; oltre 9300 sinonimi, 2000 contrari e 2500 analoghi; oltre 5500 parole dell’italiano fondamentale; oltre 12.000 citazioni letterarie di 133 autori; oltre 45.000 locuzioni e frasi idiomatiche; indicazione di oltre 5000 reggenze; 118 tavole di nomenclatura; note grammaticali e sull’uso corretto delle parole, parliamo di una completezza d’opera che non può assolutamente essere equiparata a un lavoro web, di qualsivoglia tipo.

Si tratta di una logica abbastanza nota, che è quella delle competenze: chi ha esperienza offre qualcosa in più rispetto alla ricerca del significato della singola parola, che viene davvero più facile cercare su Google.

Ad oggi quindi, possedere un vocabolario, soprattutto per uno studente, è ancora importante. Ed è motivo di vanto.

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Libri e bambini, non è solo un vezzo: ecco perché è importante far leggere i nostri ragazzi già da piccolissimi

La scienza la chiama “Scatola delle Parole”: il vocabolario del bambino è una scatola vuota e in quella fase della vita, in cui il ragazzo è particolarmente sensibile ad assorbire stimoli esterni, si riempie. Più si riempie, più si sviluppano le altre capacità: comprensione, linguaggio, sviluppo di capacità mentali, persino la fantasia.

Lo spiega bene Flavia Franco, autrice di libri didattici, che con Gruppo Editoriale Raffaello ha pubblicato “Amo leggere”.

“Gli effetti – spiega l’autrice in un post sul sito del gruppo Editoriale – che la lettura genera, sia autonoma sia sotto forma di ascolto, sono dunque molteplici:incrementa il livello di alfabetizzazione, amplia il vocabolario, produce migliori performance attentive e migliori risultati scolastici. Un bambino che legge non solo sarà un bambino che pensa, ma anche che sogna e che esprime i suoi desideri, la sua immaginazione e la sua creatività. Inoltre, le storie che raccontiamo ai nostri bambini o che essi leggono in autonomia hanno il potere di trasmettere valori fondamentali come quello dell’amicizia, del rispetto dell’altro, della diversità contribuendo al loro sviluppo emotivo e sociale”.

Il testo citato (fonte: Raffaello)

Quindi, mamme e maestre, invitate i nostri ragazzi alla lettura già da piccolissimi. Prima leggo, prima cresco!

(su Mondodocenti Shop, Oceanon e Matacenalibri una vasta raccolta di libri didattici a tua disposizione).

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18app confermata per i 2002, lo dice la Legge di Bilancio

18app 2021

Centosessanta milioni per finanziare il bonus Cultura 18app anche per il prossimo anno. L’informazione tanto attesa dai prossimi neomaggiorenni è contenuta nella Legge di Bilancio che in queste ore è in discussione in Senato e – salvo particolari stravolgimenti – vedrà a breve la promulgazione.

Confermato anche per il 2020 quindi il bonus di 500 euro destinato a chi compie 18 anni nell’anno solare seguente. Bonus che i giovani potranno investire per comprare libri, quotidiani, musica, ingresso a musei, cinema, concerti o rappresentazioni teatrali, e anche (ultima novità) per l’home video.

In realtà, dopo l’approvazione della Legge di Bilancio sarà il Mibac, insieme al Ministero dell’Economia, a dover stabilire (entro 60 giorni) quali saranno le modalità di utilizzo del bene. Ma non dovrebbero esserci, anche in questo caso, motivi di credere che modalità ed erogazione di 18app cambino.

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Salva-precari, Anief: “Ci appelliamo alla sensibilità dei parlamentari coinvolti”

marcello pacifico anief

In merito alla discussione in Commissione Lavoro sul salva-precari, arriva la nota stampa di Anief che si appella alla “sensibilità dei parlamentari coinvolti” affinché “approvino le importanti richieste di modifica, a partire dalla stabilizzazione di tanti docenti precari, come quelli di religione cattolica, i maestri della scuola primaria e gli Itp già assunti”.

Il commento del presidente Anief

“Il decreto scuola rimane l’occasione giusta – spiega il leader del sindacato, Marcello Pacifico – per intervenire su tanti nodi da sciogliere. Sono emendamenti che esperti e legali hanno predisposto, a partire dalla cancellazione di quel vergognoso record di supplenze che hanno portato i dirigenti scolastici a ricorrere con sempre maggiore insistenza alle Mad e che ancora oggi, superata la metà del mese di novembre, sono alla base dalla mancata copertura di tutte le cattedre, affidate non di rado a supplenti privi del titolo di studio previsto dalla legge, oppure con i contratti annuali o fino al termine delle lezioni ancora da sottoscrivere, di cui tantissimi sul sostegno agli alunni disabili. Ancora di più perché nei giorni scorsi, alcuni dei nostri emendamenti hanno trovato una risposta positiva nelle dichiarazioni espressi da più di un deputato della maggioranza parlamentare: ora è bene che si dia seguito a quegli intenti. Noi, comunque, andiamo avanti”. 

Gli emendamenti Anief che verranno riproposti al Senato

Gli emendamenti presentati dall’Anief – conseguenti alla piattaforma sindacale che ha portato martedì scorso allo sciopero nazionale Anief e al sit-in a Roma e alle rivendicazioni in audizione parlamentare – che non hanno avuto seguito riguardano la riapertura delle GaE, una gestione diversa e su base provinciale delle Graduatorie d’istituto, l’immissione in ruolo dei dottori di ricerca; una valutazione diversa dei requisiti di servizio per l’accesso alle nuove graduatorie e al corso abilitante; una mobilità aperta alle necessità e alle esigenze professionali e di famiglia; l’avvio di corsi-concorsi riservati per dirigenti scolastici e dirigenti tecnici a tempo determinato; la stabilizzazione degli ex Lsu e, parallelamente, del personale Ata per il quale si continua ad assumere con numeri spaventosamente bassi. Il sindacato chiede anche di rinnovare le graduatorie Afam, dei ricercatori e il salario accessorio del personale dell’Università e che opera negli atenei.

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Decreto salva precari sotto la lente delle Commissioni Cultura e Lavoro della Camera

È entrata nel vivo, all’interno delle Commissioni congiunte Cultura e Lavoro di Montecitorio, la scrematura dei circa 280 emendamenti presentati al decreto scuola n. 126, di cui 13 firmati dalla maggioranza, che andrebbero a  modificare parti strutturali del testo, in vista della discussione in Aula alla Camera prevista per il 25 novembre. Sebbene siano già diversi gli emendamenti considerati inammissibili, parte dei quali “per estraneità di materia”, molte delle richieste formulate dall’Anief sono state reputate ammissibili, anche attraverso modifiche analoghe. 

Decine di emendamenti ancora approvabili

Tra questi ultimi emendamenti, dello stesso tenero e con contenuti sostanzialmente uguali a quelli presentati dal giovane sindacato autonomo, figurano, in particolare, l’avvio di una procedura concorsuale riservata anche agli 8 mila nuovi maestri della scuola dell’infanzia e della primaria, quindi da immettere in ruolo, l’allargamento dei requisiti d’accesso al concorso straordinario, l’assunzione in ruolo di personale Ata con almeno 24 mesi di servizio svolto, la mobilità professionale degli amministrativi che hanno assunto il ruolo superiore, come facenti funzione Dsga, anche se privi di laurea. 

Rimangono in vita, quindi, decine delle richieste Anief che puntano a trovare una soluzione definitiva al sempre più grande problema della supplentite, quest’anno esploso con 205 mila contratti annuali sottoscritti: un vulnus di grandi dimensioni che riguarda pure il reclutamento, il quale continua a poggiare su convinzioni errate, come quella che l’attuazione di qualche concorso, con un numero ristretto di posti messi a bando, pur con un’alta mole di cattedre vacanti, possa sistemare tutto. 

Tra gli emendamenti similari a quelli propositi dall’Anief, che quindi il sindacato sostiene, figura il provvedimento di inserimento nelle GaE “da emanare entro il 30 giugno 2020 (…) a domanda, di tutto il personale in possesso di abilitazione, ivi incluso il diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002 e il diploma tecnico professionale, nonché del personale educativo”. La richiesta, formulata dall’on. Federico Mollicone (FdI), prevede anche l’utilizzo delle graduatorie d’Istituto ai fini delle immissioni in ruolo “nel caso in cui la graduatoria permanente sia esaurita e rimangano posti a essa assegnati”: in tal caso, “si procede all’assunzione per scorrimento dalle graduatorie d’istituto che sono trasformate, a decorrere dall’anno scolastico 2020/2021, in graduatorie provinciali, aggiornabili ogni anno e aperte a nuovi inserimenti”. Inoltre, si chiede che “il personale sprovvisto di abilitazione, al fine della conferma nei ruoli”, possa entro il 30 giugno 2020, “conseguire la relativa abilitazione all’esercizio della professione attraverso la frequenza di apposito corso universitario”. 

Sempre a proposito dei docenti precari con diploma magistrale, l’on. Flora Frate (M5S) chiede che il testo del decreto n. 126 preveda anche la loro partecipazione ai concorsi, la conferma dei ruoli già sottoscritti e la proroga dei contratti in essere, permettendo a coloro che sono stati “assunti a tempo indeterminato con clausola risolutiva e che hanno superato l’anno di prova di entrare in ruolo allo scadere dell’anno scolastico in corso 2019/2020”. 

Più emendamenti, a firma degli onorevoli Valentina Aprea (FI) e Carmela Bucalo (Fd), inoltre, indicano la necessità di procedere alla “eliminazione del vincolo delle ventiquattromila assunzioni per la secondaria”. L’on. Aprea e Frate, inoltre, indicano la necessità di procedere allo “scorrimento delle graduatorie degli idonei per le assunzioni”. Sono stati considerati ammissibili anche le richieste che puntano alla “eliminazione limite temporale del servizio e valutazione dell’anno in corso”, alla “riduzione a due annualità del servizio valutabile” per l’accesso ai concorsi riservati, alla “eliminazione dell’anno di servizio specifico” sulla classe di concorso per la quale si chiede di concorrere. 

Rimane in vita l’emendamento sull’ammissione ai ruoli e alla specializzazione su sostegno “per chi ha prestato servizio senza titolo”, presentato da Paola Frassinetti (FdI) e Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana-Leu): l’obiettivo è quello di produrre “l’acquisizione del diploma universitario di specializzazione per le attività di sostegno, nel caso in cui il vincitore ne sia sprovvisto”.

Per iniziativa dell’on. Valentina Aprea (FI), si vuole aprire alla “valutazione del servizio prestato nelle scuole paritarie e IeFP anche per i ruoli”, a patto che “tale servizio sia svolto in enti accreditati dalle regioni, sia riconducibile a una delle classi di concorso per cui è bandito il concorso oppure all’insegnamento di sostegno e sia stato prestato per garantire l’assolvimento dell’obbligo d’istruzione”. 

Sono stati reputati ammissibili anche gli emendamenti sulla “riduzione da cinque a tre anni del vincolo di permanenza dei neo-assunti”, sulla “mobilità straordinaria per tutto il personale di ruolo”, sullo “scorrimento GaE in altra provincia per i ruoli”, sulla “trasformazione delle graduatorie di istituto in provinciali e riapertura terza fascia”, sul “nuovo corso concorso riservato per ricorrenti contenzioso avverso bandi 2011, 2015, 2017 “, sullo “scorrimento graduatoria idonei concorso ds”, sulla “quota del 30% di riserva al concorso per dirigenti tecnici” a tempo determinato e sulla conferma degli “incarichi dirigenti tecnici a t.d.”. Rimane in piedi anche l’emendamento sull’ammissione al “concorso riservato per Dsga per facenti funzione con 36 mesi di servizio e ATA con 5 anni di servizio senza laurea”. 

Tra le richieste di modifica ammissibili, sempre in linea con quelle prodotte dal sindacato Anief, risultano quelle per lo scorrimento della graduatoria degli idonei al concorso Dsga, per l’esonero dalle rilevazioni biometriche anche per i dipendenti di Università e Afam, per l’assunzione del personale AFAM a tempo determinato da graduatorie aggiuntive, per l’immissione in ruolo di ricercatori a tempo indeterminato e per la Carta europea dei ricercatori, oltre che per il trattamento accessorio del personale universitario. 

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#Liberedi, il calendario di appuntamenti del Comune di Napoli (anche nelle scuole)

francesca menna assessore comune napoli

“In vista della Giornata contro la violenza sulle donne, prevista il 25 novembre – annuncia la neo Assessora alle Pari Opportunità Francesca Menna – sono lieta di informare che è stato pubblicato online (all’indirizzo http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/39616 ) il calendario degli eventi della della rassegna #Liberedi. Ringrazio tutte e tutti i proponenti per le azioni e relazioni messe in atto per la sensibilizzazione e il contrasto alla violenza di genere”.

Nel ricco calendario di eventi è possibile scoprire che sono coinvolti anche diversi istituti scolastici napoletani.

“Per i prossimi 15 mesi – spiega l’Assessore- impegnerò tutte le mie forze e le mie competenze affinchè si riducano i divari che ancora si registrano nella dicotomia donna/uomo, per gli stigmi esistenti fra le diverse culture e le differenze di genere.

Al centro della mia visione politica e amministrativa c’è la relazione come elemento cardine dell’agire sociale, e la cultura come strumento di arricchimento, inclusione e crescita del patrimonio di conoscenze collettivo. Farò di tutto, inoltre, lavorare in sinergia con gli altri assessorati per far migliorare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle donne e delle loro famiglie”.

“Credo sia fondamentale – chiarisce la Menna – avere una visione allargata, coordinare tutte le azioni istituzionali con il mondo delle associazioni e del privato, affinchè si possano realizzare politiche di contrasto alla violenza sessuale, di genere e agli atti persecutori, la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza e sull’origine etnica e, in generale, la presunta “diversità”.”

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Gruppo Raffaello: il concorso per l’a.s. 2019/20 “Piccoli Lettori, Grandi Cittadini”

Ancora una volta il gruppo Editoriale Raffaello, tra i leader del settore in Italia, affianca la sua promozione editoriale a iniziative di sensibilizzazione e di carattere sociale. Raffaello ha lanciato nelle scorse ore il CONCORSO PICCOLI LETTORI, GRANDI CITTADINI!, nuovo concorso per l’anno scolastico 2019/2020 rivolto a tutti gli alunni e docenti della Scuola Primaria. Il concorso mette in palio biblioteche di titoli dal catalogo “Il Mulino a Vento per le classi che realizzeranno i lavori più originali”. Su che tema? I lavori devono essere pertinenti a uno o più dei cinque articoli della Costituzione selezionati per l’approfondimento (in caso di partecipazione con più lavori, la classe sarà premiata solo per quello che riceverà il punteggio più alto).

Il concorso è legato al progetto lettura “strutturato – spiegano da Raffaello – per accompagnarvi nel vostro lavoro di approfondimento dei valori di una CITTADINANZA ATTIVA.

La lettura aiuta a sviluppare in classe un clima più accogliente per ogni bambino e bambina e a stimolare una maggiore consapevolezza del proprio senso civico e morale, del senso della partecipazione sociale e della gioia del vivere insieme.

La bibliografia che vi suggeriamo approfondisce le grandi sfide di oggi, dalla cittadinanza all’educazione ambientale, perché sono le storie che invitano ad avere il coraggio di scegliere e impegnarsi per gli altri, e sono un potente strumento per promuovere il rispetto delle regole, delle persone e dell’ambiente”.

Ulteriori informazioni sul portale di Raffaello dedicato.

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Sindacati, riunione dei direttivi unitari al Quirino di Roma

Investimenti veri da destinare all’istruzione e alla ricerca nella legge di Bilancio, a partire dalle risorse per il contratto: questo l’obiettivo principale dell’iniziativa che mercoledì 20 novembre al teatro Quirino di Roma vedrà riuniti i direttivi unitari di Flc CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams.

L’assemblea, in programma a partire dalle ore 10, prevede interventi dei delegati e dei segretari generali delle cinque organizzazioni che esamineranno anche le questioni oggetto del decreto 126/2019, in via di conversione, e della legge di bilancio per il 2020. Nel pomeriggio i componenti dei direttivi prenderanno parte al presidio del personale ATA e in particolare degli assistenti amministrativi facenti funzione, in programma davanti a Montecitorio.

Con l’iniziativa del 20 novembre prosegue, dunque, la mobilitazione avviata dalle cinque maggiori organizzazioni sindacali del comparto istruzione e ricerca promotrici la scorsa settimana del sit- in sui temi del reclutamento e del precariato.

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Iscrizioni scuola: la circolare Miur per l’anno scolastico 2020/21

aula generica esami maturità 2019

Attraverso una nota stampa sul sito ufficiale, il Ministero dell’Istruzione informa che c’è tempo dal 7 al 31 gennaio 2020 per inoltrare la domanda di iscrizione a scuola. In data 13 novembre tutti gli istituti scolastici hanno ricevuto la circolare con le indicazioni utili per le famiglie per il nuovo anno scolastico 2020/21.

La circolare è disponibile in versione integrale anche sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, al seguente link: https://bit.ly/2OdV8q2.

Anche quest’anno, per affiancare i genitori nella scelta è disponibile una nuova App del portale Scuola in Chiaro che permette di accedere con maggiore facilità alle principali informazioni sugli istituti. 

Lo riporta il sito del Miur che aggiunge ulteriori utili informazioni che riportiamo in calce.

Come e quando fare l’iscrizione

Anche quest’anno, dunque, i moduli per l’iscrizione alle classi prime della scuola primaria e della secondaria di I e II grado potranno essere compilati dalle famiglie dalle 8.00 del 7 gennaio alle 20.00 del 31 gennaio 2020. La procedura è sempre on line tramite il portale Iscrizioni on line. Ma i genitori, già a partire dalle 9.00 del 27 dicembre 2019, potranno accedere alla fase di registrazione che precede l’invio della domanda tramite il portale www.iscrizioni.istruzione.it. Chi ha un’identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) potrà entrare nella sezione web con le credenziali del gestore che ha rilasciato l’identità. Le famiglie in difficoltà potranno far riferimento agli istituti scolastici.

Le iscrizioni on line riguardano anche i corsi di istruzione e formazione dei Centri di formazione professionale regionali (nelle Regioni che hanno aderito al progetto). Per le scuole dell’infanzia la procedura rimane cartacea. L’adesione degli istituti paritari al sistema delle Iscrizioni on line resta sempre facoltativa.

Un’App per scegliere l’istituto

Per effettuare l’iscrizione on line le famiglie dovranno innanzitutto individuare la scuola di preferenza. Come sempre è disponibile il portale Scuola in Chiaro che raccoglie i profili di tutti gli istituti per consentire anche una valutazione comparativa in base alle proprie esigenze. Nel portale ci sono infatti tutte le informazioni utili e necessarie per una scelta il più consapevole possibile: dall’organizzazione oraria ai risultati ottenuti negli anni passati dagli studenti, compreso il percorso successivo (eventuali studi universitari e ingresso nel mondo del lavoro).

Per Scuola in Chiaro è disponibile una nuova App. Grazie a questa applicazione, a partire da un QR Code dinamico associato a ogni singola istituzione scolastica, viene data la possibilità non solo di accedere con i propri dispositivi mobili alle informazioni principali sulla scuola, ma anche di visualizzare alcuni dati presenti per confrontarli con quelli di altri istituti del territorio.

Scuola dell’infanzia

La domanda va presentata direttamente alla scuola prescelta. Hanno la precedenza nell’iscrizione alle scuole dell’infanzia i bambini che compiranno il terzo anno di età entro il 31 dicembre 2020. In caso di posti liberi, possono essere accettate le iscrizioni degli alunni che compiranno tre anni nei quattro mesi successivi (entro il 30 aprile 2021). Non sarà invece possibile in ogni caso iscrivere bambini più piccoli. I genitori possono scegliere tra tempo normale (40 ore settimanali), ridotto (25 ore) o esteso fino a 50 ore.

Scuola primaria

Le domande di iscrizione si compilano solo on line. I genitori iscriveranno alla prima classe i bambini che compiranno sei anni di età entro il 31 dicembre 2020. Sono accettate le iscrizioni, in caso di disponibilità di posti, anche degli alunni che compiranno i sei anni nei quattro mesi successivi, quindi entro il 30 aprile 2021. Non è consentita invece l’iscrizione alla prima classe della primaria di bambini più piccoli. I genitori, al momento della compilazione delle domande di iscrizione on line, indicheranno le proprie preferenze rispetto alle opzioni possibili dell’orario settimanale che può essere di 24, 27, fino a 30 ore oppure 40 ore (tempo pieno). Potranno anche indicare, in subordine rispetto alla scuola che costituisce la loro prima scelta, fino a un massimo di altri due istituti. Se non c’è disponibilità di posti nella prima scuola scelta, il sistema di Iscrizioni on line comunicherà in automatico di aver inoltrato la domanda verso le scuole indicate come seconda o terza opzione.

Scuola secondaria di I grado

All’atto dell’iscrizione on line, i genitori indicheranno l’orario settimanale preferito. Potranno scegliere tra tempo ordinario di 30 ore oppure tempo prolungato (da 36 fino a 40 ore), se servizi e strutture lo consentiranno. In subordine alla scuola che costituisce la prima scelta, sarà possibile indicare fino a un massimo di altri due istituti di proprio gradimento. Per l’iscrizione alle prime classi a indirizzo musicale, i genitori devono barrare l’apposita casella del modulo di domanda di iscrizione on line. Le istituzioni scolastiche organizzeranno la prova orientativo-attitudinale in tempo utile per consentire ai genitori, nel caso di carenza di posti disponibili, di presentare una nuova richiesta di iscrizione anche a un’altra scuola.

Scuola secondaria di II grado

Nella domanda di iscrizione on line alla prima classe di una scuola secondaria di II grado, i genitori esprimeranno anche la scelta dell’indirizzo di studio, indicando anche l’eventuale opzione rispetto ai diversi indirizzi attivati dalla scuola. Oltre alla scuola di prima scelta è possibile indicare, in subordine, fino a un massimo di altri due istituti di proprio gradimento.

L’iscrizione alle prime classi dei licei musicali e coreutici è subordinata al superamento di una prova di verifica di competenze e attitudini. Questa prova sarà effettuata in tempo utile per consentire ai genitori, nel caso di mancato superamento o di carenza di posti, di presentare una nuova istanza di iscrizione presso un’altra scuola.
  
La circolare contiene informazioni dettagliate anche sulle iscrizioni di alunni con disabilità, con disturbi specifici di apprendimento e con cittadinanza non italiana. Con riferimento a questi ultimi, in particolare, si ricorda che anche per quelli sprovvisti di codice fiscale è consentito effettuare la domanda di iscrizione on line. Una funzione di sistema, infatti, consente la creazione di un ‘codice provvisorio’ che l’istituzione scolastica sostituirà appena possibile con il codice fiscale definitivo.

Miur

Il link alla circolare:
https://bit.ly/2OdV8q2

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All’Università Federico II tappa del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli dedicato al Clima che Verrà

Venerdì 22 novembre il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, che si terrà nel capoluogo partenopeo dal 20 al 30 novembre, sbarca all’Università.

Alle 9.30 al Dipartimento di Giurisprudenza (via Porta di Massa – aula 28) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II saranno di scena le associazioni Fridays for Future e Teachers for Future di Napoli che racconteranno le loro azioni a sostegno dell’ambiente introdotte dal professor Antonio Cavaliere (docente di Diritto Penale – Univ. Federico II), dalle iniziative antinucleari di Padre Alex Zanotelli, dalle riflessioni scientifiche dell’ingegner Giovanni de Paoli dell’ENEA e del professor Michelangelo Russo, Direttore del DIARC della Federico II. Un intervento molto atteso sarà quello di Tiziana Volta, coordinatrice italiana della II Marcia Mondiale per la Pace. 

La stessa sera si prosegue a Forcella. Alle 19 a Piazza Forcella sarà la volta dell’India che riassume in sé gli aspetti più terribili della crisi ambientale legata allo sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali. Il film “She built a country” illustrerà l’esempio di lotta delle donne indiane che resistono alle violenze dello sfruttamento delle miniere di carbone e all’uso di questa risorsa energetica altamente inquinante. A parlarne saranno le giornaliste Daniela Bezzi e Maria Tavernini in collegamento con la ricercatrice Eleonora Fanari e con l’aiuto del fotografo Andrea de Franciscis.

L’ingresso agli eventi, come tutti quelli del Festival, è totalmente gratuito.