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CESI, da Palermo la sfida al precariato

marcello pacifico anief

Si terrà a Palermo il prossimo appuntamento della CESI Accademia Europa, nel corso del quale sarà lanciato il progetto sul tema “Lavoro precario – dotare i sindacati delle capacità necessarie per raccogliere nuove sfide” #endprecariouswork. L’evento avrà luogo all’Astoria Palace Hotel, il 19 e il 20 settembre. 

Precariato, minaccia per uomini e Stati 

Durante le due giornate sarà analizzata la situazione del precariato all’interno di diversi settori e Stati membri dell’Unione Europea. Il lavoro precario è una minaccia per le singole persone e per l’economia del vecchio continente: questo quanto emerso lo scorso 5 marzo in occasione dell’incontro di avvio del progetto finanziato dall’UE. Col sostegno della Commissione europea, la CESI (Confederazione Europea dei Sindacati Indipendenti) si concentrerà su modalità per far fronte al precariato – includendo casi del settore pubblico, a cominciare dalla scuola – al fine di affrontare le problematiche espresse dalle sue organizzazioni affiliate: attraverso il progetto si mira a verificare le cause di fondo del precariato e a evidenziare possibili interventi nazionali e comunitari, con riferimento alle prassi adottate dalle corti, dai legislatori, dalle istituzioni e dai sindacati. 

Analisi e rimedi

La conferenza di apertura del progetto #endprecariouswork, a Palermo, farà il punto della situazione sul lavoro precario (cause profonde, tendenze, lacune legislative e di sistema), per discutere e proporre rimedi efficaci in modo da permettere condizioni di lavoro eque e l’accesso ai diritti sociali. Ci si concentrerà sul quadro legislativo a livello nazionale e dell’UE, le migliori pratiche attuative, le criticità di una efficiente rappresentanza di interessi e l’accesso inclusivo alla protezione sociale. L’evento sarà moderato da Pierre Baussand, direttore dell’ufficio di Bruxelles di Eurofound. 

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Università, al via i test per l’accesso alle facoltà a numero chiuso

calendario prove accesso programmato facoltà numero chiuso miur

Al via i test per i corsi di laurea ad accesso programmato. Si comincia oggi, 3 settembre, con Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria in lingua italiana. Il 4 settembre sarà la volta di Medicina Veterinaria. Si continua con Architettura il 5 settembre, Professioni Sanitarie l’11 settembre, Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria in lingua inglese il 12 settembre, Scienze della Formazione Primaria il 13 settembre e Professioni Sanitarie (laurea magistrale) il 25 ottobre.

Corsi a numero chiuso, i dati dei candidati

Quest’anno sono 84.716 i candidati che si sono iscritti ai test per l’ammissione ai corsi di laurea in Medicina e Odontoiatria, Architettura e Veterinaria. Nello specifico, sono 68.694 gli iscritti per Medicina e Odontoiatria, l’anno scorso erano 67.005. Per Architettura, gli iscritti sono 8.242, rispetto ai 7.986 del 2018. Le iscrizioni pervenute per la prova di Veterinaria sono 7.780, un anno fa erano state 8.136. Per quanto riguarda, invece, Medicina e Odontoiatria in lingua inglese, i candidati sono 10.450, nel 2018 erano 7.660.

I posti a disposizione per l’anno accademico 2019/2020 sono 11.568 per Medicina e Chirurgia1.133 per Odontoiatria759 per Medicina Veterinaria6.802 per Architettura.

Accesso a numero chiuso, le modalità

Anche quest’anno sono previsti 60 quesiti a cui i candidati dovranno rispondere in 100 minuti. Ma con alcune novità: sarà ridotta la quantità delle domande di logica, che passano da 20 a 10. Mentre quelle di cultura generale saranno 12, fino allo scorso anno erano 2. Queste ultime faranno riferimento, in particolare, all’ambito storico, sociale e istituzionale, letterario. Ci saranno anche quesiti relativi all’area di Cittadinanza e Costituzione. Si partirà da testi di saggistica scientifica, autori classici o contemporanei, da testi di attualità comparsi su quotidiani, riviste anche specialistiche. In coerenza con il lavoro preparatorio fatto dagli studenti in vista dell’Esame conclusivo della Scuola secondaria di II grado.

(fonte: Miur)

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Carta Del Docente sospesa: quando riapre?

sospensione carta del docente

Con un avviso comparso nelle scorse ore in home page, il Miur ricorda a tutti i docenti che il servizio Carta Del Docente è sospeso.

Come abbiamo abbondantemente ribadito nelle scorse settimane, infatti, il 1 settembre 2019 la piattaforma è andata “in ferie” per un po’. Sono i consueti interventi tecnici per ripartire correttamente e per far sì che i docenti in possesso dei requisiti si vedano accreditare sui propri portafogli elettronici il nuovo bonus Cultura da 500 euro relativo all’anno scolastico 2019/20.

Carta del Docente, possibile riapertura

Secondo quanto riportato sull’home page del sito valido per l’erogazione dei buoni (cartadeldocente.istruzione.it) “Il servizio é sospeso fino a nuova comunicazione”.

Ma dal Miur aggiungono: “L’apertura per le nuove iscrizioni è prevista nell’arco della seconda settimana di settembre”.

Quindi potenzialmente già dal 9 settembre la piattaforma potrebbe riaprire e permettere di emettere buoni che potete spendere sui negozi online abilitati Carta del Docente.

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Scuola e precariato, Miur condannato per l’abuso dei contratti a termine: 70mila euro in totale

sede Miur Trastevere Roma

Con quattro nuove sentenze emanate dai tribunali del Lavoro di Parma e Civitavecchia (RM) sei docenti ancora precari ottengono finalmente il giusto riconoscimento del grave danno subito per anni a causa dell’illegittima condotta del Ministero dell’Istruzione.

Le due sentenze di Parma, infatti, oltre a riconoscere il diritto delle docenti a percepire gli scatti di anzianità, esaminano nel particolare la specifica situazione dei lavoratori precari della scuola e, senza alcun indugio, rilevano come la sequenza ininterrotta di supplenze stipulate dai ricorrenti addirittura nel medesimo istituto “dimostri che i posti formalmente di organico di fatto fossero, in realtà, posti vacanti e disponibili e che, pertanto, nel caso di specie l’Amministrazione scolastica abbia fatto ricorso abusivamente allo strumento del contratto a tempo determinato, nei termini delineati dalle sentenze della Corte di Cassazione”. II Tribunali del Lavoro, dunque, in pieno accoglimento del ricorso Anief, condanna il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca a corrispondere ai quattro ricorrenti “un’indennità commisurata all’ultima retribuzione globale di fatto pari a 5 mensilità a titolo di risarcimento del danno, oltre interessi legali dal dovuto al saldo” oltre al diritto “al riconoscimento dell’anzianità di servizio maturata in ragione dei contratti di docenza a tempo determinato di durata non inferiore a 180 giorni nell’arco di ciascun anno di servizio stipulati con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e determinata sulla base dei criteri indicati nell’art. 485 d.lgs. n. 297/1994 e che, per l’effetto, ha diritto alla corresponsione delle differenze retributive maturate secondo le previsioni dei CCNL di settore succedutisi nel tempo, in relazione all’anzianità di servizio così calcolata”.

Il Tribunale del Lavoro di Civitavecchia, riconoscendo il diritto al risarcimento del danno pari a 9 mensilità in favore di due docenti e agli scatti di anzianità pur se ancora precari, inoltre, tiene a evidenziare come “la totale esclusione dell’anzianità di servizio maturata in forza dei suddetti contratti a termine (sia ai fini giuridici che ai fini economici) costituisca una disparità di trattamento contrastante con la normativa comunitaria appena richiamata, non risultando supportata da valide ragioni oggettive, idonee a giustificare trattamenti diversi per situazioni identiche”. In accoglimento dei ricorsi, dunque, il Ministero dell’Istruzione è stato condannato per palese discriminazione e disparità di trattamento, con conseguente onere a riconoscere ai ricorrenti un corrispettivo tra risarcimento de danno e scatti di anzianità che supera i 70.000 Euro.

“Il nostro sindacato – spiegano da Anief – ricorda a tutti i lavoratori interessati che è ancora possibile aderire agli specifici ricorsi per ottenere gli scatti di anzianità durante il precariato e il risarcimento del danno subito per l’illegittima condotta del MIUR avvalendosi della tutela di legali Anief”.

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Le nostre recensioni: GUIDA SMART

Guida Smart è uno strumento flessibile al servizio della progettazione didattica. I materiali e gli approfondimenti forniti hanno lo scopo di favorire nell’alunno l’acquisizione di conoscenze e
abilità in una logica totalmente inclusiva, capace di sostenere tutti e ciascuno nell’apprendimento e nell’acquisizione delle competenze.

Composizione strutturale rivolta all’insegnante

  • Un VOLUME riguardante METODOLOGIA E MATERIALI PER L’INSEGNANTE
  • Un VOLUME interamente fotocopiabile
  • Un QUADERNO acquistabile anche da parte degli alunni
  • classe 1ª
  • classe 2ª
  • classe 3ª
  • classe 4ª
  • classe 5ª

ITALIANO

Guida per l’insegnante con progettazione mensile, proposte e materiali fotocopiabili, compiti autentici; schede fotocopiabili per l’alunno (schede di esercizio, consolidamento e recupero, potenziamento) con prove di ingresso e di verifica; quaderno per l’alunno.

  • classe 1ª
  • classe 2ª
  • classe 3ª
  • classe 4ª
  • classe 5ª

MATEMATICA

Guida per l’insegnante con progettazione mensile, proposte e materiali fotocopiabili, compiti autentici; schede fotocopiabili per l’alunno (schede di esercizio, consolidamento e recupero, potenziamento) con prove di ingresso e di verifica; quaderno per l’alunno.

  • classe 1ª
  • classe 2ª
  • classe 3ª
  • classe 4ª
  • classe 5ª

SCIENZE E TECNOLOGIA

Guida per l’insegnante con progettazione mensile, proposte e materiali fotocopiabili, compiti autentici; schede fotocopiabili per l’alunno (schede di esercizio, consolidamento e recupero, potenziamento) con prove di ingresso e di verifica; quaderno per l’alunno.

  • classe 1ª
  • classe 2ª
  • classe 3ª
  • classe 4ª
  • classe 5ª

GEOGRAFIA

Guida per l’insegnante con progettazione mensile, proposte e materiali fotocopiabili, compiti autentici; schede fotocopiabili per l’alunno (schede di esercizio, consolidamento e recupero, potenziamento) con prove di ingresso e di verifica; quaderno per l’alunno.

  • classe 1ª
  • classe 2ª
  • classe 3ª
  • classe 4ª
  • classe 5ª

STORIA

Guida per l’insegnante con progettazione mensile, proposte e materiali fotocopiabili, compiti autentici; schede fotocopiabili per l’alunno (schede di esercizio, consolidamento e recupero, potenziamento) con prove di ingresso e di verifica; quaderno per l’alunno.

  • classe 1ª
  • classe 2ª
  • classe 3ª
  • classe 4ª
  • classe 5ª

ARTE E IMMAGINE

Guida per l’insegnante con progettazione mensile, proposte e materiali fotocopiabili, compiti autentici; schede fotocopiabili per l’alunno (schede di esercizio, consolidamento e recupero, potenziamento) con prove di ingresso e di verifica; quaderno per l’alunno.

  • classe 1ª
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  • classe 4ª
  • classe 5ª

MUSICA

Guida per l’insegnante con progettazione mensile, proposte e materiali fotocopiabili, compiti autentici; schede fotocopiabili per l’alunno (schede di esercizio, consolidamento e recupero, potenziamento) con prove di ingresso e di verifica; quaderno per l’alunno.

  • classe 1ª
  • classe 2ª
  • classe 3ª
  • classe 4ª
  • classe 5ª

EDUCAZIONE FISICA

Guida per l’insegnante con progettazione mensile, proposte e materiali fotocopiabili, schede fotocopiabili per l’alunno (schede di esercizio, consolidamento e recupero, potenziamento) con prove di ingresso e di verifica; quaderno per l’alunno.

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Carta del Docente: dove acquistare col bonus in scadenza

Carta del Docente la scadenza è alle porte, manca ormai pochissimo. Affrettati ad acquistare sui siti online del gruppo Matacena.

I siti consigliati

https://www.matacenalibri.com/
https://www.oceanon.it/
https://www.matacenagiochi.com/
https://www.mondodocenti.com

Si ricorda che il bonus docenti deve essere validato entro il 31 agosto 2019.
Potrai acquistare fra l’altro libri, riviste, hardware e software.

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Quota 100, “danno e beffa”: i posti liberati andranno a supplenza

insegnanti docenti immissione in graduatoria

I “buchi” venutisi a determinare nella scuola con i pensionamenti anticipati introdotti dal Governo gialloverde, che secondo le ultime stime dell’Inps superavano quota 27 mila, non sono rientrati nel computo delle immissioni in ruolo, né per i trasferimenti e ora si scopre che nemmeno sono stati utili nell’ultima fase della mobilità, quella delle utilizzazioni annuali e delle assegnazioni provvisorie: andranno tutti ad incrementare le supplenze annuali, che supereranno a questo punto senza ombra di dubbio quota 100 mila. Anief verificherà che almeno corrispondano a contratti fino al 31 agosto 2020. 

I primi casi di mancata utilità in tutte le fasi della mobilità si stanno riscontrando in questi giorni; in particolare a Napoli, dove, scrive Orizzonte Scuola “i posti di Quota 100 – censiti dopo la data del 29 maggio 2019 – non sono stati utilizzati neppure per le assegnazione provvisorie dell’a.s. 2019/20”. Non si tratta di una “dimenticanza” da poco perché nella provincia di Napoli sono 796 i posti liberati. 

Marcello Pacifico, presidente Anief: “Siamo esterrefatti per come l’inerzia della macchina amministrativa sia riuscita a compiere quello che ad inizio 2019 sembrava impossibile. Perché nella scuola le domande per accedere a ‘Quota 100’ sono state presentate lo scorso inverno: in un Paese dove i ministeri e l’Istituto di previdenza nazionale si parlano e collaborano per il bene dei cittadini lavoratori, si sarebbe fatto ampiamente in tempo a trasmettere l’elenco delle cattedre, degli assistenti, dei collaboratori scolastici e dei presidi che hanno aderito, avendone i requisiti di 38 anni di contributi e 62 di età minimi, all’anticipo pensionistico. Invece, si è riusciti a fare peggio delle previsioni peggiori, arrivando a non rendere utili quei posti non solo per dare possibilità a migliaia di ‘vittime’ dell’algoritmo impazzito della gestione Renzi-Giannini di tornare a casa, ma nemmeno per le immissioni in ruolo, né per i trasferimenti e adesso neppure per le assegnazioni provvisorie”. 

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PCTO, Gilda: “Partono col piede sbagliato”

Rino di Meglio

“I PCTO, ovvero i ‘Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento’, partono con il piede sbagliato. L’impostazione e l’impianto delle linee guida sono da rivedere nel profondo e riteniamo che spetti al Collegio docenti programmare sia la quantità che la qualità di tali percorsi, senza essere obbligati ad un numero minimo di ore”.

È quanto afferma la FGU – Gilda degli Insegnanti nelle osservazioni formulate in merito al documento proposto dal Miur ai sindacati nell’incontro di martedì scorso e che oggi è approdato al CSPI a cui spetta esprimere un parere.

“Tutta la prima parte del testo è eccessivamente lunga, non è lineare nella struttura e nel linguaggio e, dunque, – rileva la Gilda – andrebbe riscritta in maniera più semplice e chiara per evitare di creare confusione in chi dovrà portare avanti le attività di PCTO”. 

Il sindacato guidato da Rino Di Meglio sottolinea, inoltre, il carattere contraddittorio di tutta la parte riguardante l’orientamento: “Se l’obiettivo è incrementare le iscrizioni degli studenti agli istituti tecnici e professionali, occorre mettere in campo politiche nazionali ad hoc che, a loro volta, richiedono una riforma complessiva dell´orientamento, possibilmente con l´introduzione di una regia nazionale e territoriale dell’orientamento. La definizione, poi, del docente come ‘facilitatore dell’orientamento’ è decisamente riduttiva e finanche offensiva per le attività che i Collegi docenti, i Consigli di classe e gli insegnanti svolgono. Questa definizione andrebbe cancellata e sostituita con ‘professionista dell’orientamento’”. 

Altro aspetto contestato dalla Gilda è la mancata previsione di risorse per retribuire l’aumento del carico di lavoro che graverà su tutto il personale scolastico: “Le Linee guida – spiega il sindacato – prefigurano ulteriori oneri per le scuole senza alcuna contropartita economica. Si deve chiarire che la figura del tutor interno è volontaria e, in quanto tale, non è assegnata da dirigente. Proprio per questo, è necessario che il docente accetti l’incarico. Il rischio – conclude la Gilda – è che quella del tutor figura diventi l’ennesima figura alla quale viene affibbiata una notevole mole di lavoro in più senza alcuna regolamentazione contrattuale e con uno stanziamento risibile di fondi”.

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Carta del Docente e scadenza del 31 agosto 2019: chi ne è interessato

Come abbiamo già segnalato, il 31 agosto è l’ultimo giorno utile per accedere alla piattaforma Carta del Docente, prima del solito stop di settembre che permette allo Stato di accreditare i nuovi 500 euro di bonus Cultura ai portafogli dei docenti. Per poi riaprire con le nuove cifre a settembre.

Per alcuni, quella data coincide con la scadenza della Carta Docente 2017/18. Per chi invece va in pensione a settembre, si tratta dell’ultima data utile per avvalersi del bonus Cultura Carta del Docente.

Ma entriamo nel dettaglio.

Chi in questo momento ha più di 500 euro sul portafoglio elettronico vuol dire che non ha speso tutto il bonus Cultura del 2017/18. Tutte le eccedenze sopra i 500 euro sono quindi relative al bonus Carta del Docente di due anni fa.

Come il regolamento attuativo impone, il bonus Cultura va consumato entro due anni dall’emissione. Ciò vuol dire che entro il 31 agosto l’eccedenza dei 500 euro va spesa, altrimenti sarà persa per sempre.

Un esempio pratico: se ho 600 euro sul portafoglio elettronico, 100 si perderanno se non spesi entro il 31 agosto. Alla riapertura della piattaforma a settembre, quindi, il docente si vedrà accreditati sul wallet elettronico 1000 euro, di cui 500 in scadenza il 31 agosto 2020.

Chi si deve preoccupare invece?

Se invece in portafoglio si hanno 500 o meno euro, vuol dire che si tratta del bonus Cultura dell’anno scolastico appena concluso. Anche dopo il 31 agosto, il bonus resterà al docente ancora per un anno.

Un esempio pratico: supponiamo che nel nostro portafoglio elettronico siano rimasti 300 euro. Se non spendiamo questi 300 euro entro il 31 agosto, alla riapertura della piattafoma a settembre ci ritroveremo 800 euro in conto. Di questi 800, 300 andranno usati entro il 31 agosto del 2020.

Il regolamento ricorda che non si può usufruire più di Carta del Docente per i docenti non più in servizio. Chi va in pensione a settembre, quindi, è obbligato a consumare entro il 31 agosto tutto il bonus cultura, altrimenti verrà persoUlteriori informazioni in questo articolo.

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18app e il caso dei libri duplicati

18app 2021

Si possono comprare due copie dello stesso libro utilizzando il bonus Cultura da 500 euro per i neomaggiorenni 18app?

La risposta è no.

Ricordiamo che 18app – istituita con la legge c.d. Buona Scuola – è un bonus volto a offrire occasioni di crescita personale e culturale (da cui bonus Cultura) ai neomaggiorenni. Quelle occasioni sono riassunte in questo elenco: concerti, home-video, corsi di lingua, biglietti di teatro, musei, cinema, eventi, e ancora libri.

Il bonus, però, è da intendere personale. Chiaramente, nessuno potrà mai controllare che il libro acquistato dal neomaggiorenne (o quasi maggiorenne) sia letto dallo stesso o sia donato ad altri. Resta però il fatto che è un libro destinato a lui. Va da sé che – così come da regole attuative – non si può andare da un esercente e comprare due copie dello stesso libro con il bonus Cultura (così come non si possono comprare due biglietti d’ingresso allo stesso concerto, allo stesso museo etc.etc.).

Una sottilezza, ma che esiste e che va rispettata.