Pubblicato il Lascia un commento

#PalermoChiamaItalia, da Terracina parte la Nave della Legalità

Al via il viaggio della Nave della Legalità che aprirà le celebrazioni del XXVII anniversario delle stragi di Capaci e di Via D’Amelio, nell’ambito della manifestazione #PalermoChiamaItalia. La Nave salperà dalla banchina 8 del Porto di Civitavecchia alle ore 18 con a bordo circa 1.500 studenti diretti verso Palermo dove, nella mattinata del 23 maggio, si svolgeranno le principali iniziative in memoria dei giudici Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e degli agenti delle loro scorte Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Rocco Dicillo, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Claudio Traina.

A salutare la partenza della Nave sarà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che interverrà al Porto di Civitavecchia insieme al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti, al Capo della Polizia Franco Gabrielli, al Procuratore Antimafia e Antiterrorismo Federico Cafiero de Raho, all’Amministratore Delegato Rai Fabrizio Salini.

Ai 1.500 studenti che viaggeranno sulla Nave della Legalità, il 23 maggio si uniranno le voci e le iniziative di oltre 70.000 ragazzi che in tutta Italia parteciperanno alle iniziative contro le mafie nell’ambito di #PalermoChiamaItalia, la manifestazione promossa dal 2002 dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e dalla Fondazione Falconeche si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati. Una iniziativa che rientra in un percorso promosso annualmente dal MIUR per incoraggiare nelle scuole attività didattiche mirate alla cultura del rispetto e della legalità e per una cittadinanza attiva e responsabile.

#PalermoChiamaItalia è realizzata anche grazie alla fattiva e quotidiana collaborazione fornita da Polizia di StatoArma dei Carabinieri e Guardia di Finanza. L’evento in questi anni è andato arricchendosi di importanti contributi grazie agli accordi firmati con l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), la Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM)l’Associazione Nazionale Magistrati (ANM).

Le principali attività legate alla commemorazione saranno il 23 maggio a Palermo, nel giorno dell’anniversario della strage di Capaci. Le celebrazioni istituzionali si terranno nell’Aula Bunker dell’Ucciardone, luogo simbolo del Maxiprocesso a Cosa Nostra, e saranno trasmesse in diretta televisiva su Rai Unodalle ore 10.00.

Sono previste, poi, attività nelle piazze e nelle scuole della città. Nel pomeriggio partiranno i due tradizionali cortei di #PalermoChiamaItalia, che vedranno protagonisti innanzitutto gli studenti e i docenti, ma che saranno aperti a tutta la città: il primo si muoverà alle ore 15.30 da via D’Amelio, il secondo alle ore 16 dall’Aula Bunker. Entrambi si ricongiungeranno sotto l’Albero Falcone, in via Notarbartolo, per il Silenzio, alle 17.58, l’ora della strage di Capaci.

Il “no” alle mafie verrà rilanciato il 23 maggio in molte città italiane, in una sorta di “staffetta” a distanza tra gli studenti, con iniziative sui temi della legalità (concerti, dibattiti, proiezioni, performance teatrali, gare, ecc.). A coordinare le attività nelle città coinvolte saranno gli Uffici Scolastici Regionali.

“Quella che vedremo il 23 maggio a Palermo e in centinaia di istituti in tutta Italia sarà una ‘scuola viva’. Animata dall’insegnamento di importanti servitori del nostro Stato che hanno dato la vita per liberare il loro Paese dalla mafia, come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. E da valori di giustizia e di rispetto che devono trovare concretezza nella nostra quotidianità”, spiega il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti. “A 27 anni di distanza, continuiamo a ricordare questi martiri del nostro Stato perché la loro testimonianza e il loro sacrificio non vadano perduti. Perché le nuove generazioni sappiano che l’Italia del 2019 è debitrice nei confronti di quegli uomini. E che ancora tanto rimane da fare: le nostre società hanno anticorpi per reagire al fenomeno mafioso, alla violenza, alla sopraffazione. Ma non ne sono immuni. Ed è per questo che dobbiamo investire sull’educazione dei nostri giovani: diffondere la cultura del rispetto e della legalità è fondamentale se vogliamo costruire una comunità giusta e in pace”.

“Nessuno di noi”, sottolinea Maria Falcone, Presidente della Fondazione Falcone, “quel 23 maggio di 27 anni fa avrebbe immaginato che un giorno tragico, un giorno di dolore e lutto, sarebbe stato l’avvio di una trasformazione profonda del nostro Paese, l’inizio di un percorso che migliaia di studenti, migliaia di persone hanno da allora intrapreso portando avanti le idee di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e di tutti gli uomini e le donne dello Stato che sono morti per mano della mafia. Vedere ogni anno Palermo “invasa” dai ragazzi che partecipano alle manifestazioni organizzate per l’anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio è una gioia immensa e al tempo stesso la dimostrazione che il lavoro quotidiano nelle scuole e nelle Università che la Fondazione Falcone e il Miur svolgono ha un valore inestimabile e rappresenta lo strumento più efficace per creare una coscienza antimafiosa nelle nuove generazioni. Solo una rivoluzione culturale profonda consente di vincere la battaglia contro la criminalità organizzata”.

Il tema dell’edizione di quest’anno di #PalermoChiamaItalia è dedicato alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale, firmata a Palermo nel 2000. La Convenzione, chiamata anche “Convenzione di Palermo”, è entrata in vigore il 29 settembre 2003 ed è stata ratificata da 189 Stati. Alla Convenzione è intitolato anche il concorso nazionale per questo anno scolastico dal titolo: “Follow the money. Da Giovanni Falcone alla Convenzione Onu di Palermo contro la criminalità organizzata transnazionale”. I migliori elaborati degli studenti saranno premiati durante la cerimonia in Aula Bunker.

Il MIUR e la Fondazione Falcone uniranno le piazze di #PalermoChiamaItalia e tutte le scuole che vorranno partecipare facendo sentire la loro voce per dire “no” alle mafie utilizzando anche i canali social. Sui profili twitter @MiurSocial e @23maggioItalia ci saranno le dirette degli eventi raccontati attraverso gli hashtag #23maggio#PalermoChiamaItalia e #navedellalegalità. Gli eventi potranno essere seguiti sulle pagine Facebook e Instagram del MIUR e di #PalermoChiamaItalia. Per ulteriori informazioni e dettagli sul programma è possibile consultare le pagine www.miur.gov.it e www.fondazionefalcone.it. Sui due siti saranno progressivamente caricati materiali, foto, schede.

(fonte: Ufficio Stampa Miur)

Pubblicato il Lascia un commento

Sospensione prof Palermo, sindacati indicono iniziativa nazionale il 24 maggio

aula generica esami maturità 2019

#liberidinsegnare e #liberidimparare. Sono questi gli hashtag alla base dell’iniziativa promossa dai sindacati della scuola FLC CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e Gilda degli Insegnanti, che potranno essere condivisi e rilanciati da insegnanti, studenti, cittadini per raccontare le loro esperienze e per ribadire l’importanza di un’istruzione senza censure e condizionamenti. 

“La libertà di insegnamento – si legge in una nota unitaria dei sindacati – è un bene fondamentale e indispensabile in ogni società democratica. È una prerogativa che la nostra Costituzione affida alle scuole e ai docenti. Spirito critico, capacità di analisi e di lettura dei fatti del mondo, sono gli obiettivi che gli studenti dovrebbero raggiungere nel loro percorso di studi per l’esercizio di una cittadinanza attiva”.

Per
– garantire il pluralismo
– difendere le prerogative professionali
– tutelare libertà fondamentali che attengono alla nostra democrazia costituzionale
– rivendicare l’istituzione di un organismo indipendente con il compito di valutare il corretto esercizio della libertà di insegnamento e di tutelare l´autonomia professionale individuale e collegiale
– affermare i valori che devono essere gelosamente custoditi e difesi dalla nostraScuola in tutto il Paese

i sindacati del comparto istruzione e ricerca indicono un‘iniziativa nazionale che si terrà a Palermo il giorno 24 maggio, con una grande assemblea aperta ed una fiaccolata. 

Contemporaneamente altre iniziative analoghe si svolgeranno a livello locale in tutta Italia. 

Il riferimento è alla rimozione della professoressa Dell’Aria, la cui storia è rimbalzata su tutti i giornali.

La Docente sarebbe stata sospesa perché alcuni suoi allievi hanno paragonato il Decreto Sicurezza di Salvini alle leggi razziali. “I fatti che riguardano la professoressa Dell’Aria – si legge – sono il sintomo di una pericolosa tendenza della politica a invadere e condizionare gli spazi in cui si esercitano l´azione didattica e l’autonomia delle istituzioni scolastiche. Una tendenza che potrebbe facilmente accentuarsi nella prospettiva, da combattere e respingere nettamente, di un governo del sistema scolastico non più unitario e nazionale ma affidato alla competenza delle singole regioni. Invitiamo tutto il personale docente, ATA e dirigente, le RSU a farsi parte attiva per far crescere su tutto ciò il livello complessivo di attenzione e di consapevolezza, promuovendo momenti di discussione da portare a sintesi in documenti che potranno essere inviati alle strutture nazionali perché ne favoriscano la circolazione anche nell’ambito delle iniziative assunte a livello nazionale”. 

In tutte le iniziative attivate proseguirà la raccolta di adesioni all’appello “contro la regionalizzazione del sistema di istruzione”; ricordiamo che la sottoscrizione dell´appello può essere fatta anche on line al seguendo indirizzo: https://goo.gl/forms/anOr0fhibkHXFWDK2

Pubblicato il Lascia un commento

Potenziamento degli organici nelle scuole delle aree colpite dai terremoti. Misura estesa anche a Ischia

vigili del fuoco generica

Via libera, con un emendamento approvato dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato al decreto proroga termini, al potenziamento del personale scolastico, docente e ATA (Ausiliario, Tecnico e Amministrativo), nelle aree colpite dai terremoti del 2016 e del 2017 nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. La norma, fortemente sostenuta dal Governo, si estende anche ai Comuni di Ischia coinvolti nel sisma del 21 agosto 2017.

Lo rende noto con fierezza il Miur in una nota stampa. “Era una misura attesa e necessaria, che consentirà un buon avvio del prossimo anno scolastico e il potenziamento dell’offerta formativa”, spiega il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti.

“Dobbiamo continuare a supportare la scuola e l’università nei territori colpiti dai terremoti del 2016 e del 2017. Da parte del MIUR c’è la massima attenzione. Si tratta di aree del Paese che sono state messe a dura prova. Anche per questo, nei giorni scorsi, ho firmato il decreto che istituisce una task force per dare tutto il supporto possibile alle scuole, agli studenti, ai dirigenti, ai docenti, alle famiglie, per l’avvio del prossimo anno scolastico. E ho incontrato i rettori delle Marche per offrire tutto il mio sostegno alle loro comunità accademiche”, conclude il Ministro.

La norma approvata in Parlamento consentirà di dare alle scuole (prorogando disposizioni già previste per gli anni scolastici 2016/2017 e 2017/2018) tutto l’organico necessario, potenziando i posti. Sarà così garantita l’offerta formativa a tutti gli studenti, anche nelle strutture temporanee, che spesso ospitano le scuole in aule più piccole, con una maggiore necessità di personale. La norma consentirà anche al personale sfollato di essere assegnato nelle scuole dei Comuni dove è attualmente residente, in attesa di tornare nelle città e nelle scuole di origine.

Pubblicato il Lascia un commento

Precariato, Anief: “Poca fantasia nelle soluzioni proposte dai sindacati”

marcello pacifico anief

Nella trattativa tra Miur e sindacati si defila Anief, che assume una posizione critica nei confronti degli altri.

“Nella proposta, dove si ignorano anche i docenti abilitati e gli Ata, si chiede per gli insegnanti con 36 mesi di ripristinare i concorsi riservati ex fit già fallimentari per il personale abilitato, perché per alcune graduatorie si entrerà nei ruoli fra trent’anni, migliaia di cattedre comunque sono già andate deserte e più di 100 mila posti andranno sempre in supplenza, e di eliminare la preselezione nel concorso quando si potevano fare brevi e gratuiti corsi abilitanti e riaprire annualmente le ex graduatorie permanenti riservando al concorso il 50 % dei posti”.

“Se il Miur dirà di sì, il precariato continuerà a vita, per non parlare del personale Ata che non viene stabilizzato al contro degli Lsu che svolgono alcune delle loro funzioni”, dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief. “L’accordo dei sindacati col Governo è fallimentare”. 

Pubblicato il Lascia un commento

Anche quest’anno Napoli è “Una città per giocare”

Corrado Matacena distribuisce libri

Torna in città per il terzo anno consecutivo il progetto ludico itinerante “Una Città per Giocare” promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli e realizzato dalla cooperativa sociale Progetto Uomo: è un’iniziativa che coinvolge ogni quartiere, animando piazze e strade con momenti di gioco e di svago gratuiti.

Anche in questa edizione, infatti, i quartieri napoletani ospiteranno giornate dedicate al gioco come strumento di crescita: quest’anno in calendario almeno 50 appuntamenti con diversi maxi eventi che coinvolgeranno tutto il territorio cittadino e saranno aperti a tutti.

Il primo di questi è fissato per il 25 maggio, per celebrare la Giornata Mondiale del Gioco: come ormai da tradizione, la Villa Comunale dalle 10 alle 18 diventerà una ludoteca a cielo aperto con laboratori, attività ludiche e ricreative adatte a grandi e piccini. Ci saranno ludobus, circobus, altalene, biblioape, costruzioni, spettacoli, letture, boardgames, giochi e tanto altro: è un evento cui tutta la città è chiamata a partecipare

“Il gioco – spiega l’Assessore alle Politiche Sociali Roberta Gaeta – non è solo un’attività per bambini ma un collante sociale intergenerazionale: attraverso il gioco si costruiscono relazioni durature, che permetteranno di prevenire e contrastare i problemi della crescita: il gioco è un elemento importante di prevenzione, perché quando si parla di disagio o criminalità minorile, spesso è da imputare ad una mancata relazione fra il bambino e l’adulto. Con il gioco si costruisce questa relazione, fin dall’infanzia.”

Non a caso per quest’anno il tema dell’edizione 2019 della Giornata Mondiale del Gioco sarà “il gioco è un diritto”: “Crediamo nel valore del gioco per la crescita dei singoli e delle comunità – conclude Viviana Luongo, responsabile del progetto “Una Città per giocare” – La giornata del 25 maggio sarà articolata in aree tematiche, in cui saranno proposte attività di gioco e momenti di scambio e confronto su buone prassi legare all’utilizzo del gioco in attività formative ed educative. È stata grande, come lo scorso anno, la partecipazione all’evento da parte di realtà che vogliono cimentarsi nel gioco cittadino”.

Tanti i partner che hanno aderito all’iniziativa: la rete ITLA, Ali per Giocare, Ludobus Artingioco, Melagioco, l’Altralena, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Mammamà, Natura Sottosopra, Le nuvole scienza, Passione infinita, Valori comuni, La volpe Sophia, La voce delle farfalle, Agrigiochiamo, i Brikanti, La tana del Goblin, Circobus, Chiave d’Argento, Scacchistica Partenopea, Ole e Ilva, I morks, il Teatro nel Baule e tanti altri! 

Pubblicato il Lascia un commento

Bambini a Napoli, torna PANkids

spaccanapoli napoli centro storico insegnanti

Un tuffo nel mondo di una delle leggende fondanti dell’Italia meridionale. Per condividere, bambini e adulti insieme, la magia giocosa e metamorfica dell’immaginazione. Con una gioiosa rivisitazione corale della fiaba di Colapesce, il bambino innamorato del mare, delle sue creature e dei suoi abissi, Il Palazzo delle Arti (PAN) riapre le porte a bambine e bambini, adolescenti, scuole, famiglie e insegnanti. E lo fa con una festa aperta ai ragazzi della città, dal titolo «SottoSopra», in programma lunedì 20 maggio dalle ore 16.30 alle 18.30 nella sua sede a Palazzo Roccella, in via dei Mille 60, per inaugurare le attività del PANkids 2019/2020:

PANkids è il luogo dove i bambini e le bambine di Napoli possono sperimentare, esplorare e conoscere mondi e linguaggi diversi attraverso laboratori di arte, architettura, letture animate e teatro offerti alle scuole in orario scolastico e nel pomeriggio e, nei weekend, ai bambini accompagnati dalle famiglie. PANkids è anche la casa dei progetti creativi che prevedono giornate dedicate a Centri educativi e territoriali e cicli di laboratori per le scuole, realizzabili contattando direttamente le singole Associazioni i cui operatori curano le attività in calendario, programmate e comunicate tramite la pagina Facebook PANkids.

Ad accogliere gli ospiti e a giocare con la fiaba di Colapesce, gli operatori delle Associazioni culturali: Archipicchia! Architettura per Bambini; Artétèca at Work; Il Cerchio Quadrato; La Bottega del Liocorno Onlus; Kolibrì.

Pubblicato il Lascia un commento

Scuola in ospedale, il Miur presenta il nuovo portale per l’istruzione domiciliare

Marco Bussetti Miur Ministro

Il Ministro Marco Bussetti ha presentato nelle scorse ore, presso la Sala Aldo Moro del MIUR, il nuovo Portale Nazionale per la Scuola in ospedale e l’Istruzione domiciliare. Uno strumento indispensabile per fornire alle famiglie degli alunni ricoverati, in ospedale o a domicilio, tutte le informazioni sul servizio scolastico.

“La Scuola in ospedale e l’Istruzione domiciliare sono programmi fondamentali di supporto ai ragazzi e alle famiglie e consentono di contrastare abbandono e dispersione scolastica – ha dichiarato il Ministro Marco Bussetti -. Il sistema d’istruzione italiano si conferma un’eccellenza anche per quanto riguarda l’inclusione. Garantire il diritto allo studio e la continuità didattica per chi è impossibilitato a frequentare i normali percorsi d’istruzione è determinante. Il Portale risponderà all’esigenza di garantire un servizio sempre più vicino agli studenti e di sostenere l’impegno dei docenti con l’utilizzo delle tecnologie. Aumentiamo la qualità dell’offerta formativa consentendo alle scuole di realizzare le migliori strategie inclusive, anche attraverso un collegamento puntuale degli alunni con le classi di appartenenza e una didattica e una formazione costantemente aggiornate”.

La Scuola in ospedale è uno dei punti di eccellenza del sistema nazionale di Istruzione. Nel 2017/2018 ne hanno usufruito 68.900 studenti, prevalentemente della Scuola dell’infanzia e primaria (oltre il 70%) e quasi 6.000 della Scuola secondaria di II grado, con l’ausilio di 740 docenti. Il servizio è attivo su tutto il territorio nazionale, le Regioni maggiormente coinvolte sono Campania, Lazio, Liguria e Sicilia.

Il servizio di Istruzione domiciliare può essere destinato a studenti di ogni ordine e grado che siano sottoposti a terapie domiciliari che impediscono la frequenza della scuola per un periodo di tempo non inferiore a trenta giorni, anche non continuativi. Nel 2017/2018 hanno usufruito di questo servizio 1.306 alunni, per un totale di 64.715 ore di Istruzione domiciliare.

Tra le sue molteplici funzioni, il Portale permetterà al MIUR il monitoraggio dei dati e delle risorse; sarà un punto di riferimento costante per l’informazione di studenti, famiglie, scuole e ospedali e per l’aggiornamento dei docenti; sarà un archivio di materiali, di documenti e delle esperienze più significative.

Il Portale: https://scuolainospedale.miur.gov.it/sio/

Pubblicato il Lascia un commento

Regionalismo e autonomia, scontro a distanza Anief – CNA

Anief Sciopero

“Per quale motivo le regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna spingono per ottenere la regionalizzazione di diverse competenze pubbliche, tra cui la scuola? La risposta è nelle parole del presidente di Cna Lombardia, Daniele Parolo, intervenuto a Milano, nel corso di un convegno dal titolo “Autonomia e regionalismo differenziato: i dati dell’Osservatorio delle Cna Lombardia, Emilia Romagna e Veneto” presentati con Carlo Cottarelli. Secondo il leader della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa lombarda, l’applicazione del regionalismo differenziato diventerebbe una leva per la crescita economica: in particolare, ha detto, “l’autonomia che vogliamo è uno strumento per disporre di maggiori risorse per lo sviluppo e per la crescita””.

“Le spinte autonomiste continuano a trovare terreno fertile tra i vari esponenti della Lega. A partire dai ministri della Repubblica. In particolare dalla ministra alle Regioni, Erika Stefani, che non si dà ancora per vinta dinanzi al rafforzamento dell’ammuina pentastellata. In un’intervista ad un quotidiano locale, Stefani dice di assistere ad “una marea di polemiche e argomentazioni sui giornali, in televisione, nei convegni, insomma fuori dal ministero, ma non ho ancora visto uno che si opponga a questa riforma davanti a me. Se è propaganda elettorale, lo si dica””.

“Secondo la ministra alle Regioni, quindi, “tutto questo allarmismo su scuola e sanità propalato da alcuni è infondato, perché purtroppo già oggi ci sono cittadini di serie B, il che evidentemente non può dipendere da un’autonomia differenziata che ancora non c’è, ma da un problema di mala gestione. Noi con l’autonomia vogliamo far crescere il Paese, non certo creare differenze. Invece vengono diffuse informazioni non veritiere. Alimentare l’odio Nord-Sud è da irresponsabili: oggi c’è bisogno di condividere i percorsi, non di alimentare divisioni che fanno solo male””.

Lo sottolinea Anief in una nota che Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commenta ritenenfo che le affermazioni del presidente di Cna Lombardia e della ministra alle Regioni siano particolarmente gravi: “siamo arrivati al punto di ammettere – spiega il sindacalista autonomo – che siccome esiste già un gap evidente tra Nord e Sud, invece di lavorare tutti assieme per colmarlo, non c’è nulla di male nel legiferare perché le regioni del Settentrione si elevino ancora di più, incrementando i bilanci locali rispetto al Pil. Le scuole del Sud, dove gli alunni se ne vanno con facilità e le strutture locali non supportano l’opera dei docenti e del personale, hanno bisogno di essere sostenute, non lasciate al loro destino”. 

“Pensare di spezzettare l’istruzione pubblica, come quella sanitaria e degli enti locali, e avere il consenso di chi sta andando a fondo – continua Pacifico -, è un’operazione che non possiamo accettare. La stessa intesa di Palazzo Chigi sul comparto Istruzione, della mattina del 24 aprile scorso, con il via libera dei sindacati maggiori, non offre alcuna garanzia sulla tenuta nazionale del sistema nazionale, va a ledere e vanifica la scuola dell’autonomia, il rapporto fra Stato e Regioni e la nostra Costituzione, né tantomeno a livello di finanziamenti, di organizzazione e di reclutamento scolastico”. 

Di fronte a questo possibile modello, Anief si è subito opposta, raddoppiando le giornate di sciopero, come ufficializzato dalla Commissione di Garanzia: sempre il suo leader, Marcello Pacifico, ricorda che “venerdì prossimo, 17 maggio, ci fermeremo di nuovo, assieme ai sindacati di base, scendendo anche in piazza a Roma, dove grideremo il nostro diniego al folle progetto di regionalizzazione che, affiancato all’inerzia sui concorsi, alla mancata apertura delle GaE, all’inconsistenza degli aumenti, alla mancata equiparazione dei diritti dei precari ai colleghi di ruolo, all’indifferenza verso la stabilizzazione di Dsga e personale Ata, rischia di affossare definitivamente l’istruzione pubblica in Italia”.

Pubblicato il Lascia un commento

Sciopero scuola 17 maggio, Pacifico (Anief) a Italia Stampa: “Scioperiamo per stipendi docenti e GaE, e per una scuola migliore”

marcello pacifico anief

“Protestiamo per i diritti dei lavoratori della scuola e per un’istruzione migliore. Ecco i punti della piattaforma per discutere i quali è stato richiesto un incontro con il presidente del Consiglio e si è deciso di manifestare a piazza Montecitorio, il 17 maggio, ancora una volta”.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a Italia Stampa, ha rilasciato un’intervista, durante la quale ha discusso dello sciopero che avrà luogo venerdì 17 maggio, con manifestazione di fronte a Montecitorio, e della necessità di riaprile le GaE, oltre alla questione dello stipendio, che andrebbe adeguato all’aumento del costo della vita

Il presidente Marcello Pacifico ha affermato che “Anief ha deciso di manifestare insieme a Cobas e Unicobas il 17 maggio a piazza Montecitorio e quindi di confermare lo sciopero a cui aveva aderito e che hanno sospeso, e non cancellato, le altre sigle sindacali dopo l’accordo con il governo, che ci è sembrato e ci sembra insufficiente: in pratica, alla fine non si risolvono i problemi concreti della scuola. Sul precariato sembra si voglia ritornare ai concorsi straordinari, quando è evidente che dopo anni e anni di insegnamento nelle scuole bisognerebbe reclutare questi precari, o attraverso la riapertura delle Graduatorie a Esaurimento o, per chi non è abilitato, attraverso i corsi abilitanti, che permettono di utilizzare il doppio canale di reclutamento” 

“Per quanto riguarda gli stipendi, anche gli impegni assunti per innalzarli continuano a essere slegati da un concetto di fondo, cioè che gli stipendi non possono essere disallineati rispetto all’inflazione; infatti bisogna adeguare gli stipendi all’aumento del costo della vita. Noi, tra l’altro, come sindacato, abbiamo trovato delle risorse da sempre appartenenti al fondo della scuola, che provenivano da tagli, cifre che non sono mai state destinate a quello per cui erano state deputate, cioè per la carriera del personale scolastico”, ha concluso il leader del sindacato risultato rappresentativo in occasione del rinnovo delle Rsu nel 2018.

Pubblicato il Lascia un commento

A Napoli progetto di integrazione tra bambini disabili e normodotati, tra ludico e didattico

Ad Agnano (Napoli) in via Ruggiero sabato 11 maggio ha aperto i battenti “L’Isola che c’è“, progetto che ha già ottenuto il patrocinio  morale dell’Unicef e del Garante dei diritti dell’Infanzia. L’associazione opererà in una sede suggestiva: la chiesa di Mariadell’Ippodromo di Agnano, voluta da Raffaele Ruggiero e sua moglie Ortensia per dare un luogo di preghiera e comunione alle maestranze che lavoravano a inizio secolo scorso all’interno della struttura. Alla morte dei coniugi, la Chiesa e le attinenze sono state donate alla Diocesi di Pozzuoli che nel 2017 le ha affidate alla neonata associazione onlus (incluse canonica, spazi all’aria aperta e accessi).

Ci è voluto oltre un anno e mezzo di duro lavoro che ha coinvolto tantissimi volontari e esponenti della società civile, guidati dalla dottoressa Linda Di Benedetto (pediatra dell’Ospedale San Paolo di Napoli), e che ha visto anche il supporto solidale di imprese e aziende (tra cui citiamo Deutsche Bank, Medmar, La Violette, Ikea, Poppella) e associazioni attive sul territorio.

Sabato, dopo i lavori di ristrutturazione, “L’Isola che c’è” sarà a disposizione della cittadinanza. Si prefigge di essere da un lato un luogo di incontro, interazione, gioco e crescita comune di bambini disabili e normodotati, perfettamente integrati tra loro; dall’altro intende allungare una mano alle madri dei bambini disabili, affinché possa essere dato loro un concreto supporto nella crescita dei propri figli e nella gestione dei loro tempi.

“Abbiamo pensato – spiegano i rappresentanti dell’Associazione – di creare la prima struttura in Italia senza fini di lucro per l’interazione ludica e didattica tra bambini portatori di handicap e normodotati: un centro dove tutti i pomeriggi bambini normodotati e portatori di handicap possano condividere in maniera integrata attività ludiche e didattiche, che vanno dall’ippoterapia ai laboratori d’integrazione, dalla cura di un orto a percorsi per non vedenti“.

Tra gli obiettivi del progetto:

  • Mettere a disposizione dei bambini diversamente abili opportunità di divertimento, apprendimento e integrazione,
  • Dare l’opportunità a bambini normodotati di apprendere e condividere il tesoro di emozioni e di esperienze dei bambini diversamente abili,
  • Aiutare le mamme dei bambini diversamente abili a dedicare un po’ di tempo stesso, per una maggiore autostima e anche per una maggiore serenità nell’affrontare tutte le incombenze, le preoccupazioni e le ingiustizie che comporta, nel nostro Paese, essere genitori di un bambino diversamente abili,
  • Creare una comunità più aperta, libera e tollerante nei confronti di qualsiasi diversità.

“Tutte le attività didattiche – continuano gli organizzatori – sono ispirate al Metodo Montessori. Nella sede saranno effettuati laboratori di artigianato e manualità, laboratori di teatro, doposcuola, green-care. Abbiamo pensato anche ad aree di scambio e socialità per i genitori, attività a loro rivolte, e c’è anche un ‘armadio’ dove chi vuole può donare qualunque cosa e chi ne ha bisogno può riceverla”.

La città di Napoli e l’area flegrea si arricchiscono quindi di un luogo di integrazione unico nel suo genere, che ha l’obiettivo di combattere solitudine ed esclusione sociale.