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Supercomputer pre-exascale, c’è anche l’Italia tra i Paesi ospitanti

server computer rack etc

Ci sarà anche l’Italia fra i Paesi che ospiteranno un computer di classe pre-exascale, un supercomputer con elevatissime capacità di calcolo, nell’ambito delle azioni che l’Europa sta mettendo in campo per sostenere la diffusione dell’high performance computing come volano di crescita e innovazione.

La nomina dell’Italia quale Paese ospitante è avvenuta nell’ultimo Governing Board dell’European High Performance Computing Joint Undertaking, realtà voluta dalla Commissione europea per promuovere lo sviluppo di una rete di supercomputer, che ha avuto il compito di scegliere le sedi di questo progetto internazionale.

Il nostro Paese si è proposto lo scorso 21 gennaio, grazie a un Consorzio congiunto con la Slovenia guidato dal Consorzio Interuniversitario CINECA, insieme all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA). La sede prevista è Bologna.

“Per l’Italia questa notizia è motivo di orgoglio. È il frutto di un importante lavoro di squadra”, sottolinea il Ministro Marco Bussetti che esprime “grande soddisfazione” per il risultato raggiunto. “Si tratta di un’iniziativa in cui ho fortemente creduto sin dal primo momento in cui mi sono insediato al Ministero, ritenendola strategica per il nostro Paese, tanto da destinarvi risorse specifiche, 120 milioni di euro – prosegue Bussetti -. Da un lato, ci viene riconosciuta un’indiscussa leadership nel campo dell’high perfomance computing e delle tecnologie abilitanti in Europa, consentendo di sfruttare appieno le potenzialità dei big data, dei data analytics e dell’Intelligenza artificiale, solo per citarne alcune. Dall’altro, l’implementazione di questa infrastruttura avrà ricadute molto positive sia nell’ambito dello sviluppo delle attività di ricerca di base e applicate delle Università e dei centri di ricerca pubblici e privati, sia a livello delle imprese private, creando un ecosistema digitale adeguato ad accogliere nuovi investimenti pubblici e privati nei settori più avanzati”.

I dettagli dell’operazione e le sue ricadute saranno illustrati lunedì prossimo alle 16 in una conferenza stampa al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

(fonte: Miur)

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“Giornata mondiale degli oceani”, gli appuntamenti a Napoli con i ragazzi del Galilei

lungomare napoli

Il Comune di Napoli, tramite la Delegata al Mare Daniela Villani, in occasione della “Giornata Mondiale degli Oceani 2019”, invita tutti a partecipare, sabato 8 giugno,  alle due iniziative gratuite sul lungomare di Napoli. La prima si terrà dalle ore 10.00 fino alle ore 13.00 in via Partenope, altezza Colonna Spezzata, ed è organizzata dagli esperti ricercatori dell’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISMAR-CNR) di Napoli e dai professori del Liceo “Galilei”.

Gli studenti del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” per un giorno saranno guide turistiche, conducendo il cittadino in un tour alla scoperta del paesaggio costiero napoletano in compagnia del suono corale del mare con il cielo ed il tramonto.

La seconda iniziativa, sempre gratuita, inizierà nel pomeriggio, dalle ore 18.30 in poi sulla spiaggia Rotonda Diaz, con la dimostrazione di OM CHANTING, a cura di conduttori certificati Bhaktimarga ossia una pratica di gruppo che utilizza il potere di trasformazione dell’OM, attivando la vibrazione positiva  dei partecipanti e  purificare l’ambiente circostante.  Si tratta di un’antichissima (ma semplice) pratica di canto dell’OM di gruppo, in due cerchi concentrici, che oltre ad avere notevoli effetti direttamente sulle persone ha un impatto benefico anche sull’ambiente per un raggio di almeno 2 km. E’ un pratica potente, benedetta dai maestri, alla quale possono partecipare tutti. Non ci sono controindicazioni o eccezioni di alcun genere.

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Scuole Sicure: 4,2 milioni di euro per contrastare la diffusione di droghe tra gli studenti

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini (foto: "© European Union 2017 - European Parliament").

Con la circolare del 20 aprile 2019, il Ministero dell’Interno ha dato il via libera a Scuole Sicure2019/2020: 100 i comuni interessati per 18 regioni, 4,2 milioni di euro le risorse messe a disposizione dal Ministero dell’Interno.

I comuni interessati dovranno presentare la richiesta di finanziamento alla Prefettura entro il prossimo 31 maggio.

Il contributo, che si compone di una quota fissa di 20.000€ identica per tutti e di una quota variabile commisurata alla  popolazione residente al 1° Gennaio 2018 potrà essere destinato nel prossimo anno scolastico alla realizzazione di sistemi di videosorveglianza (che non abbiamo già beneficiato di forme di contribuzione pubblica), all’assunzione a tempo determinato di agenti di Polizia locale, al pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario del personale della Polizia locale, all’acquisto di mezzi ed attrezzature e alla promozione di campagne informative volte alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Salvini: droga emergenza nazionale

“La droga è una emergenza nazionale, sono pronto a convocare i rappresentanti delle comunità e di tutti i soggetti interessati. Chi pensa che la droga non sia un problema sbaglia di grosso, soprattutto nei dintorni delle scuole. I venditori di morte vanno colpiti e contrastati duramente”. A proposito di Scuole Sicure, il ministro precisa: “Confermiamo l’impegno concreto a favore degli amministratori locali, rafforzando un’iniziativa che abbiamo inaugurato un anno fa, dedicando risorse specifiche per contrastare gli spacciatori vicino alle scuole.  Siamo sempre più attenti alle esigenze del territorio. Con il Decreto sicurezza abbiamo dato più poteri e fondi ai sindaci, abbiamo iniziato a rafforzare tutte le questure d’Italia e abbiamo dato risorse aggiuntive per la videosorveglianza dei Comuni, per la Province, per i paesi sotto i 20mila abitanti. E oggi continuiamo in questa direzione. Dalle parole ai fatti”. Così il vicepremier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini in un c.s.

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Foligno, il padre del bimbo umiliato dal maestro non ha dubbi: “È un episodio di razzismo”

“È un episodio di razzismo e non si è trattato di un esperimento sociale. I miei figli stanno male”: a dirlo è stato il papà dell’alunno della scuola di Foligno che, assieme alla sorellina, sarebbe stato messo in un angolo e definito brutto da un maestro supplente di una scuola elementare del folignate.  Per vederci chiaro su quanto è accaduto nella scuola dei suoi figli, l’uomo, accompagnato dalla moglie è andato a parlare con la preside.

Alla scuola elementare di Foligno (PG), con i genitori dei bambini c’era anche il loro legale, l’avvocato Silvia Tomassoni. L’uomo, originario della Nigeria e in Italia da 17 anni, ha rivelato: “I miei figli stanno molto bene dentro la scuola con gli altri bambini, il problema è soltanto con questo maestro. In tanti anni che siamo in questo Paese è la prima volta che ci capita una cosa del genere”.

L’insegnante Mauro Bocci, in collegamento telefonico da Vespa, si è giustificato sostenendo che la sua era “una sperimentazione didattica” annunciata ai ragazzi”. “Ho detto: possiamo fare una cosa di questo tipo? E loro mi hanno risposto: proviamo”. “Parlavamo della Shoah, dell’integrazione – ha aggiunto – e quindi era per suscitare una provocazione.

Il padre del bambino ha poi sottolineato la solidarietà degli altri genitori evidenziando che l’Italia “non è un Paese razzista”. “Altrimenti – ha aggiunto – non saremmo qui da tanto tempo. In Italia abbiamo fatto tante cose belle, tra cui i nostri cinque figli”. Prima di salire in auto con la moglie e il legale rispondendo alla domanda se crede alla versione del maestro in merito all’esperimento sociale, ha sottolineato che il docente “non aveva informato gli alunni”. “E comunque – ha concluso – non riterrei giusto che possa aver preso i miei figli per fare un esperimento”. La famiglia ha fatto sapere che quanto è successo finirà “a breve” all’attenzione della magistratura. “I genitori – ha detto il legale – sono sereni ma chiedono tutela. È comunque importante che tutto ciò sia emerso dai racconti dei bambini che erano in classe ai genitori”.

Il maestro “sarà sospeso dal servizio in via cautelare” dal ministero dell’Istruzione, fanno sapere fonti del Miur, dopo che il ministro Marco Bussetti ha “chiesto agli uffici di intervenire immediatamente”, “a tutela della serenità degli alunni”. “La scuola – ha sottolineato – è luogo di inclusione ed è di tutti”. Dopo la segnalazione alla responsabile della scuola, l’Ufficio scolastico regionale è stato subito messo al corrente della situazione. E il Ministero dell’Istruzione ha chiesto una relazione. “Saremmo di fronte a un fatto gravissimo. Da condannare” ha ribadito lo stesso ministro Bussetti.

Interrogazioni parlamentari sono state presentate da Nicola Fratoianni, di LeU, e da Alessia Morani, del gruppo Pd alla Camera. “Se i fatti saranno accertati non basterà un’ispezione. Bisognerà chiedersi quanto c’entra questa odiosa e terribile escalation di razzismo con la propaganda di Salvini” ha scritto la deputata Dem Anna Ascani su Facebook. “Cosa è diventato il nostro Paese se non riesce a distinguere il bene dal male, il giusto dall’inammissibile?” si è chiesta Mara Carfagna, vice presidente della Camera e deputata di FI.

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Post terremoto: Coop e IUAV restituiscono la scuola a Caldarola

A un anno esatto dall’avvio del cantiere, a Caldarola, in provincia di Macerata, è stato restituito l’istituto scolastico gravemente danneggiato dalle scosse di terremoto dell’agosto 2016. L’istituto è stato ricostruito grazie ai fondi raccolti dalla campagna di solidarietà che ha coinvolto i soci e altre 13 cooperative di consumatori di tutta Italia. 

Questo è il risultato della campagna di solidarietà “il nostro cuore va al Centro” che ha coinvolto i soci di Coop Alleanza 3.0 e 13 cooperative di consumatori di tutta Italia: attraverso donazioni libere, i contributi versati trasformando i punti accumulati facendo la spesa e la devoluzione del 10% del valore delle vendite complessive del prodotto a marchio di una settimana, sono stati raccolti oltre 2 milioni e 700mila euro.

Il progetto ha visto il supporto alla progettazione dell’università di Venezia, la realizzazione ad opera del consorzio Integra e la committenza di Legacoop nazionale.

I 1.700 metri quadrati del complesso, intitolata al pittore manierista Simone De Magistris, accolgono tre sezioni della scuola dell’infanzia e cinque della primaria per un totale di 250 bambini. La struttura è stata realizzata in acciaio per la resistenza al sisma e in materiali di tamponamento e copertura utili a garantire il massimo comfort termico. Per il nuovo edificio, che ospita anche un auditorium, una biblioteca, un laboratorio di grafica ed un’aula informatica, sono stati impiegati pannelli fotovoltaici per garantire una maggiore efficienza energetica, e ampie vetrate per stabilire una connessione con il paesaggio storico.

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Festeggia il suo compleanno con un giro in limousine, è protesta social

Maltempo a Terracina (foto: Nexting)

“Cara preside, oggi una limousine lunga cinque metri attendeva una bimba di otto anni e solo alcuni dei suoi compagni di classe all’uscita dalla sua scuola pubblica, accanto al pulmino pubblico pagato dal Comune”.

Inizia così il post di una mamma pubblicato su facebook ad indirizzo del preside di una scuola di Parchitiello (una zona residenziale di Bari). Il motivo del post è l’arrivo di una limousine con a bordo una delle bambine che frequenta la scuola (si scoprirà dopo che il giro in limousine era il regalo per i suoi otto anni). Il post della donna continua: “Questo modo di fare scuola non mi rappresenta e non avrà il mio consenso. Una scuola dove un dirigente scolastico accetta che ad un metro e ad un minuto dal tempo e luogo dell’educazione, si predichi apparenza, si esibisca sfarzo inopportuno per età e vacuo, si semini discriminazione sociale … Si, vacuo … Abbiamo appena finito la celebrazione della giornata della memoria, ieri era la giornata nazionale contro il bullismo, ma alimentiamo le differenze, l’esibizione, il valore delle cose materiali”.

Uno sfogo che ha subito innescato una serie di reazioni, con gli utenti divisi tra cui ha condiviso lo sdegno della mamma, centrando il discorso soprattutto su una più generale questione morale e di educazione, che chiama in causa innanzitutto i genitori, e chi invece ha difeso la dirigente scolastica, sostenendo che, trattandosi di una strada pubblica, non avrebbe avuto comunque alcun potere di intervento.

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Droga tra i banchi di scuola, Donazzan propone test antidroga nelle scuole secondarie

Uno studente su cinque ammette di consumare sostanze stupefacenti e uno su due ammette di vedere girare droga a scuola, questi i dati diffusi dal punto d’ascolto dell’Ufficio scolastico provinciale di Verona in collaborazione con il Servizio Dipendenze dell’Ulss 9 Scaligera attraverso un questionario anonimo somministrato a 1647 adolescenti veronesi nella fascia d’età 13-19 anni.

Stando alle risposte raccolte dagli psicologi del Punto di ascolto sul disagio giovanile, il 18 per cento degli studenti ammette di consumare sostanze, il 37 per cento dichiara di avere amici che utilizzano droghe. La motivazione principale risulterebbe essere la noia, il 21 per cento lo fa per scelta, meno del 12 per cento in seguito ad una crisi o per placare l’ansia. L’età della prima assunzione scende a 13 anni, negli anni delle medie. L’83 per cento degli intervistati ritengono che sui banchi di scuola si dovrebbe affrontare di più e meglio il tema della droga e delle dipendenze.

L’assessore regionale all’istruzione, Elena Donazzan, prende posizione in merito all’indagine svolta: “le risposte dei ragazzi intervistati sono inquietanti e indirettamente chiamano in causa tutti noi. Credo che ciò che accade a scuola, agenzia alla quale tutti noi affidiamo la costruzione della capacità critica e di giudizio dei ragazzi nonché il loro futuro professionale, rispetto all’uso di droghe, ci imponga di affrontare in maniera più rigorosa il tema delle dipendenze. Non è tollerabile che nella ‘palestra’ dei cervelli si utilizzino sostanze che alterano le funzioni cerebrali, e purtroppo in maniera irreversibile, data la giovane età dei consumatori”.

Da qui la proposta dell’assessore Donazzan: rendere obbligatorio il test antidroga in tutte le scuole secondarie. “Ho fatto fare una stima di quanto costerebbe un test rapido e facile da eseguire, non invasivo, da fare nelle scuole, a sorpresa –ragiona l’assessore – Il costo è di 2 euro a persona per un test completo che consenta di individuare il possibile uso di anfetamine, cocaina, ecstasy, oppiacei, morfina, cannabinoidi (marijuana, hashish, cannabis). Quindi – tira le somme Donazzan – con 400 mila euro di spesa è possibile coprire tutti gli studenti della scuola secondaria di secondo grado, ovvero circa 200 mila adolescenti in Veneto”.

“I costi sono più che sostenibili – conclude l’assessore – si tratta solo di volontà: introdurre controlli sistematici e a tappeto significa dare un preciso segnale, in termini di valori sociali e di responsabilità personale”.

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La Corte costituzionale entra nelle scuole: giovedì 7 febbraio verrà presentato il progetto per il 2019-2020

Giovedì 7 febbraio alle 11:30, nella Sala Conferenze di Palazzo della Consulta, il presidente della Corte costituzionale, Giorgio Lattanzi, e il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, firmeranno la Carta d’intenti che darà il via alla seconda edizione del “Viaggio in Italia: la Corte costituzionale nelle scuole”, per il periodo febbraio 2019-giugno 2020.

Il progetto, promosso dalla Corte costituzionale, prevede un ciclo di incontri tra i giudici costituzionali e le giovani e i giovani che frequentano gli Istituti scolastici italiani. La seconda edizione è la prosecuzione del “Viaggio” partito nel 2018, che ha coinvolto 36 scuole e 7.410 studenti. Al centro degli incontri ci saranno, tra gli altri, i temi della genesi, della composizione e del funzionamento della Corte costituzionale, nonché della sua attività illustrata attraverso le sentenze che hanno inciso di più nella vita delle persone. Ma ci saranno anche “le parole della Costituzione” scelte da ciascun giudice come spunto di discussione. Al “Viaggio” parteciperanno alcuni giudici emeriti della Corte.

La prima tappa sarà ad Acilia-Ostia antica, il 13 febbraio, con il Presidente Lattanzi che incontra le ragazze e i ragazzi dell’Istituto professionale “Carlo Urbani”. La parola scelta è “diritto di difesa”.

L’obiettivo del progetto è accrescere nelle nuove generazioni, protagoniste del futuro, la consapevolezza e la condivisione dei valori costituzionali, collante del nostro stare insieme, nonché la conoscenza del ruolo svolto dalla Corte a garanzia dei diritti e delle libertà fondamentali. A tal fine, gli studenti potranno consultare la documentazione multimediale pubblicata sul sito della Corte costituzionale alla pagina “Viaggio in Italia: la Corte costituzionale nelle scuole” (www.cortecostituzionale.it) nonché quella sul sito di Rai Scuola (www.raiscuola.rai.it). A questa seconda edizione del “Viaggio” collabora Rai Cultura con le iniziative editoriali realizzate da Rai Scuola.

Nel corso della Conferenza stampa verranno anche premiate le Scuole vincitrici del concorso nazionale “La Costituzione dei ragazzi” bandito nel 2018 e rivolto alle scuole di ogni ordine e grado allo scopo di offrire alle studentesse e agli studenti un’occasione di riflessione e confronto sulla nascita della Repubblica e sull’importanza della Carta nella crescita di un’Italia democratica.

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Scuola digitale: 2,1 mln a disposizione di 60 istituti presenti nelle aree a rischio

sede Miur Trastevere Roma

Il MIUR ha individuato i 60 istituti presenti nelle aree a rischio precedentemente individuate, ai quali verranno stanziati 2,1 mln di euro per la creazione di ambienti digitali di apprendimento, soprattutto a partire dalla scuola primaria e secondaria di primo grado. In accordo con il decreto per la didattica digitale a firma del Ministro Marco Bussetti.

Ciascuna scuola riceverà 35.000 euro per la realizzazione di laboratori e 30.000 euro per la formazione del personale scolastico alla didattica innovativa. Si stima che saranno 57.000 gli alunni coinvolti e 6.500 docenti beneficeranno della formazione. Gli istituti individuati sono così ripartiti a livello territoriale: 21 istituti si trovano al Nord (13 in Lombardia, 6 in Piemonte, 2 in Liguria), 8 al Centro (tutti nel Lazio) e 31 al Sud (10 in Campania, 9 in Sicilia, 7 in Puglia, 4 in Calabria e 1 in Basilicata). Si tratta di una importante misura rivolta al contrasto della dispersione scolastica. Le 60 scuole beneficiarie, infatti, sono state individuate tra quelle con i più alti indici di disagio negli apprendimenti, di status socio-economico familiare, di deprivazione territoriale e di abbandono scolastico.

Bussetti dichiara che: “La didattica digitale è un elemento fondamentale per aumentare la motivazione degli studenti e per contrastare le disuguaglianze nell’apprendimento – commenta il Ministro. Per questo abbiamo deciso di dotare le scuole con più alti indici di disagio di laboratori didattici innovativi. Nessuno nella nostra scuola deve rimanere indietro. Siamo tuttavia consapevoli che la tecnologia da sola non basta: occorre accompagnarla con un rinnovamento, in chiave tecnologica e digitale, delle metodologie e degli approcci didattici. Per questo – conclude – una parte delle risorse destinate a ciascuna scuola sarà utilizzata per l’aggiornamento dei docenti sui temi dell’innovazione”.

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La V Edizione della Notte dei Licei Classici: un tuffo nel passato greco-romano

Promossa dal Miur e giunta alla V Edizione, la Notte dei Licei Classici d’Italia ritorna questa sera in quattrocentotrentatrè scuole. Dalle 18:00 alle 24:00 porte aperte per studenti, genitori e visitatori, in un tour alla riscoperta della cultura greco-romana. Tante le attività in programma: letture di Catullo e Saffo, esposizioni di arti plastiche e visive, concerti, presentazioni di libri, cineforum e degustazioni a tema.

«La Notte dei Licei Classici è un momento di cultura e gioia»

«La Notte dei Licei Classici – spiega il professor Rocco Schembra, ideatore dell’iniziativa – è un modo alternativo di veicolare contenuti. Si vuole puntare su una formazione che non va a sostituire quella tradizionale, ma che le si affianca». Si tratta di un cammino lungo mesi, durante il quale la scuola diventa un ambiente ludico. «Cultura – continua il professor Schembra – vuol dire gioia, piacere di condivisione, rispetto dei tempi e delle parti, nell’ideale di difesa, promozione e salvaguardia delle nostre radici greco-romane».

Riflettori accesi sui Licei Classici di Roma

All’edizione 2019 della Notte dei Licei Classici hanno aderito ben ventisei licei in più rispetto allo scorso anno. Grande protagonista della serata la città di Roma. Rai Cultura e Rai Scuola, infatti, effettueranno un collegamento in diretta con il Liceo Classico Giulio Cesare, all’interno del quale sono in programma, tra le altre attività, il concerto classico-moderno “Woodstock” e una “maratona metamorfica” con letture tratte da testi di Ovidio, Apuleio, Collodi e Kafka. Riflettori accesi anche sul Francesco Vivona, con un percorso ispirato al viaggio di Ulisse per promuovere il tema dell’integrazione.

La dolorosa Notte dei Licei Classici a Senigallia

Sarà invece una Notte dei Licei Classici di silenzio e riflessione al Giulio Pertinari di Senigallia. Durante la serata, si ricorderà Emma Fabini, la ragazzina morta nella discoteca di Corinaldo. «Il sentimento di dolorosa impotenza di fronte a una tragedia insensata – ha spiegato il dirigente Francesco Maria Orsolini – ha spinto la comunità di docenti e studenti al raccoglimento e alla riflessione».

La virtuosa Notte dei Licei Classici di Cosenza

Locandina colorata e una serata a tema sogno, infine, per la Notte dei Licei Classici del Bernardino Telesio di Cosenza, una delle centocinquanta scuole presenti fin dalla prima edizione dell’iniziativa. Un programma che non trascura nessuna forma d’arte. Tra le varie attività, la visione di Midnight in Paris e di Vanilla Sky e la lettura di brani della Divina Commedia e delle Odi di Leopardi.

(di Michela Curcio)