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Codice della strada: Cnel, serve educazione scolastica

“La comunicazione istituzionale e l’educazione scolastica appaiono gli strumenti sui quali attuare un’immediata inversione di marcia, in termini quantitativi e di obiettivi specifici”.

Lo hanno sostenuto il presidente Tiziano Treu e il segretario generale del Cnel Paolo Peluffo, in audizione alla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati nell’ambito dell’esame delle proposte di legge sulle modifiche al codice della strada, sottolineando dunque la necessità di una “riforma urgente”.

“Secondo i dati Istat-Aci, il 40,8% delle violazioni al Codice sono dovute a distrazione alla guida, mancato rispetto della precedenza, velocità troppo elevata, mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza e uso del telefono cellulare alla guida. È dunque a questi comportamenti che conviene mirare la comunicazione con messaggi specifici con esplicito valore educativo, di tipo didattico (tutorial). Appare sconsigliabile perseguire una linea di comunicazione esclusivamente ’emozionale’. Questa strategia comunicativa va integrata con più precisi e puntuali comunicazioni, che descrivano specificamente i comportamenti virtuosi da seguire, senza timore di apparire didascalici”, hanno aggiunto Treu e Peluffo.
Il Cnel avvierà un ciclo di audizioni finalizzate non solo alla redazione di proposte emendative ma anche e soprattutto a raccogliere suggerimenti dal mondo produttivo, associativo e dei trasporti su come accelerare il raggiungimento degli obiettivi.

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Cyberbullismo e uso responsabile della Rete: martedì 5 febbraio è il Safer Internet Day

Dibattiti, eventi e gare di idee per educare i ragazzi ad un corretto uso della Rete e dire “no” al bullismo e al cyberbullismo. Anche quest’anno l’Italia celebra il Safer Internet Day (#SID2019), la Giornata mondiale per la sicurezza online istituita e promossa dalla Commissione Europea. Il Safer Internet Day, giunto alla sua sedicesima edizione, si terrà martedì 5 febbraio, in contemporanea con altri 100 Paesi per far riflettere le ragazze e i ragazzi sull’uso consapevole della Rete e delle nuove tecnologie. Ma anche per sensibilizzarli sul ruolo attivo e responsabile di ciascuno affinché il Web sia un luogo sicuro e positivo, fonte di opportunità e non di rischi. 

Dedicato al tema “Contro il cyberbullismo una nuova alleanza tra scuola e famiglia”, il #SID2019 sarà celebrato nel nostro Paese con un evento nazionale a Milano, al MiCO (in via Gattamelata, 5), dalle ore 10.00. Circa 500 gli studenti che parteciperanno all’iniziativa. Con loro ci saranno anche il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, il Ministro per la Famiglia e le Disabilità, Lorenzo Fontana, la Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Filomena Albano, il Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Nunzia Ciardi

Al MiCO interverranno, inoltre, i partner del Consorzio di Generazioni Connesse, il Safer Internet Centre Italiano, cofinanziato dalla Commissione Europea e coordinato dal MIUR, in partenariato con la Polizia Postale e delle Comunicazioni,l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’Università degli Studi di Firenze, l’Università degli Studi di Roma “Sapienza”Save the Children Italia OnlusSOS Il Telefono Azzurro OnlusCooperativa Sociale E.D.I., Skuola.netAgenzia di stampa Dire e l’Ente autonomo Giffoni Experience. La manifestazione è promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dallaPresidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche della Famiglia. È realizzata dal Safer Internet Centre Italiano.

Eventi e iniziative si terranno anche nelle scuole secondarie di tutta Italia sotto l’egida di Generazioni Connesse .Sono i ragazzi tra i 13 e i 18 anni, infatti, quelli potenzialmente più esposti ai pericoli della Rete. In particolare 7 adolescenti su 10 sono sui Social già a meno di 14 anni. E sempre circa 7 su 10 almeno una volta si sono imbattuti in un amico “inesistente”. Sono alcuni dei dati che emergono dalla ricerca realizzata da Generazioni connesse che sarà presentata proprio a Milano. Nel corso della mattinata, sempre a Milano, saranno anche diffuse le nuove “Linee guida per l’uso positivo delle tecnologie digitali e la prevenzione dei rischi nelle scuole”, dedicate in particolare agli operatori che collaborano con le scuole.

“La tecnologia deve essere un’alleata dell’apprendimento e della crescita dei nostri giovani – spiega il Ministro Marco Bussetti -. Come MIUR siamo impegnati in prima linea per educare gli studenti a un uso consapevole e corretto di Internet e dei nuovi dispositivi tecnologici. Si tratta di componenti della loro quotidianità, devono imparare a riconoscere opportunità e pericoli, diritti e doveri legati al loro utilizzo. Abbiamo messo in campo iniziative e campagne informative rivolte ai ragazzi, ai docenti e anche alle famiglie che devono essere alleate della scuola. Dobbiamo guidarli in questo percorso di conoscenza. Solo così possiamo prevenire fenomeni come il cyberbullismo e costruire società giuste, dentro e fuori la Rete”.

“La Rete è uno spazio che offre grandi opportunità di conoscenza. Ma a queste corrispondono altrettanti rischi, se non viene usata in maniera corretta. È importante – sottolinea il Ministro Lorenzo Fontana – che i giovani siano fruitori consapevoli di Internet e dei social media. E che i genitori siano in grado di guidarli nel loro utilizzo e di riconoscere eventuali segnali di disagio. A novembre abbiamo firmato con il MIUR un Protocollo d’Intesa per creare una stretta collaborazione tra scuola e famiglie: devono lavorare insieme a tutela dei ragazzi. La prevenzione parte proprio da loro. Proseguiamo il nostro impegno congiunto per tenere i riflettori accesi su questi temi e per fornire strumenti utili a evitare e contrastare fenomeni come il bullismo e il cyberbullismo”.

Scuola e famiglia in “Rete”
L’alleanza tra scuola e famiglia, le opportunità e i rischi della Rete, la tutela dei minorenni nel Web, l’identità digitale: saranno alcuni dei temi che verranno approfonditi durante l’evento di Milano, che vedrà alternarsi gli interventi di rappresentanti delle istituzioni, esperti, professionisti e studenti. “Internet è un prezioso strumento per consentire ai ragazzi di godere di importanti diritti, da quello di informazione a quello di partecipazione. Allo stesso tempo è uno spazio che richiede consapevolezza, non solo sul suo uso, ma anche sull’utilizzo che fanno le piattaforme online dei dati personali delle persone di minore età. Il Safer Internet Day è un’importante occasione per ricordarlo”, spiega l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Filomena Albano

L’evento sarà presentato dalla giornalista Safiria Leccese. Nel corso della mattinata i Ministri Marco Bussetti Lorenzo Fontana lanceranno due video pensati per le campagne di contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo. Ad animare la manifestazione sarà anche la sfida dei ragazzi di tre istituti. Gli studenti – in collegamento dalle loro scuole – affronteranno un hackathon sul tema “Internet: opportunità e rischi”. I vincitori avranno la possibilità di vivere un’esperienza presso la Sky Academy Studios di Milano. Le scuole che si sfideranno sono: l’Istituto di Istruzione Superiore “Carlo Emilio Gadda” di Paderno Dugnano (Mi), l’Istituto Comprensivo Statale “Virgilio” di Roma e l’Istituto di Istruzione Superiore “Galilei-Costa” di Lecce. Ospiti d’eccezione, grazie alla collaborazione di Web Stars Channel e You Events che hanno curato l’evento, i creatorFavijMatesLaSabriGiulia Penna, Jack Nobile e Klaus.

Adolescenti e uso dei Social Network
Sette adolescenti su 10 sono iscritti ad un Social Network già prima dei 14 anni. Un solo ragazzo su 16 risulta non essere “connesso” con nessun Social. Otto adolescenti su 10 utilizzano la chat con la famiglia, o, almeno, con uno dei genitori. Le relazioni sociali di quasi tutti i ragazzi passano ormai per gli strumenti digitali trasformandone profondamente le dinamiche. Anche all’interno dei rapporti familiari. Così WhatsApp per quasi 1 studente su 2 (il 44,2%) è utile per tenersi informati per le diverse comunicazioni di servizio e il 14,6% lo utilizza soprattutto per scambiarsi informazioni a distanza. Mentre per il 22,4% è comunque una fonte di incomunicabilità. Al tempo stesso la tecnologia risulta essere ingombrante: la metà degli adolescenti (il 50,4%), un po’ a sorpresa, lascia a casa lo smartphone quando è insieme ai genitori, ai fratelli e, più in generale, ai familiari. È la fotografia che emerge dalla ricerca condotta su quasi 6.000 adolescenti che sarà presentata a Milano, martedì mattina. L’indagine è stata realizzata dal consorzio MIUR Generazioni Connesse e, in particolare, dall’Università degli Studi di Firenze, dall’Università degli Studi “Sapienza” di Roma e dal portale dedicato ai giovani e al mondo della scuola Skuola.net. Sempre secondo la ricerca, quasi 4 giovani su 10 (il 38,5%), ammettono di non conoscere personalmente almeno la metà degli amici o dei “follower” che hanno sui Social. E, spesso, tra questi “follower” si nascondono anche amici inesistenti: il 68% dei giovani intervistati, almeno una volta, si è imbattuto in un profilo falso. Eppure non sembra essere questa una delle priorità a cui pensano i ragazzi quando si connettono ai social e caricano contenuti: il 25% di loro riconosce di non essersi mai preoccupato della privacy dei propri dati online. Il 29% dichiara di interessarsene solo saltuariamente.

“Un Nodo Blu – Le scuole unite contro il bullismo”
In concomitanza con il Safer Internet Day anche quest’anno si celebrerà la Giornata Nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola, “Un Nodo Blu – le scuole unite contro il bullismo”. L’iniziativa è stata lanciata dal MIUR nell’ambito del Piano nazionale contro il bullismo, nel 2016. Gli studenti, gli istituti scolastici e tutti i partner che aderiscono all’iniziativa, condivideranno e rilanceranno attraverso i loro canali di comunicazione il “Nodo Blu”, simbolo della lotta nazionale delle scuole italiane contro il bullismo.

Safer Internet Day, il racconto sui social
Il Safer Internet Day sarà anche un evento social, da seguire attraverso gli hashtag ufficiali #SID2019 e #SICitalia, sui profili ufficiali del MIUR e su quelli di Generazioni Connesse (ambedue presenti su Facebook, Twitter e Instagram). L’evento al MiCO di Milano sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook del MIUR e sul sito di Generazioni Connesse (www.generazioniconnesse.it). La campagna “Un Nodo Blu” sarà invece accompagnata dall’omonimo hashtag #UnNodoBlu anche sui profili MiurSocial.

I docenti? A lezione con “Elisa”
“Elisa” è la piattaforma messa a disposizione dal MIUR dall’autunno scorso per la formazione dei docenti referenti nelle scuole di tutta Italia per il contrasto e la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo. Gli insegnanti iscritti ad oggi sono 3.647. Circa 3.210 quelli che hanno iniziato il percorso di formazione e che avranno l’opportunità di acquisire competenze molto specifiche per la lotta a questi fenomeni. “Elisa” (e-learning degli insegnanti sulle strategie antibullismo) è stata realizzata con la collaborazione del Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia dell’Università di Firenze. Rientra tra le azioni messe in campo dal MIUR per l’attuazione della Legge 71/2017 per la prevenzione del cyberbullismo. Sono poi rivolte in particolare alla progettazione didattica le “Linee guida per l’uso positivo delle tecnologie digitali e la prevenzione dei rischi nelle scuole”. Il documento verrà presentato a Milano martedì mattina e si rivolge alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e agli Enti pubblici e privati che realizzano iniziative in tema di sicurezza online.

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MIUR cambia le prove a metà anno scolastico. FLC CGIL: “un errore farlo ora”.

“Nonostante i tanti appelli di docenti e intellettuali, il MIUR ha marciato dritto con la cancellazione del tema di storia, l’eliminazione della terza prova multidisciplinare e ora con l’accorpamento di matematica e fisica nella seconda prova dei licei scientifici”. È quanto si legge in una nota della FLC CGIL. 

“È ora che il MIUR cominci ad ascoltare i tanti insegnanti che hanno sollevato forti perplessità sulla nuova prova multidisciplinare di matematica e fisica: l’appello per cambiarla in pochi giorni ha raccolto quasi 15.000 adesioni”; continua la nota di FLC CGIL, il quale esterna le sue preoccupazioni su una non-corrispondenza tra le simulazioni proposte dal Ministero, la realtà scolastica e le stesse indicazioni nazionali.

Infatti, continua la nota: “L’esame di Stato deve basarsi sul lavoro svolto nel quinquennio di studi da insegnanti e studenti, con una coerenza tra prove e percorsi di apprendimento. I tempi di applicazione della riforma devono essere distesi, non si può calare dall’alto la nuova prova a metà anno scolastico. Il Ministro ascolti la scuola – conclude la nota – e dia un segnale di inversione di tendenza rispetto al fenomeno di costante delegittimazione e scollamento del MIUR dalla scuola reale e dal lavoro degli insegnanti”.

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Formazione professionale, Regione Campania e Ufficio Scolastico Regionale siglano accordo per percorsi triennali e quadriennali

Siglato l’accordo tra la Regione Campania e l’Ufficio Scolastico Regionale finalizzato alla realizzazione, a partire dall’anno scolastico 2019/2020, di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) di durata triennale e quadriennale da parte degli Istituti Professionali statali e paritari della Regione Campania per il rilascio della Qualifica e del Diploma Professionale.

Con tale intesa la Regione Campania e l’Ufficio Scolastico Regionale  si impegnano reciprocamente ad attivare forme di collaborazione per il raggiungimento di un’offerta di Istruzione e Formazione Professionale unitaria e coordinata, a condividere informazioni e banche dati necessarie ad una buona gestione del sistema e a garantire efficace controllo e valutazione finale degli esami di qualifica e di diploma.

L’Ufficio Scolastico Regionale, sempre in base all’accordo, assicurerà il necessario supporto tecnico agli lstituti Professionali per l’assegnazione degli organici – per le classi in modalità sussidiaria -, e per Ia gestione degli esami finali di Qualifica e Diploma professionali nonché per l’esame di Stato per gli alunni che hanno frequentato il corso annuale.

“Con questo accordo – spiega l’assessore all’Istruzione Lucia Fortini – consolidiamo e ampliamo le pratiche di contrasto alla dispersione scolastica e alla povertà educativa in sinergia tra istituti professionali e imprese. La centralità dei corsi, basati sull’interconnessione tra sistema educativo e filiera produttiva, è focalizzata sulla condivisione di percorsi tematici specifici, laboratori, progettualità e sul monitoraggio dei fabbisogni educativi e professionali. L’obiettivo è quello di assicurare ai giovani della nostra regione percorsi di istruzione e formazione qualificanti e sempre più rispondenti alle reali esigenze del mercato del lavoro e del mondo delle professioni”.

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Miur: da quest’anno le Olimpiadi di Economia e Finanza

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Che le materie economiche, la terminologia, le nozioni alla base siano argomenti diventati fondamentali da conoscere è un fatto noto. Parole come spread, bundle, debito sono ormai nel vocabolario di ogni giorno. E di questo sembra aver preso coscienza anche il Miur che quest’anno aggiunge una nuova competizione destinata agli studenti del primo trienno delle scuole superiori.

Parliamo delle Olimpiadi di Economia e Finanza che  il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici ha promosso in collaborazione con il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Lo comunica lo stesso Miur attraverso il sito istituzionale.

Per informarsi e orientarsi in questa nuova Olimpiade è stato creato un sito: https://www.olimpiadi-economiaefinanza.it/ con un sillabo, un glossario e molti link cui collegarsi per consultare dati economici, finanziari e statistici, reperire informazioni, seguire conferenze, brevi lezioni a tema, guardare video di approfondimento.

Questa Olimpiade prevede una gara d’istituto, in programma per il 12 marzo e, dopo circa un mese, il 16 aprile, una semifinale regionale che selezionerà le studentesse e gli studenti finalisti che affronteranno, il 22 maggio prossimo, a Trieste, la finale nazionale. Una gara da vivere con entusiasmo e con il piacere di mettersi in gioco su temi molto seri ed estremamente importanti per l’esercizio di cittadinanza e per capire fino a che punto si sia  in grado di utilizzare le proprie competenze trasversali e comunicative in ambito economico.

Per partecipare non è richiesta la frequenza a percorsi in cui i temi economico-finanziari siano presenti nei curricula scolastici.

La proclamazione dei vincitori è fissata per il 22 maggio, all’interno di una manifestazione culturale dedicata ai temi dell’Educazione economica e finanziaria a scuola dal titolo “E+F=…Opinioni a confronto”, nel corso della quale i finalisti avranno la possibilità di sperimentare alcune applicazioni didattiche dedicate all’economia realizzate da prestigiosi istituti di ricerca nazionali e di incontrare amministratori pubblici, imprenditori ed esperti.

I termini dell’iscrizione sono stati prorogati all’1 febbraio 2019, come da nota n. 388 dell’08/01/2019.

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Corriere della Sera: crollo delle iscrizioni all’università

sede centrale federico ii

Un dato allarmante viene fuori da un articolato dossier pubblicato dal Corriere della Sera: l’Italia è il Paese col “più basso numero di laureati in Europa”. Tra le cause di quello che sembra un pericoloso tracollo c’è – secondo il famoso quotidiano – c’è il numero chiuso che è tornato prepotentemente al centro del dibattito nei mesi scorsi.

Nel ’99 (a capo del Governo c’era Massimo D’Alema) si impose il numero chiuso “a livello nazionale per medici, dentisti, infermieri, fisioterapisti, veterinari, architetti e maestre”, mentre “a livello locale invece si lasciava ai singoli atenei la facoltà di disporre del numero chiuso per i corsi che prevedevano l’uso di laboratori o l’obbligo di tirocini”.

“Si è iniziato con Biologia e Farmacia, diventate ripiego temporaneo per aspiranti medici eliminati al primo turno in attesa di riprovarci l’anno dopo. Poi un po’ ovunque. Quest’anno su 4.560 corsi di laurea solo 2.827 sono ad accesso libero; 732 sono quelli a numero chiuso programmati dal Miur, a cui si aggiungono 1.001 corsi decisi dagli atenei”.

Corriere della Sera

Secondo il Corriere, sono stati così persi 10mila docenti in 10 anni. In sintesi il meccanismo innescatosi è il seguente: meno iscritti, meno docenti.

Anief: “Notizia che non fa che confermare le nostre perplessità”

Tra le prime reazioni all’articolo c’è quella di ANIEF. Il giovane sindacato, attraverso il suo leader Marcello Pacifico, stigmatizza il comportamento del Ministero: “La situazione attuale deve necessariamente mutare affinché gli eventi possano raddrizzarsi. È di poche settimane fa la notizia, basata sui dati pubblicati dall’Istat, di come solo un dottore di ricerca su 10 diventi professore; infatti, a sei anni dal conseguimento del dottorato, appena il 10% di coloro che conseguono il titolo riesce a svolgere poi la professione dell’insegnante. Noi lo sosteniamo da dieci anni, auspicando soluzioni e proponendo anche emendamenti al testo della legge di Stabilità: è necessario ripartire dalla stabilizzazione dei ricercatori, impossibilitati a passare al ruolo della docenza. Lo abbiamo fatto nuovamente, puntando al rilancio della figura del ricercatore a tempo indeterminato, attraverso la creazione di un albo nazionale”.

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Maturità 2019 e doppia prova bidisciplinare, la Gilda: “Modifiche sbagliate”

studenti liceo esame maturita

La maturità 2019 continua a tenere banco nel dibattito sul mondo della scuola. Dopo la polemica per le simulazioni della seconda prova di Fisica delle scorse ore, arriva adesso la stroncatura della nuova modalità d’esami da parte della Gilda degli Insegnanti attraverso il suo coordinatore Rino Di Meglio: “Un cambiamento sbagliato nella forma e nella sostanza che contestiamo”.

No alla doppia materia

“Dal cilindro di viale Trastevere salta fuori la doppia materia per la seconda prova scritta, una bidisciplinarietà dai tratti confusi che non agevolerà di certo gli studenti. Per non parlare, poi, della prova orale che, con l’introduzione di una sorta di ‘argomentone’, finisce con il diventare una chiacchierata da bar. Singolare, inoltre, il sistema delle tre buste tra le quali i candidati dovranno pescare quella contenente lo spunto per l’inizio del colloquio. La scuola è tutta un quiz, insomma, parafrasando Renzo Arbore”, commenta laconico Di Meglio.

“Introdurre modifiche così profonde a metà anno scolastico è del tutto scorretto – incalza Di Meglio – perché il lavoro che gli insegnanti devono svolgere per preparare gli studenti ad affrontare la Maturità si fonda su un percorso complesso e articolato che va progettato fin dall’inizio dell’anno scolastico, non di certo a gennaio. A ben poco serviranno le simulazioni d’esame previste dal Miur tra febbraio, marzo o perfino aprile: gli insegnanti saranno comunque costretti a improvvisare cambiamenti di programmazione avendo a disposizione un periodo di tempo del tutto insufficiente. Non si possono cambiare le carte in tavola a gioco iniziato, dando indicazioni pochi mesi prima dell’esame su come prepararsi ad una prova che tiene conto del lavoro di tre anni”. 

“La scuola – ammonisce il coordinatore nazionale della Gilda – deve smettere di essere terreno di sperimentazioni continue senza capo né coda. Al Miur chiediamo di tornare sui suoi passi e di rinviare almeno di un anno l’applicazione del decreto, cominciando a preparare gli studenti dal terzo anno”. 

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All’esame di maturità copia… il Miur: polemiche sulle simulazioni della prova di Fisica

I più buoni possono definirla “scivolone”, i più critici “figuraccia”. Certo è che il Miur stavolta non ci fa per niente bella figura. Il tema, spinoso, riguarda le simulazioni rilasciate dal Ministero per la preparazione ai prossimi esami di Maturità 2019. Più precisamente, gli esercizi di Fisica per la seconda prova del liceo scientifico.

Cosa è successo?

Già al loro rilascio, i test sono stati considerati eccessivamente complessi da parecchi studenti (anche universitari) e anche dai docenti.

A qualcuno, però, la lettura dei testi delle prove ha fatto accendere una lampadina, un ricordo che – poi – si è rivelato azzeccato. Perché il Miur avrebbe, senza citarlo oltretutto, copiato gli esercizi da un vecchio testo universitario russo di fisica. Il titolo del manuale in questione è Problems in general physics di I.E. Irodov. Una tesi sostenuta anche dalla Commissione Italiana per l’Insegnamento della Matematica.

Confrontando i due scritti, sembrerebbe proprio che 6 esercizi su 8 siano stati presi pari pari dal volume russo – mai citato dal Miur. Non solo, ma un altro dei problemi proposti dal Miur arriverebbe dall’ANNABAC 2015, il test di maturità francese delle scuole d’eccellenza.

Insomma, le evidenze porterebbero a dire che il Miur ha copiato l’esame di maturità. Suscitando l’indignazione degli studenti.

Anief: svilito l’Esame di Stato

Sull’argomento interviene anche il leader di Anief Marcello Pacifico: “Se confermata, si tratterebbe di una circostanza inspiegabile perché attuata da chi è deputato per legge a garantire la massima obiettività e la ricerca del rigore nella definizione delle prove nazionali che ogni anno mezzo milione di alunni si trovano ad affrontare. In caso contrario, qualora il Ministero dell’Istruzione decidesse di non intervenire, si confermerebbero i timori dell’Anief sulla superficialità verso cui si stanno portando i nostri Esami di Stato, probabilmente anche in vista dello svuotamento progressivo del valore legale del titolo di studio”.

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Minori e alcool, a Napoli il “dialogo possibile” tra adulti e ragazzi

Recuperare il concetto di “dialogo” per parlare dei giovani, con i giovani: è questa l’idea che sottende il convegno “Disagio minorile: un dialogo tra adulti e adolescenti” che si terrà lunedì 21 gennaio dalle ore 09.00 alle 13.00 presso la Sala dei Baroni del Maschio Angioino, organizzato dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli.

“Un’idea” spiega l’Assessore al ramo, Roberta Gaeta “nata per dare una risposta forte e coerente ai fatti di cronaca che si sono susseguiti nelle scorse settimane e che hanno visto come protagonisti gli adolescenti, ripresi e fotografati dopo aver fatto uso di droghe leggere e alcol in serate “brave”.

“Un’idea – continua- che nasce da una considerazione: bisogna parlare con i più giovani, comprendere il perchè delle loro scelte, ascoltarne i bisogni, trovare con loro un terreno di confronto e di dialogo ”.

Oltre alle associazioni genitoriali EMA – Pesciolino Rosso e #31SalvaTutti che spiegheranno i loro percorsi e illustreranno le loro proposte, a prendere la parola saranno i ragazzi che partecipano ai Progetti Adolescenti promossi proprio dall’Assessorato alle Politiche Sociali dell’amministrazione cittadina.

“La giornata di lunedì aprirà, in continuità con le attività che già svolgiamo sul territorio, un momento di confronto per dar loro la parola, lasciarli esprimere e raccontare il modo in cui vivono, i sogni, le speranze, le aspettative” conclude la Gaeta “sono fermamente convinta che ascoltare i bisogni dei diretti interessati, ossia gli adolescenti, e renderli protagonisti e attori del loro tempo, della loro vita, dei loro momenti di svago, dei laboratori a loro disposizione – come stiamo facendo da tre anni con i Progetti Adolescenti – sia una risposta concreta e tangibile alle loro necessità”. 

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La V Edizione della Notte dei Licei Classici: un tuffo nel passato greco-romano

Promossa dal Miur e giunta alla V Edizione, la Notte dei Licei Classici d’Italia ritorna questa sera in quattrocentotrentatrè scuole. Dalle 18:00 alle 24:00 porte aperte per studenti, genitori e visitatori, in un tour alla riscoperta della cultura greco-romana. Tante le attività in programma: letture di Catullo e Saffo, esposizioni di arti plastiche e visive, concerti, presentazioni di libri, cineforum e degustazioni a tema.

«La Notte dei Licei Classici è un momento di cultura e gioia»

«La Notte dei Licei Classici – spiega il professor Rocco Schembra, ideatore dell’iniziativa – è un modo alternativo di veicolare contenuti. Si vuole puntare su una formazione che non va a sostituire quella tradizionale, ma che le si affianca». Si tratta di un cammino lungo mesi, durante il quale la scuola diventa un ambiente ludico. «Cultura – continua il professor Schembra – vuol dire gioia, piacere di condivisione, rispetto dei tempi e delle parti, nell’ideale di difesa, promozione e salvaguardia delle nostre radici greco-romane».

Riflettori accesi sui Licei Classici di Roma

All’edizione 2019 della Notte dei Licei Classici hanno aderito ben ventisei licei in più rispetto allo scorso anno. Grande protagonista della serata la città di Roma. Rai Cultura e Rai Scuola, infatti, effettueranno un collegamento in diretta con il Liceo Classico Giulio Cesare, all’interno del quale sono in programma, tra le altre attività, il concerto classico-moderno “Woodstock” e una “maratona metamorfica” con letture tratte da testi di Ovidio, Apuleio, Collodi e Kafka. Riflettori accesi anche sul Francesco Vivona, con un percorso ispirato al viaggio di Ulisse per promuovere il tema dell’integrazione.

La dolorosa Notte dei Licei Classici a Senigallia

Sarà invece una Notte dei Licei Classici di silenzio e riflessione al Giulio Pertinari di Senigallia. Durante la serata, si ricorderà Emma Fabini, la ragazzina morta nella discoteca di Corinaldo. «Il sentimento di dolorosa impotenza di fronte a una tragedia insensata – ha spiegato il dirigente Francesco Maria Orsolini – ha spinto la comunità di docenti e studenti al raccoglimento e alla riflessione».

La virtuosa Notte dei Licei Classici di Cosenza

Locandina colorata e una serata a tema sogno, infine, per la Notte dei Licei Classici del Bernardino Telesio di Cosenza, una delle centocinquanta scuole presenti fin dalla prima edizione dell’iniziativa. Un programma che non trascura nessuna forma d’arte. Tra le varie attività, la visione di Midnight in Paris e di Vanilla Sky e la lettura di brani della Divina Commedia e delle Odi di Leopardi.

(di Michela Curcio)