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Scuola e quarantena: problemi psicologici non trascurabili, misure in arrivo

aula generica esami maturità 2019

Gli effetti sulla psiche della permanenza forzata nelle mura domestiche, per via del rischio contagio del Coronavirus, non sono trascurabili. Soprattutto se, purtroppo come sembra, l’obbligo di rimanere nelle proprie dimore dovesse protrarsi per altre settimane, sino a protrarsi al mese di maggio. Tra coloro che figurano più a rischio contraccolpo psicologico, derivante dall’adattamento ad una situazione decisamente anomala, ci sono sicuramente bambini e adolescenti. Ma anche gli stessi insegnanti, costretti a mettere in discussione le loro certezze professionali, per ridefinire modalità d’insegnamento, organizzative e comunicative in un contesto nuovo e ricco di insidie.

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IL PROGETTO MINISTERIALE

Per affrontare questo problema, il ministero dell’Istruzione ha avviato un progetto, in collaborazione con la équipe clinica e medico-psicologica dell’IdO di Roma, la Società Italiana di Pediatria e il portale di informazione Diregiovani, al fine di offrire alle scuole, di ogni ordine e grado, percorsi in grado di integrare, arricchire e supportare la didattica curriculare. Le attività sono indirizzate a studenti, genitori e docenti al fine di supportarli e sostenerli nell’affrontare il difficile momento attuale che impone un cambiamento nella quotidianità di ognuno di noi: un progetto ministeriale, come “passo ulteriore per sostenere e mantenere vivo il rapporto scuola-studenti e scuola-famiglia attraverso l’avvio di percorsi che vadano oltre la didattica e possano essere di supporto in questa situazione di forte stress che interessa tutte le componenti della comunità scolastica”.

L’accordo prevede di “andare oltre la didattica”, proponendo una serie di “contenuti multimediali ideati e realizzati per i diversi target di riferimento, in modo da poterne garantire la fruibilità e l’accesso. Attraverso gli spazi online Lontani ma vicini, 30 psicologi in ascolto e Ido con Voi (con una équipe medicospecialistica di 40 operatori), tutto il materiale sarà sempre a disposizione di famiglie e personale scolastico”.

IL SUPPORTO IN ARRIVO

Si attuerà un supporto alle famiglie, “per gestire e contenere, anche a distanza, difficoltà e bisogni specifici. Dal pediatra al neuropsichiatra, dallo psicologo al logopedista un team di esperti sarà a disposizione per fornire ai docenti e alle famiglie gli strumenti per sostenere bambini e ragazzi tutti, e in particolari chi ha difficoltà di apprendimento o disabilità”. Si attiverà, poi, un servizio di “Ascolto online”, con un’équipe di psicologhe dell’età evolutiva “in ascolto” dei giovani, docenti e delle famiglie per garantire, anche a distanza, un servizio fondamentale come quello dello sportello d’ascolto”. Come è prevista la “Formazione docenti”, per dare loro gli strumenti necessari per poter gestire l’ansia e lo stress dei loro studenti. E anche degli “Approfondimenti per gli studenti”, costretti a “cambiare le proprie abitudini quotidiane: gli sarà spiegato come “mettere in atto strategie nuove ed efficaci, verranno realizzati video e condivisi contribuiti relativi a specifiche tecniche di studio distanza: come studiare da soli a casa? Come darsi una mano tra compagni? Come recuperare se siete rimasti indietro? Uno spazio particolare sarà dedicato a chi affronterà l’esame di maturità quest’anno”.

Il parere del sindacalista

“Ben venga l’iniziativa, ma è chiaro che il problema è ad ampio raggio, perché riguarda tantissimi cittadini e, soprattutto per il protrarsi dell’isolamento obbligatorio, potrebbe man mano aggravarsi. È bene, quindi, che il ministero dell’Istruzione preveda il supporto di esperti, a sostegno delle famiglie colpite, stipulando anche altri accordi e il coinvolgimento di più addetti. Anche dei docenti e del personale scolastico, laddove le condizioni conseguenze emotive e psicologiche diventino per loro difficili da governare”. Lo afferma Marcello Pacifico, Anief.

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Editoria scolastica, la lettera dell’imprenditore Corrado Matacena

Corrado Matacena distribuisce libri

Nel periodo complesso che sta vivendo l’intero comparto scolastico, lo spettro di una crisi economica per tutto l’indotto del settore è dietro l’angolo. In questo contesto si inserisce la lettera aperta, inviata a case editrici scolastiche e istituzioni, dell’imprenditore Corrado Matacena, a capo del gruppo Matacena specializzato in promozioni editoriali per le scuole primarie, leader nel settore in Campania. La richiesta dell’imprenditore è semplice: congelare le adozioni dei libri di testo in questo momento affinché si possa ripartire insieme normalmente quando sarà possibile.

Ecco alcuni passaggi della missiva:

Già siamo in prima linea, offrendo supporto da casa ai docenti su come utilizzare i testi digitali in adozione per le scuole primarie.

Credo e penso, vista la criticità in cui ci troviamo, come possiamo immaginare una propaganda digitale?

[…]

Non ci illudiamo di entrare nelle scuole, se mai apriranno a maggio. Rispetto il pensiero unilaterale, ma penso che in questo momento sia giusto congelare le adozioni, anche per garantire un futuro alla nostra categoria. Sopratutto in questo momento bisogna essere uniti e solidali.

Corrado Matacena
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Coronavirus: oltre 8 milioni dal Ministero per potenziare la didattica attraverso l’Animatore digitale

ccnl comparto scuola soldi

In arrivo per le scuole 8,2 milioni di euro per potenziare la didattica a distanza, in questo momento di emergenza sanitaria, attraverso la figura dell’animatore digitale. Ogni scuola riceverà un contributo di mille euro che potrà essere utilizzato per la formazione dei docenti, anche online, su modalità didattiche innovative.

L’animatore digitale, figura strategica per la diffusione dell’innovazione a scuola introdotta nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale, grazie a queste risorse potrà promuovere tra i colleghi la conoscenza di nuove metodologie didattiche, sperimentare insieme agli altri insegnanti forme di insegnamento a distanza e coinvolgere l’intera comunità scolastica.

“Con questo intervento da 8,2 milioni complessivi – dichiara la Ministra Lucia Azzolina – intendiamo sostenere, in un momento di difficoltà e di emergenza come quello che stiamo vivendo, tutte le scuole che, attraverso il lavoro costante degli animatori digitali e dei team per l’innovazione, sono impegnate nelle attività di didattica a distanza. Sappiamo che ci sono situazioni differenti e compito del Ministero sarà supportare tutti in questa sfida: le istituzioni scolastiche, il personale, i docenti. Questo stanziamento è un contributo che si aggiunge agli 85 milioni previsti nel decreto-legge approvato di recente dal Governo per il potenziamento della didattica distanza e del digitale. Tutti gli sforzi che stiamo facendo oggi, anche grazie al grande senso di responsabilità della scuola, li raccoglieremo alla fine di questa emergenza: dobbiamo trasformare questa fase critica in una opportunità per migliorare ancora il nostro sistema di istruzione”.

“Le attività didattiche sono sospese per contenere il contagio da Coronavirus, ma la scuola non si ferma – afferma la Vice Ministra Anna Ascani – e neanche il nostro lavoro per tutte le istituzioni scolastiche del Paese: ogni istituto avrà da subito risorse per la formazione dei docenti attraverso gli animatori digitali. In questi giorni le comunità scolastiche stanno dando prova di grande responsabilità e stanno garantendo la didattica con i mezzi tecnologici a disposizione. Alcune realtà sperimentano da tempo e non stanno incontrando particolari difficoltà, altre invece hanno bisogno di sostegno per attivare metodologie didattiche innovative che si stanno rivelando indispensabili in questo momento. Come Ministero, attraverso questo stanziamento, continuiamo a dare supporto a tutte le scuole affinché nessuna rimanga indietro”.

(fonte: Miur)

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Napoli, accordo tra Comune e Città Metropolitana per il Giustino Fortunato

La Giunta comunale ha approvato ieri sera, su proposta dell’assessora alla scuola Annamaria Palmieri e dell’assessora al patrimonio Alessandra Clemente, la convenzione tra Comune e Città metropolitana per la concessione in uso, a titolo oneroso, di uno dei due edifici della struttura scolastica sita in via Le Bucoliche come sede succursale dell’ISIS Giustino Fortunato. Con tale delibera la Giunta esprime il proprio indirizzo favorevole affinché l’edificio sia concesso in locazione per sei anni rinnovabili; la Città metropolitana assume l’impegno di un canone annuo e di realizzare lavori di adeguamento dei locali per adattarli a scuola superiore, nonché interventi manutentivi nell’edificio adiacente della struttura che resta in capo all’IC 33imo Risorgimento. Dalla convenzione discenderà il contratto, che porta a risoluzione una grave criticità per la platea scolastica: “Da quando lo scorso anno la succursale della Giustino Fortunato è diventata inagibile per infiltrazioni nel sottosuolo, gli oltre mille studenti hanno vissuto gravissimi disagi con doppi turni e rotazioni. Dalla sinergia tra Comune e Città metropolitana, accompagnata anche dal grande spirito di condivisione e collaborazione tra i dirigenti scolastici, con la massima disponibilità offerta dal 33imo circolo a favore della comunità scolastica dell’istituto superiore, si è trovata una soluzione eccellente, di cui siamo tutti orgogliosi. Nonostante l’emergenza, l’amministrazione di Napoli non si ferma”.

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Cura Italia e smart working, in arrivo 85 milioni per agevolare la didattica a distanza

lucia azzolina foto facebook

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera oggi al nuovo decreto legge sull’emergenza coronavirus. Previste, nel pacchetto del decreto, ulteriori misure per il lavoro agile nella Pubblica Amministrazione, che consentiranno ad esempio ai dirigenti scolastici di organizzare le attività da remoto e lasciare le scuole aperte solo per le attività “indifferibili”. Lo spiega il Miur in una nota stampa pubblicata sul sito istituzionale.

Fino alla ripresa delle lezioni, si legge, sarà possibile limitare al massimo le aperture degli edifici. La presenza del personale ATA (Ausiliario, tecnico, amministrativo), sarà prevista solo nei casi di stretta necessità, che saranno individuati dai dirigenti scolastici stessi. Lo annuncia la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

Previsti, poi, 85 milioni per il sostegno alla didattica a distanza. Stanziati 43,5 milioni per la pulizia straordinaria degli ambienti scolastici al momento del rientro, risorse che le scuole potranno utilizzare per acquistare materiali per le pulizie, ma anche saponi e gel igienizzanti. Garantita la salvaguardia delle supplenze brevi: nessuno perderà il posto.

“La risposta della scuola, fin dalle prime ore di questa emergenza, è stata importante. Voglio ringraziare tutto il personale, i dirigenti, i direttori dei servizi generali e amministrativi, gli Ata, gli insegnanti, gli Uffici scolastici regionali, gli Ambiti territoriali per gli sforzi fatti in queste settimane. Ringrazio anche le famiglie, che stanno dando man forte”, sottolinea Azzolina.

“Il lavoro fatto in questi giorni dal governo è stato complesso. Per poter intervenire ulteriormente sul fronte del lavoro agile e per limitare alle attività indifferibili le aperture di uffici e scuole era necessaria, ad esempio, una norma primaria. Ringrazio la Ministra Fabiana Dadone: abbiamo collaborato per garantire, da un lato, la sicurezza dei dipendenti, dai Ministeri all’ultimo edificio scolastico, dall’altro per preservare il buon andamento dell’Amministrazione, come richiede la Costituzione. Importante anche il sostegno alle famiglie, attraverso i buoni per le baby sitter e i congedi parentali, necessari in questa fase di interruzione delle attività didattiche e dei servizi educativi. C’è, da parte dell’esecutivo, il massimo sforzo per sostenere famiglie, cittadini, imprese, lavoratori”.   
“Come Ministero agiremo al fianco di tutta la comunità scolastica che sta dimostrando e continuerà a dimostrare grande responsabilità. La scuola continuerà a essere un presidio dello Stato – prosegue la Ministra -. Lo facciamo anche attraverso gli stanziamenti che abbiamo proposto da viale Trastevere e che sono stati approvati dal governo”.

Gli 85 milioni deliberati serviranno ad agevolare il lavoro delle Istituzioni scolastiche che si stanno dotando di piattaforme e di strumenti digitali per l’apprendimento a distanza o che stanno potenziando gli strumenti che avevano già a loro disposizione.

Queste risorse serviranno “anche per mettere a disposizione degli studenti meno abbienti dispositivi digitali per l’utilizzo delle piattaforme per la didattica a distanza e per la connessione alla Rete”. Una parte degli stanziamenti sarà destinata, poi, alla formazione del personale scolastico sul fronte della didattica a distanza. “Questi fondi vanno incontro alle richieste che ci stanno pervenendo dalle scuole e dalle famiglie. Stiamo ascoltando tutti. E la nostra task force è al lavoro ogni giorno per rispondere a piccole e grandi esigenze che emergono dagli istituti di tutta Italia”.

(fonte: Miur)

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Coronavirus, quarantena e bambini: come comportarsi?

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I nostri bambini sono sicuramente i più tranquilli per le conseguenze di un eventuale contagio da Coronavirus: il sistema immunitario risponde bene, e a meno di gravi patologie preesistenti anche nello sciagurato caso di un contagio dovrebbero avere un decorso veloce e tranquillo. Ma dire che l’intera situazione non abbia impatto sulle loro vite, la loro quotidianità, le loro abitudini sarebbe negare l’evidenza. Ormai da giorni a casa, i nostri figli e nipoti sono da un lato costretti nelle quattro mura, dall’altro a rischio noia e utilizzo smodato di videogiochi. Cambiano anche le abitudini alimentari di chi è abituato a mangiare in mensa sotto il vigile sguardo delle operatrici scolastiche. E spesso mamma e papà non possono essere a casa di supporto.

In questa situazione difficile per tutti, è bene tenere a mente qualche utile indicazione per far decorrere questo tempo di isolamento nel migliore dei modi.

  • Didattica: i ragazzi devono studiare anche in questo periodo, non associandolo a una vacanza. Indispensabile quindi l’attenzione dei genitori sull’attuatività della Formazione a Distanza prevista dalla scuola. Il tempo dedicato allo studio e quello dedicato alle altre attività non deve cambiare, contribuendo a una sensazione di normalità.
  • Tempo libero: è vero che non si può uscire di casa, ma ciò non significa che dobbiamo tenere parcheggiati i ragazzi davanti alle console o ai tablet. Questo può essere il momento utile per comprare un libro online e leggerlo, per attività manuali, per attività fisiche a casa (saltarelli e palestrine sono indicatissime in questo momento, e anche l’eventuale pavimentazione di sicurezza come quella delle scuole si può acquistare online).
  • Alimentazione: è da tenere bene d’occhio la necessità di un’alimentazione sana ed equilibrata. Poche merendine e biscotti per casa, meglio frutta e yogurt per gli snack. Può essere inoltre il momento buono per farsi aiutare in cucina dai propri bambini!
  • Aria aperta: come suggeriscono gli esperti, è importante quando possibile uscire al sole e prendere aria. Ogni tanto fate giocare i vostri figli al balcone o al terrazzo.
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Azzolina apre la videoconferenza dei Ministri dell’Istruzione dell’Unione Europea sul Coronavirus

lucia azzolina foto facebook

“Il Ministero dell’Istruzione si sta adoperando per garantire il funzionamento del sistema educativo” anche “con modalità alternative”. Lo ha detto la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina aprendo stamattina, dopo l’intervento introduttivo della Croazia, che detiene la Presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea, la videoconferenza dei Ministri dell’Istruzione dell’Unione Europea sulle implicazioni dell’emergenza Coronavirus nel settore dell’istruzione e della formazione.

I Ministri si sono confrontati sulle rispettive risposte nazionali messe in campo per garantire la salute delle studentesse e degli studenti ed evitare interruzioni dei processi di formazione scolastica e professionale.

La Ministra Azzolina ha evidenziato l’impegno del Governo e della scuola italiana per tutelare il diritto allo studio dei ragazzi anche in questa emergenza. Ha illustrato le misure progressive che sono state adottate in queste settimane e sottolineato la straordinaria risposta della scuola anche attraverso il ricorso alla didattica online e alle nuove tecnologie. “Il ruolo del Ministero dell’Istruzione – ha aggiunto – è quello di rendere disponibili una serie di strumenti che le scuole possono scegliere quali piattaforme per l’insegnamento a distanza, webinar di formazione e contenuti digitali. La posta in gioco nelle prossime settimane – ha concluso – non è solo la continuità dell’attività didattica, ma la preservazione delle relazioni umane, anche a distanza”.

La Presidenza croata ha proposto di portare avanti il coordinamento fra Paesi anche sul tema dell’istruzione. L’UE è pronta a sostenere i Paesi membri nelle loro necessità.

(fonte: Miur)

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Coronavirus e didattica a distanza: “Libertà per i docenti, si organizzino come meglio credono”

Negli ultimi giorni, sono giunte al sindacato Anief diverse richieste di chiarimento sulle modalità di gestione della didattica via web: si tratta della procedura d’insegnamento che tutte le scuole stanno portando avanti per sopperire alla sospensione dell’attività didattica prevista fino al prossimo 3 aprile. Molti docenti hanno chiesto se sia lecito gestire dall’alto metodologie, software, piattaforme digitali d’utilizzo, come starebbero tentando di fare alcuni dirigenti scolastici. Il giovane sindacato ritiene di no. Sia per il vuoto contrattuale in merito, sia perché la libertà d’insegnamento va sempre e comunque tutelata.

Nel tempo del Coronavirus e della didattica a distanza, se è vero che la scuola non si ferma, è altrettanto vero che “la libertà d’insegnamento quale libertà individuale che costituisce un valore costituzionale (art. 33 comma 1 Cost.), e che detti principi costituzionali trovano conferma negli artt. 1 e 2 del T. U. Scuola (D.Lgs. n. 297 del 1994) non è stata soppressa”, leggiamo giustamente oggi su Orizzonte Scuola. L’osservazione appare più che lecita. Perché imporre l’attività didattica a distanza con tanto di metodologie risulta un’operazione decisamene illegittima.

Sempre la rivista specializzata ricorda che “la didattica a distanza non è normata in generale, salvo che per alcune casistiche, come quella per l’istruzione domiciliare, che prevede delle garanzie importanti a tutela dei docenti e dello studente. Il Vademecum per l’istruzione domiciliare del 2003, riporta delle indicazioni importanti che potrebbero essere valutate per una futura regolamentazione della didattica a distanza”. Al momento, tuttavia, non vi sono indicazioni chiare e univoche.

Lo stesso ministero dell’Istruzione, attraverso la Nota n. 279 dell’8 marzo 2020, ha previsto “che la normativa vigente (Dpr 122/2009, D.lgs 62/2017), al di là dei momenti formalizzati relativi agli scrutini e agli esami di Stato, lascia la dimensione docimologica ai docenti, senza istruire particolari protocolli che sono più fonte di tradizione che normativa”. Non sono pertanto accettabili eventuali intromissioni da parte del dirigente scolastico o dello staff dirigenziale, attraverso cui imporre modalità di accesso e di gestione dell’attività didattica a distanza.

La posizione di Anief

Marcello Pacifico (Anief): “No alle invasioni di campo. I docenti hanno dimostrato e stanno dimostrando di non volersi sottrarre, benché non vi siano obblighi contrattuali in tal senso, all’impegno di continuare a mantenere un contatto attivo con i loro alunni. Il sindacato, tuttavia, ribadisce che occorre anche evitare il rischio del digital divide: un rischio, concreto se pensiamo che non tutte le famiglie hanno a disposizione connessioni, computer o tablet. Va infatti ricordato che, pur considerando la presenza di buone pratiche in alcune realtà, in Italia il ritardo informatico e telematico rimane considerevole. I docenti sono consapevoli di questo. È bene che tutti lo tengano presente, rimanendo con i piedi per terra, evitando di avventurarsi in progetti formativi impossibili”.

In generale, Anief ritiene senz’altro importante attivare lezioni o l’invio di supporti digitali: in piena fase di crescita di casi da Coronavirus, la didattica via web rimane l’unico modo per garantire il diritto all’istruzione degli studenti nelle prossime settimane. Alla non sempre adeguata disponibilità tecnologica in seno agli istituti scolastici, soprattutto del primo ciclo, va aggiunta la mancanza di accesso informatico e telematico di una percentuale di famiglie, con alunni, tutt’altro che trascurabile.

In conclusione, non essendo uniforme la presenza di supporti hardware e software, oltre che di adeguate connessioni internet, è bene che le pratiche di didattiche a distanza proseguano, però evitando di discriminare una parte degli alunni. È bene che i dirigenti scolastici, cui il DPCM del 4 marzo 2020 delega la necessità di attivare la didattica a distanza (e i docenti?), ne tengano conto.

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Coronavirus e #iorestoacasa: leggere è una delle soluzioni

incontri di lettura nelle scuole con gli autori

#iorestoacasa è un atto di responsabilità a cui tutti siamo chiamati per contenere il rischio di un’epidemia da Coronavirus. In questi momenti delicati tantissimi sono costretti a casa in questa totale rivisitazione delle nostre normali abitudini quotidiane.

Uno dei rimedi per evadere, almeno con la mente, dalle mura domestiche è sicuramente la lettura.

Nell’impossibilità di spostarsi da casa se non per gravi motivi, vi ricordiamo che fortunatamente resta fuori dai provvedimenti di sospensione delle attività lavorative la filiera della vendita online e di trasporti e consegne.

Sui siti del gruppo Matacena di cui anche il nostro portale fa parte è possibile acquistare online i libri da vastissimi cataloghi, usando anche in alcuni portali i bonus Cultura Carta del Docente e 18app.

Ecco un elenco di siti da cui è possibile comprare libri online.

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Decreto Coronavirus, scuole chiuse fino al 3 aprile

sede Miur Trastevere Roma

Sospensione delle attività didattiche in tutte le scuole del Paese fino al prossimo 3 aprile. È quanto prevede il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo, approvato ieri sera e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Una nota pubblicata sul sito del Miur riassume le indicazioni per il mondo della scuola e dell’università.

Sospesa, sempre fino al 3 aprile, anche la frequenza delle attività di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, ferma restando la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza ad esclusione dei corsi per i medici in formazione specialistica e dei corsi di formazione specifica in medicina generale, nonché delle attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie.

Sono sospese le riunioni degli organi collegiali in presenza.

Come previsto dai precedenti Decreti, restano sospesi, fino al 3 aprile, iviaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.

E i dirigenti scolastici attivano, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza, con riguardo anche alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.