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Al Suor Orsola una laurea honoris causa per Alberto Angela

“La straordinaria capacità di sintesi tra competenza e comunicazione, ovvero tra i valori della conoscenza scientifica e i metodi della trasmissione del sapere nell’era dei nuovi media”. È questa la sintesi delle motivazioni con cui l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, che nel 1993 è stato il primo Ateneo italiano ad avviare un percorso formativo sulla conservazione e la valorizzazione dei beni culturali, ha scelto di conferire la laurea magistrale honoris causa in Archeologia ad Alberto Angela.

Classe 1962, natali parigini, Alberto Angela, dopo la laurea in Scienze Naturali all’Università La Sapienza di Roma, si specializza in paleontologia e in paleoantropologia in alcune della più prestigiose Università americane (da Harvard alla Columbia) fino a diventare, negli ultimi trent’anni, con il suo impegno televisivo ed editoriale, uno dei più importanti divulgatori scientifici internazionali (con servizi e documentari realizzati in tutti i continenti: dalle Ande peruviane al Vietnam, dalla Tanzania al Congo). 

Martedì 25 Giugno alle ore 16.30 nella Sala degli Angeli dell’Università Suor Orsola Benincasa ad un anno di distanza dalle cittadinanze onorarie di Napoli e di Pompei la laurea honoris causa in Archeologia sarà un altro riconoscimento al suo impegno particolare per la divulgazione scientifica e culturale del grande patrimonio artistico, storico e archeologico della Campania per il quale è diventata ormai cult la puntata di “Ulisse” dedicata a “I mille segreti di Napoli”, uno straordinario viaggio tra alcuni dei luoghi più suggestivi della città (dalla Cappella Sansevero al Tunnel Borbonico).

Dalla laudatio di Emma Giammattei alla lectio magistralis di Alberto Angela sul racconto ‘moderno’ dell’antico: il programma della cerimonia e la composizione della Commissione

A rappresentare la straordinaria variegatura delle sue competenze e delle sue conoscenze per la laurea honoris causa ad Alberto Angela ci sarà una commissione di laurea di grandissimo prestigio in rappresentanza dei diversi settori accademici che abbracciano il suo lavoro di divulgazione scientifica: dalla storia all’arte, dalla scienza alla letteratura. Una commissione nella quale ci saranno, tra gli altri, Massimo Bray, direttore generale dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, Enrico Corbi, direttore del Dipartimento di Scienze formative, psicologiche e della comunicazione del Suor Orsola, Piero Craveri, presidente dell’Ente Morale Suor Orsola Benincasa, Paola D’Agostino, direttore del Museo Nazionale del Bargello di Firenze, Edoardo D’Angelo, presidente del Corso di laurea magistrale in Archeologia e Storia dell’Arte del Suor Orsola, Stefano De Luca, presidente del Corso di laurea magistrale in Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale del Suor Orsola, Luciano Garella, Soprintendente al patrimonio archeologico del Comune di Napoli, Gianluca Genovese, presidente del Corso di Laurea in Lingue e culture moderne del Suor Orsola, Pierluigi Leone De Castris, direttore della Scuola di Specializzazione in Beni storici artistici del Suor Orsola, Massimiliano Marazzi, direttore del Centro Euromediterraneo per il beni culturali del Suor Orsola, Massimo Osanna, direttore del Parco Archeologico di Pompei, Rosanna Pastore, vicedirettore di Rai Uno, Pasquale Rossi, presidente del Corso di Laurea magistrale in Restauro dei beni culturali del Suor Orsola, Marco Salvatore, direttore scientifico dell’IRCCS SDN, Aldo Sandulli, direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche del Suor Orsola e Laura Valente, presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee.

Nella Sala degli Angeli del Suor Orsola (l’antica chiesa seicentesca della cittadella orsolina impreziosita da cinque grandi tele d’autore di alcuni dei più celebri pittori napoletani del XVII secolo, dal Malinconico al Vaccaro) la cerimonia di conferimento della laurea magistrale honoris causa in archeologia ad Alberto Angela sarà aperta da Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa e vicepresidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, che anticipa come “questo importante riconoscimento vuole sottolineare la rilevanza pedagogica della sapiente interconnessione tra la conoscenza e i nuovi metodi della sua trasmissione che in Angela viene esaltata da una peculiare visione comunicativa capace di appassionare al bene culturale e al culto non inerte del passato anche i fruitori più giovani”. 

La presentazione di Alberto Angela sarà affidata all’archeologo Antonio De Simone, professore straordinario di Storia dell’Architettura antica dell’Università Suor Orsola Benincasa, che con Angela ha lavorato per lunghi anni alla divulgazione delle scoperte di numerosi cantieri di scavo (dalla Villa dei Papiri di Ercolano alla Villa di Augusto di Somma Vesuviana). La laudatio affidata ad Emma Giammattei, direttore del Dipartimento di Scienze Umanistiche del Suor Orsola, introdurrà la lectio magistralis di Alberto Angela dedicata al tema “Raccontare l’antico: immagini e storie dell’archeologia”.

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Il Miur mette a disposizione online i dati sulle disabilità 17/18

Dal 4 giugno sul sito del MIUR è disponibile l’approfondimento statistico dedicato agli studenti con disabilità nelle scuole italiane statali, paritarie e non paritarie, con dati riferiti all’anno scolastico 2017/2018.

I numeri

Nel 2017/2018 erano presenti nelle aule scolastiche 268.246 alunni con disabilità, il 3,1% del totale, 14 mila in più rispetto all’anno precedente, quando erano il 2,9%. Rispetto a venti anni fa, gli alunni con disabilità certificata sono più che raddoppiati (erano 123.862 nel 1997/1998). Nel 2017/2018, il 93,3% degli alunni con disabilità ha frequentato una scuola statale, il 5,1% una paritaria, l’1,6% una non paritaria comunque iscritta negli elenchi regionali. Le classi con almeno un alunno con disabilità sono state 192.606, pari al 45% del totale delle 427.728 classi attivate, comprese le sezioni della Scuola dell’infanzia. Nel 2017/2018 gli studenti con disabilità erano così distribuiti per ordine di scuola: 31.724 nella Scuola dell’infanzia, 95.081 nella Primaria, 71.065 nella Secondaria di I grado, 70.376 nella Secondaria di II grado. Netta la prevalenza del genere maschile.

Distribuzione territoriale

La Regione con la percentuale più alta di alunni con disabilità è stata l’Abruzzo (3,7%),quella con la percentuale più bassa, la Basilicata (2,3%). A livello territoriale si è evidenziata una distribuzione disomogenea, con notevoli differenze tra le singole Regioni. Mediamente, nelle Regioni del Centro e del Nord Ovest l’incidenza è stata maggiore che nel resto d’Italia. Nel complesso del sistema scolastico, la presenza è stata del 3,1%, mentre nel Centro e nel Nord Ovest si è attestata al 3,2%, rispettivamente 53.748 alunni con disabilità su un totale di 1.667.396 e 70.611 su un totale di circa 2.203.000. Nel Nord Est si è registrata la percentuale più contenuta, pari al 2,7%.

Tipologie di disabilità

Il 96,4% degli alunni con disabilità aveva una disabilitàpsicofisica, l’1,4% una disabilità visiva, il 2,3% una disabilità uditiva.

La disabilità nella Scuola secondaria di II grado

La percentuale media di alunni con disabilità rispetto al totale dei frequentanti nella Scuola secondaria di II grado è stata prossima al 2,6%. Per i Licei l’1,3%, per gli Istituti tecnici pari al 2,2%, nei Professionali ha raggiunto il 6,6%.
Il 23,8% del totale degli alunni con disabilità frequentava un Liceo, il 27,3% un Istituto tecnico, il 48,9% un Istituto professionale.

Posti e docenti per il sostegno nella Scuola statale

Nel 2017/2018 il rapporto tra numero di studenti con disabilità e posti di sostegno è stato pari, nella scuola statale, a 1,69 alunni per posto di sostegno. Sempre nel 2017/2018 si è registrato un incremento rispetto all’anno precedente di oltre 16.000 unità sul numero di docenti per il sostegno in tutti gli ordini di scuola. In numero complessivo, è risultato pari a 155.977 su un totale di 872.268, così ripartito: 17.743 per l’Infanzia55.578 per la Primaria41.512 per la Secondaria di I grado41.144 per la Secondaria di II grado.

Le nuove regole dell’inclusione

L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità si appresta a fare un passo avanti: il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato lunedì 20 maggio, in via preliminare, un importante provvedimento che interviene per modificare significativamente le nuove norme in materia che sarebbero entrate in vigore il prossimo settembre e che vengono riviste mettendo sempre di più al centro lo studente e le sue necessità. A partire dall’assegnazione delle ore di sostegno che, d’ora in poi, avverrà anche con il coinvolgimento delle famiglie, fino a oggi lasciate fuori da questo processo. Cambia radicalmente l’approccio alla disabilità in ambito scolastico.
L’Italia, già all’avanguardia in materia, si allinea definitivamente al principio riconosciuto dalle Nazioni Unite secondo cui la disabilità è tale in relazione al contesto: solo offrire opportunità specifiche ai ragazzi con diverse abilità garantisce maggiore autonomia e una qualità della vita più elevata. Con l’approvazione delle nuove norme, dunque, sussidi, strumenti, metodologie di studio più opportune, saranno decisi non in modo ‘standard’, in relazione al tipo di disabilità, ma con un Piano didattico veramente individualizzato che guarderà alle caratteristiche del singolo studente.

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Supercomputer, la soddisfazione di Bussetti: “Orgogliosi e soddisfatti”

Marco Bussetti Miur Ministro

“Il nostro Paese ospiterà uno dei supercomputer che andranno a costituire la rete europea per il ‘supercalcolo’: siamo orgogliosi e soddisfatti per questo risultato. È frutto di un lavoro di squadra, che vede questo Ministero coinvolto attivamente: investiamo 120 milioni per un progetto che riteniamo strategico, che guarda con decisione al futuro”. Così il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, al MIUR durante la conferenza stampa di presentazione dei dettagli relativi alla nomina dell’Italia quale Paese ospitante di un computer di classe pre-exascale, un supercomputer con elevatissime capacità di calcolo. “Il nostro è un Paese avanzato nell’ambito della ricerca – prosegue il Ministro – e questo riconoscimento ne è una ulteriore dimostrazione”.

All’evento sono intervenuti anche il Direttore generale del Dipartimento delle Reti di comunicazione, dei contenuti e delle tecnologie della Commissione europea, Roberto Viola, e il Presidente del Consorzio Interuniversitario CINECA, Giovanni Emanuele Corazza.

La nomina dell’Italia è avvenuta nell’ultimo Governing Board dell’European High Performance Computing Joint Undertaking, realtà voluta dalla Commissione europea per promuovere lo sviluppo di una rete di supercomputer, che ha avuto il compito di scegliere le sedi di questo progetto internazionale.

Il nostro Paese si è proposto lo scorso 21 gennaio, grazie a un Consorzio congiunto con la Slovenia guidato dal Consorzio Interuniversitario CINECA, insieme all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA).

Il progetto rientra nell’ambito delle azioni che l’Europa sta mettendo in campo per sostenere la diffusione dell’high performance computing come volano di crescita e innovazione. Prevede la collocazione di un calcolatore di classe pre-exascale, caratterizzato da una potenza di calcolo superiore ai 250 petaflops di potenza di picco presso il Tecnopolo di Bologna e un impegno economico complessivo del MIUR pari a 120 milioni di euro, distribuito su sette anni (2019-2025). Altri 120 milioni di euro saranno messi a disposizione dalla Commissione europea, per un investimento complessivo di circa 240 milioni di euro.

“Questo è il più grande investimento nel supercalcolo, nell’intelligenza artificiale, nel futuro digitale dell’Europa e dell’Italia – ha dichiarato il Direttore generale del Dipartimento delle Reti di comunicazione, dei contenuti e delle tecnologie della Commissione europea, Roberto Viola -. Investiremo circa 900 milioni a livello europeo su tre grandi centri, tra i quali Bologna, e 5 di media taglia sparsi per l’Europa, per creare un’infrastruttura strategica digitale in Europa. L’obiettivo è realizzare i supercomputer più veloci al mondo. E le applicazioni sono infinite. Per dare un esempio: oggi per sintetizzare un farmaco nuovo ci vogliono 300 anni, con la nuova macchina basterà mezzora. È una grande sfida per l’Europa e per l’Italia. Siamo contenti di giocare questa sfida insieme. Fra poco entriamo anche nella corsa quantistica e speriamo di fare anche questa insieme. Perché la corsa al supercalcolatore è la nuova corsa allo spazio. E noi possiamo vincerla se mettiamo le forze insieme”.

Il 50% della potenza di calcolo generato dalla macchina sarà a disposizione degli istituti di ricerca, delle università, ma anche delle aziende, del Paese ospitante; la parte restante, invece, verrà utilizzata dai Paesi partecipanti alla Joint Undertaking.

Di fronte a questa grande quantità di dati sarà necessario disporre di infrastrutture di rete di eccellenza. Per questo tutti i centri europei saranno interconnessi con la rete europea Géant e in Italia il nodo di Bologna sarà connesso con un doppio collegamento a 100 Gbps con la rete GARR.

“Il supercalcolatore italiano si chiamerà Leonardo e avrà una potenza di picco di 270 petaflops – ha dichiarato il Presidente del CINECA Giovanni Emanuele Corazza -. Questo risultato, che giunge proprio nell’anno del cinquantesimo anniversario della fondazione di CINECA, è fonte di grande soddisfazione. Da sempre infatti la missione di CINECA consiste nel dare sevizi di calcolo ad alte prestazioni alla comunità scientifica nazionale ed europea. Il risultato ottenuto è il frutto di una stretta collaborazione istituzionale e tecnica con MIUR, Regione Emilia-Romagna, INFN e SISSA. Con questo riconoscimento da parte della Commissione Europea, CINECA conferma il proprio ruolo centrale nel contesto dell’innovazione tecnologica e si accinge a sostenere l’Europa nella sfida globale, in un confronto che ormai va al di là dei singoli confini nazionali e diventa continentale. CINECA è pronto ad affrontare questa sfida, dando compimento alla propria missione istituzionale, oggi e nei prossimi anni, come cinquant’anni fa quando fu costituito grazie alla lungimiranza di questo Ministero”.

Il supercomputer potrà, per esempio, sviluppare approcci di medicina personalizzata e predittiva, potrà rendere più affidabili le previsioni meteo e prevedere eventi naturali catastrofici. Renderà possibile lo sviluppo di materiali sempre più tecnologici e la realizzazione di ricerche e prospezioni minerarie sempre più accurate, oltre che interventi nel campo della sicurezza nazionale/cybersecurity e dell’intelligenza artificiale.

Nelle prossime settimane è previsto il lancio della gara per l’acquisizione dei componenti della macchina. L’assemblaggio, la messa in opera e la fase di testing del computer partiranno nella seconda metà del 2020 e si completeranno entro la fine dello stesso anno.

(fonte: Miur)

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Supercomputer pre-exascale, c’è anche l’Italia tra i Paesi ospitanti

server computer rack etc

Ci sarà anche l’Italia fra i Paesi che ospiteranno un computer di classe pre-exascale, un supercomputer con elevatissime capacità di calcolo, nell’ambito delle azioni che l’Europa sta mettendo in campo per sostenere la diffusione dell’high performance computing come volano di crescita e innovazione.

La nomina dell’Italia quale Paese ospitante è avvenuta nell’ultimo Governing Board dell’European High Performance Computing Joint Undertaking, realtà voluta dalla Commissione europea per promuovere lo sviluppo di una rete di supercomputer, che ha avuto il compito di scegliere le sedi di questo progetto internazionale.

Il nostro Paese si è proposto lo scorso 21 gennaio, grazie a un Consorzio congiunto con la Slovenia guidato dal Consorzio Interuniversitario CINECA, insieme all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA). La sede prevista è Bologna.

“Per l’Italia questa notizia è motivo di orgoglio. È il frutto di un importante lavoro di squadra”, sottolinea il Ministro Marco Bussetti che esprime “grande soddisfazione” per il risultato raggiunto. “Si tratta di un’iniziativa in cui ho fortemente creduto sin dal primo momento in cui mi sono insediato al Ministero, ritenendola strategica per il nostro Paese, tanto da destinarvi risorse specifiche, 120 milioni di euro – prosegue Bussetti -. Da un lato, ci viene riconosciuta un’indiscussa leadership nel campo dell’high perfomance computing e delle tecnologie abilitanti in Europa, consentendo di sfruttare appieno le potenzialità dei big data, dei data analytics e dell’Intelligenza artificiale, solo per citarne alcune. Dall’altro, l’implementazione di questa infrastruttura avrà ricadute molto positive sia nell’ambito dello sviluppo delle attività di ricerca di base e applicate delle Università e dei centri di ricerca pubblici e privati, sia a livello delle imprese private, creando un ecosistema digitale adeguato ad accogliere nuovi investimenti pubblici e privati nei settori più avanzati”.

I dettagli dell’operazione e le sue ricadute saranno illustrati lunedì prossimo alle 16 in una conferenza stampa al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

(fonte: Miur)

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“Giornata mondiale degli oceani”, gli appuntamenti a Napoli con i ragazzi del Galilei

lungomare napoli

Il Comune di Napoli, tramite la Delegata al Mare Daniela Villani, in occasione della “Giornata Mondiale degli Oceani 2019”, invita tutti a partecipare, sabato 8 giugno,  alle due iniziative gratuite sul lungomare di Napoli. La prima si terrà dalle ore 10.00 fino alle ore 13.00 in via Partenope, altezza Colonna Spezzata, ed è organizzata dagli esperti ricercatori dell’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISMAR-CNR) di Napoli e dai professori del Liceo “Galilei”.

Gli studenti del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” per un giorno saranno guide turistiche, conducendo il cittadino in un tour alla scoperta del paesaggio costiero napoletano in compagnia del suono corale del mare con il cielo ed il tramonto.

La seconda iniziativa, sempre gratuita, inizierà nel pomeriggio, dalle ore 18.30 in poi sulla spiaggia Rotonda Diaz, con la dimostrazione di OM CHANTING, a cura di conduttori certificati Bhaktimarga ossia una pratica di gruppo che utilizza il potere di trasformazione dell’OM, attivando la vibrazione positiva  dei partecipanti e  purificare l’ambiente circostante.  Si tratta di un’antichissima (ma semplice) pratica di canto dell’OM di gruppo, in due cerchi concentrici, che oltre ad avere notevoli effetti direttamente sulle persone ha un impatto benefico anche sull’ambiente per un raggio di almeno 2 km. E’ un pratica potente, benedetta dai maestri, alla quale possono partecipare tutti. Non ci sono controindicazioni o eccezioni di alcun genere.

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Buon compleanno, Federico II! Il programma dell’ateneo per la festa di… 795 anni!

sede centrale federico ii

Al via il countdown per Buon Compleanno Federico II.  Venerdì 7 giugno l’Ateneo federiciano festeggia i suoi settecentonovantacinque anni con una giornata dedicata ai giovani e al loro futuro, senza dimenticare la forte tradizione che ha contraddistinto l’Università in questi anni.

Spazio ai talenti, alle loro idee e a chi ha fatto degli studi federiciani il cardine per una brillante carriera.

Trent’anni, ingegnere aerospaziale impegnato nella progettazione di robot sperimentali per la NASA, laureato alla Federico II.  Roberto Carlino chiuderà la cerimonia di premiazione dei laureati illustri dell’Università degli Studi di Napoli Federico II con un video-intervento in programma alle 16.30 nell’Aula Magna Storica, Corso Umberto I, 40, direttamente da San Francisco, dove sta lavorando al progetto Astrobee, che ha ideato e costruito il robot che aiuterà gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale – Iss – a eseguire alcuni esperimenti in condizione di microgravità e a tenere sotto controllo e monitoraggio la stazione orbitale e che rappresenta la base sulla quale verranno sviluppati i robot destinati alla futura stazione orbitante attorno alla Luna.

La cerimonia di premiazione dei Laureati Illustri vedrà protagonisti ex studenti federiciani ora figure di spicco nel panorama internazionale. Il Rettore Manfredi consegnerà il Sigillo della Federico II ad Alberto Cutillo, Ambasciatore a Tirana, laureato in Economia e Commercio, Angela Falciatore, Direttore Dip. Choroplast Biology and Light sensing in Microalgae c/o Institute of Physico-Chemical Biology (IBPC – Parigi), laureata in Biologia, Pietro Greco, Divulgatore Scientifico, laureato in Chimica, Alessandra Losito, foundraising ‘Fuoriclasse della Scuola’, laureata in Economia, Maurizio Manfellotto, Presidente e CEO di Hitachi RailItaly SPA, laureato in Ingegneria, Filippo Patroni Griffi, Presidente Consiglio di Stato, laureato in Giurisprudenza, Francesco Pinto, Direttore del Centro di Produzione RAI Napoli, laureato in Filosofia.

“Naturalevoluzione” è il titolo del progetto che apre i festeggiamenti di Buon Compleanno Federico II.

La mattina del 7 giugno, alle 10, all’ingresso del Dipartimento di Biologia del complesso di Monte Sant’Angelo alla presenza del Rettore Manfredi, sarà inaugurato un murales omaggio alla personalità scientifica di Darwin.

Nel pomeriggio si parte alle 14.30 con la premiazione del Contest fotografico promosso dal Comitato Unico di Garanzia – CUG Unina II Edizione, che aveva per tema ‘Ambiente. AmbientiI luoghi dell’esperienza universitaria’.

Come ogni anno la Federico II premia i sui studenti meritevoli.

Alle 15, nell’aula Pessina, 33 giovani federiciani riceveranno un assegno di cinquecento euro come riconoscimento per la brillante carriera universitaria intrapresa, a dimostrazione di come spirito di sacrificio e passione siano viatico per grandi successi.

La giornata si concluderà nel Cortile delle Statue con il concerto di Enzo Gragnaniello.

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A Scampia corteo di ragazzi per riappropriarsi del quartiere

scampia vele

Un corteo per riappropriarsi delle strade del quartiere e urlarlo, cantarlo, recitarlo. A volerlo fortemente sono stati allievi e insegnanti del 5° Circolo Didattico “Eugenio Montale“, scuola radicata nel quartiere di Scampia e da sempre baluardo di legalità nell’area nord partenopea. 

In un rione che da anni cerca di scrollarsi l’immagine di degrado, camorra e “cammurria”, che continua ad essere associato a Gomorra e ai supermarket della droga, la scelta dei docenti per chiudere la III annualità di Scuola Viva assume un significato simbolico profondo.

A conclusione del percorso “Apprendere per Trasformare – Riemozion…Amici“, i ragazzi impegnati nel progetto si raduneranno venerdì 7 giugno all’esterno della scuola (in Viale della Resistenza 11K) per poi percorrere via Labriola, via Zuccarini e fermarsi nello spazio della recentemente ristrutturata stazione metropolitana di Piscinola.

Durante la manifestazione, i giovani studenti si cimenteranno nella recitazione e in un miniconcerto, conclusione dei percorsi extracurricolari svolti con il supporto delle associazioni Progetto Sonora (che ha curato la parte musicale), Pegaso e Iocisto (per la parte teatrale).

“Noi non stiamo a Napoli, stiamo a Scampia. Questa, o altri come questa, sono frasi che sentiamo spesso dire ai nostri alunni che sembrano non sapere che Scampia è solo uno dei quartieri che compone Napoli – affermano le insegnanti coinvolte nel progetto – Lo stupore che leggiamo nei nostri alunni quando sveliamo questo segreto è lo stesso da anni. Tra le finalità dei progetti che si concretizzeranno insieme con l’evento del 7 giugno c’è quello di restituire ai ragazzi di questo quartiere la visione di Napoli nella sua interezza e grandezza, come città d’arte, storia e cultura. Farli sentire cittadini attraverso attività ludiche e artistiche era la nostra finalità, e al contempo restituire l’immagine di Scampia meno distante dalle fantasie televisive. Chi più dei bambini può restituire a Scampia un’immagine pura e innocente di sé?”.

Presenti esponenti della società civile e delle istituzioni, prevista inoltre la presenza del sindaco di Napoli Luigi de Magistris, dell’assessore regionale all’Istruzione e alle Politiche Giovanili Lucia Fortini, dell’assessore comunale all’Istruzione Annamaria Palmieri e dell’assessore comunale alle Politiche Sociali Roberta Gaeta. Oltre a qualche sorpresa che gli organizzatori stanno confezionando in queste ultime ore che li separano dal flash mob.

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Cresce il numero di alunni con disabilità nelle scuole italiane: “Ma gli insegnanti di sostegno non bastano”

alunni con disabilità insegnanti di sostegno generica

Cresce ancora il numero di alunni con disabilità certificata iscritti ad un corso di studio nelle scuole italiane statali, paritarie e non paritarie: oggi il Miur ha reso pubblici i dati aggiornati all’anno scolastico 2017/18, dai quali risultano 268.246 alunni con disabilità, il 3,1% del totale, 14 mila in più rispetto all’anno precedente, quando erano il 2,9%.

UN TREND IN SENSIBILE CRESCITA

Rispetto a venti anni fa, gli alunni con disabilità certificata sono più che raddoppiati (erano 123.862 nel 1997/1998). Nel 2017/2018, il 93,3% degli alunni con disabilità ha frequentato una scuola statale, il 5,1% una paritaria, l’1,6% una non paritaria comunque iscritta negli elenchi regionali. 

Le classi con almeno un alunno con disabilità sono state 192.606, pari al 45% del totale delle 427.728 classi attivate, comprese le sezioni della Scuola dell’infanzia. Nel 2017/2018 gli studenti con disabilità erano così distribuiti per ordine di scuola: 31.724 nella Scuola dell’infanzia, 95.081 nella Primaria, 71.065 nella Secondaria di I grado, 70.376 nella Secondaria di II grado. Netta la prevalenza del genere maschile. Il 96,4% degli alunni con disabilità ha una disabilità psicofisica, l’1,4% una disabilità visiva, il 2,3% una disabilità uditiva. Negli istituti Professionali la presenza di studenti disabili ha raggiunto il 6,6%.

QUANTI DOCENTI DI SOSTEGNO

Nel 2017/2018 il rapporto tra numero di studenti con disabilità e posti di sostegno è stato pari, nella scuola statale, a 1,69 alunni per posto di sostegno. Sempre nel 2017/2018 si è registrato un incremento rispetto all’anno precedente di oltre 16.000 unità sul numero di docenti per il sostegno in tutti gli ordini di scuola. In numero complessivo, è risultato pari a 155.977 su un totale di 872.268, così ripartito: 17.743 per l’Infanzia, 55.578 per la Primaria, 41.512 per la Secondaria di I grado, 41.144 per la Secondaria di II grado. 

IL FUTURO

Al Miur preme sottolineare che con le nuove regole dell’inclusione, approvate lunedì 20 maggio dal Consiglio dei Ministri in via preliminare, si intendono “modificare significativamente le nuove norme in materia che sarebbero entrate in vigore il prossimo settembre e che vengono riviste mettendo sempre di più al centro lo studente e le sue necessità. A partire dall’assegnazione delle ore di sostegno che, d’ora in poi, avverrà anche con il coinvolgimento delle famiglie, fino a oggi lasciate fuori da questo processo”.  

Inoltre, continua il dicastero dell’Istruzione, “cambia radicalmente l’approccio alla disabilità in ambito scolastico.
L’Italia, già all’avanguardia in materia, si allinea definitivamente al principio riconosciuto dalle Nazioni Unite secondo cui la disabilità è tale in relazione al contesto: solo offrire opportunità specifiche ai ragazzi con diverse abilità garantisce maggiore autonomia e una qualità della vita più elevata. Con l’approvazione delle nuove norme, dunque, sussidi, strumenti, metodologie di studio più opportune, saranno decisi non in modo ‘standard’, in relazione al tipo di disabilità, ma con un Piano didattico veramente individualizzato che guarderà alle caratteristiche del singolo studente”. 

LA REPLICA DELL’ANIEF

Il giovane sindacato ricorda che tutto questo sarà vano sino a quando continueranno ad esserci oltre 50 mila posti in deroga, che pur essendo liberi a tutti gli effetti continuano ad essere assegnati ai supplenti annuali, con scadenza delle nomine al 30 giugno dell’anno successivo. A questo proposito, è emblematico quanto stabilito dal Tar della Sicilia che con una esemplare sentenza sugli organici di sostegno dello scorso gennaio (la n. 140/19, i cui principi evidentemente valgono per tutte le regioni) ha stabilito che il Miur deve verificare quanti dei posti siciliani in deroga, ben 7 mila, rispondano a effettive esigenze, al fine di essere assegnati alle immissioni in ruolo. 

Il giovane sindacato ribadisce, pertanto, che in sede di approvazione parlamentare il testo già approvato in CdM deve prevedere la cancellazione della norma inserita nella legge Carrozza 128/13, la quale impedisce di trasformare tutti i posti liberi in organico di diritto. Come, del resto, indicato già dai giudici, ai quali si rivolge sistematicamente lo stesso sindacato autonomo. 

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Telecamere a scuola, nuovo affondo della Cgil: “Preoccupati e fermamente contrari”

videocamera di sorveglianza scuole

“La proposta di installare le telecamere nelle scuole dell’infanzia e nei luoghi di cura, impropriamente collocata nel decreto Sblocca cantieri sulle opere pubbliche e approvata ieri in Commissione al Senato, ci vede preoccupati e fermamente contrari“. Lo afferma la CGIL SCUOLA attraverso una nota stampa.

“La necessità di prevenire episodi di maltrattamenti come quelli di cui spesso è stata data notizia negli ultimi tempi, con un riscontro mediatico peraltro enorme rispetto all’esiguità dei casi, è una priorità e un dovere della comunità degli adulti e del legislatore. Il benessere, la cura e l’accoglienza dei bambini e delle bambine, devono essere garantiti a maggior ragione quando si parla dei luoghi della formazione e dell’educazione, dove risulta inammissibile e ingiustificabile qualsiasi forma di prevaricazione, fisica o psicologica”, spiegano gli esponenti del sindacato che poi ribadiscono: “Il provvedimento dà una risposta sbagliata a un problema mal posto”.

“La tutela dell’infanzia, in quanto valore e patrimonio di tutta la società civile, si attiva concretamente attraverso un’alleanza educativa ampia e profonda, fondata sulla fiducia e sulla condivisione, che rifiuta a priori la logica del sospetto e del controllo inquisitorio. La politica ha il compito di offrire strumenti e risorse per valorizzare le professionalità e restituire centralità alla comunità educante, all’interno della quale si costruiscono relazioni umane e professionali e condizioni di benessere che, a partire dalla qualità del lavoro, si diffondono all’intero contesto educativo consentendo a docenti, educatori, operatori del settore di mettere in campo strategie pedagogiche, più efficaci di qualsiasi dispositivo elettronico, per gestire le complessità e far fronte alle sfide educative dei nostri tempi”.

“In questo quadro, la scelta delle telecamere è totalmente sbagliata e rischia di segnare il fallimento dell’educazione – continuano – Auspichiamo e rinnoviamo con forza la richiesta, già avanzata e ribadita nell’audizione presso la Commissione Affari Costituzionali lo scorso 30 gennaio, che nella discussione parlamentare prevalga la consapevolezza che la qualità del sistema formativo nel suo complesso si determina solo con investimenti mirati e progettualità politica di ampio respiro“.

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@scuolasenzabulli fa tappa al Parco Verde di Caivano

mimmo falco rosa d'amelio campania

“Oggi bambini e adolescenti passano gran parte del loro tempo online, esposti al rischio di essere plagiati da contenuti diseducativi e pericolosi. Una situazione che spesso annulla quella che è ormai diventata una sottile differenza tra vita reale e virtuale. E’ in questo terreno fertile che mette le sue radici il cyberbullismo, fenomeno dalla portata inarrestabile i grado di distruggere, a stretto giro, i giovani più sensibili. Il progetto di @scuolasenzabulli del Corecom Campania nelle scuole si pone l’obiettivo di portare avanti un’esperienza formativa di grande spessore sia per i giovani studenti che per insegnanti e genitori. Vogliamo dare ai ragazzi gli strumenti per conoscere e capire questa piaga, offrire punti di riferimento affidabili per denunciare; solo con la prevenzione si può combattere un fenomeno così pericoloso quanto diffuso”. Lo ha detto Domenico Falco, presidente del Comitato Regionale per le Comunicazioni, alla vigilia l’incontro che si tiene in queste ore all’istituto comprensivo 3 “Parco Verde” in viale Margherita a Caivano.

All’evento partecipano Bruna Fiola, consigliere regionale della Campania, Marco Iannelli, Capo Segreteria del direttore Servizio Ispettivo, Registro e Corecom dell’Agcom e Bartolomeo Perna, dirigente scolastico. Saranno presenti inoltre i rappresentanti della Polizia Postale e delle Comunicazioni che con l’ausilio dei filmati illustreranno i richi della “rete” e dei social media.