Pubblicato il Lascia un commento

“Al Sud scuole sfavorite: classi pollaio, niente tempo pieno e tanti precari”, l’urlo di Sebastiano Leo

sebastiano leo regione puglia

Al Sud scuole sfavorite: classi pollaio, niente tempo pieno e tanti precari. A sostenerlo è l’assessore regionale all’istruzione della Regione Puglia, Sebastiano Leo, che in occasione della richiesta di fiducia del nuovo Governo ha messo in evidenza le difficoltà che il personale della scuola “deve affrontare quotidianamente per la costante penalizzazione del Mezzogiorno”, annunciando che “con l’insediamento del nuovo Governo” riproporrà “in Commissione istruzione l’impellenza di dare risposte a problemi ormai troppo datati”, ha detto in un messaggio di auguri per l’avvio del nuovo anno scolastico.

“La didattica delle scuole del Sud ha la stessa valenza della proposta formativa attuata nelle regioni del Centro-Nord: la differenza è nel diverso apporto che gli agenti culturali e territoriali riescono a dare nelle diverse zone. Ad incidere negativamente nelle competenze degli alunni, certificata dagli ultimi dati Invalsi, pubblicati ad inizio estate, possono essere anche altri fattori. Come il numero di alunni per classe, che quando superiore ad una certa soglia non permette al docente di incidere nella formazione con la stessa efficacia, la mancanza quasi totale di tempo pieno nel primo ciclo, oltre che l’alto numero di docenti precari, soprattutto sul sostegno agli alunni disabili”. 

L’INTERVENTO DELL’ASSESSORE DELLA REGIONE PUGLIA

“Siamo consapevoli – ha detto l’assessore pugliese all’Istruzione Sebastiano Leo, nell’augurare un buon ritorno in classe ai 572 mila alunni pugliesi – delle difficoltà che devono affrontare quotidianamente per la costante penalizzazione del Mezzogiorno. Il rapporto docente-numero di alunni per classe – scrive Orizzonte Scuola – più alto rispetto alle regioni del Nord; il tempo pieno rappresenta ancora una percentuale minima dell’offerta scolastica; tra i docenti e il personale Ata i precari sono in numero rilevante”. 

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE ANIEF

Anief ritiene condivisibili le parole dell’assessore all’Istruzione della Puglia, perché rappresentano l’esatta fotografia di quello che sono oggi le scuole del meridione. “Pensare di introdurre la regionalizzazione della scuola in questa situazione – commenta Marcello Pacifico, leader del sindacato autonomo Anief – rappresenta un oltraggio al diritto allo studio di milioni di alunni. Perché l’idea secessionista, rilanciata in questi giorni dal governatore della Lombardia Attilio Fontana, si rivelerebbe come un affossamento delle scuole già indietro. Sostenere i cittadini in difficoltà, invece, è un compito supremo dello Stato: lo dice la Costituzione”. 

“Il nuovo Governo – conclude Pacifico – farebbe allora bene a dare seguito al programma esposto solo ieri dal premier Giuseppe Conte, il quale ha fatto riferimento alla necessità di ridurre il numero di alunni per classe, ampliare il tempo pieno laddove scarseggia, abbattere la precarietà. Riteniamo doveroso agire in questo modo, a patto però che si dia seguito alle richieste dell’Anief, che proprio in vista della formazione del nuovo esecutivo ha predisposto un decreto salva scuola ad hoc, per arrivare a formare finalmente quella scuola giusta di cui da troppi anni si sono perse le tracce”. 

Pubblicato il Lascia un commento

Abbandono scolastico, i fondi europei sono spesi male: lo dice la Corte dei Conti

Bandiera dell'Unione Europea Europa Unita

Utilizzare la mole non indifferente di fondi comunitari, i cosiddetti PON, per creare un programma di contrasto reale alla dispersione scolastica, ferma al 14,5% mentre la stessa UE ci chiede di portarla al 10% entro il prossimo anno: la richiesta è giunta in questi giorni dalla Corte dei Conti, attraverso la relazione su “La lotta alla dispersione scolastica: risorse e azioni intraprese per contrastare il fenomeno”. E la sottolineatura non è sfuggita alla rivista specializzata Orizzonte Scuola, che parla di invito, da parte della Corte, ad utilizzare al meglio i fondi UE. 

Contro la dispersione scolastica un “rilevante ausilio è giunto dai fondi comunitari”. Eppure i risultati non si vedono. “Nel periodo di programmazione PON 2007-2013 – scrive la Corte dei Conti – il totale complessivo delle risorse finanziarie utilizzate per la lotta alla dispersione è stato pari a 309.690.333,10 euro. L’importo programmato per il periodo 2014/2020 è di euro 345.945.951,00”. La Corte prospetta, quindi, l’utilità di un piano nazionale programmatico e di un monitoraggio legato a un costante aggiornamento dell’anagrafe degli studenti insieme a una funzionante “rete” tra tutte le istituzioni pubbliche (in particolare quelle delle scuole) con la possibile costituzione di un comitato di esperti con competenze elevate nelle politiche e nei dispositivi di contrasto alla dispersione. 

I NUMERI PARLANO CHIARO

In conclusione, secondo l’organo di rilievo costituzionale, le ingenti somme che provengono dall’Unione Europea devono servire per combattere con maggiore efficacia la dispersione scolastica: un fenomeno che in alcune province dell’Italia del Sud, come confermano pure i più recenti risultati Invalsi sulle competenze acquisite, continua a mantenere livelli preoccupanti, addirittura superiori al 40%. Basta ricordare che la Sicilia fa registrare il record di oltre il 35% dei giovani che non arriveranno a conseguire la maturità. Pertanto, “vanno utilizzati meglio i fondi Ue”, sintetizza il Sole 24 Ore

IL PARERE DEL PRESIDENTE ANIEF

“Se si vuole davvero attuare un cambio di passo – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – occorre il supporto anche di esperti esterni, di psicologi, di assistenti sociali, di una rete territoriale pronta a subentrare nei momenti più difficili. Altro che regionalizzazione. Inoltre, al livello generale, quello che potrebbe incidere sicuramente in modo positivo per ridurre la dispersione scolastica è anche la revisione dei percorsi formativi, con l’anticipo almeno a 5 anni e l’obbligo portato dagli attuali 16 anni fino alla maggiore età. Finché tutto questo non si farà – conclude Pacifico – difficilmente il numero di alunni che lasciano la scuola prima del tempo potrà ridursi in modo sensibile”.

Pubblicato il Lascia un commento

“No regionalizzazione scolastica”, il 25 a Roma manifestazione nazionale

palazzo montecitorio camera deputati roma

No regionalizzazione scolastica, piazza Montecitorio ore 14.00 (orario di ingresso dei parlamentari), il 25 giugno 2019 a Roma “Sì all’eguaglianza dei bambini e giovani italiani, no alla scuola regionalizzata”. Questo il comunicato di convocazione della manifestazione da parte dei suoi organizzatori.

Il comunicato

Si è dimostrato con la Sanità che anche qualora lo stato mantenesse l’autorità di stabilire i Livelli Essenziali minimi, il processo di controllo, sanzione e sussidiarietà, è risultato pressoché inapplicabile e inapplicato.

I cittadini sono tutti uguali, i bambini devono essere tutti eguali di fronte ai diritti costituzionali, primo fra tutti l’istruzione. Per tutelare il valore di eguaglianza naturale dei cittadini, la costituzione istituisce il sistema statale pubblico dell’obbligo scolastico con cui si garantisce a tutti la qualità del livello d’istruzione ed educazione sui comuni valori etici e sociali di solidarietà e cooperazione anche per superare ogni tipo di disuguaglianza e discriminazione. L’autonomia differenziata risulterebbe lesiva di principio sancito storicamente sin dalla proclamazione della Repubblica. Infatti una qualsiasi modalità di differenziazione della tipologia e qualità della scuola dell’obbligo per territori porterebbe, ancorché fossero garantiti i livelli minimi (condizione per esperienza irrealizzabile), ad una sperequazione sul livello di istruzione sostenuto con la spesa pubblica e quindi ad un’effettiva scuola di serie A per le regioni più ricche ed una di serie B per le regioni meno ricche e la possibilità di discriminazioni negli stessi territori, come già avviene, sulla base di una discrezionalità nel distribuire le risorse e le opportunità. Va evidenziato che questa differenziazione sulla qualità della scuola pubblica su base regionale ingigantirebbe gli ostacoli per le fasce meno abbienti della cittadinanza impedendone il pieno sviluppo della persona umana e ” limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini ” (art. 3 della Costituzione) .

La protezione della scuola repubblicana è la difesa della scuola statale, attaccata da diversi decenni attraverso tagli economici. Siamo infatti il terzultimo paese per spesa pro capite per l’istruzione pubblica e l’ultimo per la quota di questa spesa sul totale della spesa pubblica. Questa aggressione viene portata avanti anche con l’incremento continuo della burocratizzazione: dal Dirigente scolastico all’ultimo applicato di segreteria, devono compilare moduli per le più banali e ripetitive attività. Possiamo capire cosa significa la regionalizzazione: permettere alle Regioni più forti di migliorare le proprie scuole a danno delle Regioni più povere. Si tratta di autorizzare regioni con il 40% del PIL italiano a trattenere un’alta percentuale dei tributi pagati dai cittadini, senza contare che ci possono essere differenze di luogo tra la produzione e la riscossione qualora le aziende del nord hanno i loro stabilimenti al sud.

Esempi degli effettletali della regionalizzazione lo abbiamo già nella formazione professionale che da anni, con la riforma del titolo V° della Costituzione, è stata totalmente attribuita alle regioni (legge 53/03) che in merito hanno ottenuto pieno potere legislativo. Vediamo come risultato una totale difformità di qualità formativa ed un dissolvimento degli enti pubblici in favore dei vari enti privati convenzionati (ovvero finanziati con soldi pubblici) perlopiù afferenti agli ordini religiosi o legate in qualche modo alle tre principali sigle sindacali nazionali. Constatiamo che di fatto tali enti privati sono arrivati a condizionare la legislazione regionale a loro favore, degli enti non certo degli studenti. Esempio ne è stata la legge sul “sistema educativo regionale di istruzione e formazione professionale” del Lazio, ovvero la LR 5/15 della giunta Zingaretti che era partita addirittura come “la legge della suora”, e che solo grazie all’opposizione M5S, è stata riequilibrata a vantaggio dei cittadini e non degli enti privati, nel caso religiosi. Bisogna allora stare molto attenti e mettere bene a fuoco gli effetti della Regionalizzazione sul settore scolastico formativo, non si tratta solo dei programmi scolastici; si tratta dell’assunzione del personale scolastico con concorsi regionali per dirigenti, docenti e non docenti e della messa in ruolo nella Regione; si tratta che le Regioni potranno decidere chi va dove e di quanto personale potrà disporre una scuola. Non esiste alcuna motivazione organizzativa alla dimensione regionale del sistema scolastico. L’unico effetto sarebbe di permettere alla politica regionale di influenzare assunzioni e concorsi dirigenziali del sistema scolastico, come successo in ambito sanitario, rendendo la scuola uno strumento di scambio elettorale. Questi effetti di malamministrazione specifici delle Regioni porteranno anche per la scuola come per la sanità ad incrementare il divario della qualità della scuola tra NORD e SUD. Se vediamo il divario è già presente tra nord e sud sia nel maggiore abbandono scolastico sia nel livello di efficacia formativa come risulta dai dati INVALSI. Con la regionalizzazione, che porta maggiori risorse alle Regioni più ricche del NORD, si avrà un incremento di tale divario a danno dei bambini e giovani italiani residenti al sud. Altro esempio di analogia con la sanità della differenza nord sud causata dalla regionalizzazione sta nella qualità degli edifici, nella popolazione degli alunni per classe, basta vedere un ospedale in Lombardia ed uno in Calabria, e scoprire che la differenza non viene dalla geografia, ma dalle superiori risorse assegnate alla Lombardia rispetto la Calabria rispetto a parita di posti letto. Si tratterà anche di favorire enti privati ponendoli a carico della spesa pubblica, come avviene già per la formazione professionale e in misura maggiore per la sanità, dove alla inefficienza delle strutture pubbliche le Regioni fanno fronte con convenzioni con enti privati. La già disattesa regola costituzionale delle scuole private senza oneri per lo stato, sarà ancora più disattesa. Quindi non solo scuole pubbliche di serie A e di serie B, ma anche il proliferare di scuole private convenzionate (pagate) con le Regioni. E’ inoltre da considerare che la separazione di competenze al momento centralizzate non può che incrementare il costo complessivo di gestione del sistema scolastico a causa delle numerose duplicazioni di funzioni al momento centralizzate a livello nazionale.

Non si tratta solo di contestare con un chiaro e semplice NO alla scuola regionalizzata, si tratta di prendere coscienza e portare avanti proposte capaci di interrompere ogni tentativo di disgregazione della Istruzione Pubblica Statale della Repubblica, cominciata con la Riforma Berlinguer e consolidata con la Legge 62 di Fioroni. Proponiamo e pretendiamo una inversione di rotta:

  •  più risorse per la scuola: raggiungere il 6% del PIL a partire dalla prossima finanziaria,
  • messa in sicurezza degli edifici,
  • riduzione degli alunni per classe,
  • adeguamento degli stipendi alla media europea per il personale scolastico (dirigenti, docenti, non docenti),
  • assunzione in ruolo solo per concorso statale con obbligo di conoscenza lingua e cultura italiana,
  • privilegiare la formazione curriculare sulla progettazione,
  • scuola-lavoro, fuori dall’orario scolastico e solo con retribuzione al discente,
  • controllo della qualità del servizio solo attraverso l’ispettorato ministeriale statale,
  • estensione dell’obbligo di scolastico da 16 a 18 anni,
  • incremento dei nidi e scuole materne gratuiti,
  • stabilità pluriennale nell’organizzazione formativa e discipline di esami,
  • mantenimento del valore legale del titolo di studio,
  • formazione dei docenti di qualità solo presso le università statali, con programmi standard certificati e con esame di abilitazione professionale
  • ultimo ma non meno importante, riportare le competenze della formazione professionale, allo stato.
Pubblicato il Lascia un commento

FLC CGIL: Esami di Stato primo ciclo, come si svolgeranno nel 2019

flc cgil logo

Con nota 5772 del 4 aprile 2019 del Direttore Generale per gli ordinamenti scolastici sono state fornite ulteriori indicazioni in merito allo svolgimento degli esami di Stato nelle scuole del primo ciclo di istruzione e alla certificazione delle competenze per l’anno scolastico 2018/2019. Lo rende noto la FLC CGIL.

Funzione di Presidente della Commissione di esame

La funzione di presidente è svolta ordinariamente dal dirigente scolastico preposto dell’istituzione scolastica (DM 741/27 art. 4 comma 3).
In caso di assenza o impedimento o di reggenza le funzioni di presidente della commissione d’esame sono assegnate ad un docente collaboratore.
Il DM 183/19 ha stabilito che

  • tra i motivi di impedimento è l’eventuale nomina del Dirigente Scolastico quale Presidente di Commissione per l’esame conclusivo del II ciclo
  • il docente collaboratore a cui viene assegnato la funzione di Presidente della Commissione, non deve necessariamente appartenere al ruolo della scuola secondaria di I grado.

Prove scritte per alunni con disabilità, con disturbi specifici di apprendimento e con altri bisogni educativi speciali (BES)

Per i candidati con disabilità certificata ai sensi della legge 104/1992 e con disturbo specifico dell’apprendimento certificato ai sensi della legge 170/2010, possono essere utilizzati specifici strumenti compensativi (utilizzo di supporti didattici, calcolatrice, mappe, ecc.) o possono essere attivate misure dispensative qualora già presenti rispettivamente nel PEI e nel PDP.

Per gli alunni con bisogni educativi speciali (BES) in possesso di una certificazione clinica, possono essere utilizzati strumenti compensativi qualora sia stato redatto un PDP che ne preveda l’utilizzo e se funzionali allo svolgimento della prova assegnata. Non sono previste, invece, misure dispensative.

Prove INVALSI

Le prove nazionali di italiano, matematica e inglese si svolgono nel periodo compreso tra il 10 e il 18 aprile 2019 secondo calendari specifici per ciascuna istituzione scolastica.
Per i candidati con disabilità certificata ai sensi della legge 104/1992 e con disturbo specifico dell’apprendimento certificato ai sensi della legge 170/2010, sono individuati strumenti compensativi e/o misure dispensative in coerenza con quanto previsto, rispettivamente, nel PEI e nel PDP.
In particolare

  • per gli alunni con disabilità certificata, ove non fossero sufficienti gli strumenti compensativi e/o le misure dispensative, il consiglio di classe può disporre di specifici adattamenti alla prova (comunque cartacea) o l’esonero da una o più prove
  • per gli alunni con DSA sono previsti strumenti compensativi, se indicati nel PDP e abitualmente utilizzati nel percorso scolastico. La prova di Inglese non sarà sostenuta se la certificazione del DSA prevede l’esonero dall’insegnamento delle lingue straniere o la dispensa dalla prova scritta alle lingue straniere.

Coloro che sono dispensati da una o più prove INVALSI o sostengono una o più prove differenziate in forma cartacea, non riceveranno la certificazione delle competenze rilasciata dall’INVALSI. Sarà compito del consiglio di classe integrare in sede di scrutinio finale la certificazione delle competenze rilasciata dalla scuola.

Per gli alunni con bisogni educativi speciali (BES) in possesso di una certificazione clinica, possono essere utilizzati strumenti compensativi qualora indicati nel PDP ed effettivamente utilizzati nel percorso didattico.
Non possono essere previste, invece, misure dispensative.

Ricordiamo che pur essendo ininfluente ai fini dell’ammissione all’Esame, il risultato conseguitodelle prove INVALSI, espresso in forma descrittiva, verrà inserito nel curriculum dello studente.

Certificazione delle competenze

Le scuole continueranno ad utilizzare i modelli di certificazioni allegati dal DM 742/17 in attesa della ridefinizione del profilo dello studente come individuato dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, in coerenza con le nuove competenze chiave europee previste dalla Raccomandazione dell’Unione Europea adottata il 22 maggio 2018.

Pubblicato il Lascia un commento

FORZA RAGAZZI!

  • La prima parola chiave che ispira il progetto di FORZA RAGAZZI è consapevolezza e pone al centro il bambino: le numerose, differenziate attività sono ideate per motivare e incuriosire il bambino rendendolo gradualmente sempre più consapevole del perché studia e di come studia.
  • La seconda parola chiave è agilità e mette al centro l’insegnante: l’intero progetto è teso ad agevolare l’attività didattica nel suo complesso, fornendo all’insegnante strumenti flessibili e agili per offrire al bambino strategie adatte a uno studio efficace e autonomo, accessibili e inclusive, mirate al successo formativo.

Consapevolezza e agilità ispirano anche la scelta innovativa di fornire al bambino un singolo volume per ogni disciplina. In ciascun volume sono inoltre contenute anche le schede di attività e di approfondimento (il classico QUADERNO OPERATIVO) con le relative verifiche di competenza. I materiali di lavoro raccolti in un unico volume saranno più comodi da consultare e coordinare sia per i bambini sia per i docenti. Nei bambini, inoltre, rafforzeranno la consapevolezza delle peculiarità disciplinari.

Le UNITÀ DI COMPETENZA si aprono con grandi immagini, domande stimolo e brevi testi per attivare l’interesse del bambino e contestualizzare l’argomento nello spazio e nel tempo o, nel caso delle scienze, formulare ipotesi a riguardo.
Nelle pagine successive i capitoli che compongono le unità sono caratterizzati da testi ricchi e nel contempo altamente comprensibili. Viene privilegiata una composizione ordinata del testo, evitando interruzioni con immagini e box di approfondimento, per facilitare una lettura regolare da parte del bambino aiutandolo così nello studio.

STRUMENTI PER COMPRENDERE E STUDIARE – LE DOMANDE INIZIALI

Le domande iniziali sollecitano l’interesse del bambino e gli anticipano l’argomento della pagina; diventano utile strumento di studio dopo la spiegazione dell’insegnante se usati come traccia per auto-interrogarsi.

I CONCETTI CHIAVE

I CONCETTI CHIAVE
 al termine dell’argomento sono le risposte alle domande iniziali e contengono le informazioni più importanti della pagina.

IL LESSICO SPECIFICO

La rubrica dedicata al lessico disciplinare fornisce al bambino gli strumenti per affrontare il testo e per arricchire il suo linguaggio.

L’APPARATO DIDATTICO

Le ATTIVITÀ finalizzate alla comprensione e allo studio sono organizzate secondo il principio della gradualità: nelle prime pagine di ciascuna disciplina il bambino è accompagnato da indicazioni di lavoro esplicite, in seguito lo si conduce a una comprensione sempre più autonoma delle consegne.I titoli delle rubriche chiariscono al bambino l’attività che sta per svolgere per favorire la consapevolezza del suo percorso di apprendimento.

GLI ESPERIMENTI

In scienze la rubrica SPERIMENTO E SPIEGO propone facili attività di verifica sperimentale dei concetti presentati.

GLI ESPERIMENTI IL COLLEGAMENTO CON LA VITA QUOTIDIANA

Le rubriche SCIENZE E REALTÀ e GEOGRAFIA E RELTÀ, e poi vedremo anche in Matematica la rubrica MATEMATICA E REALTÀ, permettono al bambino di collegare alla realtà quotidiana ciò che sta imparando, sviluppando le sue competenze.

STRUMENTI PER RICORDARE I CONCETTI CHIAVE

Questa pagina raccoglie tutti i concetti chiave dell’unità di competenza: uno strumento utile al bambino per ricordare e per ritrovare a colpo d’occhio gli elementi utili a esporre gli argomenti.

LA MAPPA

è un utile strumento che presenta al bambino i concetti chiave collegati in modo organico e lo guida a esporli ricostruendo un quadro d’insieme.

PAGINE SPECIALI
FLIPPED CLASSROOM: NELLA CLASSE CAPOVOLTA… INSEGNO IO!


Facili esperienze guidate per sperimentare la modalità della classe capovolta (flipped classroom): il bambino utilizza materiali in rete (in ambiente protetto) e organizza una lezione per la classe.

COMPITI DI REALTÀ E LAPBOOK
Attività che propongono agli alunni situazioni problematiche aperte da affrontare mobilitando conoscenze, abilità e competenze chiave di cittadinanza. In Storia il compito di realtà propone la realizzazione di un lapbook, una sorta di “cartellina” composta da tanti minilibri di varie forme che illustrano, con testi, disegni, fotografie, cartine e grafici, i vari aspetti di un argomento

IL QUADERNO OPERATIVO 
Alla fine di ogni volume, suddivise nei diversi capitoli, le pagine del QUADERNO OPERATIVO presentano schede operative per rinforzare gli apprendimenti o approfondire i contenuti. In tutte le discipline alcune schede propongono attività propedeutiche alle prove Invalsi (VERSO L’INVALSI).
Al termine di ogni percorso tematico sono disponibili due pagine destinate alla verifica delle competenze, strutturate su due livelli: il livello 1 prevede attività più guidate in cui prevalgono le domande a scelta multipla; il livello 2 prevede un maggior numero di attività che richiedono una rielaborazione scritta. L’insegnante può decidere di somministrarle in successione a tutti gli alunni oppure, in caso di alunni in difficoltà, limitarsi alla verifica di livello 1.

LE VERIFICHE SOMMATIVE
Al termine di ogni unità di competenza, FORZA RAGAZZI presenta una complessiva attività di verifica: qui l’alunno trova l’esplicitazione della competenza che sta verificando, in favore della consapevolezza del percorso di apprendimento.

IL MIO TUTOR
UNO STRUMENTO PER STUDIARE

  • VOLUME DI STORIA E GEOGRAFIA E VOLUME DI SCIENZE E MATEMATICA
    Il mio tutor è uno strumento che assiste gli alunni nello studio individuale a casa, senza naturalmente escludere un suo utilizzo nelle attività individuali svolte a scuola. Il mio tutor ha come obiettivo il successo formativo: guida gli alunni al riconoscimento del proprio stile di apprendimento, all’acquisizione del metodo di studio a loro più congeniale, a una sempre maggiore autonomia

Le pagine iniziali, raccolte nella sezione “PRIMA DI COMINCIARE”, forniscono al bambino una sorta di guida per utilizzare gli strumenti offerti il sussidiario: indicano diversi tipi di lettura (analitica, a salti, selettiva) e indicano modalità efficaci di utilizzo del libro di testo (come usare mappe e schemi, come prendere appunti…), in modo che l’alunno diventi consapevole della sua struttura e dell’utilità di ciascuna parte.
Nella sezione “SUGGERIMENTI PER STUDIARE”, tramite una considerevole varietà di proposte, Il mio tutor conduce l’alunno attraverso tutte le pagine dei percorsi disciplinari del sussidiario: il bambino sperimenta così diverse strategie di studio per padroneggiare i contenuti e giungere a una loro esposizione consapevole
Nella parte dedicata alla matematica vengono ripresi solo i concetti chiave di alcuni argomenti fondamentali per spiegarli in modo più semplice e agevolarne l’acquisizione con esercizi più facili
Alcune strategie di studio possono essere utilizzate in tutte le pagine e quindi liberamente scelte dal bambino, altre sono legate a pagine specifiche: in ogni caso il repertorio delle attività proposte permette al bambino di capire con l’esperienza qual è il suo stile di apprendimento e di conseguenza qual è il modo di studiare per lui più efficace.

Il libro ovviamente non può sostituirsi all’insegnante ma nasce nella consapevolezza che molto spesso i bambini non ricordano o non sanno ancora “fissare” le spiegazioni degli insegnanti e quando sono a casa si ritrovano smarriti di fronte alla pagina. Il mio tutor vuole affiancare il bambino in questa fase delicata, aiutandolo a recuperare ciò che ha ascoltato in classe, insegnandogli a prendere appunti e guidandolo ad appropriarsi dei contenuti, con lo scopo primario di raggiungere un grado adeguato di autonomia nello studio.

Il mio tutor è una sorta di voce di accompagnamento che usa un linguaggio chiaro e accessibile a tutti bambini ma, dove fosse necessario, può anche essere un utile strumento per l’adulto che segue il bambino nei compiti, perché comprenda gli obiettivi didattici ed educativi del sussidiario FORZA RAGAZZI.

DVD LIM: comprende tutti i libri in versione DIGITALE e le RISORSE ON LINE

Guide e materiali didattici vengo offerti agli insegnanti come integrazione per sviluppare al meglio tutto il percorso formativo.

GUIDE SMART

Come ulteriore proposta, una NUOVA collana di guide per il docente, per ogni disciplina e per ogni anno scolastico, suddivise in 3 volumi: GUIDA per il docente, SCHEDARIO fotocopiabile e QUADERNO operativo. Uno strumento flessibile che vuole accompagnare l’insegnante, ma anche l’allievo, attraverso itinerari di apprendimento per la progettazione didattica.

Pubblicato il Lascia un commento

IN GIOCO TRA LE RIGHE

IDEA DI FONDO DEL PROGETTO DIDATTICO
L’alunno è guidato a mettersi in gioco, cioè a imparare a imparare, per diventare lettore e scrittore competente, in un’ottica di collaborazione e d’inclusione.

SCOPO DEL PROGETTO
In linea con i nuovi scenari della scuola, il progetto persegue lo scopo di “fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti” stimolando l’acquisizione delle competenzeattraverso il gioco, la curiosità, la riflessione e il confronto.

PUNTI DI FORZA DEL PROGETTO

  • DIDATTICA DELLE COMPETENZE IN SEQUENZA (leggere/analizzare/ comprendere/scrivere) ben evidenziata da un progetto grafico studiato per un apprendimento accessibile e visibile.
  • CHIAREZZA DELL’OBIETTIVO DELLA LEZIONE che induce l’alunno a imparare a esplorare il testo, a smontarlo per comprendere com’è fatto, qual è il suo scopo.
  • STRATEGIE E METODOLOGIE DIVERSIFICATE: apprendimento cooperativo, classe capovolta, lavoro individuale.
  • CITTADINI IN GIOCO! percorsi di Cittadinanza e Costituzione efficaci per gli argomenti di grande attualità e le proposte di riflessione e di confronto.
  • RUBRICHE DI CLIL, l’apprendimento integrato di contenuti disciplinari veicolati in lingua straniera, per favorire sia l’acquisizione di contenuti disciplinari, sia l’apprendimento di una lingua straniera. Proposte significative, arricchite da immagini che favoriscono la comprensione.
  • VERIFICHE DELLE CONOSCENZE PER LIVELLI e autovalutazione;
    VERIFICHE FINALI per la certificazione delle competenze su modello INVALSI.
  • COMPITI DI REALTÀ, con proposte stimolanti, presentate agli alunni in modo piacevole, semplice e graduale sia nei volumi di lettura, sia nei volumi di Grammatica.
  • La sezione NOI IN GIOCO VERSO LA PRIMA MEDIA (Letture, classe quinta) un «ponte» per prepararsi all’ingresso in Prima Media, riflettendo e confrontandosi.
  • Il percorso di GRAMMATICA VALENZIALE in linea con le Indicazioni Nazionali e negli obiettivi da raggiungere al termine della classe quinta: “Riconoscere la struttura del nucleo della frase semplice (la cosiddetta frase minima): predicato, soggetto, altri elementi richiesti dal verbo”.
  • Il QUADERNO DEL CODING, per sviluppare il pensiero computazionale e programmare il proprio apprendimento. Un percorso in 3 tappe, stimolante e accessibile a tutti gli alunni: coding senza computer, coding con il computercodyracconto (applicare il sistema coding per comprendere un testo). Al fondo, l’autovalutazione e le soluzioni delle attività proposte.
  • STRUMENTI «LIQUIDI» PER L’AUTOAPPRENDIMENTO: il Treno del verbo, per l’analisi grammaticale del verbo; il Map book, per avere sempre a portata di mano le mappe visive delle tipologie testuali; i cartonati Comprendere un testo e Scrivere un testo
  • Il LAPBOOK della Grammatica, lo strumento per imparare facendo, che mette l’alunno al centro del proprio apprendimento.
  • La GUIDA per l’insegnante integra il percorso offrendo la progettazione per competenze altri strumenti per la didattica e la valutazione, le soluzioni di tutte le verifiche presentate nei volumi di Lettura e di Grammatica, materiali fotocopiabili per integrare l’attività didattica.
Pubblicato il Lascia un commento

STORY LANE

Story Lane è il nuovo corso per l’insegnamento della lingua inglese incentrato sullo storytelling
Story Lane è una strada di un villaggio inglese: la strada delle storie, in cui diversi ambienti fanno da sfondo alle avventure di simpatici personaggi che cambiano ogni anno per adeguarsi alla crescita cognitiva ed emotiva degli alunni.

LE PAROLE CHIAVE DEL PROGETTO

STORYTELLING
Le storie costituiscono la parte portante del progetto Story Lane. Oltre alle storie proposte all’interno del volume sono presenti delle storie classiche.
Allegati ai testi dello studente, 5 storie di narrativa, una per ogni anno:

  • The Enormous Turnip, classe 1ª
  • The Bremen Town Musicians, classe 2ª
  • Journey to the Centre of the Earth, classe 3ª
  • Frankenstein, classe 4ª
  • A Midsummer Night’s Dream, classe 5ª

Ogni testo di narrativa ha il suo lapbook per elaborare a fondo i contenuti delle storie. Inoltre, sono a disposizione dell’insegnante due guide “Page to stage”, con attività di storytelling e di drammatizzazione e il Big Book di ciascuna storia, per approfondire il lavoro su questi 5 titoli.

LIFE SKILLS
In ogni unit una pagina dedicata a una life skill – in linea con l’argomento dell’unità, per promuovere abilità personali competenze sociali.

CODING 
In Story Lane vengono anche proposte attività che ruotano attorno ai concetti base del coding. Per le classi 4a e 5a è prevista una guida, “Scratch and Stories”, sul coding e sul digital storytelling, dove verrà spiegato passo passo come utilizzare il programma Scratch per creare delle animazioni digitali partendo dalle storie del libro di testo.

CLIL
Grazie alla metodologia CLIL, l’insegnamento di contenuti disciplinari attraverso la lingua straniera, l’alunno trova in Story Lane un buon compagno di banco che lo segue, lo aiuta e lo arricchisce nell’affascinante scoperta delle conoscenze. Sin dalla classe prima, sono presenti in tutte le unità pagine CLIL di approfondimento.

INVALSI 
In classe quarta e quinta, per ciascuna unità, è presente una pagina dedicata alla preparazione della prova INVALSI, con esercizi mirati che aiutano gli alunni a prendere confidenza con i test e a prepararsi in maniera graduale alla prova. Inoltre, fin dalla classe terza, specifici esercizi con “impostazione INVALSI” si trovano sia nello student’s book che nel workbook.

GRAMMAR
La grammatica è introdotta in Story Lane, in maniera semplice e graduale, sin dalla classe terza con pagine e specchietti dedicati. 
L’alunno, in classe quarta, ha anche in dotazione il volume “Play with grammar” con video, anche in realtà aumentata, con la presentazione degli argomenti grammaticali attraverso simpatiche attività di TPR e con tutte le tabelle riassuntive.

CULTURE
Sin dalla classe seconda sono state introdotte delle pagine di avvicinamento alla cultura anglosassone. In classe quarta viene inoltre fornito all’alunno un fascicolo, “OK UK!”, un vero e proprio magazine che permetterà loro di entrare in contatto con la civiltà angolofona, scoprendone curiosità, fatti storici e sociali di particolare interesse. Nella sezione relativa a Londra, sono inoltre presenti video anche in realtà aumentata. 


PER L’ALUNNO

  • 5 volumi, uno per ogni anno, ognuno dei quali contiene student’s book e workbook.
  • CD audio (1,2,3 – 4,5) in formato mp3.
  • Libro di narrativa + lapbook:
      The Enormous Turnip, classe 1ª
      The Bremen Town Musicians, classe 2ª
      Journey to the Centre of the Earth, classe 3ª
      Frankenstein, classe 4ª
      A Midsummer Night’s Dream, classe 5ª
  • Libro di grammatica “Play with Grammar”, classe 4ª
  • Libro di cultura e civiltà “OK UK!”, classe 4ª

PER IL DOCENTE

  • 5 GUIDE ai testi
  • 5 CD audio in formato mp3
  • Test Book (classi 1ª-5ª) + CD audio
  • DVD M.I.O Book 
  • 2 GUIDE PAGE TO STAGE (attività di storytelling drama time)
  • 5 BIG BOOKS, libri maxi formato dei testi di narrativa
  • GUIDA SCRATCH AND STORIES (coding and digital storytelling)
  • FLASHCARDS FOTOGRAFICHE
Pubblicato il Lascia un commento

Officina delle Discipline – Sussidiario delle discipline 4-5

 Il sussidiario delle discipline OFFICINA DELLE DISCIPLINE del Gruppo Editoriale Raffaello è un progetto per il biennio che valorizza, promuove e facilita la didattica inclusiva:

  • ad ogni disciplina è dedicato un volume costituito da una prima parte di sussidiario e da una seconda parte di quaderno operativo, oltre ai fascicoli di mappe e riassunti semplificati (uno per ciascuna disciplina), che aiutano a organizzare le conoscenze e a esporre;
  • la didattica del progetto si basa sull’APPRENDIMENTO GLOBALE, che mira allo sviluppo di un metodo di studio strutturato e funzionale al raggiungimento delle competenze di base e alla risoluzione delle prove INVALSI;
  • le numerose attività presenti nei testi base e nei quaderni operativi sono estremamente graduali;
  • il concetto di inclusività ricorre anche nelle verifiche a livelli (due volumi per anno divisi in antropologico e matematico-scientifico) e al sistema di valutazione e autovalutazione;
  • il progetto offre, inoltre, validi strumenti per il raggiungimento dei traguardi fissati dalle Competenze chiave europee: pagine di Clil, Coding, compiti di realtà, Cittadinanza, Cittadinanza digitale, STEAM, Tecnologia e Lapbook.
  • l’aspetto grafico è chiaro e ordinato, curato nel font arioso e leggibile, nelle immagini scelte e nella composizione della pagina;
  • le illustrazioni e le numerose foto rendono il testo accattivante e motivano allo studio;
  • in regalo con la Biblioteca dei lettori 4 titoli di narrativa per la classe con argomenti legati alle discipline.


Io imparo facile

A richiesta i volumi con percorsi semplificati per alunni con BES e DSA, anche in versione audio scaricabile on-line.

Pubblicato il Lascia un commento

OFFICINA DEI LINGUAGGI

Il progetto si basa su precise impostazioni metodologiche quali: promuovere il piacere di leggere, valorizzare le esperienze e le conoscenze degli alunni; favorire la motivazione; attivare conoscenze e abilità; stimolare gli scambi comunicativi, l’ascolto, la riflessione sulle competenze personali, l’ampliamento del lessico e l’apprendimento collaborativo.

Fin dai primi giorni gli strumenti di lavoro sono vari e numerosi: l’allegato Evviva si ricomincia e la sezione introduttiva Pronti, si ricomincia! aiutano il ripasso e la valutazione delle preconoscenze degli alunni.

Il percorso delle letture è strutturato in unità testuali, tematiche e stagioni. Prima di affrontare ogni tipologia testuale trovano spazio proposte per la visione di film e suggerimenti di lettura legati alla tipologia proposta, allo scopo di stimolare l’alunno ad affrontare, con curiosità e motivazione, ogni genere testuale.

Ogni unità guida l’alunno a cogliere i principali elementi testuali di ogni genere, attraverso due tipi di attività principali: da una parte l’analisi degli elementi caratteristici di ogni tipologia; dall’altra la comprensione e l’arricchimento lessicale formulate in modalità Invalsi.

Nelle sezioni tematiche e in quelle stagionali si propongono argomenti vicini al vissuto dei bambini lasciando spazio al piacere di leggere, all’esposizione orale, al confronto con gli altri (circle-time) e alla scoperta dei propri sentimenti, allo scopo principale di affinare le loro capacità empatiche. Le attività di Tinkering, legate alle metodologie Steam e Coding, e le pagine di CLIL, per l’arricchimento del vocabolario inglese, caratterizzano le sezioni stagionali.

I fascicoli GrammaMAP e ItaMAP guidano all’utilizzo di mappe cognitive e permettono di acquisire gradualmente le metodologie indispensabili per affrontare lo studio, memorizzare le nuove conoscenze relative alle difficoltà grammaticali e all’analisi delle tipologie testuali e organizzare le informazioni in una visione d’insieme.

L’allegato Laboratorio di italiano è composto da diverse sezioni: il Quaderno di scrittura che si caratterizza per lo stretto collegamento con l’antologia; la sezione GRAMMAesercizi, un vero e proprio eserciziario di grammatica;  il percorso di prove INVALSI finalizzato al superamento della prova ufficiale di classe 5a; la parte di Arte e Musicache affronta e approfondisce gli elementi essenziali della grammatica artistica e musicale con due excursus sulla storia dell’arte e sui musei, utili per sviluppare nei bambini la consapevolezza del nostro ampio patrimonio culturale.

Per l’insegnante e la classe

  • Guida al testo
  • Il M.I.O. BOOK docente (DVD)
  • Il M.I.O. BOOK studente (scaricabile)
  • CD-Audio in formato MP3 con la versione audio di tutti i testi
  • Poster attivo di grammatica
  • Poster sulle tipologie testuali

Io imparo facile

A richiesta i volumi con percorsi semplificati per alunni con BES e DSA, anche in versione audio scaricabile on-line.

Pubblicato il Lascia un commento

All’esame la mini-riforma di M5S e Lega: dopo 45 anni si rinnovano gli organi collegiali

Prende forma il testo del ddl contenente la legge delega con la quale il Parlamento assegna al Governo il compito di riformare alcune materie relative a scuola ed università. All’interno del documento ci sono molte novità per la scuola: dagli organi collegiali regolati dal DPR 416/74 ai rapporti con i dirigenti, dalla modulistica semplificata alla razionalizzazione degli enti scolastici di valutazione e molto altro.

LA PROPOSTA IN ATTO

Per quanto riguarda gli organi collegiali, sintetizza la rivista Orizzonte Scuola, il testo della legge delega invita il governo a ridurre il numero dei componenti degli organi degli enti sottoposti alla vigilanza del Miur. A proposito degli organi collegiali territoriali della scuola, si punterà ad eliminare sovrapposizioni di funzioni e ridefinire la relazione e le competenze con i dirigenti scolastici, dopo l’approvazione della scuola autonoma.

Il testo prevede anche che le funzioni e i compiti amministrativi in tema di cessazioni dal servizio, progressioni e ricostruzioni di carriera, trattamento di fine rapporto del personale della scuola, nonché di ulteriori compiti e funzioni non strettamente connessi alla gestione della singola istituzione scolastica siano riallocati.

Il disegno di legge prevede, inoltre, che vengano soppressi o fusi enti ed agenzie, preposte alla valutazione di scuola e università, per essere trasformati in uffici dello Stato o di altre amministrazioni pubbliche. Infine, per quanto riguarda lo sport a scuola, il testo prevede un riordino e la promozione dell’attività sportiva inclusa la creazione di una federazione nazionale.

LO STUDIO ANIEF

Anief ha provato ad anticipare le conseguenze dell’eventuale approvazione del testo così come si compone oggi e sul quale il Governo appare molto determinato perché si approvi al più presto. Premesso che si tratta di un testo molto generico, ancora privo di proposte dettagliate, il sindacato ritiene che per quanto riguarda gli organi collegiali, il ddl invita il Governo a ridurre il numero dei componenti degli organi degli enti sottoposti alla vigilanza del Miur. La novità si collocherebbe all’interno di una complessa revisione delle norme vigenti, a partire dal Testo Unico, il decreto legislativo 297 del 1994.

Per quanto riguarda gli organi collegiali territoriali della scuola e l’intenzione di eliminare sovrapposizioni di funzioni e ridefinire la relazione e le competenze con i dirigenti scolastici, Anief ribadisce la necessità di tenere ferma la gestione collegiale delle decisioni.