Gli allarmi si chiamano supplentite e precariato. Problemi che non s’arrestano, anzi. Il 2020, per Anief, sarà un ennesimo anno in cui contrastare queste emergenze.
“Noi preghiamo il presidente del Consiglio – sottolinea Pacifico – che ha l’interim in di questo momento, e i futuri ministri Azzolina e Manfredi, di intervenire subito con soluzioni tampone, che non possono essere diverse da quelle indicate da Anief. La prima cosa importante per il personale docente è consentire il reclutamento dalle graduatorie d’istituto: non si possono aspettare due o tre anni e avere quasi 300 mila supplenti in attesa dei nuovi concorsi, se anche i concorsi si dovessero fare nel minor tempo possibile servirà oltre un anno e mezzo. C’è la possibilità entro giugno di consentire alle graduatorie d’istituto provinciali di dare supplenze annuali o fino al termine delle attività, ma anche scorrerle nel momento in cui sono esaurite le graduatorie ad esaurimento. In questo modo andremo a decurtare subito tutti i precari di seconda e terza fascia e andremo finalmente a diminuire quella supplentite che caratterizza la scuola italiana”.
L’auspicio è passare presto a una fase operativa, con la riapertura dei tavoli al Miur, anche se servirà ancora un po’ di tempo. “Il problema del precariato – osserva il leader del giovane sindacato rappresentativo – non è stato risolto. L’Anief lo ha denunciato durante lo sciopero del 12 novembre, durante le audizioni parlamentari, all’opinione pubblica e attraverso la stampa. Il problema del precariato è veramente grande, molto probabilmente ci vorranno ancora diversi giorni prima che si possa di nuovo riaprire tutti i tavoli al Ministero, visto lo spacchettamento tra Ministero dell’Istruzione e Ministero dell’Università e Ricerca”.