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Da ora in Lazio stop al certificato medico per la riammissione a scuola

La data è arrivata: dal 24 ottobre non ci sarà più bisogno di portare il certificato medico per ritornare a scuola dopo 5 giorni di malattia. La rivoluzione in regione Lazio era stata approvata lo scorso settembre (ne abbiamo parlato qui): faceva parte del Collegato, una sorta di “Milleproroghe” su scala regionale. Da ora diventerà operativa.

La soddisfazione dell’assessore D’Amato

Alessio D'Amato (foto: Consiglio Regionale del Lazio)
Alessio D’Amato (foto: Consiglio Regionale del Lazio)

L’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, applaude alla scelta della giunta: «Un’importante semplificazione che porta meno burocrazia per le famiglie e gli istituti scolastici. Una scelta che riduce la burocrazia senza abbassare i livelli della prevenzione in una Regione come il Lazio che è leader in Italia per quanto riguarda le coperture vaccinali e che ha esteso la continuità assistenziale pediatrica anche al sabato, la domenica e nei festivi».

La settima regione certificato-free d’Italia

Il Lazio è la settima regione a eliminare l’obbligo di certificato medico in Italia. Prima della giunta Zingaretti scelte simili erano state prese in Lombardia, Friuli Venezia-Giulia, Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna e Umbria.

Le eccezioni

La certificazione medica potrà essere necessaria in un solo caso, ossia quando sussistono “misure di profilassi previste a livello nazionale e internazionale per esigenze di sanità pubblica” (come ad esempio epidemie).

 

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Lazio: addio certificati medici per il rientro a scuola

Dopo Lombardia, Friuli Venezia-Giulia, Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna e Umbria, anche la Regione Lazio decide che il certificato medico per il rientro dei bambini a scuola è inutile. Nel Collegato (legge semplificazione) che verrà approvato nelle prossime ore verrà cassato l’obbligo di presentare regolare certificato medico dopo 5 giorni di malattia.

“Un inutile aggravio, anche economico, alle famiglie e alle amministrazioni”, commentano dalla Giunta guidata da Zingaretti.

Ma è davvero inutile?

Il Messaggero, che oggi riprende la notizia, ha raccolto le parole dell’assessore competente in materia della giunta laziale, Alessio D’Amato, che a sua volta cita gli esperti dell’istituto Spallanzani.

Secondo i ricercatori il periodo davvero pericoloso è quello dell’incubazione, ed è in questo periodo che si rischiano i contagi. Non certo dopo la convalescenza.

I precedenti

A favore della scelta della Regione Lazio c’è anche una sentenza del Consiglio di Stato chiamato a esprimersi sulla stessa cancellazione dell’obbligo quando a proporlo fu la Liguria.

Nel 2014 il Consiglio di Stato si pronunciava ritenendo “legittima l’abolizione dei certificati di riammissione a scuola dopo i 5 giorni di assenza”.

Le eccezioni

La certificazione medica potrà essere necessaria in un solo caso, ossia quando sussistono “misure di profilassi previste a livello nazionale e internazionale per esigenze di sanità pubblica” (es.  epidemie).

Da quando verrà abolito l’obbligo di certificato medico?

La legge regionale verrà discussa nelle prossime ore. Il Collegato è una sorta di legge-calderone che tocca diversi temi; l’articolo che sorpassa l’obbligatorietà del certificato medico per il rientro a scuola dopo 5 giorni di assenza è il numero 36. Il provvedimento diverrà quindi operativo appena la legge verrà approvata, quindi sarà già valido in Lazio per l’anno scolastico 2018/19.

I presidi: tornare al medico scolastico

Sempre interpellato dal Messagero, il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi del Lazio Mario Rusconi palesa qualche perplessità e invoca la reintroduzione del medico scolastico per far fronte a questo cambiamento.