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“Rossini per la scuola”, l’8 e il 9 marzo un convegno internazionale di studi sul grande compositore

La Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, in collaborazione con il Comitato Nazionale per l’Apprendimento Pratico della Musica per tutti gli studenti del Miur e Università degli Studi Roma Tre -Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo e con il patrocinio della Fondazione Rossini di Pesaro, organizza Rossini per la scuola, convegno internazionale di studi dedicati al grande compositore italiano venerdì 8 e sabato 9 marzo all’Università Roma Tre (Aula 1 DAMS, via Ostiense 139 –Roma). Un’iniziativa in continuità con quella organizzata lo scorso novembre, sempre dedicata al Maestro pesarese nel 150° anniversario della nascita, che vedrà alternarsi studiosi ed esperti di fama internazionale, provenienti da istituzioni e ambiti disciplinari diversi in una due giorni che vuole raccontare e analizzare le importanti implicazioni didattiche del lavoro di Gioachino Rossini, il più importante compositore d’opera della prima metà del XIX secolo.

Ricordare la figura di Rossini significa prima di tutto riconoscere un passaggio fondamentale della storia della cultura italiana, rimosso finora dai paradigmi dell’insegnamento scolastico: il ruolo dell’opera lirica non solo sul piano musicale, ma anche su quello teatrale, politico, letterario, artistico, economico, tecnologico.

Dal punto di vista dell’insegnamento, l’opera italiana rappresenta poi un caso straordinario, unico per funzionalità didattica e capacità di esercitare attrazione sugli studenti: oltre al fatto musicale (le voci e l’orchestra), contribuiscono allo spettacolo l’elemento letterario (il libretto), l’elemento teatrale (l’azione dei personaggi), l’elemento visivo (scenografie e costumi), quest’ultimo declinato -modernamente -anche attraverso l’impiego delle nuove tecnologie. Ciascun aspetto off-re la possibilità ai docenti di creare percorsi di approfondimento, anche interdisciplinari, in funzione dei diversi temi storici, filosofici, politici, mitologici, artistici, linguistici, letterari, sociali e culturali richiamati dalle singole creazioni dei grandi maestri del melodramma.

I compositori di melodrammi, e in particolare Rossini, sono infine grandi maestri dell’emozione: l’opera lirica è in fondo una potente scuola dei sentimenti, che offre ai suoi spettatori la rappresentazione formalizzata di un universo affettivo, tramite l’esemplificazione di conflitti-modello e di soggetti drammatici memorabili.

In questo senso, le opere di Gioachino Rossini costituiscono una ricca miniera di suggestioni e spunti in varie direzioni: dal Tancredi al Guglielmo Tell, i melodrammi rossiniani trattano temi attuali e utili alla discussione critica.

L’ultima sessione del convegno è dedicata alla presentazione critica di progetti didattici incentrati su Rossini, messi in atto da docenti e studenti delle scuole di ogni ordine e grado nell’ambito del progetto “Rossini va a scuola”, coordinato dal Comitato nazionale per l’apprendimento della musica pratica per tutti gli studenti, presieduto dal professor Luigi Berlinguer.