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Mazzucchi nuovo direttore del dipartimento di Studi Umanistici della Federico II

È Andrea Mazzucchi il nuovo Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Eletto nella mattina del 15 dicembre 2020, subentra al filosofo Edoardo Massimilla e guiderà il Dipartimento per i prossimi tre anni, da gennaio 2021.

Mazzucchi, ordinario di Filologia italiana e di Filologia dantesca, è stato componente del Senato Accademico ed è attualmente Presidente della Scuola delle Scienze Umane e Sociali dell’Ateneo federiciano.

La dedizione al lavoro è stata la caratteristica della sua brillante carriera accademica, fino all’ascesa alla guida del Dipartimento di Studi Umanistici. Filologo moderno e abile divulgatore, ha innovato gli studi sui manoscritti rendendoli accessibili e, al tempo stesso, appassionanti per le nuove generazioni.

Innovazione che dimostra costantemente, ad esempio, nella direzione, presso la Biblioteca Oratoriana dei Girolamini di Napoli, della Scuola di Alta Formazione in ‘Storia e filologia del manoscritto e del libro antico’, nata da un accordo tra l’Università degli Studi di Napoli Federico II e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. Un percorso suggestivo che ha, inoltre, riconsegnato alla comunità l’immenso patrimonio librario del complesso Oratoriano.

Il Dipartimento di Studi Umanistici raccoglie l’eredità dell’antica Facoltà di Lettere e Filosofia ed è il più grande della Federico II con 190 docenti e ricercatori e un’offerta didattica articolata, tra l’altro, in 16 corsi di laurea triennali e magistrali e 4 dottorati di ricerca. Un Dipartimento intriso nel territorio che, con le sue molteplici attività, offre contributi costanti alla politica culturale e alle attività di terza missione che l’Ateneo federiciano mette in campo.


“Bisognerà proseguire nell’operazione di valorizzazione della ricca tradizione dei saperi umanistici, che rappresenta un’asse centrale nella ricerca e nell’offerta formativa del nostro grande Ateneo – dichiara Andrea Mazzucchi -. Continuando a garantire alta qualità, nel campo della ricerca e in quello dell’offerta didattica, il Dipartimento nei prossimi anni dovrà migliorare strutture, attrezzature e servizi agli studenti”.
Membro dell’Accademia pontaniana, Mazzucchi coordina il Dottorato di ricerca in ‘Testi, tradizioni e culture del libro. Studi italiani e romanzi’ presso la Scuola Superiore Meridionale.
Vicepresidente del Centro Pio Rajna per la Ricerca letteraria, filologica e linguistica, e membro del Consiglio direttivo della Casa di Dante in Roma, fa parte delle Commissioni scientifiche preposte all’Edizione Nazionale degli Antichi Commenti e alla Nuova Edizione Commentata delle Opere di Dante.

Professore, ricercatore, ma ancor più studioso della letteratura italiana medievale con particolare attenzione all’opera di Dante, alla sua prima ricezione, al rapporto tra testo e immagine nella tradizione manoscritta. È componente del Comitato nazionale per le celebrazioni del Settecentenario della morte del Sommo Poeta.

Dirige con altri illustri colleghi prestigiose riviste e collane scientifiche, ha coordinato l’ambito di ‘Discipline Storiche, storico letterarie e storico artistiche’ del Piano Nazionale per la Ricerca 2021-2027.  Il suo ultimo lavoro, in ordine di tempo, è la curatela al volume di Enrico Malato “Nuovi studi su Dante. Lecturae Dantis, note e chiose dantesche”, uscito il 26 novembre del 2020 per Bertoncello Artigrafiche. Un volume che conferma il costante rapporto diretto con i testi per decifrare l’universo dantesco

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Pandemia e emergenza cibo: la Federico II promuove ‘Tecnologie 4.0 Agricoltura e Territori’

sede centrale federico ii

Al tempo del Coronavirus è anche emergenza cibo. La pandemia ha reso evidente le criticità mondiali dei sistemi agroalimentari, è necessario, quindi, ripensare strategie future a partire dalle tecnologie, dalla digitalizzazione, dall’importanza centrale delle realtà locali.

Lunedì 7 dicembre, alle 11, di questi temi si discuterà nel corso dell’incontro ‘Tecnologie 4.0 Agricoltura e Territori’, in diretta streaming, sulla pagina Facebook ‘Rural Hack’. Matteo Lorito, rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Nicola Caputo, assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Maurizio Martina, deputato e componente della XIII Commissione Agricoltura, Alex Giordano, direttore scientifico del progetto di ricerca-azione RuralHack e Simona Elmo, coordinatrice del progetto SIBaTer – Supporto Istituzionale alla Banca delle Terre, si confronteranno sul tema. L’incontro sarà moderato da Annalisa Gramigna della Fondazione IFEL – Istituto per la Finanza e l’Economia Locale.

sede centrale federico ii
La sede centrale dell’Università Federico II di Napoli (foto: Wikicommons)

A concludere la mattinata sarà Giuseppe Provenzano, Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale.

Un appuntamento che, a partire dal nuovo libro di Maurizio Martina, ‘Cibo Sovrano. Le guerre alimentari globali al tempo del virus‘, che analizza come il Covid-19 ha travolto anche il settore delle materie prime, e quindi anche la catena di approvvigionamento del cibo, si soffermerà sul ruolo operativo delle politiche regionali in relazione all’azione nazionale ed europea, dei nuovi sistemi di produzione, di conoscenze innovative e delle tecnologie, del recupero di aree rurali abbandonate che sono attori fondamentali per le strategie future.

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HI HUB, a Napoli un centro per promuovere la crescita dell’healtcare in Italia

In queste ore viene presentato un hub dedicato alle Tecnologie Mediche presso il Centro Servizi Metrologici e Tecnologici Avanzati (CeSMA) del Complesso Universitario San Giovanni a Teduccio (NA), nato dalla collaborazione tra Università Federico II e Medtronic Italia, per promuovere l’innovazione e la crescita nel settore Healthcare in Italia, migliorare la salute delle nostre comunità e creare opportunità per i giovani e per le imprese.

HI – HEALTHTECH INNOVATION HUB. Il polo per lo sviluppo delle tecnologie per la salute in Italia verrà presentato in videoconferenza stampa con il contributo di Matteo Lorito, neo eletto Magnifico Rettore Università degli Studi di Napoli Federico II e Michele Perrino, Presidente e Amministratore Delegato Medtronic Italia.

Le conclusioni sono affidate a Gaetano Manfredi, Ministro Università e Ricerca.

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Università, turismo post Covid nel corso della Federico II di Napoli

«Il turista d’oggi è più consapevole e esigente, più attento ad una serie di fattori come la sicurezza – ad esempio in tema di sanificazione – e la qualità. Queste esigenze impongono l’aumento dell’offerta. In tutta la filiera turistica chi presta maggiormente attenzione a questi fattori sono quelle dell’ospitalità, nello specifico le imprese alberghiere. Oggi, soprattutto nelle strutture di livello medio e alto, si ha la percezione che si può viaggiare col Covid». A parlare è la professoressa Valentina Della Corte, coordinatrice del primo Corso di Laurea Triennale in Italia ad Orientamento Professionale in Hospitality Management dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Durante il lockdown, infatti, l’ateneo partenopeo ha lanciato un osservatorio con l’università del South Florida per verificare la percezione dei turisti di tutto il mondo nelle varie fasi dell’emergenza sanitaria. Le risultanze entreranno nei contenuti del nuovo anno di studi con massimo aggiornamento sul tema. Il bando per formare 50 professionisti pronti a lavorare nel mondo del turismo è online al link http://www.hospitalitymanagement.unina.it/selezione/ e sarà possibile fare domanda entro il 31 agosto alle ore 12 per la prova orale a distanza a partire dal 7 settembre.

Nel nuovo anno sono previsti una serie di seminari per avere il polso dell’andamento del settore e sue le prospettive. Si darà maggiore attenzione alla sostenibilità e alla qualificazione dell’offerta delle imprese, oltre al potenziamento della digitalizzazione grazie all’intesa con il dipartimento di ingegneria elettronica, l’incubatore federiciano Campania New Steel e il Cesma di San Giovanni, con laboratori in collaborazione con istituzioni culturali (come il teatro San Carlo) e i vertici di Trip Advisor Italia. Verrà potenziata la lingua straniera con docenti madrelingua non solo per la lingua inglese e tenuto un corso sulle soft skills, fondamentali per l’ingresso in azienda, per potenziare leadership, team building e autostima.

«Proseguiremo con la didattica rovesciata uno schema con comporta un grande investimento per i docenti, laddove non c’è solo lezione frontale ma vengono forniti elementi agli studenti per lavorare. Lo scorso anno hanno partecipato a challenges importanti con l’ambasciata americana per realizzazione di video promozionali e una sul brand nel corso di “fondamenti di management” con la professoressa Karin Reinhardt della University of Ravensburg». I nuovi entrati lavoreranno con quelli del secondo anno, capacità di trasmissione della conoscenza e confronto.

Promosso dal Dipartimento di Economia, Management e Istituzioni con il supporto del Dipartimento di Agraria, il corso in Hospitality Management ha attirato iscrizioni anche da  Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e Regno Unito. Grazie agli accordi con numerosi partner, come Best Western, Mariott, Hilton, Starhotels e aziende di spicco sul territorio nazionale ed internazionale, è previsto un immediato inserimento nel mondo del lavoro.

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Start Cup Campania, dal 21 maggio il terzo ciclo di incontri formativi

Parte giovedì 21 maggio 2020 il terzo ciclo di incontri formativi online rivolto ad aspiranti startuppers, organizzato da Start Cup Campania, premio per l’innovazione promosso dalle sette Università campane.

Curato dal professore Pierluigi Rippa dell’Università Federico II, il ciclo vedrà come protagonisti gli incubatori d’impresa campani che, con le Università, contribuiscono a formare la rete dell’ecosistema sistema innovativo regionale, negli ultimi anni divenuto ancora più coeso sotto la spinta dall’Assessorato all’Innovazione, Internazionalizzazione e Startup della Regione Campania.

Gli incubatori illustreranno le proprie attività, le modalità con cui supportano la nascita di nuove imprese e i servizi offerti al tessuto delle startup e degli spinoff universitari.

Si partirà con i due incubatori certificati, Campania New Steel e 012 Factory, poi interverranno l’incubatore per imprese sociali Dialogue Place, il Centro Incubatore Servizi Napoli Est del Comune di Napoli, Seed Up, ed infine Sella Lab e Giffoni Innovation Hub

Gli incontri saranno moderati dai docenti delle università campane che fanno parte del direttivo del premio: Giuseppe Lucio Gaeta, dell’Università L’Orientale, Presidente dell’edizione 2020 di Start Cup (la presidenza del Premio è tenuta ogni anno da uno dei sette atenei), Pierluigi Rippa, dell’Università Federico II, Mariavaleria Del Tufo dell’Università Suor Orsola Benincasa, Francesca Michielino dell’Università di Salerno,  Luigi Moschera dell’Università Parthenope, Riccardo Resciniti dell’Università del Sannio e Luigi Zeni dell’Università dell’Università Vanvitelli.

Gli incontri sono aperti a tutti coloro, provenienti dal mondo accademico e non, che abbiano interesse a sviluppare idee di impresa. Il calendario completo degli incontri è disponibile sul sito web della Start Cup all’indirizzo www.startcupcampania.unina.it.

“Gli incubatori di impresa rappresentano un elemento chiave per verificare il grado di fattibilità delle idee dei ricercatori e degli studenti. Il tempo di ingresso sul mercato è un passaggio critico per evitare la famosa “death valley”. Il supporto degli incubatori campani si è rivelato vincente, basti guardare i risultati ottenuti dalla Regione Campania in termini di startup nate negli ultimi anni, e le nuove imprese che fuoriescono dall’ecosistema universitario presentano una base scientifica e tecnologica in grado di dar vita ad aziende solide e strutturate (esempi sono Softmining, Megaride, Sophia Hi Tech, Micronature)”, spiegaa Pierluigi Rippa, docente della Federico II.

Soprattutto in momenti di cambiamento come quello che stiamo vivendo è utile ragionare su innovazioni che sappiano soddisfare nuovi bisogni della collettività e supportare trasformazioni virtuose del nostro modo di vivere. Anche per questo motivo, oggi assume particolare valore il lavoro di promozione di innovazione e imprenditorialità che le Università campane, già da diversi anni, compiono in sinergia attraverso Start Cup. Malgrado le difficoltà dettate dall’emergenza sanitaria, il lavoro sull’edizione 2020 del premio è andato avanti senza esitazioni e la risposta dei giovani campani è stata straordinaria, con una partecipazione alle attività formative che sin qui è decisamente superiore a quella che abbiamo registrato nelle ultime edizioni”, sottolinea Giuseppe Lucio Gaeta, Presidente dell’edizione 2020 di Start Cup.

https://www.mondodocenti.com/prodotto/prodotto-230/

Il premio Start Cup Campania, promotore dell’iniziativa formativa, si rivolge a studenti, ex studenti, dottorandi, ricercatori, docenti e personale tecnico amministrativo delle università della Campania, con un bando che li invita a presentare un business plan basato su un’idea imprenditoriale che valorizzi la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica. In palio premi per le cinque migliori idee oltre a riconoscimenti speciali per la migliore idea sviluppata nel mondo delle Scienze umane e sociali, per il miglior progetto sviluppato da studenti, per le pari opportunità e l’imprenditoria femminile e per la migliore idea nata dalla contaminazione tra ambiti disciplinari diversi. La deadline per partecipare al bando è stata appena prorogata al giorno 12 luglio 2020.

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FS Mobility Academy Federico II: è on line il bando per le selezioni

fsmobility academy

È online il bando per la presentazione delle domande di partecipazione alla seconda edizione di FS Mobility Academy, il percorso di formazione gratuito nato dalla cooperazione tra FS Italiane S.p.A. e l’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Dopo il successo della prima edizione terminata con il 100% di allievi occupati a tempo indeterminato entro i 30 giorni dalla chiusura della fase di formazione, sono aperte le selezioni per il nuovo percorso.

Il bando di selezione è aperto a laureati magistrali/specialistici di numerose classi di laurea in ingegneria ed economia. Il corso di alta formazione è mirato a formare competenze specialistiche sulla mobilità ed il trasporto integrato e multimodale di persone e merci. La seconda edizione rivolge particolare attenzione ai temi della innovazione tecnologica e della sostenibilità dei trasporti. La didattica è orientata ad un approccio innovativo e fondato su tecniche di apprendimento attivo ed esperienziale. Il corso prevede 320 ore tra lezioni frontali, seminari e visite tecniche ad impianti, 480 ore di laboratori di sperimentazione e 450 ore di project work presso le aziende del Gruppo FS.

Il percorso formativo si terrà da marzo a novembre 2020. Le fasi didattiche che precedono i project work in azienda si svolgono nel Polo Universitario della Federico II di San Giovanni a Teduccio, nel centro del sistema delle Academy federiciane.

Il bando è online sul sito www.fsacademy.unina.it.

È possibile iscriversi fino al 7 febbraio 2020.

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Dal Kenya alla Whirlpool passando per l’Università: torna il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli 2019

Un appello per Silvia Romano, la giovane cooperante rapita un anno fa in Kenyaaffinché non cali il silenzio sulla sua scomparsa. Lo lanceranno da Napoli i rappresentanti delle Ong e delle associazioni umanitarie internazionali (come Amnesty ed Emergency) in occasione dell’apertura della XI edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, in programma il 20 novembre 2019.

Un’edizione, questa, dedicata all’ambiente, come da titolo “Il Clima che verrà”, ma che guarda anche all’attualità e alle cronache degli ultimi mesi, e che toccherà luoghi come il carcere di Poggioreale, l’Università e lo stabilimento Whirlpool di via Argine.

IL FESTIVAL INTERNAZIONALE

Il Festival si dividerà in due parti: dal 20 al 23 novembre sarà Eventi Internazionali e al contempo itinerante.

La giornata di apertura (mercoledì 20 alle ore 9.30, Sala Giunta di Palazzo San Giacomo) offrirà un’ occasione straordinaria per parlare del lavoro delle Organizzazioni Non Governative (ONG) e chiedere a gran voce il ritorno a casa della cooperante Silvia Romano. Saranno presenti giornalisti dell’AGI Angelo Ferrari e Luciano ScalettariRossella Miccio in rappresentanza di Emergency, Riccardo Noury in rappresentanza di Amnesty Italia, Angelica Romano di “Un Ponte per…”, il comandante Tommaso Stella di “Nave Mediterranea” e altre organizzazioni di carattere nazionale. Nel pomeriggio, l’apertura ufficiale dell’XI Festival nello Spazio Comunale Piazza Forcella (alle 19.00) ore 19.00, vedrà Francesco Quatrano, attivista e collaboratore della regista Iara Lee, presenterà il movimento Cultures of Resistance e l’ultimo film della cineasta sull’affondamento delle Isole Salomone, “WANTOKS – Dance of Resilience in Melanesia”. Chiuderà la serata un ricordo dell’antropologo svizzero Bruno Manser, scomparso in Borneo nel 2000, vittima dei padroni del traffico del legno nel sud est asiatico.

Giovedì 21 il Festival si sposterà, come ormai consuetudine, alla Casa Circondariale “G. Salvia” di Poggioreale con una riflessione sul mito del “boss” attraverso un film ironico di Giovanni Meola, “Bando di concorso”, e una discussione, moderata dal giornalista Sandro Ruotolo, con alcuni testimoni privilegiati, tra cui il cantautore Maldestro e don Franco Esposito, cappellano del carcere. Nel pomeriggio, a Piazza Forcella, ci sarà un dibattito organizzato dall’Atlante dei conflitti e delle guerre del mondo, pubblicazione giunta alla nona edizione, per affrontare il tema delle conseguenze delle guerre sui civili e sulla natura. 

Venerdì 22 novembre il Festival sbarca all’Università. Alle 9.30 al Dipartimento di Giurisprudenza (via Porta di Massa – aula 28) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II saranno di scena le associazioni Fridays for Future e Teachers for Future di Napoli che racconteranno le loro azioni a sostegno dell’ambiente introdotte dal professor Antonio Cavaliere (docente di Diritto Penale – Univ. Federico II), dalle iniziative antinucleari di Padre Alex Zanotelli, dalle riflessioni scientifiche dell’ingegner Giovanni de Paoli dell’ENEA e del professor Michelangelo RussoDirettore del DIARC della Federico II. Un intervento molto atteso sarà quello di Tiziana Volta, coordinatrice italiana della II Marcia Mondiale per la Pace. Alle 19 a Piazza Forcella sarà la volta dell’India che riassume in sé gli aspetti più terribili della crisi ambientale legata allo sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali. Il film “She built a country” illustrerà l’esempio di lotta delle donne indiane che resistono alle violenze dello sfruttamento delle miniere di carbone e all’uso di questa risorsa energetica altamente inquinante. A parlarne saranno le giornaliste Daniela Bezzi e Maria Tavernini in collegamento con la ricercatrice Eleonora Fanari e con l’aiuto del fotografo Andrea de Franciscis.

Sabato 23 novembre si chiude la prima parte del Festival con una mattinata nello stabilimento Whirlpool di Napoli, in crisi, e con le testimonianze di sindacalisti ed esperti provenienti da altri siti dove l’inquinamento e i veleni mettono a dura prova il confronto tra occupazione e salute pubblica. Tra questi testimoni dell’ex-ILVA di Taranto, delle Fonderie Pisano di Salerno e rappresentanti della Fiom Lazio e del mondo dell’associazionismo legato alla Terra dei Fuochi. La sera (ore 18) a Piazza Forcella la ricercatrice universitaria Valentina Ripa dialogherà con il regista Marco Bechis del pericoloso trend, non solo climatico-ambientale, dell’Amazzonia e dell’America Latina con la proiezione de “La terra degli uomini rossi – Birdwatchers” dello stesso Bechis. La chiusura (musicale) della serata sarà affidata a Jovine.

IL CONCORSO CINEMATOGRAFICO

Nelle sere dal 27 al 29 novembre, nella monumentale cornice di Maschio Angioino (Napoli), dalle 16 alle 22, saranno proiettati i 31 film che hanno superato il primo livello di selezione del concorso cinematografico. Si tratta di 7 lungometraggi e 24 corti tra cui saranno scelti i due film vincitori (miglior cortometraggio e miglior lungometraggio) dalla Giuria Esperti (composta da Elisabetta Pandimiglio, documentarista romana; Sandro Ruotolo, giornalista; Antonio Prata, direttore del Festival dei Diritti Umani di Lugano; Sandra Lorenzano, docente della Universidad Autónoma de México ed esperta di migrazioni).

Saranno anche assegnate le menzioni YOUTH (per i film destinati ai giovani) a cura di una Giuria Giovani composta da ragazzi tra i 13 e i 20 anni, la Menzione ARRIGONI/MER KHAMIS (per il film più coraggioso e innovatore) assegnata dalla Giuria dei selezionatori interni e la Menzione CLIMA a cura della Giuria Esperti.

La Giuria Popolare, costituita su base volontaria su invito pubblico formulato dal Festival, sarà chiamata ad assegnare la Menzione PLATEA DIFFUSA.

La serata finale, prevista per il 30 novembre, sarà ospitata dalla Biblioteca di Storia Patria del Maschio Angioino. Si chiuderà con una performance musicale di Daniele Sepe.

L’ingresso a tutti gli eventi è gratuito.

INFORMAZIONI UTILI

Il Festival, patrocinato da Amnesty International Italia, appartiene alla sua rete Human Rights Film Network e avrà come partner principali: Comune di Napoli – Assessorato al Turismo e Cultura, Regione Campania, Banca Popolare Etica, l’Ambasciata Svizzera in Italia e l’Associazione 46simo Parallelo di Trento. Media partner saranno il quotidiano “Il Manifesto” (con la sua rivista “Extraterrestre”) e il mensile di cinema “Diari di Cineclub”.

L’XI Festival sarà anche accompagnato dalla mostra W.A.R.S. (Wars And Revolutionary Stories) organizzata dall’Atlante dei conflitti e delle guerre di Trento che sarà ospitata dall’8 novembre al 1 dicembre nella Sala delle Armerie del Maschio Angioino. 

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Career day alla Federico II, occasione unica di incontro tra laureandi/laureati e offerta

università federico II monte sant'angelo napoli

Giovedì 3 ottobre 2019, nel Complesso Universitario di Monte Sant’Angelo, 130 aziende,  nazionali e internazionali, incontreranno giovani laureandi e laureati federiciani.

Colloqui pianificati attraverso una piattaforma che ha dato agli studenti la possibilità di selezionare le realtà a cui inviare la propria candidatura, e alle aziende di rispondere fissando un incontro.

“Il career day abbraccia tutti i Dipartimenti del nostro Ateneo – sottolinea il Rettore della Federico II Gaetano Manfredi -. Un’occasione importante per dare un quadro ai nostri studenti e laureati di quelle che sono le opportunità di lavoro. I nostri sevizi placement miglioreranno sempre di più per garantire il collegamento tra il mondo del lavoro e i nostri laureati.”

L’evento, dedicato a tutte le discipline, sarà inaugurato dai saluti istituzionali nell’Aula Carlo Ciliberto del Complesso Universitario di via Cintia, 26, alle 9.30.

Migliaia i colloqui previsti che si svolgeranno in tutto l’aulario di Monte Sant’Angelo e l’edificio dei Centri Comuni, adibiti ad hoc per la manifestazione, dando spazio al vero e grande motore della giornata, i giovani.

Un appuntamento aperto a tutti, per dare una ulteriore opportunità ai professionisti del futuro.

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Università: alla Federico II un premio per il padre della dermatologia moderna

sede centrale federico ii

Ad un anno dalla scomparsa, un premio ricorda Pietro Santoianni considerato il padre della moderna Dermatologia della Federico II per aver intuito, oltre 50 anni fa, l’importanza dei meccanismi biomolecolari e della tecnologia, trasmettendo ai suoi allievi una capacità di approccio che ha consentito di vincere tutte le sfide della rivoluzione digitale.

Telediagnosi, target therapies, terapie geniche e staminali, farmacologia personalizzata, gestione integrata multidisciplinare del paziente, sono oggi tra le practices insegnate dalla Scuola di Dermatologia diretta dalla Prof. Gabriella Fabbrocini  e applicate dall’Unità Operativa Clinica diretta dal Prof. Mario Delfino, entrambi allievi di Santoianni, con numeri importantissimi: 35mila le visite annue, di cui 15mila di screening, mille per allergologia con oltre 500 ricoveri, 2mila per psoriasi (Psoriasi.unina@gmail.com) , 2mila per malattie sessuali, micologia e parassitologia con analisi di laboratorio, mille visite pediatriche e circa 8mila asportazioni di cui 200 melanomi maligni, (melanomi.nei.unina@gmail.com), 200 tumori spino e basocellulari e 1.500 nevi atipici, oltre alle prestazioni per i pazienti in terapia oncologica (ambulatorio.corporitrovato@gmail.com).  Per evidenziare l’importanza dell’approccio internistico al paziente, la Dermatologia della Federico II ha indetto un premio alla memoria del Prof. Santoianni tra gli specializzandi. Ai vincitori un moderno dermatoscopio. La consegna venerdì

19 luglio, ore 12.00, nella Biblioteca della Clinica Dermatologica, via Pansini. “Il nostro auspicio è che il premio diventi un appuntamento fisso – spiega la Prof.ssa Fabbrocini – e un’occasione di confronto scientifico”.  Seguendo l’insegnamento del Prof. Santoianni, il metodo della dermatologia federiciana è assolutamente innovativo, sia per le terapie sia per l’approccio al malato: “Solo l’interazione  con gli specialisti del territorio e i medici e pediatri di famiglia– spiega il Prof. Delfino – consente diagnosi tempestive e un corretto triage”.

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Una laurea per il parroco simbolo del Rione Sanità

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Nell’Aula Magna storica, il Rettore dell’Università di Napoli Federico II, Gaetano Manfredi, ha conferito la Laurea Magistrale honoris causa in Architettura ad Antonio Loffredo, Parroco del Rione Sanità.

Una figura che negli ultimi tempi si è distinta per il suo operato nella città di Napoli e per avere, attraverso la promozione di molteplici iniziative, declinato la Progettualità come capacità di connettere i valori ambientali, architettonici e storici dei siti e degli spazi urbani, con le ricadute sul piano della costruzione di un senso di Comunità sul quale fondare prospettive di riscatto per il Rione Sanità: una propositività interpretata, anche a livello nazionale, come modello di buone pratiche per la valorizzazione del bene comune e che ha alimentato anche una serie di attività di ricerca e sperimentazione operativa in collaborazione con il Dipartimento di Architettura.

I progetti di valorizzazione avviati da Antonio Loffredo nel Rione Sanità si sono trasformati in percorsi generativi di sviluppo e riscatto sociale, trasformando i monumenti in elementi attivi e propulsivi nella quotidianità e nel presente dei propri abitanti, che ne sono divenuti consapevoli custodi, mostrando la capacità dei luoghi, delle architetture e degli spazi urbani, nonché dell’arte, di sostenere e promuovere le relazioni tra le persone, di imprimere qualità al loro quotidiano e di costruire comunità.

Il suo operato esprime una visione innovativa e fertile dell’uso dei beni comuni e dello spazio pubblico, attraverso pratiche sensibili, inclusive e che provengono dal basso, mostrando in tal modo di comprendere il vero senso della progettualità ed il ruolo civile ed etico dell’Architettura, che condensa nella forma fisica degli spazi cultura, memoria, relazioni umane e prospettive di sviluppo.