Una nuova fumata nera sul concorso per i docenti non abilitati: secondo quanto denunciato dal sindacato Flc-Cgil scuola, il Consiglio di Stato ha chiuso le porte ai numerosi ricorrenti senza il titolo di abilitazione (laureati, insegnanti tecnico-pratici, dottorati di ricerca etc…). Non potranno, quindi, partecipare al concorso riservato ai docenti abilitati, indetto con il Decreto Direttoriale 85 del 1° febbraio 2018.
La sentenza dei giudici
Il sindacato ha ricostruito l’iter: “Il 3 settembre scorso – si legge nella nota pubblicata sul sito ufficiale della FLC -CGIL- il Consiglio di Stato (attraverso l’ordinanza n. 05134/2018) aveva già rimesso alla Consulta la questione della legittimità della disciplina che regola lo svolgimento del concorso con particolare riferimento all’esclusione degli aspiranti senza abilitazione. Pertanto, in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale, il concorso potrà procedere regolarmente’. In altre parole, i giudici hanno attuato una misura di tipo cautelare, considerando che il contenzioso avrebbe potuto condizionare la procedura concorsuale già avviata”.
La FLC-CGIL ha commentato il giudizio del Consiglio di Stato, sottolineando come “le procedure di reclutamento debbano dare certezze a chi intraprende un percorso nella scuola, garantendo regolarità nell’indizione dei concorsi. Ai laureati va assicurato l’accesso ai percorsi abilitanti, che vanno avviati con cadenza regolare. Contemporaneamente, ai docenti abilitati va assicurato un percorso concorsuale che – conclude la nota del sindacato – in tempi brevi porti all’immissione in ruolo, senza i ritardi e le lentezze a cui abbiamo assistito con la procedura riservata del 2018”.