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Concorso straordinario 2020, a poche ore monta la protesta per il mancato stop

Scuola concorsi documenti scrittura uomo

A meno di 48 ore dal concorso straordinario 2020 non si arrestano le polemiche per il mancato rinvio. Anief è tra i più battaglieri: il sindacato in una nota rivolta alla stampa ribadisce il suo “no”.

“Malgrado – spiega il sindacato – le continua richieste motivate di rinvio, Governo e ministero dell’Istruzione non cambiano idea sul concorso straordinario per assumere in ruolo 32 mila nuovi docenti della scuola secondaria previsto dal DD n. 510 del 23 aprile scorso successivo bando del 28 aprile, le cui 64 mila domande sono state presentate entro il 10 agosto: dopodomani sono previste le prime prove scritte e si andrà avanti fino al 16 novembre. E cresce il moto delle proteste, che giungono da ambienti non solo politici. Considerando che le immissioni in ruolo dei vincitori prenderanno il via non prima di dieci mesi, Anief conferma l’esigenza di rinviare le prove e trasformare il concorso straordinario in una procedura finalizzata a graduare e non selezionare gli insegnanti con 36 mesi di servizio, i quali in questo modo avrebbero diritto ad essere assunti per scorrimento di graduatorie per titoli. Se, invece, le prove scritte non dovessero essere rinviate è stata predisposta dall’Ufficio Legale Anief una specifica Istanza/Diffida da inviare al ministero dell’Istruzione e all’Usr di proprio interesse – attraverso preadesione gratuita – per richiedere la predisposizione di prove scritte suppletive”.

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Non è da meno la Gilda degli Insegnanti che già nelle scorse ore aveva definito “scelta di buon senso” un rinvio. Ora si appella direttamente al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “All’ostinazione della ministra Azzolina rispetto al concorso straordinario, rispondiamo rivolgendo un appello al presidente Conte affinché almeno vengano approntate prove suppletive per consentire di partecipare anche ai docenti precari in quarantena, da anni in attesa di un’occasione di stabilizzazione. Con la curva del contagio in costante salita, far spostare i candidati da una provincia ad un’altra, se non addirittura da una regione a un’altra, è un azzardo che andrebbe evitato. Come abbiamo già ampiamente sostenuto, il buon senso dovrebbe indurre il Governo a rinviare le prove a tempi migliori. Alla luce dell’emergenza sanitaria in corso, riteniamo inoltre che sarebbe stato più opportuno vietare del tutto le elezioni per il rinnovo degli organi collegiali e le loro riunioni in presenza e indicare come unica modalità quella a distanza”.

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Campania: De Luca chiude le scuole fino al 30 ottobre

Scuole e università chuse fino al 30 ottobre: il pugno di ferro del governatore campano Vincenzo De Luca travolge l’istruzione regionale ad horas. La chiusura degli istituti scolastici di ogni ordine e grado e degli atenei (ad eccezione delle attività per le matricole) per contenere i contagi da Covid-19 è il punto più controverso dell’ultima ordinanza del presidente della Regione Campania.

L’obiettivo, spiegano dalla Regione, è quello di “limitare al massimo le circostanze di assembramenti pericolosi in ogni ambito, privato e pubblico, e con l’obiettivo di ridurre al massimo la mobilità difficilmente controllabile”.

vincenzo de luca regione campania
Il governatore campano Vincenzo De Luca

La scelta solleva inoltre un’infinità di polemiche, dai presidi ai genitori, e provoca finanche lo sdegno del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, in prima linea per garantire anche in questo periodo la didattica in presenza. “È una decisione gravissima – spiega la responsabile del Dicastero dell’Istruzione in un’intervista in Rai – e profondamente sbagliata e anche inopportuna. Sembra ci sia un accanimento del governatore contro la scuola. In Campania lo 0.75% degli studenti è risultato positvo a scuola e di certo non se lo è preso a scuola. La media nazionale è 0.80. Se c’è crescita contagi non è di certo colpa della scuola”.

Di contro, De Luca difende la sua scelta affidando le sue valutazioni ai canali social.

“Per il livello di contagio altissimo – si legge nel post che motiva la scelta di chiudere le scuole con l’ordinanza 79 – registrato anche nelle famiglie e derivante da contatti nel mondo scolastico, nelle scuole primarie e secondarie sono sospese le attività didattiche ed educative in presenza dal 16 al 30 ottobre. In tutte le scuole dell’infanzia sono sospese le attività didattiche ed educative, ove incompatibili con lo svolgimento da remoto, e le riunioni degli organi collegiali in presenza. Sono sospese le attività didattiche e di verifica in presenza nelle Università, fatta eccezione per quelle relative agli studenti del primo anno”.

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Coronavirus, Azzolina: “Distribuiti oltre 135 milioni di mascherine nelle scuole”

“Ad oggi abbiamo distribuito più di 135 milioni di mascherine nelle scuole di tutta Italia. Anche nella tua scuola o in quella di tuo figlio”. Lucia Azzolina prova così a rimbalzare le critiche degli ultimi giorni. Lo fa su Facebook attraverso un post in cui linka il sito su cui è possibile verificare in tempo reale a che sono le forniture.

lucia azzolina
Lucia Azzolina

“Su questo nuovo sito – si legge – potete verificare periodicamente l’esatta quantità di mascherine e gel disinfettante distribuiti dal Commissario Arcuri in ciascuna scuola italiana: https://bit.ly/3hZN8pu“.

“L’Italia – conclude la Azzolina – è l’unico Paese a fornire mascherine e gel gratuitamente al personale scolastico, agli studenti e alle studentesse. Attenetevi solo a questa fonte ufficiale per sapere quante mascherine e gel ha ricevuto la scuola di vostro interesse”.

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Azzolina scrive agli studenti con disabilità per l’inizio del nuovo anno scolastico

In occasione dell’apertura del nuovo anno scolastico, la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha indirizzato una lettera alle studentesse e agli studenti con disabilità e alle loro famiglie.

lucia azzolina
Il ministro Azzolina

“Credo di poter dire – ha scritto la Ministra – che grazie all’aiuto di tutti voi, delle vostre lettere, dei messaggi, delle sollecitazioni delle Federazioni che vi rappresentano – FISH e FAND in primis –, siamo riusciti a ricostruire un’alleanza solida, che vi garantirà la ripresa che meritate, coinvolgendo tutti gli attori della comunità educante e dei territori del Paese, in un sistema di governance caratterizzato da responsabilità e interoperatività”.

La lettera completa è disponibile a questo link.

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Azzolina a Firenze: “Il 14 settembre si torna a scuola, lo ribadisco”

“Ieri nuova tappa sui territori in vista della ripartenza di settembre: sono stata in Toscana, a Firenze. Come vi ho raccontato, ho iniziato la giornata visitando lo splendido Teatro della Pergola, che ha messo a disposizione i suoi locali per ospitare le lezioni nel nuovo anno scolastico”. Lo afferma Lucia Azzolina in un post Facebook.

“Il 14 settembre, lo ribadisco ancora una volta, si ritornerà a scuola. Stiamo lavorando per questo. E se si parla di aule sovraffollate (le cosiddette classi pollaio) è bene ricordare un po’ di storia e capire da dove nascono: sono il frutto di tagli brutali che sono stati fatti in passato e ai quali noi adesso stiamo rimediando, investendo tanti soldi sulla scuola. Da gennaio ad oggi abbiamo mobilitato sei miliardi”.

“E ora – continua Azzolina – i fondi europei del Recovery Fund ci permetteranno anche di investire di più nell’edilizia scolastica e di ridurre il numero degli alunni per classe. Questo consentirà di fare una didattica migliore, di poter seguire meglio gli studenti. E tranquillizzerà molto anche le famiglie”.

“Al Tavolo regionale per la ripresa, in Toscana, ho potuto apprezzare la collaborazione da parte di tutti gli Enti locali. Ci sono delle criticità, ma risolvibili. Per quanto riguarda gli spazi, verranno anche utilizzati edifici scolastici dismessi. Nel frattempo al Ministero dell’Istruzione stiamo scrivendo il decreto per ripartire l’organico aggiuntivo a tutte le regioni d’Italia”.


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Mobilità docenti, Anief contesta la “soddisfazione” del Ministro Azzolina: “Tanti scontenti”

Le domande di trasferimento dei docenti di ruolo hanno avuto esito positivo nel 49.053 dei casi: il ministero dell’Istruzione ha comunicato che ad avere avuto accesso alla mobilità territoriale sono stati il 54,3%, “per un totale di 8.000 spostamenti circa fuori Regione garantiti agli insegnanti”.

Ma questi dati, motivo di vanto per il Ministro Azzolina, sono in realtà letti in maniera diametralmente opposta dal giovane sindacato Anief.

TANTI SCONTENTI

“A leggere i commenti dei docenti – spiega Anief in una nota stampa – si comprende il grado di insoddisfazione di molti diretti interessati. In prevalenza, si tratta di insegnanti di ruolo che chiedono di avvicinarsi ai propri affetti, quasi sempre coincidenti con la propria terra di origine: ancora una volta, invece, la richiesta è stata negata. Anche in presenza di titoli e servizi, non del tutto considerati, e di posti vacanti e disponibili, che continuano a non essere messi a disposizione per la mobilità perché furbescamente posti in organico di fatto”.

I MOTIVI DEL DISAGIO

“Su Facebook, nel commentare gli esiti della prima fase di mobilità 2020 dei docenti, c’è chi ricorda che come “ogni anno la mobilità” anche quest’anno è stata “un incubo per tutti”; chi rivendica “i diritti di tutti quelli che hanno il blocco quinquennale della mobilità e pure dell’assegnazione provvisoria costretti lontani dai propri affetti”; chi si lamenta per essersi visto negare ancora una volta il trasferimento perché “assunto da concorso 2018 con assunzione a partire da settembre 2019”; una docente sostiene di essere “davvero stanca” di fare sempre il suo “dovere, ma rimanere comunque sempre fuori casa”; il problema è che “siamo ancora tantissime fuori regione. 8000 trasferimenti sono solo briciole!”, chiosa una collega insegnante”.

L’AZIONE DEL SINDACATO

“Proprio per venire incontro alle istanze mosse, spesso a ragione, dei docenti a cui è stato negato il trasferimento di sede scolastica, il sindacato Anief ha avviato una serie di ricorsi, da presentare dopo avere valutato caso per caso. In particolare, il giovane sindacato, al fine di tutelare le categorie escluse e che vogliono far valere i propri diritti rispetto alla mobilità, ha avviato una serie di ricorsi al Giudice del Lavoro“.

I SINGOLI RICORSI

Nello specifico, le impugnazioni contro il mancato trasferimento riguardano:

Ricorso volto a consentire la mobilità ai docenti assunti su posti residui quota 100 con retrodatazione giuridica al 1° settembre 2019

Ricorso avverso la tabella valutazione titoli mobilità, per ottenere, ai fini dell’attribuzione del punteggio per la mobilità 2020/21, la valutazione del servizio pre-ruolo o di altro servizio di ruolo prestato nella scuola paritaria/ nei percorsi di formazione professionale / nelle scuole comunali, o per ogni anno di servizio pre-ruolo o di altro servizio di ruolo effettivamente prestato in scuole paritarie/corsi di formazione professionali/scuole comunali anche situati nelle piccole isole.

Ricorso volto al riconoscimento dell’esonero dal vincolo quinquennale di permanenza nella scuola di immissione in ruolo dei docenti assunti da Fit nell’a.s. 2019/20 (anche ex D.M. 631/2018) con disabilità personale o di un congiunto che si assiste riconosciuta prima del concorso.

Ricorso contro il vincolo quinquennale di permanenza nella sede di immissione in ruolo dei docenti Fit assunti nell’a.s. 2019/20 (anche ex D.M. 631/2018).

Ricorso volto al riconoscimento della precedenza di cui al punto IV del Ccni mobilità anche nei trasferimenti interprovinciali in favore del pendente referente unico che presta assistenza al genitore disabile.

Ricorso contro il vincolo quinquennale per il passaggio da sostegno a posto comune/curricolare computando anche il servizio svolto su posto di sostegno durante il precariato.

Ricorso avverso la tabella valutazione titoli mobilità triennio 2019/22, per la valutazione dell’abilitazione SSIS, del diploma SSIS anche di sostegno (punti 5), del titolo TFA conseguito (anche sostegno) e del servizio militare prestato non in costanza di nomina.

Ricorso avverso la tabella valutazione titoli relativa alla compilazione delle graduatorie interne d’istituto, per ottenere, ai fini dell’attribuzione del punteggio nelle Graduatorie Interne d’Istituto, il servizio pre-ruolo svolto nelle scuole paritarie.

Ricorso avverso la tabella valutazione titoli relativa alla compilazione delle graduatorie interne d’istituto, per ottenere, ai fini dell’attribuzione del punteggio nelle Graduatorie Interne d’Istituto, il servizio pre-ruolo al pari di quello prestato dopo la nomina (punti 6 e per intero).

Ricorso avverso la tabella valutazione titoli mobilità d’ufficio, per ottenere nelle graduatorie interne d’istituto 2019/2020 l’attribuzione del punteggio, anche per la mobilità “a domanda condizionata”, dell’abilitazione SSIS, del diploma SSIS anche di sostegno, del titolo TFA conseguito (anche sostegno) e del servizio militare prestato non in costanza di nomina.

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Azzolina: “Mai detto che la didattica a distanza sostituirà quella in presenza”

«Nessuno ha mai affermato che la didattica digitale possa o debba sostituire la didattica in presenza. La configurazione concettuale e concreta dell’attività a distanza rappresenta una sfida e al contempo un’opportunità, complementare alla didattica in presenza. Nel mese di settembre 2020, le attività didattiche riprenderanno in presenza e in sicurezza su tutto il territorio nazionale».

Lo ha dichiarato la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in audizione al Senato, davanti alla Commissione Istruzione.

lucia azzolina

Resta negli intenti del ministro la digitalizzazione della scuola come priorità del suo Dicastero. “L’emergenza ha fatto anche riemergere con forza problematiche decennali del sistema di Istruzione che ci hanno spinti a interventi immediati, per reagire alla crisi, e che ora ci sollecitano ulteriori interventi che guardino già al futuro”, spiega la Azzolina che poi ribadisce “Abbiamo stanziato oltre 400 milioni di euro, aumentandoli dagli iniziali 200, per potenziare la connettività delle scuole”.

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Scuola, pubblicati oggi i risultati della mobilità dei docenti: per il Miur soddisfatto oltre il 55% degli insegnanti

Oltre il 55% delle richieste soddisfatte. È il dato che emerge dall’analisi degli esiti della mobilità dei docenti per l’anno scolastico 2020/2021 pubblicato negli scorsi giorni sul sito istituzionale del Ministero.

Quest’anno – rendono noto dal Ministero – sono state 108.676 le domande elaborate, di cui 90.306 per la mobilità territoriale e 18.370 per quella professionale. Oltre 96mila i docenti effettivamente coinvolti – al netto delle domande non accoglibili – 78.881 le donne e 17.696 gli uomini. Le domande soddisfatte a livello nazionale sono state 55.008, pari a oltre il 55% del totale dei docenti che hanno partecipato alla mobilità ordinaria. Nel dettaglio, sono state accolte 49.053 domande di mobilità territoriale, il 54,3% di quelle presentate, per un totale di 8.000 spostamenti circa fuori Regione garantiti agli insegnanti.

lucia azzolina
Il ministro Lucia Azzolina

“Aver garantito la procedura mobilità è stato importante e non scontato, dato che eravamo in piena emergenza sanitaria – sottolinea la Ministra Lucia Azzolina -.  Il Ministero ha svolto un grande lavoro, ha supportato il personale, ha portato avanti un’operazione normalmente ordinaria in tempi straordinari. Oggi questo risultato può sembrare scontato, ma ricordo che qualche mese fa non era considerato tale. Abbiamo garantito i diritti degli insegnanti, per 8mila di loro c’è uno spostamento fuori Regione che significa riavvicinamento a casa. Ora lavoriamo per le assunzioni da fare questa estate anche in vista della ripresa di settembre”.

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Lezioni in appartamenti a Scampia, la Palmieri replica a Azzolina: “Venga qui a inaugurare l’anno scolastico”

In merito alle polemiche suscitate da un’infelice esemplificazione del ministro Lucia Azzolina, “non si può non richiamare l’anagrafe scolastica nazionale e regionale: fonte da cui si può evincere senza timore di smentita che al di là degli stereotipi, né Scampia né  numerosi altri quartieri popolosi delle periferie napoletane hanno ‘scuole in appartamenti’. Viceversa, la ricchezza del patrimonio edilizio scolastico napoletano vede una grande varietà di situazioni, con scuole che vanno da fine Ottocento agli anni Ottanta come epoca di costruzione, e solo residuali situazioni di scuole in edilizia privata, che si contano sulle dita di una mano”. 

Lo afferma in una nota stampa l’assessore alla scuola del Comune di Napoli Annamaria Palmieri, in merito alle polemiche per l’affermazione del ministro Azzolina che ha tirato in ballo Scampia dove, a detta del responsabile del Dicastero all’Istruzione, “si fa scuola negli appartamenti”.

L’assessore all’istruzione del Comune di Napoli Annamaria Palmieri

“Permangono, certo, forti difficoltà di manutenzione ordinaria legate allo strangolamento dei bilanci degli enti locali, cui si aggiungono oggi esigenze straordinarie legate alle emergenza Covid, che sono state ampiamente segnalate al governo tramite Anci e Upi. Ma il tema che abbiamo posto come enti locali non riguarda la natura delle strutture ma le misure di adeguamento edilizio necessarie al distanziamento e alla conquista di spazi consoni all’attuazione delle misure di prevenzione sanitaria quale il distanziamento. Spiace che dopo tante interlocuzioni ancora questo non sia chiaro, ci auguriamo che lo diventi al più presto. E invitiamo il Ministro a inaugurare l’anno scolastico a Napoli, così da visitare di persona le nostre belle scuole, a Scampia come in altri quartieri”.

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Azzolina garantisce: “Massima priorità agli alunni con disabilità per la ripresa a settembre”

lucia azzolina

La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha riunito ieri mattina, in videoconferenza, l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica. “Ho ascoltato con piacere le voci di associazioni, studenti, famiglie”, sottolinea la Ministra che prosegue “quella di oggi è stata una riunione molto proficua, che ha confermato un clima di positiva collaborazione fra i componenti dell’Osservatorio e il Ministero. Un confronto che va avanti da tempo”.

Lucia Azzolina

Ieri mattina, prosegue Azzolina, abbiamo “gettato le basi per progetti comuni per il futuro, volti alla costante inclusione di ragazze e ragazzi con disabilità in ogni nostra azione”. Il Ministero “sta definendo il modello nazionale di PEI (Piano Educativo Individualizzato), documento molto atteso che sarà pronto in tempo per il nuovo anno scolastico”.

Guardando alla ripresa di settembre e all’emergenza coronavirus, la Ministra ha assicurato che sarà data massima priorità alle esigenze degli studenti con disabilità “L’amministrazione scolastica lavorerà affinché fin dal primo giorno possano esserci tutti gli insegnanti. E chiederemo ai dirigenti scolastici di metterli al centro delle scelte che faranno per la ripresa, sia da un punto di vista logistico che didattico”.

(fonte: Miur)

https://www.mondodocenti.com/prodotto/fun-for-starters-tch-b-downld-audio-mp3/