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Call veloce, c’è il dl. Ma il sindacato: “Ancora nodi da sciogliere”

lucia azzolina

Prende il via la ‘chiamata veloce’, il meccanismo di assunzione previsto dal Decreto Legge 126 del 2019, approvato lo scorso dicembre, introdotto per velocizzare i tempi di accesso al ruolo per gli insegnanti e coprire più rapidamente le cattedre vacanti. Secondo i calcoli del dicastero dell’Istruzione, tale modalità innovativa di reclutamento “consentirà a molti insegnanti di ottenere più velocemente la cattedra, andando dove ci sono posti liberi. Ma anche di assegnare posti che, altrimenti, rimarrebbero vuoti e sarebbero coperti con contratti a tempo determinato. La procedura è valida anche per il personale educativo”.

IL COMMENTO DELLA MINISTRA

Secondo la ministra Lucia Azzolina, la call veloce “rappresenta una novità assoluta e, insieme alla digitalizzazione e provincializzazione delle graduatorie dei supplenti è uno degli strumenti che abbiamo votato in Parlamento, lo scorso dicembre, per rendere più efficiente il sistema di copertura delle cattedre”. La chiamata veloce “offre una opportunità in più agli insegnanti per essere assunti: su base del tutto volontaria, potranno spostarsi in un’altra regione o anche provincia nel caso delle graduatorie ad esaurimento, per ottenere più rapidamente la cattedra. Andando ad occupare posti altrimenti destinati a essere dati a supplenza. Fino ad oggi non era possibile farlo”.

CHI VI PARTECIPA

Alla chiamata veloce potranno partecipare coloro che sono inseriti nelle graduatorie di concorso vigenti e nelle graduatorie ad esaurimento. Ad esempio, chi è in graduatoria nel Lazio, scrive il MI, ma non riesce ad ottenere l’assunzione per carenza di posti, potrà decidere di aderire alla chiamata veloce per ottenere una cattedra rimasta scoperta in una o più province di un’altra regione. Gli iscritti nelle graduatorie ad esaurimento potranno optare per un’altra regione, ma anche per una provincia diversa della stessa regione in cui sono in graduatoria. Tutte le specifiche sono indicate nel decreto. La domanda sarà presentata per via telematica. Tutte le tempistiche, ha ancora annunciato il ministero dell’Istruzione, saranno successivamente indicate sul sito del ministero dell’Istruzione.

I NODI DA SCIOGLIERE PER ANIEF

Premesso che la procedura avrà valenza annuale e si procederà alla scelta della regione e delle rispettive province presentando l’istanza e ogni dodici mesi si verrà inseriti in una nuova graduatoria, per l’Anief vi sono dei punti, già comunicati al ministero dell’Istruzione, che il decreto deve necessariamente contenere: la pubblicazione delle disponibilità dei posti in contemporanea, da parte dei vari Uffici scolastici, in modo da poter permettere ai docenti, nei tempi ristrettissimi indicati dal decreto, la scelta consapevole della regione e delle province; la possibilità per coloro che sono stati immessi in ruolo da GaE con clausola rescissoria o che siano presenti nelle GAE con riserva di poter partecipare alla ‘call veloce’ con lo scioglimento della stessa all’atto dell’assunzione dalle nuove graduatorie.

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Ritorno a scuola in presenza, Azzolina convoca il tavolo

lucia azzolina

“Ho chiesto un tavolo allargato, convocato per domani pomeriggio, per definire insieme l’avvio dell’anno scolastico 2020-2021”.

Lo scrive negli scorsi minuti su Facebook in un post il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina.

Lucia Azzolina
Lucia Azzolina (fonte: Facebook)

“Ringrazio il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che presiederà l’incontro a cui parteciperanno Enti locali, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Protezione Civile, Comitato tecnico-scientifico del Ministero della Salute, Sindacati, Forum nazionali delle associazioni studentesche, dei genitori, delle scuole paritarie, della Federazione italiana per il superamento dell’handicap.

Ho chiesto la partecipazione di tutti perché la scuola è un tema-Paese e va affrontato con la partecipazione di tutti gli attori coinvolti.

Non poteva essere altrimenti.

Ognuno farà la sua parte in questa sfida che ci vede impegnati con un obiettivo comune: tornare fra i banchi di scuola a settembre, in sicurezza”.

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Scuola e ripartenza, stanziati i fondi: 331 milioni di euro subito per le statali

sede Miur Trastevere Roma

Sono 331 i milioni di euro immediatamente a disposizione delle scuole statali per cominciare ad organizzare la ripresa di settembre. Si tratta delle somme stanziate dal cosiddetto Decreto Rilancio, che prevede anche l’erogazione di 135 milioni di euro per le scuole paritarie. Fondi che tutte le scuole hanno ricevuto in queste ore e che possono cominciare subito a spendere. Il provvedimento ha inoltre destinato 39,23 milioni di euro per lo svolgimento in sicurezza degli Esami di Stato del Secondo ciclo, che inizieranno il prossimo 17 giugno: potranno essere usati per pulizia, igienizzanti, dispositivi di sicurezza. Viene inoltre incrementato di 15 milioni di euro il Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione. Lo rende noto il Miur attraverso il sito ufficiale.

sede Miur Trastevere Roma
Sede Miur Trastevere Roma

“Queste risorse costituiscono un finanziamento straordinario e aggiuntivo che servirà a supportare le istituzioni scolastiche nella gestione di questo difficile periodo di emergenza sanitaria”, sottolinea la Ministra Lucia Azzolina. “Abbiamo già comunicato la somma che spetta a ciascuna scuola e inviato una nota operativa per la spesa ai dirigenti. Stiamo accompagnando gli Istituti scolastici in ogni passaggio che ci porterà verso la riapertura di settembre. Abbiamo un importante lavoro da fare e lo faremo lavorando con gli uffici territoriali del Ministero, le scuole, gli Enti territoriali”.

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Lucia Azzolina è sotto scorta

lucia azzolina foto facebook

Così come il governatore della Lombardia Fontana e il viceministro alla Salute Sileri, anche Lucia Azzolina è sotto scorta. Il Ministro della Scuola, come confermato anche dalla senatrice M5S Bianca Laura Granato, ha subito “insulti sessisti e minacce per il concorso” attraverso i social network. Non solo, ma stando alle parole della Granato alla Azzolina avrebbero tentato anche di hackerare il profilo Facebook e il conto corrente.

lucia azzolina foto facebook
Lucia Azzolina (foto: Facebook)

Non sono mancati, quando è trapelata la notizia, attestati di solidarieàt per la Ministra. “Qualsiasi espressione non deve mai travalicare le regole del rispetto dell’altro. Le minacce alla ministra dell’Istruzione sono gravi e inaccettabili. Solo attraverso un confronto vero e franco è infatti possibile fare il bene della cittadinanza e della nostra scuola. Chi pensa di imporre la propria idea, spesso la propria ideologia, praticando l’ingiuria o l’attacco alla persona, ha una concezione ottocentesca della democrazia, contro la quale non possiamo rimanere indifferenti. L’unico modo per raggiungere il bene comune rimane quella del dialogo costruttivo”, ha dichiarato Marcello Pacifico, di Anief.

“Tutta la nostra solidarietà alla ministra Lucia Azzolina, la più ferma condanna per atteggiamenti che denotano un preoccupante livello di stupidità e inciviltà. Il diritto di esprimere il proprio dissenso è un principio fondante della democrazia, mai però quel diritto può degenerare in forme intollerabili di offesa e di violenza. Chi opera nel mondo della scuola ha in questo senso una responsabilità in più, essendo chiamato a trasmettere valori sanciti dalla Costituzione anche attraverso la propria diretta testimonianza”, affermano le altre sigle sindacali delal scuola in una nota stampa congiunta.

“Sulla scuola si è venuto a creare un clima intollerabile, che poteva e doveva essere evitato. Al ministro Azzolina proprio in questi giorni è stato deciso di assegnare la scorta e a lei va tutta la solidarietà e vicinanza mia e del Movimento 5 Stelle” sono invece le parole del capo politico del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi.

Il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani esprime solidarietà al Ministro, Lucia Azzolina, tuonando: “Riteniamo inaccettabile ogni forma di dissenso espresso attraverso il linguaggio della violenza fisica o verbale, tanto più detestabile quanto più connotata da misoginia e da disprezzo di genere”.

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Concorso straordinario scuola 2020, c’è l’accordo in maggoranza: le dichiarazioni del ministro Azzolina

conte e azzolina conferenza stampa

“Bene la soluzione sul concorso straordinario per la scuola”. Queste le parole a caldo pubblicate sul sito del Miur e attribuite al Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina sulla soluzione trovata ieri notte, tramite mediazione del premier Giuseppe Conte, per garantire la ripartenza della scuola a settembre, dichiarandosi “soddisfatta” del risultato raggiunto.

Come anticipato da Repubblica:

il concorso per i precari ci sarà, ma dopo l’estate e non sarà più a crocette: ci sarà una prova scritta. Nel frattempo, i 32 mila docenti di scuola media e superiore entreranno in cattedra a tempo determinato direttamente dalle Graduatorie d’istituto, che dovranno essere aggiornate. E dal primo settembre saranno a disposizione della scuola.

Repubblica.it

“Vogliamo ridurre il precariato, per dare più stabilità alla scuola, e vogliamo farlo attraverso una modalità di assunzione che garantisca il merito. La proposta del Presidente del Consiglio va in questa direzione, confermando il concorso come percorso di reclutamento per i docenti”.

conte e azzolina conferenza stampa

Prosegue la Ministra: “Viene accolta la richiesta di modificare la modalità della prova, eliminando i quiz a crocette che erano stati previsti nel decreto scuola votato a dicembre in Parlamento. Questa prova sarà sostituita con uno scritto, in modo da garantire una selezione ancora più meritocratica”.

Continua Azzolina: “Ora occorre lavorare rapidamente, insieme al Parlamento, per tradurre la misura in una norma da introdurre nel decreto scuola, dimostrando che la maggioranza ha a cuore la qualità del sistema di istruzione e, di conseguenza, gli studenti, che ne sono i principali protagonisti. Stiamo rispondendo anche ad una precisa richiesta delle famiglie che vogliono, a ragione, certezze sulla qualità del nostro sistema di istruzione e sul suo futuro. Le scelte che facciamo oggi avranno infatti ripercussioni nei prossimi anni. Abbiamo 78 mila insegnanti da assumere nel primo e secondo ciclo fra concorsi ordinari e concorso straordinario. Fra gli aspiranti anche migliaia di giovani che si preparano da tempo e vogliono avere la loro occasione per cominciare ad insegnare. ​​​​​​​Sono numeri importanti e dobbiamo fare presto. La scuola ha bisogno di stabilità e programmazione. In passato tutto questo è mancato. Possiamo davvero voltare pagina. E farlo nell’interesse dei nostri ragazzi”.

(fonte: Miur)

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Maturità 2020 e Esami di Stato, arrivano le ordinanze: ecco come sarà

sede Miur Trastevere Roma

La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha firmato nelle scorse ore le tre ordinanze sugli Esami di Stato e sulla valutazione finale delle studentesse e degli studenti, che sono visionabili sul sito del Ministero dell’Istruzione.

“Le tre Ordinanze – rende noto il Miur in una nota – tengono conto di quanto previsto dal decreto scuola, approvato in Consiglio dei Ministri ad aprile, e dell’emergenza coronavirus. Sono state firmate dopo essere state presentate ufficialmente alle Organizzazioni sindacali e sottoposte al parere del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione, organo consultivo del Ministero, come previsto dalla normativa vigente”.

sede Miur Trastevere Roma
Sede Miur Trastevere Roma

La Ministra ha presentato i contenuti dei provvedimenti nelle scorse ore in conferenza stampa. “Con le Ordinanze – sottolinea la Ministra Azzolina – forniamo alle scuole indicazioni precise e condivise per affrontare la chiusura di un anno scolastico certamente straordinario. Non dobbiamo mai dimenticare che questa emergenza non era prevedibile e che la nostra scuola ha saputo reagire ad una pandemia che ha completamente rivoluzionato le abitudini di milioni di cittadini e studenti nel mondo. Nel corso delle settimane abbiamo seguito l’evolversi dello scenario epidemiologico, costruendo il quadro delle norme che accompagneranno le scuole in chiusura d’anno e nell’avvio del prossimo. Abbiamo scelto una linea precisa: affidarci alle indicazioni della scienza. Questo ha richiesto scelte dolorose come la chiusura delle scuole, ma abbiamo così contribuito alla tutela della salute di tutti”.

Seguono i testi delle ordinanze.

Le Ordinanze

Valutazione finale e recupero degli apprendimenti
L’Ordinanza sulla valutazione punta a valorizzare al meglio il percorso delle studentesse e degli studenti, tenendo conto della particolarità di questo anno scolastico e guardando anche al prossimo, con apposite misure di recupero degli apprendimenti. Molta attenzione viene posta agli alunni con bisogni educativi speciali, in particolare a quelli con disabilità.

La valutazione avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto nel corso dell’anno, in presenza e a distanza. Gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche con voti inferiori a 6 decimi, in una o più discipline. Ma per chi è ammesso con insufficienze o, comunque, con livelli di apprendimento non pienamente raggiunti sarà predisposto dai docenti un piano individualizzato per recuperare quanto non è stato appreso. L’integrazione degli apprendimenti partirà da settembre e potrà proseguire, se necessario, durante tuttol’anno scolastico 2020/2021.

La possibilità di non ammettere all’anno successivo è prevista solo in casi molto specifici, individuati dall’Ordinanza. 

Esami del primo ciclo
L’esame di Stato delle studentesse e degli studenti coincide, quest’anno, con la valutazione finale da parte del Consiglio di Classe e terrà conto anche di un elaborato prodotto dall’alunno, su un argomento concordato con gli insegnanti.

L’elaborato è uno strumento per valorizzare il percorso degli studenti: sarà consegnato e poi discusso, per via telematica, prima dello scrutinio finale. Per lo svolgimento di tutte le operazioni (consegna, discussione, scrutini) ci sarà tempo fino al 30 giugno. La valutazione finale terrà conto di tutto il percorso fatto dallo studente. Sarà possibile conseguire la lode.

Esami del secondo ciclo
Gli Esami del secondo ciclo avranno inizio il 17 giugno alle ore 8.30. Previsto, per quest’anno, il solo colloquio orale. I crediti e il voto finale si baseranno sul percorso realmente fatto dagli studenti.

Per dare il giusto peso al percorso scolastico, il credito del triennio finale è stato rivisto: potrà valere fino a 60 punti, anziché 40, come prima dell’emergenza. Al colloquio orale si potranno conseguire fino a 40 punti. Il voto massimo finale possibile resta, infatti, 100/100. Si potrà ottenere la lode.

La prova orale si svolgerà in presenza (a meno che le condizioni epidemiologiche non lo consentano e con specifiche deroghe per casi particolari) davanti a una commissione composta da sei membri interni e un Presidente esterno.
Ciascun candidato discuterà, in apertura di colloquio, un elaborato sulle discipline di indirizzo, trattando un argomento concordato che sarà assegnato dai docenti di quelle discipline a ogni studente entro il 1° giugno. Seguirà la discussione di un breve testo studiato durante l’ultimo anno nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana. Saranno poi analizzati materiali, coerenti con il percorso fatto, assegnati dalla commissione. In chiusura, saranno esposte le esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento e accertate le conoscenze relative a “Cittadinanza e Costituzione” secondo quanto effettivamente svolto dalla classe.

Le misure di sicurezza per gli Esami
Oggi è stato anche presentato il documento con le misure organizzative, di prevenzione e protezione per lo svolgimento in sicurezza degli Esami di Stato predisposto dal Comitato tecnico-scientifico. Documento che sarà poi inviato alle scuole dopo la firma di un apposito Protocollo condiviso con le Organizzazioni sindacali.

Sarà assicurata la pulizia quotidiana di tutti gli spazi che dovranno essere utilizzati. Le aule dove si tengono le prove saranno pulite anche alla fine di ogni sessione d’esame (mattina/pomeriggio). Ci saranno percorsi predefiniti di entrata e uscita. I locali dovranno essere ben areati. Previsto il distanziamento di 2 metri fra candidati e commissari e fra gli stessi commissari. Sarà necessario indossare la mascherina. Gli studenti potranno abbassarla nel corso del colloquio, ma restando a distanza di sicurezza, 2 metri. Non sono necessari i guanti: negli istituti ci saranno prodotti igienizzanti. Ogni candidato potrà portare con sé al massimo un accompagnatore, che dovrà anche lui rispettare le misure di distanziamento e indossare la mascherina.

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Azzolina conferma 32 mila assunzioni a settembre, il dibattito

lucia azzolina foto facebook

Sui concorsi, per portare in ruolo 80 mila nuovi docenti su meno della metà dei posti vacanti, siamo alla stretta finale, ma le posizioni dei partiti di maggioranza sulle modalità di svolgimento continuano ad essere ben diverse. È quanto emerso oggi, a seguito delle ultime dichiarazioni sul tema dell’immediato reclutamento. All’ora di pranzo, in Audizione alla Camera la ministra Lucia Azzolina ha rivendicato la pubblicazione dei tre bandi di concorso pubblicati in Gazzetta Ufficiale il 28 aprile scorso definendola “un grande risultato, che tutto il Governo può rivendicare con orgoglio. È mio impegno assumere i precari a settembre e ho sempre lavorato in questa direzione”. Disco verde dalla titolare del MI anche per la trasformazione delle graduatorie d’istituto in provinciali “digitalizzando tutto”. Il Pd però sostiene che non vi sono le condizioni per svolgere i concorsi a breve e rilancia le selezioni per titoli. 

Scuola concorsi documenti scrittura uomo

Il ministero sta lavorando per permettere in sicurezza lo svolgimento delle prove del concorso straordinario della scuola secondaria di primo e secondo grado, ha annunciato la ministra dell’Istruzione. In particolare, nel Decreto Rilancio sarà prevista la possibilità di svolgere le prove in sedi decentrate. Infine, la ministra ha accennato ai 16mila posti in più (8.000 allo straordinario e 8.000 all’ordinario), che saranno aggiunti ai posti già approvati per il concorso. 

IL CONTESTO SFAVOREVOLE

Il contesto sfavorevole, però, potrebbe compromettere l’obiettivo: il concorso straordinario per 32 mila posti, se confermato in questi termini descritti dalla ministra dell’Istruzione, molto difficilmente potrà infatti svolgersi in tempi rapidi. Inoltre continua a contenere dei paletti sugli accessi che se non rimossi con gli emendamenti al decreto legge 22 sulla Scuola produrranno dei ricorsi serialiprobabilmente senza precedenti per quantità e tipologia.

IL PD VUOLE IL CONCORSO PER TITOLI

A rendersi conto della particolare situazione, a livello di posti da coprire, considerato che si sta andando verso le250 mila cattedre libere da assegnare, ma anche come tempi ridottissimi e rischi epidemiologici, sono oramai quasi tutti i partiti politici. Su come gestire il concorso straordinario sono sempre di oggi le parole di Andrea Marcucci, capogruppo Pd al Senato, che ha voluto così anche rispondere alle parole della senatrice Bianca Laura Granato (M5s), che si era detta certa dell’appoggio del Pd sulla procedura selettiva da svolgere in estate

“Continuo a pensare che il concorso sia la via maestra per accedere all’insegnamento. Eccetto durante una pandemia. È questa non piccola differenza che evidentemente sfugge alla Ministra Azzolina e alla deputata 5 stelle Granato”, ha affermato Marcucci.

“I 16mila posti in più sono una buona notizia, che non cambia la nostra volontà di modificare il percorso voluto dalla Ministra Azzolina. Non è tempo di grandi eventi né per lo sport e la musica, non può esserlo magicamente per la scuola – conclude il capogruppo PD – È tempo di avviare una procedura per titoli e servizio che consenta con certezza di assumere i docenti precari con 3 anni di esperienza entro l’inizio del nuovo anno scolastico”.

IL CONCORSO SALVA-TUTTO

In effetti, a sbrogliare l’intricata matassa potrebbe essere proprio l’attivazione di una procedura concorsuale per titoli, che tenga conto del posizionamento nelle graduatorie: certamente quelle previste dalla legge vigente, quindi le GaE e di merito, ma in subordine, laddove dovessero avanzare ulteriori posti vacanti, si dovrebbe attingere dalle graduatorie d’istituto. Da aggiornare e trasformare in provinciali. L’intenzione, espressa dalla stessa senatrice Bianca Laura Granato, è stata ribadita sempre oggi in audizione alla Camera dalla ministra dell’Istruzione: “Stiamo lavorando, insieme ai senatori, per realizzare subito le graduatorie provinciali per le supplenze, digitalizzando tutto”, ha detto Azzolina.

GLI EMENDAMENTI AL SENATO

La soluzione al problema del precariato rimane quella contenuta nei 30 emendamenti Anief al decreto legge n. 22 sulla Scuola che la VII commissione Cultura del Senato, anche sulla base delle osservazioni di altre tre commissioni di Palazzo Madama, ha cominciato ad esaminare tenendo conto delle indicazioni provenienti dalle altre commissioni. In quelle proposte di modifica vi sono le indicazioni per ripartire con la scuola in presenza senza correre rischi per la salute di discenti, docenti e personale, imponendo ad esempio non più di 15 alunni per classe, come per risolvere il problema cronico della supplentite: una procedura che si realizzerebbe sia attraverso la collocazione in organico di diritto di tutti posti oggi assegnati di fatto, a partire da sostegno, sia con l’inserimento in ruolo dei supplenti con almeno 24 mesi, i quali se non abilitati verrebbero comunque adeguatamente formati alla professione nell’anno di prova con verifica di idoneità precedente alla conferma del contratto a tempo indeterminato.

Marcello Pacifico: “Se le cose stanno così – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – al compimento dell’opera, per salvare la scuola dal caos assicurato in corrispondenza dell’inizio del prossimo anno scolastico, mancano solo pochi tasselli: il primo è quello di permettere l’immissione in ruolo su graduatorie d’istituto. Non utilizzarle per le stabilizzazioni sarebbe un peccato capitale, perché lascerebbe tantissimi posti ai precari senza esperienza, da individuare tramite Mad, e renderebbe inutile anche quest’anno l’autorizzazione del contingente di assunzioni in ruolo da parte del ministero delle Finanze, come è accaduto nel 2018 e la scorsa estate, quando oltre la metà delle quasi 60 mila convocazioni andarono perse per mancanza di aspiranti”.

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Esami di Stato 2020 e rientro a scuola di settembre, Miur raccoglie istanze sindacati

Prosegue il lavoro sui Protocolli di sicurezza per gli Esami di Stato della secondaria di secondo grado e per il rientro a scuola a settembre.

lucia azzolina foto facebook
Lucia Azzolina (foto: Facebook)

Ieri la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e il Comitato tecnico-scientifico, presieduto dal dottor Agostino Miozzo, hanno incontrato in videoconferenza le Organizzazioni sindacali per ascoltare le loro proposte.
​​​​​​​”Stiamo raccogliendo – sottolinea Azzolina – tutte le istanze. Servono proposte concrete, dobbiamo essere operativi, andare veloci e chiudere quanto prima i Protocolli. Abbiamo davanti una sfida importante: lavorando insieme possiamo riportare a scuola in sicurezza personale e studenti”.

(fonte: Miur)

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Banda ultralarga, 400 milioni per potenziale la connettività delle scuole

Oltre 400 milioni di euro per potenziare la connettività delle scuole portando negli istituti la banda ultralarga. Li prevede il Piano Scuola approvato nella riunione odierna del Comitato nazionale per la Banda Ultralarga che si è svolta alla presenza della Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. L’obiettivo del Piano è garantire rapidamente una connessione veloce (velocità a 1 Gbit con 100 Mbits di banda garantita) all’81,4% dei plessi scolastici, quelli del primo e secondo ciclo, per un totale di 32.213 edifici. Previsti anche voucher per le famiglie: fino a 500 euro, in base all’Isee, per connessioni veloci, pc e tablet.

videochiamata pc adulto didattica a distanza

​​​​​​​”L’approvazione del Piano rappresenta un’importante accelerazione – sottolinea la Ministra Azzolina -. Abbiamo aumentato gli investimenti previsti portandoli dagli iniziali 200 milioni a oltre 400. Li abbiamo raddoppiati. Con i fondi aggiuntivi delle Regioni e altre economie di spesa puntiamo a raggiungere progressivamente il 100% degli edifici scolastici. Ringrazio il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, la Sottosegretaria al Mise, Mirella Liuzzi, e la Ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano, per la collaborazione e per aver messo la scuola al centro delle attività del Comitato, recuperando velocemente ritardi che si sono accumulati nel corso degli anni. Ringrazio poi le Regioni che gestiranno queste risorse e lavoreranno con noi per attuare il Piano. Vogliamo digitalizzare la scuola e farlo in fretta”.

I 400.430.897 euro del Piano Scuola serviranno per coprire i costi strutturali per portare la banda ultralarga nelle istituzioni scolastiche e per coprire i costi di connettività per 5 anni. I voucher per le famiglie saranno, invece, di due tipologie: un contributo massimo da 200 euro per connessioni veloci e un contributo massimo da 500 euro (per Isee, Indicatori della situazione economica equivalente sotto i 20mila euro) per connessioni veloci e per l’acquisto di tablet e pc.

(fonte: Miur)

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Didattica mista, il dietrofront di Lucia Azzolina: “Solo una proposta, nulla di già deciso”

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La didattica mista, con studenti a metà tra aula e casa, era da considerarsi “solo una proposta” rivolta principalmente agli “studenti più grandi”. Lo afferma Lucia Azzolina, ministro dell’Istruzione, dopo che l’ipotesi era circolate e criticata nelle scorse ore da parte di alcuni sindacati, dalle opposizioni ma anche da alcuni esponenti della maggioranza.

lucia azzolina foto facebook
Lucia Azzolina (foto: Facebook)

La querelle è entrata nel vivo dopo l’intervento delle scorse ore della responsabile del Dicastero all’Istruzione in tv, a Sky. La trasmissione ha provocato una serie di reazioni e spinto la Ministra a un lungo post di chiarimento su Facebook.

Ieri hanno fatto discutere alcune mie proposte per la riapertura di cui ho parlato in tv. Non sono decisioni già prese o imposte, sono elementi di dibattito, basati sul lavoro che stiamo portando avanti con il Comitato di esperti che sta collaborando con il Ministero per la ripresa delle attività e il Comitato tecnico scientifico che supporta il Governo dall’inizio dell’emergenza. Di questo ho parlato ieri, di proposte. Le critiche sono sempre utili, basta che non siano pretestuose.

Certo, ci sarebbe piaciuto poter riaprire tutto e farlo subito. Il Presidente del Consiglio Conte, io stessa, gli altri Ministri avremmo potuto inseguire un facile consenso, cavalcando il malcontento di una popolazione comprensibilmente esausta. Ma abbiamo giurato sulla Costituzione di fare l’interesse del Paese, non di curare il tornaconto personale. La salute dei cittadini viene prima di ogni cosa. Di questo siamo convinti.

Lucia Azzolina
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