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Global Strike For Future, il Miur si esprime sulle assenze degli studenti

greta thunberg, wikicommons

Il movimento Fridays For Future ha promosso dal 20 al 27 settembre 2019 una settimana di iniziative e azioni di sensibilizzazione della popolazione mondiale sul tema dei cambiamenti climatici. Le iniziative culmineranno tutte nell’evento 3° Global Strike For Future del 27 settembre.

Sul sito del Miur una nota a firma Carmela Palumbo, capo dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, è una sorta di “via libera” per considerare assenza giustificata quella degli studenti che intendono partecipare alla manifestazione. Anche se la discrezionalità sembra restare in seno ai singoli dirigenti scolastici.

Riportiamo testualmente:

Al riguardo, in previsione dell’ampia adesione degli studenti italiani alle iniziative locali, alle quali molto spesso le istituzioni scolastiche e le associazioni studentesche hanno fornito il proprio supporto organizzativo, l’onorevole Ministro (Lorenzo Fioramonti, NdR) esprime l’auspicio che le scuole, nella propria autonomia, possano considerare l’assenza degli studenti per la giornata del 27 p.v. motivata dalla partecipazione alla manifestazione, utilizzando le ordinarie modalità di giustificazione delle assenze adottate dalle stesse scuole. Si invitano, inoltre, i Collegi dei docenti a valutare la possibilità che tale giornata non incida sul numero massimo delle assenze consentite dal monte ore personalizzato degli studenti, stante il valore civico che la partecipazione riveste.

Carmela Palumbo

In pratica, un invito a giustificare l’assenza dell’allievo. In ogni caso, per ulteriori delucidazioni, è il caso per i docenti di consultarsi con il dirigente scolastico per stabilire la linea chiara di comportamento.

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Sospensione prof Palermo, sindacati indicono iniziativa nazionale il 24 maggio

aula generica esami maturità 2019

#liberidinsegnare e #liberidimparare. Sono questi gli hashtag alla base dell’iniziativa promossa dai sindacati della scuola FLC CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e Gilda degli Insegnanti, che potranno essere condivisi e rilanciati da insegnanti, studenti, cittadini per raccontare le loro esperienze e per ribadire l’importanza di un’istruzione senza censure e condizionamenti. 

“La libertà di insegnamento – si legge in una nota unitaria dei sindacati – è un bene fondamentale e indispensabile in ogni società democratica. È una prerogativa che la nostra Costituzione affida alle scuole e ai docenti. Spirito critico, capacità di analisi e di lettura dei fatti del mondo, sono gli obiettivi che gli studenti dovrebbero raggiungere nel loro percorso di studi per l’esercizio di una cittadinanza attiva”.

Per
– garantire il pluralismo
– difendere le prerogative professionali
– tutelare libertà fondamentali che attengono alla nostra democrazia costituzionale
– rivendicare l’istituzione di un organismo indipendente con il compito di valutare il corretto esercizio della libertà di insegnamento e di tutelare l´autonomia professionale individuale e collegiale
– affermare i valori che devono essere gelosamente custoditi e difesi dalla nostraScuola in tutto il Paese

i sindacati del comparto istruzione e ricerca indicono un‘iniziativa nazionale che si terrà a Palermo il giorno 24 maggio, con una grande assemblea aperta ed una fiaccolata. 

Contemporaneamente altre iniziative analoghe si svolgeranno a livello locale in tutta Italia. 

Il riferimento è alla rimozione della professoressa Dell’Aria, la cui storia è rimbalzata su tutti i giornali.

La Docente sarebbe stata sospesa perché alcuni suoi allievi hanno paragonato il Decreto Sicurezza di Salvini alle leggi razziali. “I fatti che riguardano la professoressa Dell’Aria – si legge – sono il sintomo di una pericolosa tendenza della politica a invadere e condizionare gli spazi in cui si esercitano l´azione didattica e l’autonomia delle istituzioni scolastiche. Una tendenza che potrebbe facilmente accentuarsi nella prospettiva, da combattere e respingere nettamente, di un governo del sistema scolastico non più unitario e nazionale ma affidato alla competenza delle singole regioni. Invitiamo tutto il personale docente, ATA e dirigente, le RSU a farsi parte attiva per far crescere su tutto ciò il livello complessivo di attenzione e di consapevolezza, promuovendo momenti di discussione da portare a sintesi in documenti che potranno essere inviati alle strutture nazionali perché ne favoriscano la circolazione anche nell’ambito delle iniziative assunte a livello nazionale”. 

In tutte le iniziative attivate proseguirà la raccolta di adesioni all’appello “contro la regionalizzazione del sistema di istruzione”; ricordiamo che la sottoscrizione dell´appello può essere fatta anche on line al seguendo indirizzo: https://goo.gl/forms/anOr0fhibkHXFWDK2