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Coronavirus e Esami di Stato: “A giorni la decisione ufficiale”

lucia azzolina foto facebook

Sugli Esami di Stato il confronto è aperto e a giorni saranno comunicate decisioni ufficiali in merito. È quanto rende noto, attraverso una nota stampa, il Ministero dell’Istruzione. “Nelle scorse ore c’è stato un confronto per ascoltare le proposte di tutte le forze di maggioranza. Le decisioni che saranno prese dovranno tener conto della situazione d’emergenza che il Paese sta vivendo. L’impegno è quello di lavorare su molteplici scenari”.

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Lucia Azzolina

Il Ministero ricorda ancora una volta che la Ministra Azzolina si è sempre detta favorevole a una valutazione seria dell’anno scolastico in corso e degli Esami, nel rispetto del lavoro che stanno portando avanti i docenti e dell’impegno di famiglie e studenti. Ribadirlo vuol essere l’ennesimo segnale che l’anno scolastico non sarà annullato.

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Maturità 2020 a distanza, il punto di Anief

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La riapertura degli istituti scolastici non è dietro l’angolo. Lo ha fatto capire la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, nel corso di un question time per rispondere ad alcune domande relative alla fine dell’anno scolastico a seguito dell’emergenza Coronavirus, spiegando che al Ministero si stanno valutando tutti gli scenari possibili. E nel frattempo, non si lascerà indietro nessuno. “In questo momento critico – ha puntualizzato Azzolina – dobbiamo andare avanti nell’impegno di non lasciare soli i nostri ragazzi, soprattutto i più fragili. Difatti, le istituzioni scolastiche statali, nel dotarsi o potenziare le piattaforme e gli strumenti digitali utili per l’apprendimento a distanza grazie alle nuove risorse assegnate, tengono conto dei criteri di accessibilità per le persone con disabilità”. Non viene meno anche il “monitoraggio del Piano educativo personalizzato”.

MATURITÀ: PRONTI A TUTTO

La ministra si è poi soffermata sugli Esami di Stato, chiarendo: “Ho chiesto agli uffici del Ministero di predisporre più piani d’azione in base a diversi scenari possibili legati alla data di riapertura delle scuole che, ribadisco, si avrà quando il quadro epidemiologico lo consentirà, garantendo quindi la massima sicurezza a tutti gli studenti. I docenti, gli studenti e le loro famiglie, ai quali forniremo il massimo supporto, saranno messi nelle condizioni migliori per svolgere un esame serio e riceveranno tutte le informazioni in merito alle modalità che saranno adottate, non appena avremo un quadro anche temporale più definito”.

RINVIO INEVITABILE

L’Anief ritiene che qualora nei prossimi giorni la pandemia da Coronavirus non dovesse gradualmente ridursi in modo sensibile, fino alla sua scomparsa, è chiaro che non vi sarà alcun motivo nemmeno per rispettare l’attuale scadenza di aprile. La salute degli alunni, delle loro famiglie e del personale scolastico viene prima di tutto, anche della scuola e della formazione, comunque preziosissima, dei suoi alunni. Noi l’abbiamo detto da metà febbraio.

NO AI CONTROLLI INUTILI

A questo proposito, invece, di insistere su azioni da parte del corpo docente che non hanno consistenza normativa, come quella di “firmare” ogni giorno il registro elettronico per attestare la “presenza” a lavoro secondo l’orario tradizionale o, peggio, restare davanti al computer a operare per la didattica a distanza nelle ore e nelle classi secondo l’orario lavorativo in presenza, i dirigenti scolastici si occupino sin d’ora delle condizioni in cui operano docenti, personale Ata e allievi.

IL MANCATO ACCESSO A DEVICE E WEB

Spesso, infatti, non hanno a disposizione i mezzi tecnologici e di connessione per accedere alla didattica a distanza. In alto numero, tra il corpo insegnante, sono i supplenti, anche annuali, a trovarsi in tali condizioni: gli stessi precari al quale l’ultima riforma, la Legge 107 del 2015, ha incredibilmente negato l’accesso alla carta del docente, attraverso la quale poter acquistare quei pc o quei tablet che sarebbero stati preziosissimi in questa delicata fase formativa. I medesimi device, che ora il ministero dell’Istruzione si appresta ad acquistare, tramite i dirigenti scolastici, per gli allievi appartenenti a famiglie con bassi redditi, con la formula del comodato d’uso, destinando loro 70 degli 85 milioni di euro previsti dal Decreto Legge “Cura Italia” n. 18 del 17 marzo 2020.

CONTRACCOLPI PSICOLOGICI

Il giovane sindacato, inoltre, ricorda che il mantenimento del diritto allo studio anche nell’attuale situazione di emergenza rischia di provocare dei contraccolpi psicologici non indifferenti a chi è impegnato in questi giorni a fronteggiare l’emergenza del Coronavirus, con conseguenze sulla sfera emotiva e psicologica: anche gli allievi, le loro famiglie, il corpo insegnante e il personale Ata impegnato in turnazioni e lavoro “agile”. Una condizione che diventa pesantissima nei casi in cui un congiunto sia stato contagiato dal Covid-19. Ecco perché diventa fondamentale, per superare la situazione, il coinvolgimento di pediatri, neuropsichiatri, psicologi, logopedisti.

(fonte: Ufficio Stampa Anief)

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Coronavirus, il Ministero dell’Interno invita a evitare i festeggiamenti per la maturità

sede Miur Trastevere Roma

Può sembrare una notizia fasulla, ma non lo è. Domenica 8 marzo il Ministero dell’Interno in accordo con quello dell’Istruzione ha emanato una apposita circolare in cui ribadisce “che gli abituali festeggiamenti legati a questa ricorrenza ricadono fra quelle manifestazioni ed eventi che sono vietati per contribuire al contenimento della diffusione del coronavirus”.

La scelta del giorno non è casuale: difatti all’8 marzo mancavano esattamente 100 giorni alla maturità. Sembra sicuramente paradossale che, con questo pesante clima d’incertezza e a distanza di oltre tre mesi questa precisazione si sia sentita necessaria. Una leggerezza? Caos? O qualcosa che lascia presagire un periodo duro più lungo di quello finora ipotizzato?

Certo è che, con le scuole ferme e la didattica a distanza che stenta a decollare, la nota del Miur desta quantomeno qualche perplessità.

Il testo integrale:

In occasione dei 100 giorni mancanti all’Esame di Stato di Scuola secondaria di secondo grado, che cadono domani, il Ministero dell’Interno, in accordo con quello dell’Istruzione, ha emanato un’apposita circolare. La nota sottolinea che gli abituali festeggiamenti legati a questa ricorrenza ricadono fra quelle manifestazioni ed eventi che sono vietati per contribuire al contenimento della diffusione del coronavirus. Si tratta, infatti, di occasioni che comportano l’affollamento di persone.

Nota stampa Miur
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Maturità 2020, ecco le materie della seconda prova

lucia azzolina foto facebook

L’attesa per le studentesse e gli studenti è finita. Dal 30 gennaio sul sito del Ministero dell’Istruzione è disponibile, infatti, l’elenco completo delle materie che saranno oggetto della seconda prova scritta dell’Esame della Scuola secondaria di secondo grado.

La responsabile dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha annunciato le materie attraverso il profilo Instagram del Ministero. #MaturitàVentiVenti sarà l’hashtag che accompagnerà sui social, da oggi e fino alla fine degli Esami, le comunicazioni rivolte agli studenti che avranno l’obiettivo di chiarire ogni aspetto dell’Esame, ma anche di fornire suggerimenti utili per lo studio.

Le materie
Le materie del secondo scritto annunciate oggi sono state scelte fra quelle caratterizzanti ciascun percorso di studi. La prova anche quest’anno, come già nel 2019, sarà multidisciplinare, fatta eccezione per i corsi di studio che hanno una sola disciplina caratterizzante.

“Ragazze e ragazzi, eccoci qui, oggi è il giorno in cui conoscerete esattamente le materie della seconda prova. So che le aspettavate con impazienza perché mi avete scritto in tantissimi. Voglio essere io personalmente a dirvi quali saranno alcune di queste materie, le altre le troverete sul sito del Ministero dell’Istruzione”. Così si apre il video della Ministra rivolto agli studenti.

“Per una volta voglio cominciare dai Professionali”, sottolinea Azzolina,  che poi elenca le principali discipline. Per l’indirizzo Enogastronomia e ospitalità alberghiera, articolazione Enogastronomia, le materie della seconda prova saranno Laboratorio di servizi enogastronomici-cucina e Scienza e cultura dell’alimentazione. All’Istituto per i Servizi per l’agricoltura, i ragazzi avranno Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore ed Economia agraria e dello sviluppo territoriale. Al Tecnico per il Turismo ci saranno Discipline turistiche e aziendali e Lingua inglese. Al Tecnico indirizzo Informatica, Sistemi e reti e Informatica.

Per il Liceo scientifico, le materie saranno Matematica e Fisica. Per il Classico, Greco e Latino. Al Liceo delle Scienze umane, opzione Economico-sociale, ci saranno Diritto ed Economia politica e Scienze umane.  

“Per conoscere tutte le altre materie collegatevi con il nostro sito dove trovate anche le prime informazioni sulla prova orale”, prosegue la Ministra. Quest’anno, infatti, non ci sarà, all’inizio del colloquio, il sorteggio fra tre buste, previsto invece lo scorso anno per dare avvio alla prova: “La vostra commissione – spiega Azzolina – predisporrà il materiale da cui far partire il vostro orale che valorizzerà al massimo il vostro percorso di studi”.

Il colloquio sarà pluridisciplinare. Ciascuna commissione predisporrà, come spiegato dalla Ministra, i materiali di partenza da sottoporre agli studenti (potranno essere un testo, un documento, un’esperienza, un progetto, un problema). Il lavoro dei commissari si baserà su quanto studiato dai ‘maturandi’ nel loro percorso: farà fede il documento predisposto dai docenti di classe. Niente sorteggio fra le buste, dunque. Al momento dell’inizio della prova, la commissione sottoporrà uno spunto al candidato, che rappresenterà, comunque, solo un momento di avvio del colloquio.

Il Ministero nei prossimi giorni pubblicherà ulteriori materiali, anche pensati per i canali social, per rispondere alle domande che gli studenti stanno ponendo alla Ministra, scrivendole su Facebook e Instagram.

Nel decreto pubblicato sono individuate anche le materie affidate ai commissari esterni.

(fonte: Miur)

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Le prove Invalsi obbligatorie per l’ammissione alla maturità: la circolare e le reazioni

libri test invalsi elementari

Le prove Invalsi diventano obbligatorie per essere ammessi alla maturità 2020: la novità, introdotta dalla Legge 107/2015, cosiddetta Buona Scuola, era stata rimandata di un anno ed ora invece trova spazio nella circolare del Miur, pubblicata in queste ore sull’Esame di Stato che riguarderà circa mezzo milione di maturandi. Via libera, da parte del Miur, anche all’obbligo di svolgimento delle competenze trasversali e di orientamento (ex alternanza scuola-lavoro), secondo il monte ore previsto dall’indirizzo di studi seguito.

Per chi vorrà accedere alla maturità l’anno prossimo, quindi, diventa indispensabile così la partecipazione, durante l’ultimo anno di corso, alle prove a carattere nazionale predisposte dall’Invalsi. Ma anche lo svolgimento delle attività programmate nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (l’ex alternanza scuola-lavoro che il Governo del Pd aveva esteso ad un elevato monte di ore triennali), secondo la quota prevista dal proprio indirizzo di studi. Anche rispetto a quest’ultima voce, l’anno scorso era stata fatta una deroga: ora i percorsi diventano obbligatori per l’ammissione all’esame. 

“COSÌ NON VA”

Secondo l’Anief invece di trovare le modalità migliorare la didattica, l’approccio alle discipline, anche nel primo ciclo di studi, come auspicato solo qualche giorno fa dallo stesso ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, con l’apprezzamento dell’Anief, si opta per il ritorno al passato. Ma, soprattutto, avvalorare i disastri prodotti dalla Legge 107 del 2015 significa non volere tagliare i ponti con chi ha fatto di tutto per mettere a repentaglio la qualità della scuola pubblica italiana. Non è certo passando per le prove Invalsi coatte, a prescindere dall’esito, né svolgendo delle ore di tirocinio, in alto numero vuote di contenuti, che si innalzano i livelli. 

PREPARARE L’INVALSI

Sul nostro negozio gli insegnanti possono trovare una fornita e variegata raccolta di libri per preparare i test INVALSI.

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Maturità 2020, ecco gli esempi di traccia

studenti liceo esame maturita

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha messo a disposizione di studenti e docenti alcuni esempi di come potranno essere le tracce del prossimo esame di maturità 2019.

Gli esempi di seconda prova sono arrivati il 20 dicembre, anticipati qualche giorno prima dagli esempi di prima prova.

Qui è possibile scaricare i due file .zip che contengono gli esempi:

“Gli esempi di prove – comunica il Miur in una nota stampa – si riferiscono ad alcuni degli indirizzi più diffusi dell’istruzione liceale e dell’istruzione tecnica e professionale. Si tratta sia di prove mono-disciplinari, sia di prove che coinvolgono più discipline caratterizzanti gli indirizzi di studio”.

Ricordiamo che l’esame di maturità 2020 inizierà il 19 giugno prossimo proprio con la prima prova (italiano). Inoltre, come noto, quest’anno non ci sarà più la terza prova scritta (generale).

Miur: accompagnare studenti e docenti alla nuova Maturità

Il Miur spiega la pubblicazione di questo set di tracce d’esempio con la volontà di “accompagnare studenti e docenti nella preparazione della nuova Maturità che, a partire da questo anno scolastico, si svolgerà con alcune novità, come previsto dal decreto legislativo numero 62 del 2017”.

“Gli esempi di prove – continua la nota del Miur – si riferiscono ad alcuni degli indirizzi più diffusi dell’istruzione liceale e dell’istruzione tecnica e professionale. Si tratta sia di prove mono-disciplinari, sia di prove che coinvolgono più discipline caratterizzanti gli indirizzi di studio”.

In attesa della seconda prova

Nelle prossime settimane il Miur pubblicherà ulteriori set di tracce, progressivamente sempre più ricchi e completi e che tendano ad avvicinarsi ancor più alla seconda prova che, comunque, è ancora in via di definizione ufficiale.

Sarà infatti il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con un apposito decreto che verrà pubblicato a gennaio, a individuare la disciplina o le discipline oggetto della seconda prova che, così come previsto dalla nuova normativa, potrà riguardare una o più discipline caratterizzanti gli indirizzi di studio.