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Assunzioni docenti, ANIEF critica: “Averne tagliate 5 mila è uno scandalo ma ne salteranno molte di più”

Mobilità docenti

Arriva il sì del Mef alle immissioni in ruolo dei docenti, ma con l’imprevista riduzione di 5 mila posti: dal dicastero di via XX Settembre si giustifica tale operazione con “la marcata riduzione delle iscrizioni degli alunni, registrata specie nell’ultimo biennio, connessa con il calo della natalità”. Sono diversi gli aspetti da considerare su questa decisione: il primo è che, incredibilmente, al ministero dell’Istruzione non hanno avuto nulla da eccepire sul taglio di assunzioni, probabilmente consci del fatto che, in definitiva, cambierà ben poco ai fini delle effettive assunzioni a tempo indeterminato, le quali saranno molte meno delle cattedre autorizzate. Esattamente come accaduto un anno fa, si prevede che a due convocazioni su tre non si presenterà alcun docente, perché sono sempre più le graduatorie di merito e le GaE prive di candidati: Anief lo ha scritto due mesi al Miur, ma al ministero guidato da Marco Bussetti hanno fatto orecchie da mercante, continuando a dire che la situazione si risolverà con i concorsi ordinari e straordinari in via di approvazione: una teoria che fa acqua da tutte le parti, ma che anche oggi il ministro dell’Istruzione ha tenuto a ribadire

A Viale Trastevere si continua a giocare sulle teste dei docenti: i dirigenti Miur sanno infatti molto bene che i vincitori di concorsi annunciati, tre su quattro ancora da bandire, saranno individuati non prima di un anno e forse nemmeno si farà in tempo ad assumerli per il 1° settembre 2020. Inoltre, in molti casi il problema non è quello della mancanza di aspiranti, ma della natura dei posti vacanti. 

“Delle almeno 170 mila supplenze annuali che si andranno a ratificare quest’anno, comprendenti anche gli oltre 20 mila Quota 100 non assegnati ai ruoli – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief –, possiamo dire che più dell’80 per cento sono posti liberi, senza nessun insegnante titolare impegnato in altri ruoli, quindi dovrebbero essere collocate in organico di diritto. Invece, il Miur continua a considerarle in organico di fatto, non tentando più nemmeno di chiedere i finanziamenti necessari allo stesso Mef per attuare il passaggio in quello di diritto: quindi, produrre nuove graduatorie di vincitori di concorso non servirà a nulla se poi ci sono delle province, come Palermo, dove occorrono 60 anni per immettere in ruolo solo i vincitori degli ultimi concorsi. Le cose stanno così, tanto è vero che lo stesso ministero dell’Istruzione è costretto a confermare di anno in anno la proroga della cancellazione”. 

“Ma l’aspetto più paradossale di questo modello di reclutamento – continua Pacifico – è che una fetta di cattedre, che verranno assegnate ai precari, saranno affidate a docenti non abilitati e senza esperienza: ai dirigenti scolastici, infatti, dopo avere attinto dalle graduatorie d’istituto di seconda e terza fascia, non rimarrà altro, ad anno scolastico abbondantemente iniziato, che rivolgersi agli aspiranti docenti che hanno presentato loro un semplice foglio di ‘messa a disposizione’. Questo accade perché gli abilitati e precari di terza fascia non troveranno spazio, in quanto costretti a presentare la loro candidatura in un numero definito di istituti, al massimo 20. A quel punto, il danno sarà compiuto: con tanti docenti già formati ed esperti lasciati a casa, mentre diverse migliaia di neo laureati e alle prime armi verranno messi in cattedra”. 

Inoltre, Anief rileva che il Miur continua ad operare come se non fosse mai stata recapitata all’Italia la lettera di costituzione in mora, da parte della Commissione dell’Unione Europea, perché nel Belpaese “i lavoratori del settore pubblico non sono tutelati contro l’utilizzo abusivo della successione di contratti a tempo determinato e la discriminazione come previsto dalle norme dell’UE (direttiva 1999/70/CE del Consiglio)”. Alla lettera lo Stato italiano dovrà rispondere con atti concreti: “Fare finta di nulla su quasi 200 mila assunzioni a tempo determinato e mettere in evidenza che si sono attuate poco più di 20 mila immissioni in ruolo, tante ne prevediamo, è una politica suicida, che a nostro avviso porterà dritti l’Italia verso la condanna definitiva per abuso di precariato, con tutto ciò che ne consegue”, conclude Pacifico. 

(fonte: Ufficio Stampa Anief)

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MIUR pubblica i dati sugli Esami di Maturità: più diplomati con 100 e lode, meno quelli sopra il 70

sede Miur Trastevere Roma

Sono disponibili dal 22 luglio i primi dati che “dipingono” la situazione post Esami di Stato della Scuola secondaria di II grado (in sintesi maturità).

Sebbene i dati restino particolarmente stabili, in base alle rilevazioni effettuate dal MIUR si può fare una semplice considerazione: aumenta la forbice tra chi ha raggiunto la sufficienza per il rotto della cuffia o giù di lì e chi invece ha ottenuto voti eccellenti.

In sintesi, agli estremi ci sono più studenti che al centro, nella forbice di voti tra il 70 e il 90 per intenderci.

Il Miur registra “un aumento dei diplomati con 100 e lode: sono l’1,6%, l’anno scorso erano l’1,3%. Diminuiscono complessivamente gli studenti che hanno conseguito un voto superiore a 70/100: sono il 61,7%, rispetto al 64,5% di un anno fa”.

“Quest’anno – continua la sintesi disponibile sul sito del Ministero – è stato ammesso all’Esame il 96,1% dei candidati scrutinati (nel 2018 era stato il 96%). I diplomati finali risultano essere il 99,7%, erano il 99,6% nel 2018. Se le lodi aumentano, i diplomati con il 100 ‘secco’sono in leggero calo: sono il 5,6%, nel 2018 erano il 5,7%. Cresce la percentuale dei ragazzi con voto compreso tra 91 e 99, dal 9% al 9,8%. Diminuiscono sensibilmente i voti nella fascia 81-90, dal 19,6% al 16%; calano leggermente i 71-80, dal 28,9% al 28,7%. In aumento i punteggi al di sotto del 70, il 38,3% rispetto al 35,5% del 2018. I 61-70 sono il 31,4% (erano il 27,7% nel 2018). I 60 scendono dal 7,8% al 6,9%“.

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“Cosmo Academy”, al parco giochi Rainbow sinergia tra pubblico e privati per un progetto “stellare”

Panoramica_Rainbow_MagicLand

Rainbow MagicLand, la Capitale del divertimento, ha deciso di puntare dritto al cielo e portare in orbita il divertimento del Parco più grande del Centro – Sud Italia. Tutto questo sarà possibile attraverso “Cosmo Academy”, un progetto a dir poco “stellare”. L’idea di questa nuova area, sarà realizzata grazie a un’importante collaborazione tra pubblico e privato, e vede scendere in campo: Rainbow MagicLand, il genio creativo di Isia Roma Design e la consulenza scientifica di Letizia Davoli. A dimostrazione della rilevanza del progetto ne hanno parlato insieme ai protagonisti il Prof. Lorenzo Fioramonti, Viceministro del Miur e Gaudenzio Bonaldo Gregori, Country Manager Pillarstone Italy.

Prof. Lorenzo Fioramonti, Viceministro del Miur: “I parchi sono un modo per confrontarsi con il modo circostante soprattutto quando assumono un percorso specifico. Molti non lo sanno ma l’italia ha una lunga tradizione spaziale, e la scelta di questo particolare tema è molto intelligente e accattivante. Mi fa piacere che si sia creata questa sinergia importante tra un’azienda privata, che ha scelto di scommettere sul divertimento intelligente e una realtà come Isia che rende il designer immediato e facilmente comprensibile, come deve essere. L’idea di legare il divertimento dei bambini e degli adulti alla scuola, dimostra capacità di aver compreso il cambiamento, la necessità di inventare nuovi linguaggi per incuriosire. Questo è parte dei nuovi modi di fare scuola. Davvero complimenti per questa scelta coraggiosa e innovativa”.

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Miur, Ambiente e Salute, tre ministeri per un solo appello: “Usa il cellulare con intelligenza”

smartphone scuola

“Il tuo cellulare è intelligente. Usalo con intelligenza”. È lo slogan della campagna informativa che ha preso il via il 19 luglio, realizzata congiuntamente dai Ministeri della Salute, dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Gli obiettivi dell’iniziativa di comunicazione dei tre dicasteri rispondono a quanto disposto dal TAR del Lazio (con sentenza n. 500/2019):

  • promuovere il corretto uso degli apparecchi di telefonia mobile (telefoni cellulari e cordless);
  • informare sui rischi per la salute e per l’ambiente connessi ad un uso improprio di tali apparecchi.

I tre Ministeri hanno unito, in un tavolo tecnico, le loro competenze e le loro professionalità, anche con la collaborazione degli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, in modo da realizzare una campagna basata su informazioni autorevoli e scientificamente fondate su quattro punti in particolare:

  • esposizione alle onde elettromagnetiche da cellulare e cordless: consigli utili per ridurre l’esposizione, il punto sulla ricerca, i requisiti di sicurezza degli apparecchi e delle stazioni radio base;
  • interferenze delle onde elettromagnetiche sui dispositivi medici: cosa è bene sapere se porti un pacemaker;
  • tutela della salute: consigli utili legati alla distrazione alla guida e mentre si cammina, dati e informazioni sugli incidenti da distrazione;
  • rispetto dell’ambiente: le indicazioni per smaltire correttamente il vecchio cellulare anche presso i punti vendita.

La campagna prevede la diffusione di uno spot sulle reti televisive RAI e di quattro video e quattro infografiche attraverso i social network dei Ministeri.

Punto di riferimento per gli approfondimenti è il sito internet dedicato, dove poter consultare tutti i materiali: www.cellulari.salute.gov.it.

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Come Bonisoli e Bussetti hanno salutato Camilleri

andrea camilleri ultimo saluto

“Se ne va un genio della letteratura del Novecento”. Affida a un comunicato stampa a firma del ministro Alberto Bonisoli il Mibac l’ultimo saluto allo scrittore e intellettuale Andrea Camilleri. Il responsabile del dicastero ai Beni e Attività Culturali ricorda così il maestro siciliano: “Regista teatrale, sceneggiatore, scrittore prolifico e instancabile, il maestro Andrea Camilleri lascia un vuoto profondo nella cultura italiana. Se ne va un fine intellettuale. Se ne va uno dei migliori interpreti della sicilianità. Se ne va un galantuomo, direbbero nella ‘sua’ ‘Vigata’, che con il suo stile unico, ironico e dolce, pungente e critico, è riuscito ad avvicinare tanti italiani alla lettura, a promuovere nel mondo l’immagine della sua terra, la Sicilia, a riscattarla, con il ‘suo’ commissario Montalbano, narrandone vizi e virtù. Ci mancherà moltissimo”. 

Il suo pari del Miur, Marco Bussetti, affida il suo ultimo saluto a Facebook, defilandosi così dall’impietosa polemica tra la base leghista e i fan dello scrittore, da sempre critico nei confronti del leader del Carroccio Matteo Salvini.

Bussetti, su Facebook, scrive: “Addio a Andrea #Camilleri. Fine intellettuale, è stato autore di romanzi straordinari, anche a sfondo storico, che sono dei mirabili affreschi della nostra realtà. L’Italia perde uno dei suoi più grandi letterati”.

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Scuola digitale, il Miur crea la “task force”: selezione per 120 docenti

Marco Bussetti Miur Ministro

Al via la selezione di 120 docenti esperti in materia di scuola digitale. Una ‘squadra’ di insegnanti che dovrà occuparsi – costituendo un punto di riferimento per le scuole di tutto il territorio – di promuovere la diffusione di nuove metodologie didattiche, la creazione di ambienti di apprendimento innovativi nelle scuole, la formazione degli insegnanti, la rilevazione delle migliori pratiche già presenti nel Paese.

Il bando è stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Le domande dovranno essere presentate dagli insegnanti interessati dal 17 al 31 luglio prossimi. La selezione sarà completata entro il mese di settembre, a partire dal quale i docenti scelti saranno esonerati per due anni dal loro servizio ed entreranno a far parte di apposite équipe territoriali.

“I docenti che saranno selezionati – spiega il Ministro Marco Bussetti – saranno punto di riferimento nei territori sul tema del digitale. Saranno esperti a disposizione delle scuole e degli altri insegnanti. Grazie all’esonero potranno dedicarsi infatti a tempo pieno a questa attività formando una vera e propria task force che potrà contribuire a rilanciare e portare avanti le azioni sul tema del digitale. Punteremo in particolare sulla formazione, che è fondamentale, dei docenti e sulla progettazione di attività per il potenziamento delle competenze degli studenti”.

I candidati dovranno dimostrare un’adeguata conoscenza delle metodologie didattiche innovative e dei processi di digitalizzazione delle istituzioni scolastiche, nell’ideazione e realizzazione di contenuti digitali per la didattica, nella progettazione e realizzazione di ambienti digitali per la didattica, nella formazione di docenti e studenti alle competenze digitali.

I docenti delle équipe formative territoriali aiuteranno le scuole nello sviluppo e nella diffusione di soluzioni per la creazione di ambienti digitali con metodologie innovative e sostenibili. Promuoveranno l’innovazione metodologico-didattica, lo sviluppo di progetti di didattica digitale, cittadinanza digitale, economia digitale, educazione ai media. Supporteranno la progettazione e realizzazione di percorsi formativi laboratoriali per docentisull’innovazione didattica e digitale. Documenteranno le sperimentazioni in atto nelle istituzioni scolastiche, nel campo delle metodologie didattiche innovative.

(fonte: Miur)

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Caso Università Catania, il Miur si costituirà parte civile

sede Miur Trastevere Roma

“Appena appresa dagli organi di stampa la notizia delle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Catania e delle misure cautelari personali applicate su disposizione dell’Autorità giudiziaria, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha immediatamente avviato una verifica sull’eventuale presenza all’interno delle commissioni di abilitazione scientifica nazionale – o in qualsiasi altro tipo di collaborazione istituzionale con il MIUR – di docenti universitari coinvolti nel procedimento penale”.

“All’esito degli accertamenti saranno adottati i necessari provvedimenti di sospensione di tali collaborazioni con il personale docente coinvolto nell’inchiesta. Il MIUR provvederà inoltre a richiedere all’Autorità giudiziaria catanese copia degli atti al momento ostensibili dell’indagine, al fine di costituirsi parte civile nel futuro giudizio penale”.

Lo rende noto il Miur in una nota stampa.

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Medicina e Odontoiatria, aumentano i posti disponibili al test d’ingresso: l’annuncio del Miur

sede Miur Trastevere Roma

Una buona notizia per gli aspiranti medici odontoiatri: aumentano ulteriormente i posti per le immatricolazioni ai corsi di laurea ad accesso programmato nazionale in Medicina e in Odontoiatria. Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti ha firmato i decreti che stabiliscono i posti per l’anno accademico 2019/2020. Quelli per Medicina e Chirurgia sono 11.568 (erano 9.779 lo scorso anno) e quelli per Odontoiatria sono 1.133 (erano 1.096).

Il decreto per Medicina e Chirurgia passa ora al Ministero della Salute, per essere controfirmato dalla Ministra Giulia Grillo.

“Su Medicina e Odontoiatria questo Governo sta mantenendo le promesse fatte, portando avanti un’azione strategica, sia nell’interesse dei nostri giovani che del Paese – dichiara il Ministro Marco Bussetti -. Abbiamo aumentato i posti a disposizione degli studenti universitari e continueremo a lavorare in questa direzione. L’Italia ha bisogno di medici, dobbiamo colmare questo vuoto. Chiaramente, è importante che a questo corrisponda anche un incremento delle borse di specializzazione mediche. Ed è per questo che ci siamo mossi su questo fronte. Abbiamo aumentato le borse già a partire dallo scorso anno e anche quest’anno abbiamo incrementato le risorse di cento milioni in Legge di bilancio per finanziare nuovi contratti di formazione. Non ha alcuna utilità avere più laureati se poi non si specializzano e non possono esercitare. Inoltre, siamo impegnati insieme al Ministero della Salute, agli Atenei e alle Regioni in una riforma del modello di ammissione ai corsi. È richiesta da anni, è stata molto dibattuta e adesso vogliamo arrivare alle risposte attese”.

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Pensionamenti, il Miur: “Già lavorato l’80% delle pratiche di ‘quota 100’”

Marco Bussetti Miur Ministro

Si è svolta mercoledì 26 giugno al Miur l’informativa sindacale sull’andamento delle certificazioni del diritto a pensione del comparto scuola per il 2019. Erano presenti rappresentanti del MIUR e dell’INPS (l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale) che stanno collaborando attivamente attraverso i loro uffici territoriali.

Al 24 giugno, secondo i dati forniti oggi alle Organizzazioni Sindacali, risulta lavorato il 99,12% delle domande di pensionamento presentate entro il 12 dicembre scorso, secondo le regole di pensionamento vigenti prima dell’introduzione della cosiddetta ‘quota 100’ entrata in vigore successivamente (si tratta della cosiddetta prima platea).

Risulta poi lavorato il 79,77% delle domande relative alla cosiddetta seconda platea, quella che ha presentato domanda entro il 28 febbraio, dopo l’introduzione di ‘quota 100’. 

“Siamo particolarmente soddisfatti – commenta il Ministro Marco Bussetti – dell’andamento delle operazioni. Grazie al lavoro di squadra svolto da MIUR e INPS, sia attraverso gli uffici centrali che territoriali, stiamo procedendo molto rapidamente con le certificazioni. L’obiettivo finale è quello di consentire a coloro che nella scuola hanno diritto alla pensione di poterne usufruire da settembre, senza soluzione di continuità con lo stipendio. Anche a quelli che hanno presentato domanda nell’ambito della finestra che si è aperta a seguito dell’introduzione di ‘quota 100’ e dell’‘Opzione donna’”.

(fonte: sito Miur)

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Il Miur ha un nuovo sito web

screenshot nuovo sito miur

Chi si è collegato nella giornata di ieri ha potuto essere tra i primi ad ammirare la nuova veste grafica del sito istituzionale del Miur.

Obiettivo di questo rifacimento, oltre a dare una rinfrescata necessaria all’aspetto del portale, è quello di permettere all’utente una navigazione “più efficace” grazie a un riorganizzamento collettivo dei contenuti. Nel nuovo sito maggiore spazio per le buone pratiche del sistema di istruzione e il mondo MIUR. Il Miur descrive la nuova versione del sito come “più aggiornata e dinamica, pensata per offrire un servizio migliore agli utenti e valorizzare le iniziative di scuole, università ed enti di ricerca”.

Tra le principali novità che il Miur mette in evidenza l’introduzione di una chatbot nella sezione relativa all’Ufficio relazioni con il pubblico: gli utenti avranno a disposizione un assistente virtuale in grado di offrire loro le informazioni di cui hanno bisogno.

Inoltre, l’accesso ai servizi on line del portale sarà finalmente consentito anche tramite SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale che garantisce sicurezza e protezione dei dati a tutti i cittadini e alle imprese che ne fanno uso. 

“Il sito – aggiungono dal Miur – diventa sempre più mobile-friendly, per assicurare la piena fruibilità dei contenuti anche da smartphone e dispositivi mobili. Vengono introdotti un nuovo motore di ricerca e una sezione denominata Le storie, grazie alla quale gli utenti potranno conoscere le eccellenze del sistema di istruzione e formazione italiano”.

“Infine, per consentire un accesso semplificato agli argomenti e ai servizi di maggior interesse e facilitarne la consultazione, sarà disponibile sul sito una finestra dinamica che conterrà, in evidenza, i temi più ricercati con tutti gli aggiornamenti in tempo reale su atti, normativa e notizie pubblicati”.