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Napoli, arrivano i fondi per la verifica di solai e controsoffittature per 150 plessi scolastici

La Giunta comunale di Napoli ha approvato su proposta dell’Assessore all’istruzione Annamaria Palmieri gli interventi in linea tecnica ed economica volti alle verifiche dei solai e delle controsoffittature di 150 plessi scolastici, finanziati a seguito di apposito bando con fondi del MIUR. Il servizio tecnico del Comune che ha partecipato al bando  procederà alla suddivisione dei fondi alle diverse Municipalità attraverso 15 raggruppamenti  suddivisi per aree omogenee. Il contributo complessivo del MIUR ammonta ad un milione di euro ma va suddiviso in lotti che andranno affidati a ditte specializzate, già selezionate con avviso pubblico, entro fine anno.

vigili del fuoco generica

“Ad ulteriore  dimostrazione dell’impegno dell’amministrazione per la sicurezza delle scuole, questo finanziamento – come gli altri finora assicurati da Patto per Napoli – va in direzione di un’ analisi conoscitiva ancor più approfondita che deve rassicurare le comunità scolastiche. Napoli, collocandosi bene tra i Comuni italiani, si è assicurata  una buona quota delle risorse disponibili (un milione di euro sui 40 mln totali) perché nessuna opportunità va sprecata per tutelare i bambini. Nel contempo lavoriamo per i nuovi CPI, per diverse ristrutturazioni e per la vulnerabilità sismica. Devo ringraziare il grande infaticabile impegno dei servizi tecnici  centrali e municipali che fanno squadra per il bene delle scuole” così l’Assessore Palmieri.

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I Gradini suor Orsola diventeranno Museo

È stato approvato dalla Giunta Comunale di Napoli l’accordo di collaborazione con l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa per la realizzazione del progetto “Museo Gradini Suor Orsola”.

L’Amministrazione comunale ha accolto favorevolmente la proposta dell’Università di riqualificare e valorizzare la strada Gradini Suor Orsola con un percorso museale sulla storia della nascita e dello sviluppo della Cittadella monastica e del complesso monumentale del Suor Orsola.
“Attiviamo una collaborazione con l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa – dichiara l’assessore Clemente – per realizzare un percorso museale sul complesso monumentale del Suor Orsola. Un’idea nata dall’Università per valorizzare tutta la strada che dal corso Vittorio Emanuele porta alla cittadella universitaria e creare nuove opportunità per il territorio. Un ottimo esempio di ascolto e collaborazione tra istituzioni e territorio”.

“Ringrazio il Comune – commenta il rettore Lucio d’Alessandro – perché ha fatto sì che uno spazio pubblico possa diventare ancora più pubblico in quanto dedicato alla città ai giovani e alla cultura”.

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Mazzucchi nuovo direttore del dipartimento di Studi Umanistici della Federico II

È Andrea Mazzucchi il nuovo Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Eletto nella mattina del 15 dicembre 2020, subentra al filosofo Edoardo Massimilla e guiderà il Dipartimento per i prossimi tre anni, da gennaio 2021.

Mazzucchi, ordinario di Filologia italiana e di Filologia dantesca, è stato componente del Senato Accademico ed è attualmente Presidente della Scuola delle Scienze Umane e Sociali dell’Ateneo federiciano.

La dedizione al lavoro è stata la caratteristica della sua brillante carriera accademica, fino all’ascesa alla guida del Dipartimento di Studi Umanistici. Filologo moderno e abile divulgatore, ha innovato gli studi sui manoscritti rendendoli accessibili e, al tempo stesso, appassionanti per le nuove generazioni.

Innovazione che dimostra costantemente, ad esempio, nella direzione, presso la Biblioteca Oratoriana dei Girolamini di Napoli, della Scuola di Alta Formazione in ‘Storia e filologia del manoscritto e del libro antico’, nata da un accordo tra l’Università degli Studi di Napoli Federico II e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. Un percorso suggestivo che ha, inoltre, riconsegnato alla comunità l’immenso patrimonio librario del complesso Oratoriano.

Il Dipartimento di Studi Umanistici raccoglie l’eredità dell’antica Facoltà di Lettere e Filosofia ed è il più grande della Federico II con 190 docenti e ricercatori e un’offerta didattica articolata, tra l’altro, in 16 corsi di laurea triennali e magistrali e 4 dottorati di ricerca. Un Dipartimento intriso nel territorio che, con le sue molteplici attività, offre contributi costanti alla politica culturale e alle attività di terza missione che l’Ateneo federiciano mette in campo.


“Bisognerà proseguire nell’operazione di valorizzazione della ricca tradizione dei saperi umanistici, che rappresenta un’asse centrale nella ricerca e nell’offerta formativa del nostro grande Ateneo – dichiara Andrea Mazzucchi -. Continuando a garantire alta qualità, nel campo della ricerca e in quello dell’offerta didattica, il Dipartimento nei prossimi anni dovrà migliorare strutture, attrezzature e servizi agli studenti”.
Membro dell’Accademia pontaniana, Mazzucchi coordina il Dottorato di ricerca in ‘Testi, tradizioni e culture del libro. Studi italiani e romanzi’ presso la Scuola Superiore Meridionale.
Vicepresidente del Centro Pio Rajna per la Ricerca letteraria, filologica e linguistica, e membro del Consiglio direttivo della Casa di Dante in Roma, fa parte delle Commissioni scientifiche preposte all’Edizione Nazionale degli Antichi Commenti e alla Nuova Edizione Commentata delle Opere di Dante.

Professore, ricercatore, ma ancor più studioso della letteratura italiana medievale con particolare attenzione all’opera di Dante, alla sua prima ricezione, al rapporto tra testo e immagine nella tradizione manoscritta. È componente del Comitato nazionale per le celebrazioni del Settecentenario della morte del Sommo Poeta.

Dirige con altri illustri colleghi prestigiose riviste e collane scientifiche, ha coordinato l’ambito di ‘Discipline Storiche, storico letterarie e storico artistiche’ del Piano Nazionale per la Ricerca 2021-2027.  Il suo ultimo lavoro, in ordine di tempo, è la curatela al volume di Enrico Malato “Nuovi studi su Dante. Lecturae Dantis, note e chiose dantesche”, uscito il 26 novembre del 2020 per Bertoncello Artigrafiche. Un volume che conferma il costante rapporto diretto con i testi per decifrare l’universo dantesco

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Allerta meteo e didattica a distanza, Anief spiega i motivi del no

Sulla polemica esplosa in Campania sulla questione maltempo – DAD interviene l’Anief. Carte alla mano, il sindacato prova a spiegare le motivazioni che hanno portato i docenti a rifiutare di fare lezione se la causa dell’impossibilità di andare a scuola è dettata da situazioni emergenziali che non siano la pandemia da Covid-19.

Ricordiamo cosa è accaduto: a ridosso della riapertura delle Scuole il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e altri suoi pari hanno ordinato la chiusura delle stesse per un’allerta meteo diramata dalla Protezione Civile della Regione Campania. La DAD però non è stata attivata.

“Per tutte quelle situazioni emergenziali che non siano l’emergenza pandemica – spiega Anief – appare evidente che non si possa applicare il CCNI sulla DDI che è, sia nelle premesse, sia per espresso disposto normativo, applicabile solo in relazione all’emergenza sanitaria da Covid-19 in corso”. L’Ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo sottoscritto da Anief, CGIL e Cisl, infatti, espressamente prevede “le modalità e i criteri sulla base dei quali erogare le prestazioni lavorative e gli adempimenti connessi resi dal personale docente del comparto “Istruzione e ricerca”, nella modalità a distanza, fino al perdurare dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020, dovuto al diffondersi del virus COVID-19” e lo stesso art. 1 dell’ipotesi di CCNI sulla DDI sottoscritta, chiarisce che “Fino al perdurare dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei ministri, dovuto al diffondersi del virus COVID-19, l’attività didattica sarà effettuata a distanza attraverso la modalità di didattica digitale integrata”, dunque non è possibile ricorrere, in ogni caso che esuli completamente dall’emergenza sanitaria, alla DDI.

“Il rapporto di lavoro del personale della scuola – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è di natura civilistica ed è soggetto al principio giuridico di cui all’art. 1256 del Codice civile: ‘L’obbligazione si estingue quando, per una causa non imputabile al debitore, la prestazione diventa impossibile” e questo è il caso di chiusura delle scuole per maltempo o gravi calamità naturali. Le assenze del personale docente e ATA, in questi casi, non solo non devono essere giustificate, ma a esse non si può applicare alcuna decurtazione economica o recupero della prestazione mancata e l’anno scolastico resta comunque valido’. La Nota Miur n. 1000/2012, infatti, ha già chiarito che in caso di “eventi imprevedibili e straordinari (ad esempio gravi calamità naturali, eccezionali eventi atmosferici) che inducano i Sindaci ad adottare ordinanze di chiusura delle sedi scolastiche […] è fatta comunque salva la validità dell’anno scolastico, anche se le cause di forza maggiore, consistenti in eventi non prevedibili e non programmabili, abbiano comportato, in concreto, la discesa dei giorni di lezione al di sotto del limite dei 200, per effetto delle ordinanze sindacali di chiusura delle scuole”.

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Il festival del Cinema per bambini e ragazzi parte da San Giovanni a Teduccio: “Catch the Moon”

Parte da San Giovanni a Teduccio la prima edizione di Catch the Moon – International Children & Youth Animated Film Festival, il primo festival italiano – e tra i pochissimi in Europa – dedicato al cinema d’animazione per bambini e ragazzi, nonché il primo festival di cinema d’animazione in Campania, che, a causa delle restrizioni anti Covid 19, si trasferisce online dal 14 al 20 dicembre grazie al supporto tecnico della Cineteca di Milano

Catch the moonè un progetto di formazione, promozione e diffusione del cinema d’animazione per bambini e ragazzi realizzato nell’ambito del bando “Cinema per la Scuola – Buone Pratiche, Rassegne e Festival” promosso da MIUR e MiBACT, organizzato dall’associazione Gioco, immagine e parole in partenariato con l’associazione Atalante, già ideatrice di Imaginaria – Festival Internazionale del Cinema d’Animazione d’Autore, l’impresa sociale milanese Bepart, l’Istituto comprensivo 48° Madre Claudia Russo – F. Solimena e l’Istituto comprensivo 47° Sarria-Monti, in collaborazione con Art33 – cultural hub, Film Commission Regione Campania e con il patrocinio di Comune di Napoli.

Catch the moon, in questa versione online, arriva nelle scuole di tutta Italia e nelle case di appassionati e curiosi con una ricca programmazione che sarà disponibile 24 ore su 24 in streaming gratuito sul sito www.catchthemoon.eu. 

I film in gara al Concorso internazionale per cortometraggi d’animazione dedicati ai bambini e ragazzi – 35, con 12 anteprime italiane e 5 mondiali –  sono stati selezionati tra più di 1000 candidature arrivate da tutto il mondo. Divisi in più sezioni e divisi per fasce d’età, i corti sono legati sul piano stilistico dall’elemento ricorrente del colore e da un linguaggio diretto, ironico e profondo. Sul piano contenutistico, invece, la scelta è ricaduta su cortometraggi che affrontano tematiche attuali come l’immigrazione, l’emarginazione, la dipendenza digitale ma anche l’amicizia, il rapporto con la natura, i primi amori e la poesia.  

A questi si affianca una selezione fuori competizione, articolata in due programmi tematici: Animalsche ha come protagonisti animali buffi e divertenti, e Christmas Adventures, un omaggio sognante al Natale. Infine, un focus sull’Estonian Academy of Arts, con una selezione di nove corti scelti nel prolifico archivio della scuola dove, dal 2007, intere generazioni di animatori provenienti da tutto il mondo apprendono l’arte dell’animazione sotto la guida del pluripremiato maestro Priit Pärn. 

«Sono particolarmente onorato e felice di poter dirigere la prima edizione di Catch The Moon, un’esperienza unica nel suo genere – spiega il direttore artistico Luigi Iovane, già direttore di Imaginaria -. Le opere che presenteremo in concorso arrivano da ogni parte del mondo e saranno proiettate tutte in lingua originale con sottotitoli in italiano. Pur vivendo un momento difficile, sono sicuro che riusciremo a proporre non solo un programma di straordinaria qualità ma anche quelle attività promozionali tese ad avvicinare il “pubblico giovane” a questa nobile arte grazie a tutte le attività che abbiamo previsto durante il Festival». 

Non solo cinema, ma anche arte e interazione. In programma tre laboratori gratuiti di animazione, a cura di Beatrice Pucci, Michele Bernardi e BePart, dedicati alla claymotion, alla cutout animation e alla realtà aumentata (iscrizioni aperte al link: https://catchthemoon.it/lalfabeto-dellimmaginario), per bambini dai 6 agli 11 anni e per ragazzi dai 18 ai 25 anni.  

Online, infine, anche due mostre:  Carta dei diritti dei bambini, a cura di La Baracca – Testoni Ragazzi, Teatro stabile d’innovazione per l’infanzia e la gioventù, in cui parole e immagini, insieme, affermano il diritto dei bambini e delle bambine di tutto il mondo all’arte e alla cultura, e MAUA -Museo di arte urbana aumentata, a cura di BePart, un’esposizione digitale di 30 opere, 10 per ciascuna città toccata dal progetto che unisce l’arte alla tecnologia e conta più di 100 opere di street art in realtà aumentata fra Milano, Torino e Palermo. 

Il 20 dicembre sarà la giornata dedicata alla premiazione, in cui si scopriranno i quattro vincitori di questa prima edizione. I film saranno giudicati dalla Giuria dei ragazzi, composta da allievi delle scuole di tutta Italia, e dalla Giuria di esperti composta dall’illustratrice e regista Anete Melece, dall’autrice di film di animazione in stop motion Beatrice Pucci e dal regista Michele Bernardi. Quattro i premi in palio: Best animated short film award, Audience awardBest youth short film awardBest children short film award

Il festival è aperto a tutti e la partecipazione è completamente gratuita. L’intero programma sarà disponibile, dal 14 al 20 dicembre, in streaming sul sito www.catchthemoon.eu. 

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La biblioteca dei Girolamini online: 500 manoscritti antichi pronti a essere digitalizzati

Il progetto Manuscripts of Girolamini in Cloud finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, del quale l’Università Federico II è partner scientifico, consentirà infatti di digitalizzare parte del prezioso patrimonio della biblioteca del complesso napoletano dei Girolamini e di renderlo disponibile su piattaforma a libero accesso. Ogni digitalizzazione sarà accompagnata da un sistema di metadati fruibile a più livelli, per soddisfare dal lettore curioso allo specialista.

La biblioteca dei Girolamini ha circa 160.000 tra libri e documenti e MAGIC avvierà la digitalizzazione di 500 manoscritti antichi, in modo compatibile con il progetto Digita Vaticana avviato presso la Biblioteca Vaticana nel 2013.

Il progetto Manuscripts of Girolamini in Cloud – MAGIC, presentato dalle società SA Lombardia, SA Documents, NetCom Group e l’Ateneo Federico II, ha il valore di oltre 15 milioni di euro, e verrà supportato dal MISE con un contributo di 6 milioni di euro, dei quali 2,2 milioni alla Federico II, in particolare al Dipartimento di Studi Umanistici ed al Dipartimento di Fisica che rivestiranno un ruolo primario nelle attività.

Il Dipartimento di Studi Umanistici, che già opera presso il complesso dei Girolamini con il corso di Alta Formazione in Storia e filologia del manoscritto e del libro antico guidato dal professore Andrea Mazzucchi, contribuirà con il know-how per la catalogazione e la creazione delle informazioni di indicizzazione e ricerca, mentre il Dipartimento di Fisica contribuirà con il know-how tecnologico; insieme ai partner industriali, tutti collaboreranno nelle operazioni sul posto, mirate alla digitalizzazione con appositi scanner per libri antichi. Saranno bandite 10 tra borse ed assegni di ricerca, in tutti i temi trattati dal progetto.

Il progetto MAGIC nel suo complesso nasce da un’idea del professore Alberto Varvaro, un maestro nel campo, alla cui memoria è dedicato; esso vede come responsabile scientifico il professore Guido Russo che fa parte del comitato scientifico insieme ai colleghi federiciani Guido Trombetti, Andrea Mazzucchi e Pasqualino Maddalena.

Manuscripts of Girolamini in Cloud è un progetto reso possibile non solo dal finanziamento del MISE, ma dall’intersecarsi di competenze specialistiche differenti che un Ateneo generalista come la Federico II è in grado di mettere in campo – sottolinea il professore Mazzucchi -. Le tecnologie avanzate del Dipartimento di Fisica incontrano e collaborano con le più aggiornate acquisizioni in campo filologico, paleografico-codicologico e storico librario espresse dal Dipartimento di Studi Umanistici. Quando saranno disponibili le digitalizzazioni dei manoscritti della Biblioteca dei Girolamini accompagnate da accurate descrizioni, fruibili a più livelli, si avrà a disposizione un prodotto che ha realizzato nei fatti quell’invito alla transizione digitale che viene dal nuovo Piano Nazionale delle Ricerche”. Alcune digitalizzazioni, già realizzate, saranno presto disponibili sul sito della Scuola diAlta Formazione in Storia e filologia del manoscritto e del libro antico ‘Alberto Varvaro’.

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Napoli: svolta per la “Musto e Fedro”

La giunta Comunale, a firma dell’assessore alla Scuola Annamaria Palmieri, ha approvato lo schema di transazione che pone fine alla decennale controversia con la ditta costruttrice del complesso scolastico “Musto e Fedro” e il progetto esecutivo/definitivo per completare impianti ed adeguare alle norme di sicurezza. Eretto a partire dal 2008, bloccato nel gennaio 2010, il complesso scolastico era stato oggetto di sequestro perché il suolo non apparteneva al Comune, ma alla Compagnia dei Gesuiti.

L’amministrazione de Magistris ha perseguito l’obiettivo di restituirlo alla città con determinazione. Prima, chiudendo il contenzioso con la proprietà del suolo che è stato definitivamente acquistato nel 2017, poi avviando una interlocuzione con la ditta costruttrice le cui richieste di danni trovano oggi risoluzione in questo accordo transattivo con una soluzione vantaggiosa per l’Ente.

“Resta da completare l’opera, negli impianti e sul piano anche delle certificazioni, appena sarà approvato il Bilancio abbiamo già previsto i fondi nel Patto per Napoli. Nel prossimo anno scolastico il complesso che si trova in una posizione strategica in V Municipalità a via Sant’Ignazio di Loyola sarà restituito ai cittadini e alle scuole del territorio. Di concerto con la Municipalità e con le scuole stesse se ne darà la destinazione migliore, e in una parte di esso si potrà ospitare anche una scuola dell’infanzia con annesso nido. Ringrazio il Servizio Tecnico Scuole per il grande lavoro che ha fatto”, afferma l’assessore alla scuola Annamaria Palmieri.

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Riapertura scuole in Campania, il commento del sindaco di Napoli de Magistris

“Apprendiamo con soddisfazione che il Presidente della Regione Campania ha modificato il suo modo di operare sulle scuole in particolare per quanto riguarda le fasce dei più piccoli, quelle delle bambine e dei bambini della nostra comunità scolastica. Apparve ai più spropositato e incomprensibile, prima ancora che diventassimo zona gialla, che la Campania fosse l’unico luogo d’Europa in cui si chiudevano le scuole anche per i più piccoli”. Commenta così la decisione di riaprire asili e prime elementari in Campania il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.

“Anche durante la zona gialla – prosegue il Primo cittadino – mentre le scuole erano aperte nelle zone rosse, da noi continuavano a rimanere chiuse nonostante fosse documentato che non ci fosse una proliferazione dei contagi nelle scuole e che la didattica a distanza fosse oltremodo difficile, se non impossibile in alcuni casi, per alcune fasce di istruzione così importanti per una comunità che si fonda sulla scuola e l’istruzione”.

luigi de magistris

“E’ evidente che a questo punto è necessario anche fare chiarezza perché altrimenti, un cambiamento repentino di questo tipo, di fronte alle notizie sull’aggravarsi della situazione sanitaria nella nostra regione, tanto da divenire zona rossa, rischia di apparire, da parte della Regione, incomprensibile, contraddittorio e confuso. Molti, infatti, ci stanno contattando in queste ore chiedendoci come mai, quando eravamo in zona gialla, la Regione ha raccontato che le scuole dovevano rimanere chiuse perché pericolose in quanto luogo di particolare diffusione di contagio e, adesso, di fronte invece ad una zona rossa, il Presidente della Regione fa una valutazione secondo la quale le scuole possono aprire”.

“E’ necessario fare una operazione di chiarezza anche e soprattutto per tranquillizzare la comunità scolastica tutta. Stamani abbiamo immediatamente scritto al Presidente della Regione, all’Unità di Crisi e, per conoscenza, anche al Direttore dell’Ufficio scolastico provinciale allo scopo di farci avere, ad horas, anche perché l’ordinanza entra in vigore domani, i dati dei test antigenici effettuati e i dati sul contagio della città di Napoli suddivisi per quartiere e per luoghi in cui insistono le Scuole. Solo in questo modo potremo verificare se ci sono situazioni di particolare criticità su cui eventualmente intervenire, soprattutto in stretta correlazione coi Dirigenti Scolastici che, a loro volta, come previsto dall’Ordinanza Regionale, possono nella loro autonomia predisporre alternative rispetto all’apertura dei plessi scolastici interessati, fino alla prima elementare, unica classe della Scuola dell’obbligo compresa nell’ultima Ordinanza”.

“Noi intanto – contiunua a fiume il Sindaco – esprimiamo soddisfazione perché abbiamo sempre sostenuto che chiudere le scuole era stato un errore grave e incomprensibile e che non era vero che le scuole erano luoghi in cui si diffondeva particolarmente il contagio. Nello stesso tempo, esprimiamo soddisfazione perché dalla lettura del comunicato diffuso ieri pomeriggio dall’Unità di Crisi non sembrano emergere dati particolarmente preoccupanti per quanto riguarda gli screening volontari effettuati”.

“Ovviamente si deve richiedere, però, a questo punto, un necessario approfondimento al fine anche di tranquillizzare genitori e comunità scolastica, particolarmente preoccupati in queste ore perché disorientati da un cambio così repentino di valutazione che, rispetto alla situazione sanitaria odierna rispetto a quella di qualche settimana fa, può oggettivamente rappresentare un elemento di ansia. Noi ci riserviamo ogni decisione all’esito della verifica dei dati che ci devono essere rappresentati in maniera analitica,  così come disposto nell’ultima ordinanza regionale, tenendo anche presente che, ancora, incredibilmente, il Sindaco di Napoli, così come gli altri sindaci delle città capoluogo di provincia in Campania, non fanno parte dell’Unità di crisi e appena i dati ci saranno comunicati, insieme all’Assessore all’Istruzione, già in contatto con tutti i dirigenti scolastici della città di Napoli, faremo insieme le valutazioni del caso”.

“Per ora – conclude – non c’è comunque alcun motivo per discostarsi dall’Ordinanza regionale, ma come è doveroso, procederemo a fare tutte le verifiche e approfondimenti”.

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Napoli: parte la didattica a distanza solidale

L’assessorato alla Scuola, di concerto con l’Assessorato alle Politiche sociali e l’Assessorato ai Giovani, grazie alla volontà e alla grande disponibilità delle reti di civismo attivo di Napoli, di fronte alla chiusura delle scuole che generalizza l’uso della didattica a distanza,  lancia la rete cittadina della  DAD SOLIDALE,  un’iniziativa tesa ad aprire su tutto il territorio del Comune degli spazi educativi di prossimità rivolti alle alunne e agli alunni per i quali la DAD rischia di essere un amplificatore di disuguaglianza: i più piccoli, i più poveri, coloro che hanno case anguste e famiglie numerose e che, come già avvenuto nella chiusura delle scuole nella prima ondata della pandemia,  rischiano di essere  i più esclusi, doppiamente penalizzati  dalla sospensione della scuola in presenza .
Spazi-aula nel territorio, a cui possono rivolgersi le scuole per gli alunni in difficoltà,  mirati a sostenere la prima funzione affidata alla scuola pubblica repubblicana: garantire a tutte e tutti  pari opportunità di accesso al diritto allo studio.

L’assessore all’istruzione del Comune di Napoli Annamaria Palmieri

L’iniziativa  valorizza  il sistema integrato di interventi e servizi di contrasto alla dispersione già presente in città e vede il coinvolgimento di numerosi  attori  con l’apertura di spazi per seguire durante la DAD le tante alunne e i tanti alunni che non hanno alle spalle famiglie in grado di offrire condizioni agevoli (spazi e tecnologie) o di sperimentarsi come “maestri aggiunti” al fianco dei figli: Associazione Maestri di Strada, Associazione Gioco immagini e parole, Associazione Trerrote, Associazione E.S.T.,  Nea, Terra di confine, Associazione SePoFà, Associazione Quartieri Spagnoli, Il Grillo Parlante, Centro Don Bosco, Traparentesi onlus,  L’Orsa Maggiore, Dedalus, Officine Gomitoli, A Voce Alta, Matematici per la città, Save The Children Italia con i punti  luce di Barra (tappeto di Iqbal), Sanità (Pianoterra),  Chiaiano (CGD) , L’uomo e il Legno, Cooperativa Amira, Associazione amici di Carlo Fulvio Velardi Onlus . Si tratterà dunque di azioni diffuse sui territori, da San Giovanni a Soccavo, dal centro storico a Chiaiano,  nel pieno rispetto dei protocolli sanitari e delle  linee guida allegate al DPCM del 18 ottobre e dei principi di sussidiarietà orizzontale  a cui si ispirano le coprogettazioni comunali con scuole e terzo settore.

E’ un intervento teso anche a sostenere gli straordinari sforzi che dirigenti e docenti delle scuole di Napoli stanno mettendo in atto per continuare anche oggi, nella complessità densa che ci sta attraversando, a proporre una scuola che non dimentica e non lascia solo nessuno.

Ci si augura che i soggetti  e gli attori che vogliano essere coinvolti in questa azione aumentino, sempre di più, a coprire l’intera città , per dare ai ragazzi in difficoltà la possibilità di  vivere la propria scuola in modo degno anche “fuori della scuola” e in accordo con essa, anche fuori dalle mura anguste di certe case per colmare il divario che si sta aprendo ogni giorno di più tra ragazzi e bambini più e meno fortunati.
“Sono molto felice della risposta che al mio appello per metterci insieme hanno dato tante associazioni: molte già si stavano attrezzando per il supporto alle scuole in difficoltà,  ma mettersi in rete significa trasformare le azioni singole in una politica per l’emancipazione sociale. E questa misura va ritenuta servizio essenziale, anche nel caso scattassero ulteriori restrizioni: studiare non è meno importante che lavorare, o procurarsi cibo. La scuola non è un luogo accessorio ma una istituzione fondante della nostra democrazia e deve essere tutelata e aiutata anche in questa grave crisi sanitaria, sociale e economica.  Per questo speriamo che tanti altri attori e soggetti della città diano la loro disponibilità  per implementare l’offerta di spazi e risorse. Una città  si fa educante quando assume collettivamente la responsabilità educativa”. Così l’assessore Palmieri.

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Napoli, nasce al 36mo circolo didattico “We take care of you”

Autorizzato dall’Unità di Crisi della Regione, dall’Assessorato all’Istruzione della Regione Campania, dall’Ufficio Scolastico Regionale e, condiviso con l’Assessorato alla Scuola del Comune di Napoli, nasce dal 36mo Circolo Didattico Vanvitelli, “WE TAKE CARE of YOU”, un progetto laboratoriale in presenza rivolto ai bambini con bisogni educativi speciali frequentanti la “Vanvitelli” attivo dal 20 al 30 ottobre.

Un progetto propositivo, creativo e visionario quello dei docenti di sostegno del 36° circolo – che hanno raccolto le esigenze delle famiglie dei bambini disabili – che sono proprio quelli che non possono avvalersi in modo proficuo della Didattica a Distanza, per le particolari patologie di cui sono affetti.

lungomare napoli

I Laboratori didattici in presenza, si svolgeranno nella loro scuola, insieme alle loro docenti di sostegno e di base e con i compagni di classe collegati in Piattaforma da casa.

Alla riuscita dell’iniziativa contribuirà, in particolare, l’Unità Operativa Complessa della Neuropsichiatria Infantile della ASL Napoli 1 Centro con la dott.ssa Luisa Russo e la sua equipe, e saranno impegnati anche gli Osa di Napoli servizi, con il favore dell’assessorato alle Politiche sociali e del Servizio Inclusione sociale del Comune.

“La dirigente scolastica Ida Francioni coglie un bisogno, lo condivide con la sua comunità scolastica, sorregge le famiglie in difficoltà, rassegna allo spazio scuola una delle sue funzioni essenziali: essere dalla parte dei bambini sempre e comunque”,  così l’Assessore alla scuola Annamaria Palmieri.