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Stipendi, approvati i fondi per il Miglioramento dell’offerta formativa 2019/20: la metà del 2011

Con la recente sottoscrizione dell’Ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo, sono state definite le risorse del Fondo unico per il ‘Mof 2019/20’ da destinare alle oltre 8.200 scuole autonome italiane. In questi giorni, il Ccni è al vaglio degli organi di controllo competenti e, una volta che arriverà il via libera, quei fondi saranno gestiti attraverso la contrattazione d’Istituto. La somma complessiva delle risorse è di 800.860.000 euro, mentre otto anni fa lo stanziamento superava il miliardo e mezzo: quando si andranno a dividere tra centinaia di migliaia di docenti e unità di personale Ata coinvolti in attività extra suddivise per 42 mila sedi scolastiche, si tradurranno in poche decine o centinaia di euro a lavoratore. E pensare che negli ultimi anni è aumentata in modo esponenziale la quantità di prestazioni e competenze professionali richieste al personale docente e Ata. 

“Considerato che al personale arriveranno cifre irrispettose – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – noi riteniamo che sia giunta l’ora di convogliare i fondi del merito della Buona Scuola direttamente nei compensi. E che si torni almeno ai 700 milioni di euro del primo finanziamento del 2015/16. Quei soldi vanno collocati in busta paga, perché vi sono diverse attività che fanno ormai parte stabilmente delle funzioni del personale docente e Ata. Ad oggi, invece, ci ritroviamo con sempre meno fondi per salvaguardare l’offerta formativa e anche con altre indennità sottratte in modo scientifico, come l’annualità del 2013 mai recuperata per il passaggio di ‘gradone’. Così, i lavoratori della scuola vengono pagati con gli stipendi più bassi dell’area UE, come confermato in questi giorni dalla stessa Unione europea attraverso il rapporto Eurydice”.

Per il Miglioramento dell’offerta formativa 2019/20 arrivano i soliti “spiccioli”: un fondo praticamente dimezzato rispetto a quello del 2011. Eppure, i fondi del Mof risultano determinanti ai fini dell’attuazione dei progetti scolastici, contenuti nel Pof, oltre che per sovvenzionare una serie di attività scolastiche che non corrispondono all’attività didattica ma risultano basilari per raggiungere l’obiettivo della formazione completa dei discenti.

(fonte: Ufficio Stampa ANIEF)