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Su YouTube la presentazione della campagna di consultazione pubblica sulle linee pedagogiche 0-6 anni

Una campagna nazionale di diffusione e consultazione pubblica, estesa a tutti i protagonisti del mondo dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia, per assicurare la massima condivisionedel documento di base sulle Linee pedagogiche elaborate dalla Commissione nazionale per il Sistema integrato 0-6 anni, prima della definitiva adozione, dopo la consultazione.

“Le Linee pedagogiche – spiega il Ministero in una nota stampa – rappresentano un quadro di riferimento per l’intero Sistema integrato, in cui i vari documenti relativi ai servizi educativi e alla scuola dell’infanzia si collocano e trovano un significato unitario. Un documento che si raccorda con le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia (D.M. 254/2012 aggiornate con i Nuovi scenari nel 2018), e che rappresenta un ponte verso gli Orientamenti per il segmento 0-3 sui quali la Commissione sta lavorando al momento”.

L’iniziativa sarà presentata mercoledì 31 marzo, alle ore 15.30, con un evento in diretta su YouTube, alla presenza del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

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Eurosofia, a Palermo un incontro nel segno di Padre Puglisi

aula scuola generica

L’ente di formazione Eurosofia sarà il promotore di un evento sociale rivolto alle scuole che si svolgerà il 22 novembre, dalle ore 16 alle ore 19, presso la sede del Cineteatro Colosseum, Via Guido Rossa n. 7, Palermo 

Alcuni dei relatori saranno volontari che stanno proseguendo l’impegno di Padre P. Puglisi sul territorio, che sono stati vicini al sacerdote come allievi e hanno seguito in prima linea la sua attività pedagogica. 

L’incontro è aperto a tutti i docenti, di ogni ordine e grado. Sarà rilasciato un attestato di partecipazione riconosciuto dal MIUR.

Saranno ripercorsi attraverso testimonianze dirette alcune tappe dell’esistenza del sacerdote, in particolar modo sarà focalizzata l’attenzione sul suo metodo educativo e sulle buone prassi utilizzate per compiere dei piccoli miracoli sociali.

Padre Puglisi è l’ideatore di un approccio didattico fondato sull’empatia, su una vicinanza ed un supporto non invasivo.

“Essere testimoni soprattutto per chi conserva rabbia nei confronti della società che vede ostile. A lui il testimone deve infondere speranza facendo comprendere che la vita vale se è donata.”

(Pino Puglisi)

Tra gli ospiti sarà presente un comico palermitano per cercare di rendere il messaggio più efficace e recepibile per gli studenti. Forniremo maggiori dettagli nelle prossime settimane. 

Attraverso le parole e l’ironia di personaggi che sono vicini alla loro sfera emotiva, il messaggio viene valorizzato e assume una maggiore rilevanza, un aspetto fondamentale per giovani che non sempre hanno adulti che sanno fornire valori o punti di riferimento.

L’evento non è a scopo di lucro, si inserisce nell’ambito di un progetto dedicato ai quartieri a rischio.

Per un maggiori informazioni contatta il numero 091 7098311/357 oppure il 3928825358; è possibile anche inviare un’email a  segreteria@eurosofia.it.

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“Crescere Insieme in Campania”, una risposta educativa per i bambini

Nell’ambito della due giorni di convegno “L’approccio integrato 0/6 nell’educazione dei bambini” promosso a Salerno dal Gruppo CGM e dal Consorzio La Rada, occasione di approfondimento e di confronto sulle modalità di costruzione sui territori di comunità educanti per la fascia 0-6 anni che siano impegnate a realizzare iniziative volte a favorire forme di partecipazione attiva, verrà presentato il progetto “Crescere Insieme in Campania”.

Il progetto intende, infatti, rappresentare una risposta ai bisogni educativi specifici e circostanziati di bambini di età compresa tra 0 e 6 anni, con particolare riguardo a situazioni di fragilità, delle loro famiglie e degli educatori che quotidianamente si occupano di loro. Il progetto prevede l’attivazione di percorsi di integrazione tra servizi pubblici e del privato sociale per la prima infanzia in un’ottica di flessibilità e potenziamento dei servizi esistenti in termini sia quantitativi che qualitativi.

Crescere insieme in Campania, attraverso i 7 Poli territoriali, caratterizzati dalla presenza statisticamente significativa del fenomeno della povertà educativa, ubicati nella città di Salerno, nelle Municipalità 3, 6 e 10 del Comune di Napoli, nelle città di Avellino, Benevento, Marcianise, intende accompagnare e supportare le famiglie con bambini in età prescolare e con maggiore fragilità, potenziando la rete dei servizi educativi pubblici e del privato sociale per la prima infanzia. A tal fine il progetto intende attivare comunità educanti che vedono come protagoniste: scuole, famiglie, esperti, terzo settore e associazioni territoriali.  L’intervento intende sia potenziare i servizi presenti sul territorio, sia migliorarne l’accesso, con particolare attenzione ai bambini che presentano “bisogni educativi speciali” (BES).

Nell’ottica del potenziamento dei servizi educativi esistenti in ciascun Polo è stato attivato un Centro bambini e famiglie e il servizio di pre e post accoglienza per i bambini iscritti ai nidi e alle scuole dell’infanzia. Si prevede altresì di potenziare i servizi educativi attraverso la realizzazione di laboratori destinati ai bambini e di iniziative a sostegno della genitorialità.

Inoltre, si intende perfezionare strumenti e metodologie utili per individuare bambini con BES in età prescolare e sperimentare “Gruppi Locali Educativi” a loro rivolti.

L’accesso ai servizi sarà garantito anche attraverso lo “Sportello unico per l’infanzia”, attivato in ciascun polo territoriale per facilitare l’accesso ai servizi sociali, socio-assistenziali, educativi e sanitari, in un’ottica di integrazione delle informazioni.

Elena Palma Silvestri, presidente del Consorzio La Rada illustrerà il progetto promosso dall’Impresa Sociale Con i Bambini, soggetto attuatore del “Fondo per il contrasto della Povertà Educativa Minorile”.

Sono previsti gli interventi di Fortunata Caragliano Dirigente Direzione Generale Politiche Sociali e Socio-sanitarie della Regione Campania, Roberta Ceccaroni – Dipartimento per le politiche di coesione – Presidenza del Consiglio dei Ministri; Alessandro Martina – Coordinatore Attività Istituzionali Impresa Sociale Con i Bambini, Maria Patrizia Stasi Presidente Fondazione Banco di Napoli per l’assistenza all’Infanzia, Annalisa Frigenti – Dirigente I.C. San Tommaso D’Aquino di Salerno, Goffredo Scuccimarra – Direttore Fondazione Istituto Antoniano.

L’appuntamento è per venerdì 30 novembre, alle ore 9,30, presso il Lloyd’s Baia Hotel, in Via Benedetto Croce a Salerno.  

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Napoli: a Scampia si “ripensa l’educazione” partendo dalle fiabe

la locandina dell'evento

Il 23 novembre alle 16.30, alla Biblioteca di Scampia di via Ghisleri, si terrà l’incontro-dibattito “Ripensare l’educazione. Dalla fiaba alla testimonianza: il potere educativo del racconto“. Ricco il parterre di scrittori, educatori e esponenti delle istituzioni che parteciperanno alla tavola rotonda inserita nell’ambito della kermesse Scampia Storytelling.

Scampia Storytelling è patrocinato dal Comune di Napoli e dal Consiglio Regionale della Campania. Il festival di letteratura per ragazzi si propone di costruire una rete di storie e racconti per favorire l’incontro tra centro e periferia. «Abbiamo scelto di partire da Scampia perché noi scrittori siamo portatori sani di fantasia e non possiamo fare a meno di immaginare orizzonti nuovi, perfino dove nessuno riesce a intravvederli» afferma l’organizzatrice Rosa Tiziana Bruno. Il progetto, già rientrato nel 2014 tra le iniziative della Settimana UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile, è ormai una realtà permanente nel panorama delle iniziative per i ragazzi.

Al suo interno, l’incontro “Ripensare l’educazione” mette a confronto insegnanti, ragazzi, istituzioni, giornalisti e autori. Un titolo ambizioso per un concetto tendenzialmente semplice, quasi banale: il racconto come unità base della crescita e dell’educazione del minore.

L’incontro vuole essere un momento di confronto con insegnanti, dirigenti scolastici, educatori e genitori. Come sono cambiate scuola e famiglia? Quali sono le difficoltà dell’educare oggi? Che cosa fare concretamente? È possibile fare formazione con la letteratura per ragazzi?

Secondo gli scrittori dell’ICWA la narrazione è un’opportunità di conoscenza e di formazione e quindi di riscatto dall’oppressione del crimine e dagli stereotipi. Grazie alla narrazione, Scampia può diventare un simbolo di rinascita per tutti.

Sarà anche quest’anno un momento festoso, in compagnia di libri e storie. «Siamo convinti che la lettura debba essere sempre più diffusa, specialmente là dove stenta ad arrivare perché sopraffatta dal disagio economico e sociale» sottolinea Rosa Tiziana Bruno.

Insegnare con la letteratura fiabesca

Sarà anche l’occasione per presentare il volume-guida “Insegnare con la letteratura fiabesca“, proprio a cura di Rosa Tiziana Bruno, anima e motore di questa manifestazione.

“È un progetto ampio e ambizioso – spiegano dal gruppo Raffaello che è editore di questa guida – che apre nuovi orizzonti educativi: si basa sulla dimensione emotiva dell’apprendimento, sulla capacità quindi di far leva sulla sfera emozionale del bambino-ragazzo attraverso la fiaba, che da sempre è strumento privilegiato per veicolare messaggi educativi, per poterla poi applicare a tutte le discipline del curriculum scolastico”.

“Negli incontri che Tiziana Bruno ha svolto fino adesso – continuano – abbiamo avuto modo di toccare con mano quanto la prospettiva offerta dalla guida sia una novità molto interessante”.

La Raffaello si dice “orgogliosa di contribuire, nel limite delle sue possibilità, al miglioramento della vita dei nostri ragazzi anche in territori complicati come a Scampia”.

Ulteriori informazioni al link sul sito ufficiale di Raffaello Scuola.

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Urlare a scuola? Meglio di no

urla alunni

Una delle ultime conferme autorevoli e degne di nota in ordine di tempo arriva da Pittsburgh: i ricercatori dell’università qualche anno fa avevano portato a termine uno studio in diversi istituti equiparabili alle nostre scuole medie giungendo alla conclusione che urlare a un bambino equivale a sculacciarlo. Non solo, ma sgridare un allievo genera nello stesso insicurezza e rancore, al punto da poterne minare la crescita e subirne le ripercussioni anche da grande.

Sappiamo bene che non è sempre facile mantenere la calma, soprattutto in situazioni limite. Sappiamo bene anche che queste ricerche vanno prese per quello che sono, ma è sicuramente auspicabile trovare soluzioni alternative all’urlo, che a volte sembra l’unica strada percorribile.

Le ricerche e le convinzioni

Non è l’unico studio che analizza il fenomeno, quello dell’Università di Pittsburgh: alcuni anche più recenti hanno dimostrato a vario titolo la connessione tra l’aggressività verbale degli adulti e la crescita degli adolescenti, arrivando a sviluppare teorie finanche sulla crescita del bambino stesso.

Su MumAdvisor, in un’intervista realizzata da Benedetta Sangirardi alla vicepresidente di Alice Onlus Valentina Tollardo, si legge:

Le urla creano nel bimbo una situazione di allarme e di stress e, se fatte in ambienti pubblici, anche di umiliazione. Molti studi, tra cui quelli pubblicati sulla rivista “Child Development” dai ricercatori della Rochester University, hanno evidenziato una correlazione tra il cortisolo (detto anche ormone dello stress) e le difficoltà nello sviluppo intellettivo ed emotivo. Non dimentichiamo poi il valore educativo: la prima relazione significativa che i bambini instaurano è quella con i genitori, da cui imitano modalità ed atteggiamenti. I bimbi potrebbero in questo modo apprendere “l’urlo” come unica modalità possibile per esprimere la rabbia.

“Urlare non serve a nulla”

Non urlare non vuol dire non imporsi. Sebbene urlare non serva a nulla. Lo teorizza bene Daniele Novara, pedagogista italiano molto noto e tra i massimi esperti della gestione dei conflitti interpersonali. Nel suo “Urlare non serve a nulla” (lo trovate a questo link) Novara raccoglie tante riflessioni – frutto della sua esperienza lavorativa – e suggerisce alcune indicazioni pratiche per imparare a controllare le proprie reazioni emotive e riuscire, con la giusta organizzazione, a farsi ascoltare efficacemente e gestire nel modo migliore i conflitti che quotidianamente si generano con i figli. Una lettura consigliata anche per gli insegnanti.