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Salvini – Azzolina: botta e risposta tra dimissioni e tesi

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini (foto: "© European Union 2017 - European Parliament").

Il nuovo Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina non ha fatto nemmeno in tempo ad insediarsi che è finita sotto il fuoco incrociato dell’opposizione, messa nel mirino direttamente dall’ex alleato di Governo del M5S Matteo Salvini che con una dichiarazione al vetriolo afferma: “Non ha diritto a fare lezioni” e “fare peggio del ministro Fioramonti sembrava impossibile. E invece Azzolina ci stupisce: si vergogni e vada a casa”.

Segue il suo leader tutta la Lega che chiede le dimissioni del neo-ministro da una manciata d’ore. La replica di Azzolina arriva direttamente da Auschwitz, dove la responsabile del Dicasterto dell’Istruzione accompagna la delegazione italiana nelle celebrazioni del “Viaggio della Memoria”. “Non fatevi prendere in giro – spiega -, non é né una tesi di laurea, né un plagio. Ho sentito tantissime sciocchezze in queste ore, d’altra parte non mi stupisce che Salvini non sappia distinguere una tesi di laurea da una relazione di fine tirocinio Ssis (scuola di specializzazione all’insegnamento secondario). Non ha mai studiato in vita sua e sarebbe strano se le distinguesse”.

“L’unica cosa che mi dispiace – aggiunge – è parlare qui dal viaggio della memoria ad Auschwitz. D’altra parte l’anno scorso il ministro leghista Bussetti non si è presentato, e a maggior ragione era importante che io fossi qui oggi”.

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Salvini, la leva e le scuole: l’alternativa di Possibile

Militari Leva Obbligatoria Una foto di militari in azione (fonte: Ministero della Difesa)

L’ultima in ordine di tempo il leader del Carroccio, e Ministro degli Interni, l’ha lanciata così, un po’ su due piedi, da un palco di un congresso in Puglia, più precisamente Lesina. “Reintrodurre la leva obbligatoria”, più o meno suona così l’affermazione di Matteo Salvini:

«Vorrei che oltre ai diritti tornassero a esserci i doveri […] facciamo bene a studiare i costi, i modi e i tempi per valutare se, come e quando reintrodurre per alcuni mesi il servizio militare, il servizio civile per i nostri ragazzi e le nostre ragazze così almeno impari un po’ di educazione che mamma e papà non sono in grado di insegnarti».

Il proclama però sembra un tuono destinato a non scomporre un cielo sereno e tranquillo. Tanto è vero che lo stesso Ministro della Difesa Elisabetta Trenta l’ha già chiusa con un: “Idea romantica ma non al passo con i tempi”. Inoltre bisognerebbe prevedere le coperture economiche per tornare alla naja.

Possibile: investire nelle scuole

Ma la voce che ci riguarda più da vicino è quella di Possibile, il movimento nato dalla fuoriuscita dal Pd di Pippo Civati e altri. La segretaria Beatrice Brignone invita Salvini alla riflessione: “Ma se davvero Salvini trovasse dal nulla 15 miliardi di euro – la cifra che secondo un servizio di Fanpage servirebbe a riavviare la leva militare obbligatoria, ndr – non sarebbe meglio investirli davvero nell’educazione di ragazzi e ragazze, destinandoli alla scuola pubblica statale?”.

Scuole sicure, spacciatori o edifici pericolanti?

La questione leva diventa anche l’occasione per una stoccata da parte della segretaria di Possibile sull’argomento delle “scuole sicure” con l’idea di destinare dei fondi in un progetto per individuare gli spacciatori all’esterno degli istituti scolastici, ancora una volta si sposta l’attenzione su problemi che il partito definisce più urgenti. Ossia, la tenuta delle scuole stesse.

“Sul sito del Miur – spiega la Brignone – si trova un resoconto dell’Associazione Nazionale Presidi, secondo il quale solo il 3% degli edifici scolastici italiani è in condizioni ottimali di manutenzione, il resto necessita di interventi più o meno consistenti e onerosi e la media dei crolli è di quasi uno a settimana. Sempre secondo l’Anp, un edificio su quattro è sottoposto a una manutenzione inadeguata”.

“Il ministro – chiosa la Brignone – farebbe bene a preoccuparsi di questi dati allarmanti anziché di crocefissi e reintroduzione della leva militare”.