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L’ex ministro Bussetti nell’occhio del ciclone: inchiesta di Repubblica su come spendeva i soldi pubblici

Marco Bussetti Miur Ministro

Su 133 viaggi di lavoro, 80 sarebbero “immotivati”. Oltre alla diaria, extra da più di 25mila euro: su Marco Bussetti si abbatte un ciclone, a firma Repubblica.

Il quotidiano difatti ha pubblicato una certosina inchiesta sul predecessore di Lorenzo Fioramonti al Miur.

Le “missioni”, in realtà, sono sospette perché puntano tutte a Milano o in Lombardia. Insomma, vicino casa di Bussetti. Bisogna ricordare che il Ministro aveva a sua disposizione 3500 euro per i rientri a casa. Scegliere di tornare utilizzando l’escamotage della missione gli avrebbe permesso – questa l’accusa – di accedere a rimborsi che sempre Repubblica conta ammontare a oltre 25mila euro.

Bussetti: “Se ho sbagliato, l’ho fatto in buona fede”

Striminzita la replica dell’ex Ministro dell’Istruzione che risponde con un laconico: “Non ricordo”. Sempre lo stesso scarica le responsabilità su una gestione un po’ stravagante dell’agenda da parte della sua segreteria e aggiunge: “Se ho sbagliato, l’ho fatto in buona fede”.

Le repliche

Bussetti risponda all’accusa di danno all’erario“. Il sindacato ANIEF commenta così l’inchiesta di La Repubblica sul denaro pubblico che l’ex ministro dell’Istruzione leghista avrebbe utilizzato per svolgere un alto numero di “viaggi istituzionali” definiti “sospetti”. La procura della Corte dei Conti, probabilmente, dovrà chiarire se le trasferte dell’ex titolare di Viale Trastevere, quasi sempre pro domo sua o del suo partito, erano giustificate o passibili d’abuso d’ufficio. “Di certo, in 16 mesi di Governo, Bussetti non hai mai risposto ad un invito per incontrare la nostra organizzazione sindacale rappresentativa. Ed ora la giustizia faccia il suo corso”, dichiara Marcello Pacifico presidente nazionale dell’Anief.

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Atlante 2018, un premio per i prof di medie e superiori

new york

In questi tempi difficili per gli insegnanti, è necessario “mostrare il valore dei docenti italiani, ribadire l’importanza di coloro che sostengono l’importante carico e impegno dell’istruzione dei ragazzi e offrono ai giovani le mappe per interpretare il mondo con cui dovranno misurarsi“.

Queste le motivazioni che hanno portato alla nascita di Atlante 2018 Italian Teacher Award. L’iniziativa è organizzata da United Network con la collaborazione di Repubblica.it.

A chi è rivolto il concorso

Possono partecipare a Atlante 2018 tutti i docenti italiani delle scuole medie e superiori italiane, senza distinzione tra paritarie che statali. Per farlo, i professori potranno pubblicare sul sito, nel periodo compreso tra il 15 ottobre 2018 e il 7 dicembre 2018 un testo con cui descrivono, in massimo 3000 battute, un proprio progetto didattico, o anche più d’uno, già realizzato a scuola negli anni precedenti con tanto di destinatari e risultati ottenuti

Qui il regolamento completo.

I premi

Ai primi sei insegnanti classificati verrà offerto un viaggio didattico a New York a fine febbraio 2019 di una settimana. Incluse nel viaggio le visite a realtà scolastiche della città americana esemplari sul piano della lotta alla dispersione scolastica e all’integrazione tra gli studenti, e a scuole attive sul piano dell’innovazione tecnologica e confronto con strumenti di innovazione didattica.

Ulteriori informazioni su Atlante 2018 Teacher Award.