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Covid, Di Meglio (Gilda): “Ancora poca chiarezza sui numeri dei contagi nelle scuole”

Rino di Meglio

“Sui numeri dei contagi nelle scuole continua a mancare chiarezza. La ministra Azzolina riferisce percentuali che non aiutano a comprendere l’effettiva portata del contagio negli ambienti scolastici. Occorrono dati completi, non parcellizzati, in grado di fotografare con la massima precisione possibile la reale situazione epidemiologica, così da poter assumere, sulla base di dati scientifici autorevoli, le decisioni che servono per tutelare e conciliare il diritto alla salute con quello all’istruzione, entrambi sanciti costituzionalmente. Chiediamo, perciò, all’Istituto Superiore di Sanità, che settimanalmente redige e pubblica un rapporto complessivo, di realizzare quanto prima un focus specifico sulla scuola e di renderne noti i risultati”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta le dichiarazioni della titolare di viale Trastevere alla trasmissione Radio Anch’io.

“Sarebbe poi interessante capire – aggiunge Di Meglio partecipando all’assemblea online indetta dalla Gilda di Bologna, alla quale hanno preso parte in videoconferenza 5.000 docenti collegati da tutta Italia, – cosa emerge dal monitoraggio avviato oltre un mese fa dal ministero dell’Istruzione attraverso i questionari che ogni settimana i dirigenti scolastici devono compilare sul portale Sidi per segnalare le criticità delle scuole. Non vorremmo che questa operazione si risolvesse come quella del famoso cruscotto informativo, decantato come strumento utilissimo e di cui, però, si sono perse le tracce”.

Rino di Meglio
Il coordinatore della Gilda degli Insegnanti Rino Di Meglio

Forte la preoccupazione, espressa dagli insegnanti che hanno preso parte all’assemblea, per l’assenza di idonee misure di sicurezza. A levare un grido di aiuto, soprattutto i docenti della scuola dell’infanzia. C’è chi segnala che, in deroga al distanziamento sociale, è costretto a lavorare in classi di 30 persone in ambienti angusti e che l’aria dopo mezz’ora non è più respirabile. Numerose le critiche rivolte ai banchi a rotelle, in molti casi accatastati e non usati perché con superfici troppo piccole per ospitare libri e quaderni. E poi si registrano casi dove i banchi con le rotelle sono stati sistemati nelle prime due file, mentre il resto dell’aula è occupato dai banchi standard. “Ma che senso ha a livello didattico? E per il distanziamento?”, si domandano i docenti.

Gli insegnanti hanno fatto sentire la loro voce anche sul fronte contrattuale in riferimento al CCNI sulla DDI, evidenziando casi di scuole dove si definiscono unità orarie di 45 minuti per un massimo di 20 ore settimanali per le classi finali in DDI e invece se ne fanno 30. “Per chi insegna in più classi si pone il problema di una DaD infinita con orari massacranti”, lamentano in molti.

(fonte: Ufficio Stampa Gilda)

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Ddi, Di Meglio (Gilda): “Inaudita circolare su CCNI”

“Troviamo inaudito che alle nostre ripetute richieste di dialogo e confronto i piani alti del ministero dell’Istruzione rispondano con una circolare che, di fatto, le ignora completamente. È sconcertante che un capodipartimento intervenga sul contratto integrativo relativo alla DDI e alla DAD che è privo di alcun valore perché non sottoscritto dalla maggioranza dei sindacati rappresentativi. Se viale Trastevere continuerà su questa strada, non ci sarà alcuna possibilità di instaurare relazioni sindacali corrette”.

È quanto ha dichiarato Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, intervenendo all’assemblea online indetta da tutte le province siciliane alla quale hanno preso parte in videoconferenza 8.000 docenti.

Rino di Meglio
Il coordinatore della Gilda degli Insegnanti Rino Di Meglio

Unanime il disappunto espresso dai partecipanti sia sul contratto che sulla circolare, ritenuti entrambi di nessun aiuto per le scuole nella gestione della difficile situazione in cui si trovano e, anzi, accusati di alimentare ulteriore confusione.

I coordinatori delle Gilde siciliane hanno inoltre contestato aspramente alcune decisioni assunte dal direttore dell’ufficio scolastico regionale in merito alle operazioni di inizio anno scolastico, in particolare quelle riguardanti le assegnazioni provvisorie.

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“Supplenze Covid bloccate”, l’ira della Gilda

“Ennesimo caso di cattiva gestione della macchina amministrativa da parte del Ministero dell’Istruzione: in alcune regioni, come segnalano gli organi di informazione e come risulta anche a noi, a causa di errori nei conteggi dell’organico Covid, sono state bloccate molte supplenze per consentire di rimettere mano ai numeri sbagliati. Addirittura in Friuli Venezia Giulia l’Ufficio Scolastico Regionale ha emanato una circolare con la quale comunica ai dirigenti scolastici di sospendere ogni tipologia di contratto di supplenza, compresa quella di sostituzione maternità”. Lo denuncia la Gilda degli Insegnanti.

Rino di Meglio
Il coordinatore della Gilda degli Insegnanti Rino Di Meglio

“Ancora una volta il nostro sistema scolastico deve pagare lo scotto dell’incompetenza di chi lo amministra. La conseguenza è che molte classi resteranno scoperte, con studenti ai quali viene negato il pieno diritto all’istruzione e docenti precari privati di un’opportunità di lavoro. Tutto questo in un momento estremamente difficile per l’intero Paese e per la scuola. Ogni ulteriore commento sarebbe superfluo”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta il caso delle supplenze Covid bloccate.

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Blocco quinquennale, per la Gilda “un vulnus alla contrattazione collettiva”

“La norma sul vincolo quinquennale contenuta nel Decreto Scuola risulta eccessivamente restrittiva, perché blocca persino i movimenti nell’ambito della stessa provincia e della stessa regione. Inoltre, rappresenta un vulnus ai diritti della contrattazione collettiva tra le cui materie figura, appunto, la mobilità”. Ad affermarlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, accogliendo le contestazioni dei docenti neo assunti che, a causa dell’obbligo a restare nella scuola di titolarità per cinque anni, non possono chiedere il trasferimento, l’assegnazione provvisoria, l’utilizzazione in un’altra istituzione scolastica o ricoprire incarichi a tempo determinato in altro ruolo o classe di concorso.

Rino di Meglio
Il coordinatore della Gilda degli Insegnanti Rino Di Meglio

In merito al vincolo quinquennale, la Gilda ravvisa possibili profili di incostituzionalità e il mancato rispetto della legge 104. Inoltre, il sindacato pone in rilievo il contrasto tra questa norma e il bando del concorso straordinario del 2018: “Gli insegnanti vincitori di quel concorso hanno accettato il vincolo triennale previsto dal bando e adesso sono costretti a rimanere due anni in più nella sede assegnata. Un cambiamento delle regole ingiusto e inaccettabile”, conclude Di Meglio.

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Concorso straordinario 2020, i dubbi di Di Meglio: “Difficile rispettare il calendario”

“Tra la pandemia che ha ripreso a imperversare e le ormai note difficoltà nella costituzione delle commissioni esaminatrici, nutriamo seri dubbi che si riuscirà a rispettare il calendario fissato dal ministero dell’Istruzione e a espletare le prove entro novembre”. Ad affermarlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, in merito al concorso straordinario il cui avvio è previsto da viale Trastevere per il 22 ottobre.

Secondo il leader della Gilda, che comunque ritiene la tempistica già tardiva rispetto alle esigenze della scuola, a pesare come macigni sulla tabella di marcia sono da una parte i numeri dei contagi, purtroppo in rialzo, e dall’altra i soliti nodi irrisolti che si presentano puntualmente a ogni tornata concorsuale: i compensi irrisori percepiti dai commissari e la mancanza dell’esonero dal servizio per i docenti impegnati nelle commissioni. Due fattori che, come da sempre denuncia la Gilda, scoraggiano fortemente gli insegnanti più qualificati dall’assumere l’incarico.

Rino di Meglio
Il coordinatore della Gilda degli Insegnanti Rino Di Meglio

“Considerate le notevoli difficoltà del momento – sostiene Di Meglio – il calendario concorsuale sembra più una mossa propagandistica da parte del Ministero che un’intenzione reale. Senza poi tenere conto del solito modus operandi per cui certe informazioni, come questa riguardante le modalità di espletamento del concorso, vengono rese note agli organi di stampa prima di qualunque confronto con le organizzazioni sindacali. Visto che il ministero assume decisioni unilaterali, – conclude il coordinatore nazionale della Gilda – ovviamente tutte le conseguenze ricadranno soltanto sulla sua responsabilità”.

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Graduatorie precari, Gilda: “La fretta moltiplica gli errori”

“Sarebbe dovuta essere una rivoluzione copernicana destinata a migliorare di gran lunga il meccanismo delle nomine dei supplenti e, invece, si è rivelato un pasticciaccio brutto che sarà foriero di innumerevoli ricorsi”.

Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, interviene in merito al caos provocato dagli errori di sistema nell’inserimento online delle domande nelle graduatorie provinciali per le supplenze, annunciando che, insieme con gli altri sindacati, è in fase di elaborazione una diffida indirizzata al Ministero dell’Istruzione.

Rino di Meglio
Il coordinatore della Gilda degli Insegnanti Rino Di Meglio

Tante le criticità emerse con la nuova procedura introdotta quest’anno, tra cui l’affidamento della validazione delle istanze alle scuole polo “le cui segreterie – afferma Di Meglio – si sono ritrovate con migliaia e migliaia di domande da esaminare, una mole di lavoro umanamente impossibile da smaltire entro i tempi troppo ristretti imposti da viale Trastevere”.

“Proprio per non rischiare di sforare i tempi, il Ministero dell’Istruzione non ha previsto la pubblicazione delle graduatorie provvisorie, negando così la possibilità di rettificare e integrare le domande. Un passaggio – prosegue il coordinatore nazionale della Gilda – che invece sarebbe stato fondamentale proprio quest’anno per l’avvio del nuovo sistema informatizzato. Il risultato è che le istanze presentate contengono numerosi errori, molti dei quali commessi a causa dell’impostazione sbagliata assegnata in origine dal Ministero alle domande, e ciò farà proliferare i contenziosi”.

A complicare ulteriormente l’inizio dell’anno scolastico, anche la questione dei lavoratori fragili “sulla cui definizione si attendono ancora lumi dai ministeri del Lavoro e della Salute. E intanto le scuole hanno riaperto tra corsi per il recupero degli apprendimenti e collegi dei docenti”, conclude Di Meglio.

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GPS, l’affondo della Gilda: “Urge proroga”

“Piattaforma telematica in tilt, numero verde collassato, errori a iosa e nervi a fior di pelle: l’informatizzazione delle graduatorie provinciali per le supplenze si sta rivelando un flop sulla pelle, ancora una volta, dei docenti precari”. Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, denuncia il malfunzionamento di Istanze Online, da ieri pomeriggio preso d’assalto dagli aspiranti supplenti che tentano di accedere al sistema informatico per presentare la domanda di inserimento nelle Gps.

Rino di Meglio
Il coordinatore della Gilda degli Insegnanti Rino Di Meglio

“La piattaforma sta implodendo a causa del sovraccarico di utenti perché, oltre alle operazioni relative alle graduatorie provinciali, – ricorda Di Meglio – su Istanze Online è in corso anche la presentazione delle istanze per le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie il cui termine scadrà domani”.

“La situazione è insostenibile e, pur lavorando incessantemente, le nostre sedi sindacali non riescono a soddisfare tutte le richieste di assistenza. Chiediamo, perciò, un incontro urgente al ministero dell’Istruzione e una proroga della scadenza fissata per domani”, conclude il coordinatore nazionale della Gilda.

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Ripartenza scuola, i dubbi di Di Meglio (Gilda)

“È lecito, senza essere tacciati di disfattismo, domandarsi come è stato quantificato il fabbisogno di 3 milioni di banchi, per i quali è stato già indetto un bando di gara europeo dal commissario Arcuri, se il ministero dell’Istruzione ha fissato per le 19 di oggi il termine ultimo per l´invio delle richieste da parte dei dirigenti scolastici? La risposta più plausibile che riusciamo a darci è che, dato il grave ritardo accumulato finora, sia partita una corsa forsennata per dimostrare a tutti i costi l’efficienza dell’Amministrazione e mantenere il punto sulla data del 14 settembre. Ai vertici di viale Trastevere, però, ricordiamo che la fretta è sempre una cattiva consigliera”.

Ad affermarlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, intervenendo in merito alla questione dei banchi anti-Covid su cui il Codacons ha anche presentato un esposto all’Anac e alla Corte dei Conti.

Rino di Meglio
Il coordinatore della Gilda degli Insegnanti Rino Di Meglio

Si profila una corsa contro il tempo anche per i test sierologici che saranno disponibili a partire dal 10 agosto. “Al ministero davvero credono che docenti e personale Ata saranno disposti a interrompere le ferie a Ferragosto per sottoporsi volontariamente al test, per il quale, tra l’altro, è necessario il coinvolgimento del medico di base? E nel caso in cui l’esito risulti positivo e si debba procedere con il tampone, inevitabilmente i tempi si allungherebbero ed è lecito dubitare che si arriverebbe impreparati alla riapertura delle scuole”.

“Non si tratta di essere allarmisti e di usare toni apocalittici, come ci accusa la ministra Azzolina, ma di essere realisti e di osservare con oggettiva preoccupazione una situazione che è figlia di troppi ritardi. Ci auguriamo, almeno, – conclude Di Meglio – che all’incontro sulle risorse per l’avvio dell’anno scolastico, previsto per domani, il ministero sia in grado di indicare nel dettaglio le cifre disponibili da destinare agli organici, che rappresentano il nodo cruciale di questa ripartenza. Ora che il Decreto Rilancio è stato approvato definitivamente, l’Amministrazione non ha più scuse per non dire chiaramente quali e quante risorse investirà per incrementare il personale docente”.

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Ritorno a scuola, sulla nuova bozza “cauto ottimismo” della Gilda

Rino di Meglio

«Siamo in cauta attesa. Vedremo come tutto si sviluppa e quali decisioni verranno realmente prese. Giudicheremo sulla concretezza, vedremo nei prossimi giorni».

Lo ha affermato all’Adnkronos Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti in merito alla nuova bozza per le linee guida sul rientro a scuola a settembre sottolineando che «tutto dipende da risorse e tempi». Il take dell’agenzia è stato ripreso e pubblicato dalla Gilda sul suo sito ufficiale.

Rino di Meglio
Il coordinatore della Gilda degli Insegnanti Rino Di Meglio

«Fa piacere che sia stata definita la distanza da tenere nelle aule che se ho fatto bene i calcoli dovranno essere di 60 mq per ospitare 20 alunni più l’insegnante – ha detto ancora Di Meglio – e per farlo molte scuole dovranno forse abbattere muri o comunque fare dei lavori e i tempi sono strettissimi, ammesso poi che arrivino i fondi necessari per compiere questi lavori leggeri e il resto. Perché il miliardo che si sente proporre è lo stesso che era stato destinato all’adeguamento sismico delle strutture scolastiche. E comunque non è sufficiente: servono più risorse e progetti concreti. Bene Bonaccini che punta proprio sulla concretezza, conosce la realtà delle scuole – ha concluso Di Meglio – confido nella sua praticità»

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Educazione civica, la Gilda: “Posticipare avvio insegnamento”

Posticipare all’anno scolastico 2021/2022 l’avvio dell’insegnamento dell’Educazione Civica previsto dalla legge 92/2019. A chiedere un provvedimento ad hoc che faccia slittare l’introduzione di Cittadinanza e Costituzione nel novero delle materie curricolari è la Gilda degli Insegnanti, che scrive una nota stampa in merito.

Rino di Meglio
Il coordinatore della Gilda degli Insegnanti Rino Di Meglio

“Sin dall’inizio – spiega il coordinatore nazionale, Rino Di Meglio – abbiamo contestato le condizioni e le procedure per l’attuazione di questa legge, rese oggi ancora più problematiche dalle difficoltà che caratterizzeranno l’inizio del prossimo anno scolastico a causa dell’emergenza epidemiologica. Con le linee guida, emanate dal Ministero con notevole ritardo, si scarica sulle scuole e sui docenti la complessa attuazione dell’insegnamento dell’Educazione civica che prevede 33 ore ricavate dal monte ore, recuperate cioè dalle altre discipline, con la valutazione intermedia e finale e l’individuazione di un coordinatore per ogni classe. Incarico per il quale, tra l’altro – sottolinea Di Meglio – non viene indicato l’organismo responsabile della nomina né il compenso. Inoltre, manca un piano di formazione retribuito per i docenti che si dedicheranno all’insegnamento dell’Educazione civica”.

“Per dare piena attuazione alla legge 92/2019 – conclude il coordinatore nazionale della Gilda – occorre aumentare l’organico e investire risorse che al momento, invece, non sono previste. Le solite nozze con i fichi secchi al grido di ‘armiamoci e partite’”.