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Servizi minimi, la Gilda: “No al demansionamento dei docenti”

Rino di Meglio

Precettazione dei docenti in caso di sciopero, divieto di astenersi dalle attività aggiuntive, preclusione della possibilità di indire scioperi nei 5 giorni successivi all´inizio dell´anno scolastico e dopo le vacanze di Natale e Pasqua.

Sono queste le proposte avanzate dall’Aran nella riunione che si è tenuta oggi a Roma, presso la sede di via del corso, alla quale hanno partecipato le organizzazioni sindacali rappresentative di comparto.

La Gilda ha ribadito con forza la propria contrarietà ad ogni accordo che preveda la precettazione dei docenti in caso sciopero.

“La nostra delegazione ha fatto presente che tale previsione contrasta con le norme contenute nel codice civile e nel decreto legislativo 165/2001, che vietano espressamente il demansionamento dei lavoratori. Nel caso degli insegnanti, infatti, la precettazione si tradurrebbe in una prestazione di mera vigilanza non prevista dalle norme che regolano la professione docente”.

“L’Aran ha proposto anche di inserire nel protocollo di intesa sui servizi minimi una clausola che preveda il divieto di sciopero delle attività aggiuntive e una preclusione del diritto di indire scioperi nei 5 giorni successivi all´avvio delle elezioni, all´inizio dell´anno scolastico, e dopo i periodi di sospensione delle lezioni in coincidenza con le vacanze di Natale e di Pasqua”.

“Anche su questo la nostra delegazione ha espresso la propria netta contrarietà. Il prossimo incontro si terrà mercoledì 15 gennaio alle 15.00”.