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Coronavirus, l’appello ai dirigenti scolastici: “Presenza personale limitata ad attività indifferibili”

Il Decreto Legge 18 del 17/03/2020 ha disposto che negli uffici pubblici la presenza del personale debba essere limitata esclusivamente alle attività indifferibili. Anche nelle scuole, quindi, i dirigenti scolastici hanno avuto la possibilità di aprire gli edifici scolastici esclusivamente per le attività che non potevano essere svolte a distanza in smart working.

Dunque, molti dirigenti hanno posto in essere le indicazioni del decreto Cura Italia, predisponendo e organizzando per il personale amministrativo la modalità di lavoro agile, per i Tecnici informatici il lavoro in remoto per il supporto della DaD. Sono rimaste da gestire in presenza solo poche attività per esigenze effettivamente indifferibili quali, ad esempio, la consegna di libri o computer agli allievi, la necessità di consultare documentazione in archivio, la gestione della posta, utilizzando in questo caso il sistema della rotazione del personale coinvolto in maniera equa e valutando le varie esigenze di spostamento, quelle di salute, la presenza di figli minori.

“Purtroppo – afferma Anief in una nota stampa – giungono alle nostre sedi territoriali continue segnalazioni da parte del personale scolastico che riferiscono della riapertura di alcune scuole in modo ormai costante, con la conseguente presenza in servizio giornaliera di collaboratori scolastici, assistenti amministrativi, Dsga come nulla fosse, nonostante le misure del Decreto Cura Italia siano ancora in vigore. Abbiamo addirittura ricevuto notizie di lavori di ristrutturazione, di manutenzione straordinaria di beni e materiali in dotazione agli istituti (banchi, cattedre, lavagne, Lim, etc.). Sembra quasi che le indicazioni di limitare la presenza del personale alle sole esigenze indifferibili, disposte dal DL 18/2020 per ridurre il contagio del Covid-19, siano state revocate, quando così non è”.

Alla luce di quanto sta avvenendo, ANIEF rivolge, ancora una volta, un appello ai dirigenti scolastici per la tutela della salute di tutto il personale della Scuola, ricordando che la normativa vigente non consente lo svolgimento della normale attività degli Istituti scolastici ma limita ancora la presenza nell’istituto del personale solo alle esigenze indifferibili. Chiediamo a tutto il personale scolastico, alle RSU e ai terminali associativi sindacali di segnalare alle sedi territoriali ANIEF tutte le situazioni di potenziale rischio per i lavoratori, affinché sia possibile intervenire prontamente.

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Cura Italia e smart working, in arrivo 85 milioni per agevolare la didattica a distanza

lucia azzolina foto facebook

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera oggi al nuovo decreto legge sull’emergenza coronavirus. Previste, nel pacchetto del decreto, ulteriori misure per il lavoro agile nella Pubblica Amministrazione, che consentiranno ad esempio ai dirigenti scolastici di organizzare le attività da remoto e lasciare le scuole aperte solo per le attività “indifferibili”. Lo spiega il Miur in una nota stampa pubblicata sul sito istituzionale.

Fino alla ripresa delle lezioni, si legge, sarà possibile limitare al massimo le aperture degli edifici. La presenza del personale ATA (Ausiliario, tecnico, amministrativo), sarà prevista solo nei casi di stretta necessità, che saranno individuati dai dirigenti scolastici stessi. Lo annuncia la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

Previsti, poi, 85 milioni per il sostegno alla didattica a distanza. Stanziati 43,5 milioni per la pulizia straordinaria degli ambienti scolastici al momento del rientro, risorse che le scuole potranno utilizzare per acquistare materiali per le pulizie, ma anche saponi e gel igienizzanti. Garantita la salvaguardia delle supplenze brevi: nessuno perderà il posto.

“La risposta della scuola, fin dalle prime ore di questa emergenza, è stata importante. Voglio ringraziare tutto il personale, i dirigenti, i direttori dei servizi generali e amministrativi, gli Ata, gli insegnanti, gli Uffici scolastici regionali, gli Ambiti territoriali per gli sforzi fatti in queste settimane. Ringrazio anche le famiglie, che stanno dando man forte”, sottolinea Azzolina.

“Il lavoro fatto in questi giorni dal governo è stato complesso. Per poter intervenire ulteriormente sul fronte del lavoro agile e per limitare alle attività indifferibili le aperture di uffici e scuole era necessaria, ad esempio, una norma primaria. Ringrazio la Ministra Fabiana Dadone: abbiamo collaborato per garantire, da un lato, la sicurezza dei dipendenti, dai Ministeri all’ultimo edificio scolastico, dall’altro per preservare il buon andamento dell’Amministrazione, come richiede la Costituzione. Importante anche il sostegno alle famiglie, attraverso i buoni per le baby sitter e i congedi parentali, necessari in questa fase di interruzione delle attività didattiche e dei servizi educativi. C’è, da parte dell’esecutivo, il massimo sforzo per sostenere famiglie, cittadini, imprese, lavoratori”.   
“Come Ministero agiremo al fianco di tutta la comunità scolastica che sta dimostrando e continuerà a dimostrare grande responsabilità. La scuola continuerà a essere un presidio dello Stato – prosegue la Ministra -. Lo facciamo anche attraverso gli stanziamenti che abbiamo proposto da viale Trastevere e che sono stati approvati dal governo”.

Gli 85 milioni deliberati serviranno ad agevolare il lavoro delle Istituzioni scolastiche che si stanno dotando di piattaforme e di strumenti digitali per l’apprendimento a distanza o che stanno potenziando gli strumenti che avevano già a loro disposizione.

Queste risorse serviranno “anche per mettere a disposizione degli studenti meno abbienti dispositivi digitali per l’utilizzo delle piattaforme per la didattica a distanza e per la connessione alla Rete”. Una parte degli stanziamenti sarà destinata, poi, alla formazione del personale scolastico sul fronte della didattica a distanza. “Questi fondi vanno incontro alle richieste che ci stanno pervenendo dalle scuole e dalle famiglie. Stiamo ascoltando tutti. E la nostra task force è al lavoro ogni giorno per rispondere a piccole e grandi esigenze che emergono dagli istituti di tutta Italia”.

(fonte: Miur)