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Vaccini, un enorme giro per tornare al punto di partenza

L’annuncio in anteprima lo ha dato Paolo Siani, eletto in Parlamento col Pd e noto medico pediatra napoletano: “Una prima battaglia per adesso l’ho vinta. Mi sono molto battuto per far capire ai miei colleghi in parlamento che sospendere l’obbligo vaccinale era sbagliato. Il governo adesso in commissione sanità ci comunica che ritira il decreto sui vaccini. Ecco ora per me ha un senso stare in Parlamento”.

Seguono poi le dichiarazioni di Vittoria Baldino e Giuseppe Buompane, delle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio, relatori in quota 5 stelle. L’emendamento che rinviava di un anno l’obbligo di presentare la documentazione che attestasse le fatte vaccinazioni per l’ammissione del proprio figlio a scuola viene cancellato dal Milleproroghe con un altro emendamento presentato in queste ore.

Conclusione della storia: si torna a quanto indicato dalla legge Lorenzin.

Già nella giornata di ieri il preside dell’Associazione Nazionale Presidi aveva auspicato per la cancellazione dell’emendamento.

La pezza a colori?

Si giustifica così la stessa Baldino:

«L’obiettivo è trattare le politiche vaccinali con un provvedimento normativo ad hoc: il ddl che abbiamo già depositato al Senato e di cui si inizierà l’esame nel più breve tempo possibile. Sui vaccini il nostro Paese ha bisogno di una disciplina organica e razionale. Per questo motivo si è deciso di affrontare questo lavoro nello strumento del ddl liberando il Milleproroghe, che assolve a funzioni diverse, da questa incombenza. In questo modo potremo definitivamente superare il Decreto Lorenzin, un testo di carattere emergenziale, causa dei malfunzionamenti e del caos che abbiamo dovuto affrontare fino ad oggi»

Insomma, non sarebbero state le polemiche provenienti da più parti (mondo politico, scientifico, associazionistico) a dettare il dietrofront della maggioranza gialloverde (in questo caso più gialla che verde) ma la necessità di affrontare diversamente il problema delle vaccinazioni obbligatorie. Non come la stessa maggioranza ha fatto, in pratica, con la fretta di inserire questo rinvio nel Milleproroghe.

Nas nelle scuole

Giulia Grillo (foto: Facebook)

Intanto, i Carabinieri del Nas già questa mattina hanno iniziato ispezioni in tutta Italia proprio per verificare che quanto stabilisce la legge Lorenzin sia applicato, in barba alla circolare firmata Grillo – Bussetti che avrebbe permesso ai genitori di autocertificare le vaccinazioni senza ricorrere all’Asl. Da nord a sud si leggono casi di tensione e proteste.

L’azione dei militari dell’Arma di fatto mette un punto al dibattito su quanto una circolare ministeriale possa modificare quanto dettato dalla legge.

Un’enorme, immensa perdita di tempo

Diciamocelo senza fronzoli: dal suo insediamento il Governo gialloverde e la sua maggioranza hanno fortemente puntato sulla questione vaccini strizzando l’occhio al movimento no-vax. Quanto accaduto in queste ore dimostra che invece tanto lavoro è stato fatto in maniera caotica, finendo in vortici di inapplicabilità o smentendo sé stessi. Una enorme perdita di tempo per tornare esattamente al punto di partenza.

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Scuola al via, è guerra tra i presidi e il Governo sui vaccini

vaccinazione bambini scuola

Oggi parte ufficialmente il nuovo anno scolastico in Italia, i primi a tornare in aula sono i ragazzi della provincia autonoma di Bolzano. Ma è un rientro burrascoso: a tenere banco è la questione vaccini, tornata alla ribalta dopo che nelle scorse ore c’è stata la dura presa di posizione dei presidi durante l’audizione alla Camera del presidente dell’Associazione Antonello Giannelli.

“Quest’anno a rischio la salute dei nostri allievi”

antonello giannelli
Antonello Giannelli, presidente Associazione Nazionale Presidi (fonte: YouTube)

Giannelli non usa mezzi termini:

“Va ritirato l’emendamento che rinvia l’applicazione dell’esclusione della frequenza per i bambini non vaccinati: se passa, abbiamo per questo anno scolastico un rischio di insicurezza per la salute”

Nel Milleproroghe infatti è presente l’emendamento che de facto rinvierebbe l’obbligo vaccinale di un anno. Nel frattempo resta il caos sul da farsi: a quanto disposto dalla legge Lorenzin sull’obbligo di presentare dichiarazioni certificate Asl si contrappone la circolare a firma Bussetti – Grillo (ministri dell’Istruzione e della Salute) che prevede la stessa possa essere sostituita con un’autocertificazione (rimandiamo a questo articolo sul rinvio dell’obbligo vaccinale per maggiori informazioni).

A questa situazione si aggiunge il paradosso legislativo che si è venuto a creare e che come spiega all’Ansa da Mario Rusconi, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi del Lazio, attribuisce:

“[…] enormi responsabilità, che si sarebbero potute evitare, ai dirigenti scolastici. Che, paradossalmente rischiano denunce sia se il bambino viene ammesso a scuola solo con l’autocertificazione sia se non viene ammesso”

La voce dei medici

Si unisce al coro anche la Federazione nazionale medici chirurghi e odontoiatri. Il presidente Filippo Anelli, anche lui in audizione alla Camera, spiega:

“Per noi medici i vaccini sono uno strumento fondamentale di tutela della salute pubblica. L’eliminazione dell’obbligo potrebbe essere interpretata come un atteggiamento antiscientifico. Auspichiamo un’offerta vaccinale attiva, in cui siano escluse tutte le possibili barriere sia organizzative sia economiche alla vaccinazione”

La richiesta: “Si impedisca l’ingresso a scuola dei non vaccinati”

La soluzione dovrebbe essere una, in pratica: non far entrare a scuola i bambini non vaccinati. Riprendendo un passaggio di Antonello Giannelli:

“Ci sono 10 mila bambini che non possono vaccinarsi per varie ragioni. E assegnare questi bambini a classi particolari non è possibile sia dal punto di vista organizzativo sia perché significa una forma di segregazione che ripugna”