“Le lezioni potrebbero iniziare prima per recuperare gli apprendimenti, ma si introduce l’obbligo della didattica a distanza, possibili retrodatazioni giuridiche per immissioni in ruolo, ma si rinvia aggiornamento delle graduatorie di istituto da cui chiamare i supplenti, rinvio elezioni CSPI senza ma si superano i pareri, si bandiscono i concorsi ma senza espletarli”. L’Anief rigetta la bozza del decreto legge scuola per il coronavirus.
Così come è per Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, bisogna riscriverlo punto per punto: “La comunità educante, le famiglie hanno risposto all’appello del Governo, non può essere ignorato il lavoro svolto. I precari sono stati accanto agli studenti, non possono essere ignorati”.
“Le rappresentanze democratiche della scuola possono essere rinnovate e devono essere ascoltate non ignorate. Speriamo che il testo sia uno scherzo in ritardo, magari, ieri era il 1° aprile”, chiude la nota stampa Anief