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Cementero (FI): “Nella scuola italiana mancano 60mila collaboratori scolastici”

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I fatti di cronaca e la recente disgrazia del bambino morto a Milano cadendo dalla tromba delle scale dell’Istituto Pirelli, hanno messo in evidenza anche per l’ex responsabile scuola di Forza Italia, Elena Centemero, il problema degli organici del personale Ata, nettamente inferiori al fabbisogno e lontani dai quei requisiti minimi anche per i servizi di sorveglianza degli studenti.

I TAGLI AL PERSONALE ATA

La scarsità di collaboratori scolastici nelle scuole sta diventando un problema serio: a renderlo tangibile, dopo che l’Anief da anni rileva la grave assenza venutasi a determinare a seguito della Legge 133 del 2008 che ha soppresso quasi 50 mila posti di cui 47mila in meno in un solo triennio, pari a quasi il 20% dell’intero organico, è stata la drammatica morte dell’alunno di cinque anni caduto pochi giorni fa nella tromba delle scale della sua scuola di Milano: una terribile circostanza che ha messo in evidenza come il tema della sicurezza e della culpa in vigilando, con i dirigenti costretti anche a mandare a turno gli alunni al bagno, come deciso di recente nell’Istituto Comprensivo “Calcedonia” di Salerno, sia stato messo da parte dal decisore politico per mere ragioni di finanza pubblica.

LA RICHIESTA DI ELENA CENTEMERO

Elena Centemero, preside all’Istituto Vanoni di Vimercate, già responsabile Scuola di Forza Italia, ha detto a Repubblica che “tenere bambini e ragazzi in aula non è un bene, ma siamo tutti sotto organico. Nelle scuole italiane mancano sessantamila collaboratori scolastici. Sto chiedendo la possibilità di utilizzare lavoratori socialmente utili ai piani”.

Orizzonte Scuola ha ricordato che i dirigenti scolastici hanno protestato davanti al MIUR per denunciare che si sono verificati ottantottomila incidenti nelle scuole in un anno; hanno chiesto al viceministro Ascani 4 collaboratori in più in ogni scuola. Nelle scuole l’argomento è di stretta attualità e i dirigenti scolastici adottano provvedimenti diversi e fantasiosi fino ad arrivare alla decisione di istituire i turni per andare in bagno per gli alunni, solo se accompagnati dai collaboratori.

I provvedimenti da attuare sono evidenti: la sicurezza è un’emergenza delle scuole, non si può più rimandare. A questo proposito, il Miur e i sindacati rappresentativi della categoria hanno sottoscritto un accordo, nel quale uno dei punti è proprio intervenire tempestivamente, nella Legge di Bilancio 2020, per la definizione di norme riguardanti la sicurezza nelle scuole coerenti con l’assetto delle responsabilità dei diversi soggetti coinvolti.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE ANIEF

“È bene – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – che i nostri governanti si mettano finalmente in testa che il diritto all’istruzione dei nostri figli diventi una priorità da affrontare, da anteporre a molte altre spese che fanno capo allo Stato. E va fatto con il personale che per anni e anni si è fatto carico di coprire i posti vacanti, al pari di quello che si vuole fare contro gli oltre 11 mila ex lavoratori socialmente utili in procinto di essere stabilizzati proprio come collaboratori scolastici, dopo che si è tentato di stabilizzare sugli stessi posti anche il personale perdente posto delle province”.