Il termine di presentazione delle domande per l’inserimento nelle graduatorie di terza fascia del personale ATA è stato prorogato al 26 aprile 2021. Lo rende noto il Ministero.
Le procedure per la costituzione delle graduatorie di circolo e di istituto di III fascia per il personale ATA (triennio 2021-23), da quest’anno sono digitalizzate. Sul sito del Ministero gli interessati troveranno una pagina con tutti gli aggiornamenti e le informazioni utili per accedere all’istanza.
Sono state firmate ieri le Ordinanze relative alla mobilità del personale docente, educativo e Ausiliario, Tecnico e Amministrativo (ATA) per l’anno scolastico 2021/2022 e l’Ordinanza relativa ai docenti di Religione Cattolica.
Lo rende noto il Ministero sul sito ufficiale Miur.
Per il personale docente le domande potranno essere effettuate da oggi, 29 marzo, al 13 aprile 2021. Entro il 19 maggio saranno ultimati gli adempimenti degli uffici periferici del Ministero, i movimenti saranno pubblicati il 7 giugno 2021.
Il personale educativo potrà presentare domanda di mobilità dal 15 aprile al 5 maggio 2021. Le operazioni saranno concluse entro il 19 maggio, la pubblicazione dei movimenti avverrà l’8 giugno 2021.
Per il personale ATA, le domande potranno essere effettuate da oggi, 29 marzo, al 15 aprile 2021. Gli adempimenti degli uffici si svolgeranno entro il 21 maggio, la pubblicazione dei movimenti è fissata per l’11 giugno 2021.
Gli insegnanti di Religione Cattolica potranno presentare domanda di mobilità dal 31 marzo al 26 aprile 2021, i movimenti saranno pubblicati il 14 giugno 2021.
Percorsi formativi online, webinar, video sulle metodologie didattiche innovative e sull’utilizzo delle tecnologie nella didattica, ma anche nella gestione delle attività amministrative. Con il Programma “Formare al Futuro”, la formazione del personale scolastico (docenti, ATA, dirigenti) riparte dal digitale, con l’obiettivo di capitalizzare e valorizzare le esperienze e le competenze maturate nei mesi di chiusura delle scuole, con la didattica e le attività lavorative a distanza. Ma anche di guardare al futuro e alla modernizzazione del sistema scolastico, anche sotto il profilo amministrativo.
I percorsi di formazione – spiega il Miur sulla piattaforma – sono partiti in questi giorni e andranno avanti per tutto il prossimo anno scolastico e fino a dicembre 2021. Ampio il catalogo dei percorsi dedicati agli insegnanti: intelligenza artificiale, uso di app e piattaforme di e-learning nella didattica, cittadinanza digitale. Sono solo alcuni esempi dei corsi disponibili già in questi giorni.
Nella fase iniziale delle attività, a cominciare già da questo mese di luglio, avranno un ruolo fondamentale i Future Labs, i poli per l’innovazione realizzati in 28 scuole statali in tutta Italia, che, già durante i primi mesi dell’emergenza sanitaria, hanno avuto grande importanza nella formazione di oltre 37.000 docenti sul digitale e la didattica a distanza in soli 3 mesi.
Il piano di formazione dei Future Labs, sarà impostato su tre linee guida: messa a sistema delle competenze digitali dei docenti, con percorsi mirati e nell’ambito del quadro di riferimento europeo “DigCompEDU” (articolato in 6 aree di competenza e 6 livelli di padronanza); potenziamento delle competenze digitali di dirigenti scolastici e figure di staff; sostegno alla digitalizzazione delle amministrazioni scolastiche, con corsi per il personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario (ATA) e per i Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA). L’erogazione dei primi corsi si svolgerà tra luglio e settembre 2020.
“Con il ritorno a scuola, conclusa la fase “pilota”, i percorsi andranno avanti a valere sia su fondi PON sia su fondi nazionali per la scuola digitale, da ottobre 2020 e fino a dicembre 2021, con un programma di formazione per oltre 240.000 docenti su competenze digitali e metodologie didattiche innovative. Mentre 90 mila tra dirigenti scolastici e ATA saranno formati in materia di transizione digitale e digitalizzazione dei processi (DS e ATA) e per la formazione amministrativo-contabile (ATA). I percorsi per il personale abbracceranno un ampio spettro di temi connessi con i processi innovativi nelle scuole: la leadership per l’innovazione digitale, la tutela dei dati nella didattica digitale, la gestione delle riunioni collegiali in videoconferenza, la riorganizzazione del lavoro scolastico con l’utilizzo del digitale, il cloud sharing nelle segreterie scolastiche”.
Nella scuola a settembre si rischia di compromettere il servizio dell’istruzione pubblica e del diritto allo studio: oltre alle annunciate 250 mila supplenze annuali dei docenti, che andranno a coprire sostanzialmente una cattedra su tre in organico, prima gli uffici scolastici e poi gli stessi capi d’istituto saranno impegnati nella ricerca di decine di migliaia di assistenti amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici. Il loro numero, tra l’altro, dovrebbe essere incrementato almeno di 40 mila unità, così da permettere l’igienizzazione dei plessi, la regolazione dei flussi di alunni e personale in entrata e in uscita, oltre che il carico di lavoro maggiorato cui dovranno tenere testa le segreterie. Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, “se si vuole davvero superare anche nella scuola il lockdown serve subito approvare un provvedimento legislativo ad hoc: noi abbiamo fornito le indicazioni da attuare attraverso alcuni dei 40 emendamenti all’articolo 230 del Decreto Rilancio ora all’esame delle commissioni di Montecitorio. Adesso spetta alla politica dare seguito alle necessità impellenti della scuola”.
C’è anche il personale amministrativo, tecnico e ausiliario da assumere con urgenza per mettere al sicuro la ripartenza in classe di otto milioni di alunni. Le richieste del sindacato sono molteplici: vanno dalla semplificazione del concorso straordinario per titoli aperto anche ai Direttori dei servizi generali e amministrativi facenti funzione all’accesso all’esame orale del concorso in via di svolgimento, sempre per Dsga, con istituzione di una graduatoria per i facenti funzione per incarichi a tempo determinato.
Per il personale amministrativo, tecnico e i collaboratori scolastici vanno poi assolutamente introdotte le procedure per lo scorrimento della graduatoria 2010 con i passaggi professionali “verticali” finalizzati alle assunzioni a tempo indeterminato, come anche l’aumento di 2.020 Ata in più in organico diritto e la conferma, fino al 30 giugno 2021, dei mille assistenti tecnici assunti durante la DaD. Va attuata, infine, la stabilizzazione negli organici del personale Ata profilo amministrativo degli assistenti tecnici e alla comunicazione.
Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’Anief, durante un’intervista a Teleborsa, a proposito della stabilizzazione del personale delle cooperative, si è chiesto: perché il personale ATA, che fa attività a tempo determinato per lo Stato, non ha ottenuto questa stabilizzazione? Dato che quello svolto dal personale Ata, dai collaboratori scolastici agli assistenti tecnici-amministrativi, è un ruolo fondamentale, devono godere di medesima dignità e parità di trattamento. Si ricorda che la normativa europea va applicata non solo al personale delle cooperative, come è giusto che sia, ma a tutto il personale dello Stato. Intanto, “i giudici del Tar del Lazio hanno ordinato al Ministero dell’Istruzione una specifica istruttoria sul mancato numero delle immissioni in ruolo disposte in via ordinaria per il profilo di collaboratore scolastico”.
Marcello Pacifico ha affermato che “per tornare alla stretta attualità nel Decreto Rilancio sono stati annunciati altri 16mila posti, ma non c’è un posto per il personale ATA”, sottolineando che “Anief, da sempre in difesa di lavoratori e professionalità della scuola, ha deciso di riaprire le procedure di adesione allo specifico ricorso già promosso dal sindacato per far sì che tutti i collaboratori scolastici inseriti nelle Graduatorie Provinciali Permanenti possano intervenire in giudizio ‘ad adiuvandum’ e tutelare le proprie posizioni ai fini dell’immissione in ruolo”.
Come per i docenti, l’ANIEF si mobiliterà anche per il personale ATA. In programma, nei prossimi giorni e per tutto il mese di maggio, una serie di assemblee sindacali telematiche rivolte ai collaboratori scolastici, assistenti tecnici e amministrativi, DSGA e facenti funzione, in cui si discuterà di svariati argomenti inerenti al mondo del personale ATA. Per il calendario, clicca qui.
Sarà in programma un’assemblea sindacale in modalità webinar per ogni regione, distribuite su tutto il mese di maggio. Per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana partirà una mobilitazione per il personale ATA grazie alle sopracitate assemblee telematiche. Nonostante il periodo difficile per il mondo della scuola, causa emergenza diffusione Coronavirus, infatti, il nostro sindacato non intende abbandonare i lavoratori delle istituzioni scolastiche, soprattutto coloro che molto spesso sono stati considerati lavoratori di serie B.
Gli argomenti che verranno affrontati sono tanti e riguardano aspetti del
mondo ATA. Qui di seguito l’elenco delle tematiche oggetto di discussione dei
prossimi webinar sindacali:
Riqualificazione, revisione dei profili
ATA, organici proposti da ANIEF agli incontri ARAN e riscontri in merito
alle proposte ANIEF da parte dell’ARAN;
Decreti-legge e note del Ministero
dell’Istruzione in tempo di Coronavirus – chiarimenti;
Tutele su proroghe contratti, ferie e
recuperi, sanificazione;
Emendamenti presentati da ANIEF in VII
Commissione Senato per il personale amministrativo;
DSGA: quali soluzioni e diritti per i
facenti funzione;
Le tavole della giurisprudenza: dieci
buoni motivi per chiedere la tutela legale su:
Ricostruzione di carriera;
CIA per i collaboratori scolastici che
hanno svolto supplenze brevi e saltuarie;
Scatti stipendiali e recupero scatti
stipendiali preruolo per i il personale ATA di Ruolo;
Temporizzazione DSGA e temporizzazione per
i passaggi da CS ad AA e AT;
Riallineamento Carriera;
Stabilizzazione per chi ha svolto Funzioni
DSGA per oltre 36 mesi;
Estensione contratti al 31/08.
Siete tutti invitati a partecipare agli appuntamenti dei prossimi giorni,
registrandovi al link che vi perverrà a seguito di giusta
indizione/convocazione dell’assemblea di riferimento della vostra regione. In
questo modo, sarete aggiornati e potrete anche approfondire e risolvere i
vostri dubbi inviando domande attraverso la chat del webinar. Nei giorni
successivi, sarà premura dei dirigenti sindacali ANIEF contattarvi per dare
risposte ai vostri quesiti e rendere il rapporto con voi molto più costante e
diretto.
Il calendario delle assemblee sindacali in programmazione lo potrete trovare sul sito ANIEF, al seguente link.
Con la Nota n.
6969 del 24 Marzo 2020, il Ministero dell’Istruzione aveva sospeso le
procedure concorsuali per soli titoli, entro la quale gli USR potevano indire
bandi con le relative modalità di presentazione entro il 10 aprile 2020, al
fine di predisporre procedura on line per la presentazione delle domande.
Il MI con Nota 588 del 29/04/2020 ha informato gli USR che è stata ultimata
la predisposizione della procedura informatica per la presentazione in via
telematica delle domande e che le funzioni Polis (Istanze On line) saranno
disponibili da 5 maggio p.v. fino al 3 giugno 2020.
I bandi di indizione dei concorsi per soli titoli saranno pubblicati sui
siti degli Ambiti Territoriali di pertinenza entro e non oltre la data del 4
maggio p.v.
La modalità delle domande di ammissione avverranno solo attraverso il servizio “Istanze On Line”, direttamente dalla home page del sito del Ministero nella sezione “Servizi” oppure tramite “Argomenti e Servizi” di seguito “Servizi online” sempre a seguire “lettera I” e infine “Istanze on line”.
Le funzioni saranno aperte a decorrere dal 5 maggio 2020 dalle ore 8.00 al 3
giugno 2020 alle ore 23.59.
Per accedere al servizio di “Istanze on line” i candidati devono essere in
possesso delle credenziali oppure devono essere in possesso di una utenza
valida per accesso all’area riservata del Ministero dell’Istruzione.
Le informazioni necessarie ai fini della registrazione su “Istanze On Line”
sono reperibili al
seguente indirizzo.
Resta da verificare se il Ministero dell’Istruzione ha preso in
considerazione la revisione della tabella valutazione titoli dei collaboratori
scolastici richiesta da ANIEF per quanto concerne il riconoscimento del
punteggio per le certificazioni informatiche, peraltro riconosciute nella
tabella valutazione titoli nella graduatoria terza fascia mentre non
riconosciuta nella graduatoria provinciale 24 mesi per l’accesso ai ruoli.
Anief ha predisposto su tutta la Penisola Italiana una task force di supporto Ata per la predisposizione e compilazione delle domande collegandosi al sito www.anief.org nella sezione contatti regionali.
Didattica a distanza, serve almeno un assistente tecnico per ogni istituto comprensivo. È in considerazione della crescente presenza della componente digitale on line nell’offerta formativa che Anief chiede una presenza stabile del personale tecnico in tutte le istituzioni scolastiche, anche quelle in cui fino a poche settimane fa non era previsto, come le scuole che comprendo gli alunni dai 3 agli 11 anni: lo rivendica il giovane sindacato, con un emendamento proposto alla VII commissione del Senato che nei prossimi giorni esaminerà il Decreto Legge n. 22 sulla Scuola già approvato dal Consiglio dei ministri.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “la crescente presenza della didattica in modalità telematica richiede una presenza stabile del personale tecnico in tutti gli istituti, a supporto dei docenti, del personale, dei dirigenti, degli alunni e anche, seppure indirettamente, delle famiglie. Soprattutto in quelle sedi, come la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, dove non ci sono ancora a oggi unità di tale figura professionale. Se fino a due mesi fa era da considerare preziosa, ora la presenza di almeno un assistente tecnico informatico negli 8.200 istituti scolastici italiani, nessuno escluso, è diventata indispensabile. I mille tecnici assunti a cavallo di Pasqua, in questa fase emergenziale con decreto del Governo, fino al 30 giugno prossimo, sono solo il punto di partenza”.
“Quando ci si trova di fronte a situazioni come quella delle scuole di Napoli, dove non si riesce a far fronte alle pulizie e ai servizi mensa, l’unica cosa che non si può fare è rimanere senza far nulla. A situazioni eccezionali si risponde, se necessario, con misure eccezionali”. Lo afferma la segretaria generale CISL Scuola, Maddalena Gissi, commentando attraverso una nota stampa l’emergenza in atto in tanti istituti della provincia di Napoli privi di personale collaboratore scolastico a causa del protrarsi delle procedure di assunzione del personale ex LSU; personale la cui disponibilità è venuta nel frattempo meno, perché le ditte da cui dipende non hanno rinnovato i contratti di servizio con le singole istituzioni scolastiche. Risultato, le scuole non possono coprire con regolarità i servizi di pulizia e di mensa, trovandosi a operare con organici ridotti, una riduzione legata proprio al fatto che si avvalevano di quei servizi esterni che ora non vengono più forniti. “A nulla sono valse finora – si legge – le proteste delle scuole e dei sindacati, che vedono da un lato lavoratori privi di stipendio e dall’altro l’impossibilità di garantire condizioni minimali di igiene nelle scuole. Le organizzazioni sindacali, considerato che le lezioni sono riprese ormai da una settimana e che in recenti incontri al Ministero del Lavoro non sono state individuate soluzioni, hanno deciso di rivolgersi ai prefetti, segnalando la gravità della situazione, configurabile come vera e propria emergenza, con importanti risvolti sociali, alla quale occorre rispondere con provvedimenti straordinari e tempestivi”.
“Si coprano le esigenze con la nomina di supplenti temporanei – sostiene Maddalena Gissi – Se si ritiene che non sia possibile, allora si adottino altre soluzioni ma si faccia qualcosa, perché gli alunni hanno il sacrosanto diritto di studiare in ambienti puliti, così come di poter fruire del tempo scuola senza decurtazioni indotte dall’impossibilità di accedere al servizio di mensa. Non è pensabile che lo Stato rimanga inerte quando rischia di venir meno un servizio pubblico di fondamentale importanza, specie in aree dove non mancano certo le criticità di ordine sociale. Lo ripeto, l’unica cosa che non si può fare è non fare niente. Sarebbe inspiegabile e intollerabile”.
Le domande di cessazione dal servizio e le revoche delle stesse devono
essere presentate entro il 30 dicembre 2019. I dirigenti scolastici, il
personale docente, educativo e Ata di ruolo devono utilizzare esclusivamente la
procedura web POLIS “istanze on line”, relativa alle domande di cessazione,
disponibile sul sito internet del Ministero; nella domanda di cessazione gli
interessati devono dichiarare espressamente la volontà di cessare o permanere
in servizio una volta che sia verificato dall’Inps il possesso o meno dei
requisiti contributivi. Successivamente le domande di pensione devono essere
inoltrate all’ente Previdenziale INPS in modalità telematica.
Si ricorda che l’accertamento del diritto al trattamento pensionistico sarà
effettuato da parte delle sedi competenti dell’INPS sulla base dei dati
presenti sul conto assicurativo entro i termini che saranno comunicati con nota
congiunta MIUR/INPS. Le domande di trattenimento in servizio continuano a
essere presentate in forma cartacea entro il termine del 30 dicembre 2019. Si
ricorda che nel 2020 potranno chiedere la permanenza in servizio i soli
soggetti che, compiendo 67 anni di età entro il 31 agosto 2020, non siano in
possesso di 20 anni di anzianità contributiva entro tale data.
I docenti interessati all’Ape sociale o alla pensione anticipata per i
lavori gravosi e per i lavoratori precoci potranno, una volta ottenuto il
riconoscimento dall’INPS, presentare la domanda di cessazione dal servizio con
modalità cartacea, sempre con effetto dal 1° settembre 2020.
Con il vigente ordinamento permangono i requisiti contributivi e anagrafici
per le pensioni di vecchiaia al compimento dei 67 anni di età; per la pensione
anticipata è richiesto il requisito contributivo di 41 anni e 10 mesi per le
donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini.
È prevista la possibilità di fruire della pensione anticipata “Quota 100” al
raggiungimento dei 62 anni di età e almeno 38 anni di contributi. Confermata
Opzione donna per chi ha almeno 58 anni di età e 35 anni di contributi entro il
31 dicembre 2018, optando per il calcolo della pensione con sistema interamente
contributivo.
Il commento del presidente Anief, Marcello Pacifico
Il presidente Pacifico ha dichiarato che “non è giusto mandare in pensione a
62 anni con decurtazioni, soprattutto se il lavoro è gravoso, come quello del
personale scolastico, anche se non è considerato tale dalla legge. In realtà,
la professione docente è esposta
allo stess da lavoro correlato, collegata al burnout e alle conseguenti
malattie professionali; perciò l’Anief ribadisce la necessità d’inserire
l’insegnamento all’interno dell’Ape social”.
Inoltre, “in altri Paesi – aggiunge il sindacalista – si sciopera anche se
si è in condizioni pensionistici migliori rispetto alle nostre, come
è accaduto in Francia nei giorni passati, e si stanno valutando
provvedimenti da parte di nazioni, ma non è detto che il tetto di pensionamento
subisca un innalzamento. Sempre in questi paesi si percepiscono degli stipendi
di quiescenza tra il 30 e il 50% superiori rispetto a quelli italiani. In Germania,
poi, bastano 27 anni di contribuzione per andare in pensione”.
Anief tra l’altro, durante la presentazione di proposte
emendative alla legge di Bilancio 2020 AS
1586, all’articolo 56.4, ha proposto di estendere il carattere gravoso a
tutta la professione docente, poiché ha un carattere gravoso in tutti gli
ordini di scuola, come si evince dagli studi sullo stress da lavoro correlato e
burnout del dott. Lodolo D’Oria. Per tale ragione, risulta
indispensabile allargare l’attuale finestra di pensione anticipata prevista
soltanto per il personale della scuola dell’infanzia.
Usiamo cookie per ottimizzare il nostro sito web ed i nostri servizi.
Cookie funzionali
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.