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Cyberbullismo, Falco (Corecom): Oltre 500 ragazzi nuove ‘sentinelle di legalità’

“Abbiamo registrato uno straordinario successo di partecipazione nel corso dei webinar estivi della campagna di prevenzione @scuolasenzabulli. Sono oltre 500 i ragazzi che si sono connessi coinvolti grazie alla disponibilità dei centri estivi nelle cinque province campane”. Lo ha detto Domenico Falco, presidente del Corecom Campania, a margine dell’ultima tappa estiva di @scuolasenzabulli presso l’Oratorio “San Sisto II” di Pagani (Sa) coordinato da don Giuseppe Pironti. 

“Nella nostra regione ci sono cinquecento nuove ‘sentinelle di legalità’ che hanno ricevuto informazioni preziose su come comportarsi in caso di presenza di fenomeni di bullismo e cyberbullismo. L’importanza – ha aggiunto Falco – è non far sentire da sole le vittime, valorizzare la forza del gruppo nello sconfiggere questi fenomeni, coinvolgendo famiglia, insegnanti, parroci e forze dell’ordine. Ma anche le informazioni su come la legge regola il cyberbullismo e i rischi seri che si corrono nel mettere in atto episodi di violenza e prevaricazione attraverso il web. Un’esperienza dalla quale abbiamo tratto tantissimi elementi utili per proseguire nella nostra attività di prevenzione”.  

Un obiettivo ribadito anche dalla presidente del Consiglio regionale della Campania, Rosa D’Amelio: “Il nostro impegno su questo tema ha dato i suoi frutti. Nel corso di quest’anno, nonostante la lunga pausa, dovuta al lockdown, non abbiamo mai smesso di interagire con i nostri ragazzi attraverso incontri on line per informarli sui pericoli del web e su come comportarsi in caso di emergenza. Una strategia vincente grazie alla quale siamo riusciti a fare rete”.  

“Di fronte a questi fenomeni – ha sottolineato il parroco di San Sisto II – l’importante è non rimanere isolati, non pensare di poter risolvere da soli il problema ma rivolgersi subito alla rete sociale di cui si fa parte, la famiglia in primo luogo e alla polizia postale”.  

L’avvocato Valentina Varano ha ribadito come dal 2017 chi commette atti di cyberbullismo commette un reato. “Qualunque atto volto a denigrare, offendere, minacciare inducendo uno stato di paura nel minore – ha aggiunto – è un reato vero e proprio, per il quale si viene chiamati a rispondere di fronte a un giudice che può disporre anche limitazioni della libertà personale”.   

All’iniziativa, promossa dal Comitato regionale per le comunicazioni della Campania, hanno partecipato Ivana Nasti, direttore del Servizio ispettivo dell’Agcom, Lucio Marcello Misha Falconio, presidente del Club Rotary Napoli Angioino e la psicologa Giovanna D’Apolito.