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Lo yoga nelle scuole? La “curiosa” proposta dell’onorevole Vizzini

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Che lo yoga sia una pratica i cui effetti benefici sul nostro corpo e la nostra mente siano straordinari ormai non ci piove. Ma che, in piena pandemia e in fase di riapertura delle scuole, tra mille timori e incognite, diventasse parte del dibattito parlamentare in pochi ci avrebbero scommesso.

“Lo yoga sta suscitando un sempre più grande interesse nel nostro Paese. La sua pratica condivide con l’insegnamento delle scienze motorie e sportive tutti gli obiettivi e le finalità presenti nei piani scolastici attuali. Per questo spero che il ministro Bianchi guardi con favore all’introduzione di un progetto sperimentale per inserire la pratica dello yoga all’interno del Piano triennale dell’offerta formativa degli istituti primari e secondari”. All’interno di una interrogazione parlamentare rivolta dall’onorevole Gloria Vizzini (ex M5S, ora indipendente ma attualmente nel gruppo parlamentare di Centro Democratico) al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi c’è proprio la richiesta di inserire lo yoga nell’offerta formativa delle scuole.

“Il Ministro – continua Vizzini – valuti anche il suo inserimento all’interno della formazione degli insegnanti di educazione fisica con corsi di aggiornamento specifici o la possibilità di farlo svolgere ad insegnanti qualificati e certificati, selezionati dai Dirigenti scolastici dei singoli istituti”.

Gloria Vizzini sottolinea nella sua interrogazione che già centinaia di scuole nel mondo hanno inserito lo yoga nel piano formativo e che “la possibilità di introdurre sperimentalmente alcune ore di yoga nel calendario scolastico non deve essere vista come un tentativo di sottrarre ore alle Scienze motorie ma come un arricchimento delle stesse”.