Pubblicato il Lascia un commento

Corsi Pas abilitanti scuola pubblica, è già scontro: che fine fanno le vecchie graduatorie?

Anief Sciopero

Si stanno delineando le regole per accedere ai corsi Pas abilitanti della scuola pubblica. In occasione dell’incontro del 3 giugno con i sindacati maggiori, hanno preso il sapore di una fiction le soluzioni prospettate dal Governo per i precari della scuola, con il presidente della VII Commissione del Senato che annuncia la stabilizzazione di migliaia di precari e il ministro Marco Bussetti, del suo stesso partito della Lega, che condivide con i sindacati il suo piano rispetto alle proposte ricevute, senza risolvere il problema del precariato. 

LA VERITÀ SUI PAS

“Scompaiono le uniche 24.250 immissioni in ruolo certe volute dai sindacati per dare spazio a una fase transitoria che si attiverà soltanto a GaE, Grme, Gm esaurite, cioè forse mai. Anief a tal proposito aveva chiesto di estendere il doppio canale di reclutamento, aperto alle graduatorie d’istituto provinciali, una volta esaurite le GaE, e a una graduatoria nazionale fuori ruolo. Ma si sa, se in Italia non si annunciano assunzioni di massa e nuovi concorsi non si dorme tranquilli, tranne svegliarsi l’indomani con il problema di prima”. Questa la sintesi di Anief.

“Con questa iniziativa, quindi, compare una nuova forma di discriminazione verso i docenti delle paritarie o di ruolo che potranno prendere un’abitazione soltanto se ci saranno dei posti che già sono scomparsi. Una delle poche consolazioni la conseguono gli ITP in un primo momento esclusi dai sindacati rappresentativi e ora riammessi dal Miur, il quale si è anche ricordato di una recente legge approvata dal Parlamento e richiamata dell’Anief”. 

LE DOMANDE DEL PRESIDENTE MARCELLO PACIFICO

“Ma era così complicato riaprire le ex graduatorie permanenti piuttosto che pensare alle ennesime graduatorie che non si esauriranno mai?”. A domandarlo pubblicamente il presidente Anief Marcello Pacifico. Il 6 giugno una nuova puntata per gli appassionati di quella che sembra sempre più una soap opera, ma che in verità è più vicina ad una tragicommedia annunciata. “Chiederemo al Parlamento di assumersi la responsabilità politica di dare un indirizzo chiaro per risolvere il problema del precariato: i sub emendamenti alla proposta del Governo sono già pronti per essere presentati. Poi come sempre, non avremo altra scelta che ricorrere in tribunale”, conclude il presidente Anief. 

LA PROPOSTA ANIEF AL MIUR

Anief, attraverso una proposta consegnata alcuni giorni fa ai vertici del Miur, ha chiesto formalmente di salvaguardare i tanti idonei ed i 35 mila FIT, i 40 mila docenti abilitati con il vecchio PAS o il TFA che la selezione l’hanno fatta in entrata e in uscita e che non hanno partecipato al piano straordinario, i 31 mila abilitati relegati nella seconda fascia d’istituto e le decine di migliaia di supplenti con 36 mesi svolti che non rientreranno nel contingente di circa 24 mila assunzioni in ruolo prefissato dal Miur. L’apertura annuale delle GaE era e rimane l’unica soluzione da prendere. Questo il giovane sindacato chiederà ai parlamentari con degli emendamenti specifici alla proposta che sarà presentata dal Governo al decreto crescita.