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Coronavirus e sanificazioni, Anief: “Affidarla a ditte specializzate, non ai collaboratori scolastici”

appalti pulizie scuola ata

La pulizia di un locale pubblico, frequentato da migliaia di cittadini, nel corso di una pericolosissima pandemia, non è una questione da poco. E va affrontata con il massimo rigore, assegnandola a personale specializzato. Partendo da questo assunto, la attività di sanificazione delle scuole non possono andare a carico dei collaboratori scolastici: trattandosi di interventi che richiedono preparazione specialistica, per la loro complessità e pericolosità, devono essere necessariamente affidate a lavoratori specializzati.

A sostenerlo è il sindacato Anief, che su questo punto ha inviato una richiesta ai dirigenti scolastici perché si attengano alle disposizioni emesse dagli organi istituzionali e sanitari preposti, individuando “il personale Ata nelle unità strettamente necessarie e previa sanificazione dei luoghi di lavoro” per “la sola esecuzione delle prestazioni indifferibili”.

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NORME E PROTOCOLLI

La pulizia delle pubbliche amministrazioni nel tempo del Covid-19 va attuata in base a precise normative e protocolli sanitari. Il sindacato Anief lo ha oggi ricordato ai capi d’istituto scrivendo loro una comunicazione che riassume la normativa emessa dal Governo e del Parlamento, a partire del Decreto Legge 17 marzo 2020 n. 18 (pubblicato su G.U., Serie Generale n.70 del 17-03-2020), nella quale è specificato che “fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-2019 (…) il lavoro agile è la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che, conseguentemente: a) limitano la presenza del personale negli uffici per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente la presenza sul luogo di lavoro, anche in ragione della gestione dell’emergenza; b) prescindono dagli accordi individuali e dagli obblighi informativi previsti dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81”.

LE NOTE E I PROTOCOLLI VIGENTI

Anief fa quindi riferimento alla Nota del Ministero dell’Istruzione n. 279/2020 in conformità della quale si stabilisce che “per quanto riguarda le prestazioni dei collaboratori scolastici, considerata la sospensione delle lezioni prevista dal DPCM, l’emergenza in atto e la necessità di contenere il più possibile gli spostamenti fisici delle persone per ragioni lavorative e viste le mansioni previste per questo profilo dal CCNL, il dirigente scolastico constatata l’avvenuta pulizia degli ambienti scolastici, limiterà il servizio alle sole ulteriori prestazioni necessarie non correlate alla presenza di allievi, attivando i contingenti minimi stabiliti nei contratti integrativi di istituto ai sensi della legge 146/90”.

Il sindacato ha quindi richiamato la Nota del MI n. 622/2020 del 1.5.2020, in forza della quale “il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2020 (…) conferma l’adozione del lavoro agile quale modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni, ivi comprese le istituzioni scolastiche. Ne consegue che il lavoro prosegue presso le predette istituzioni con le modalità finora adottate sino al prossimo 17 maggio 2020, sempre che non siano adottate nuove e differenti disposizioni normative. Anche in caso di coinvolgimento del personale in presenza, vanno comunque assolte “le condizioni di sicurezza previste, per la generalità delle pubbliche amministrazioni, dai protocolli d’intesa tra il Ministro per la pubblica amministrazione e CGIL, CISL, UIL 3 aprile 2020 e CSE, CIDA, COSMED e CODIRP 8 aprile 2020, Protocollo di accordo per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici in ordine all’emergenza sanitaria da Covid-19”.

Lo stesso Protocollo di accordo per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici in ordine all’emergenza sanitaria da Covid-19 contiene, nelle istruzioni per l’erogazione dei servizi pubblici essenziali e indifferibili, anche “le più opportune condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro in cui le attività debbono essere svolte in presenza del personale”.

DIRITTI DA RISPETTARE

Qualora il personale Ata venisse invece coinvolto in attività di pulizia dei locali straordinaria, il sindacato Anief ha annunciato ai capi d’istituto che “senza ulteriore preavviso”, conferirà “immediato mandato ai propri legali di procedere alle denunce del caso presso le Procure Generali della Repubblica e ad adire le vie legali ritenute più idonee per il riconoscimento dei diritti del personale ATA”.

(fonte: Ufficio Stampa Anief)