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Anief: “Inizia il balletto delle supplenze”

Sono circa 60-70 mila i docenti nominati su supplenza breve che in caso di lockdown anche della singola scuola torneranno a casa senza stipendio. L’Anief ha sempre considerato questo organico un grande aiuto per i dirigenti scolastici e la scuola in generale soprattutto per evitare le classi affollate, ma invita il Governo a stabilizzare questi organici in vista della rivisitazione dei parametri sul dimensionamento scolastico previsti dalla legge 133/2008, come da impegni assunti da protocollo di sicurezza sottoscritto per la riapertura delle scuole.

Marcello Pacifico, presidente nazionale del giovane sindacato Anief, ha affermato che “piuttosto che considerare questo organico come anti Covid, bisogna prendere coscienza della necessità di questo organico al di là del Covid indispensabile per poter continuare la politica di lotta alle classi pollaio e garantire maggiore sicurezza e migliori apprendimenti dei nostri studenti”.

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Marcello Pacifico, leader di Anief

“Ricordiamo che l’organico aggiuntivo, finanziato in parte dal decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 e precedentemente dal decreto-legge n. 34 del 2020, è normato dalla lettera b) dell’articolo 231 bis del decreto-legge n. 34 del 2020 che dispone di “attivare ulteriori incarichi temporanei di personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) a tempo determinato dalla data di inizio delle lezioni o dalla presa di servizio fino al termine delle lezioni, non disponibili per le assegnazioni e le utilizzazioni di durata temporanea. In caso di sospensione dell’attività in presenza, i relativi contratti di lavoro si intendono risolti per giusta causa, senza diritto ad alcun indennizzo”.

L’Anief ha più volte chiesto di includere le cattedre–Covid in organico di diritto, considerando che l’obiettivo del sindacato è quello di restituire alla scuola quelle risorse umane e strumentali che sono state tagliate negli ultimi dieci anni per realizzare un risparmio di dieci miliardi annui, con il consequenziale innalzamento del rapporto alunni/Ata, dimensionamento di aule, plessi e sedi di presidenza, riduzione del tempo scuola. Obiettivi che a parole sembrano condivisi da questo Governo.

Se da una parte anche gli altri sindacati hanno appurato che a questi precari sarà riconosciuta la Naspi fin da subito, Anief aveva osservato tuttavia, nel non includere l’organico aggiuntivo nell’organico di diritto, che si potrebbe perdere l’occasione di abbattere realmente e in modo definitivo la piaga delle classi pollaio tanto cara al Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina”.

(fonte: Ufficio Stampa Anief)