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Buon World Teachers’ Day!

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Il 5 ottobre 2018 si festeggia il World Teachers’ Day, Giornata Mondiale dell’Insegnante. Siamo alla 25sima edizione: istituito nel 1994, ha l’obiettivo di mobilitare il sostegno ai docenti e di garantire che i bisogni delle future generazioni continuino ad essere soddisfatti dagli insegnanti.

La data non è scelta a caso: il 5 ottobre 1994 difatti sono state sottoscritte le Raccomandazioni dell’Unesco sullo status di insegnante, che hanno come fulcro responsabilità e diritti dei professionisti della formazione a livello mondiale.

Il World Teachers’ Day è nato grazie alla sinergia tra UNESCO, Unicef, PNUD, Organizzazione internazionale del lavoro e Internazionale dell’Educazione.

Il tema scelto quest’anno è: “Il diritto all’istruzione implica il diritto a un docente qualificato“.

Onu: oltre 260 milioni di bambini hanno bisogno di un insegnante

Nel mondo, secondo le stime dell’ONU, sono più di 264 milioni i bambini non scolarizzati. La maggior parte di questi casi si concentra in Africa. Sempre secondo l’Onu, solo nella fascia subsahariana del continente africano servirebbero almeno 17 milioni di docenti tra scuola primaria e secondaria.

Il messaggio di Irina Bokova

Irina Bokova
Irina Bokova (foto: Twitter)

L’ex direttore generale Unesco Irina Bokova (in carica fino al 2017) ha pubblicato, in occasione della Giornata qualche anno fa, un messaggio rivolto a tutti gli insegnanti, che oggi vogliamo riproporvi in alcuni passaggi chiave.

Gli insegnanti costituiscono un fondamento essenziale della forza a lungo termine di ogni società – essi forniscono ai bambini, ai giovani e agli adulti le conoscenze e le competenze necessarie per soddisfare le proprie potenzialità.

Tuttavia, in tutto il mondo, troppi insegnanti non hanno la libertà e il sostegno di cui hanno bisogno per svolgere il proprio lavoro, che è di vitale importanza.

[…]

Essere un insegnante accreditato significa avere accesso a una formazione di alta qualità, salari equi e opportunità continue per lo sviluppo professionale. Significa anche avere la libertà di sostenere lo sviluppo di curricula nazionali e l’autonomia professionale per scegliere i metodi e gli approcci più adeguati che permettano un’educazione più efficace, inclusiva ed equa. Inoltre, significa essere in grado di insegnare in totale sicurezza durante i momenti di cambiamento politico, instabilità e conflitti.

In molti paesi, tuttavia, la libertà accademica e l’autonomia degli insegnanti sono sotto pressione. Ad
esempio, nelle scuole primarie e secondarie in alcuni paesi i rigidi schemi di responsabilità hanno  esercitato un’enorme pressione sulle scuole affinché fornissero risultati su test standardizzati, ignorando la necessità di assicurare un curriculum di ampio respiro che soddisfi le diverse esigenze degli studenti.

La libertà accademica è fondamentale per gli insegnanti a tutti i livelli di istruzione, ma è particolarmente importante per gli insegnanti di istruzione superiore, sostenendo la loro capacità di innovare, esplorare e rimanere al passo con le più recenti ricerche pedagogiche. A livello universitario gli insegnanti sono spesso impiegati a tempo determinato e su base contingentale. Ciò può generare a sua volta una maggiore insicurezza del lavoro, minori prospettive di carriera, un carico di lavoro più elevato e stipendi inferiori – fattori che possono limitare la libertà accademica e danneggiare la qualità dell’istruzione che gli insegnanti possono offrire.

A tutti i livelli di istruzione, la pressione politica e gli interessi commerciali possono porre dei freni alla
capacità degli educatori di insegnare in libertà. Gli insegnanti che vivono e che lavorano in paesi e comunità colpiti da conflitti e instabilità affrontano spesso sfide maggiori, tra cui aumento dell’intolleranza, discriminazione e restrizioni sulla ricerca e sull’insegnamento.

[…]

In questa Giornata Mondiale degli Insegnanti unitevi a noi nel a permettere agli insegnanti di insegnare in libertà affinché ogni bambino e ogni adulto siano a loro volta liberi di imparare – a beneficio di un mondo migliore.