“Il 2 luglio 2019 il TAR Lazio ha pubblicato la sentenza che travolge completamente la procedura del concorso per dirigente scolastico accogliendo un’unica motivazione dei ricorrenti, quella che contesta la presenza nelle commissioni di tre componenti in condizione di incompatibilità che avrebbe determinato l’illegittimità della delibera assunta dalla commissione nella seduta plenaria (quindi alla presenza dei tre componenti contestati) del 25 gennaio scorso sui criteri di valutazione utilizzati per la correzione delle prove scritte e per l’attribuzione delle valutazioni.
Il TAR ha riconosciuto la fondatezza della contestazione e ha disposto l’annullamento in toto della procedura concorsuale.
Si tratta di una sentenza di primo grado contro la quale l’amministrazione scolastica ha già dichiarato che ricorrerà al Consiglio di Stato in quanto sono inesistenti, a parere dei tecnici del MIUR, i motivi di incompatibilità richiamati dalla sentenza.
Se fosse confermata in appello, la sentenza avrebbe conseguenze gravissime per il sistema scolastico e per i legittimi interessi di migliaia di docenti che hanno affrontato un percorso estremamente complesso e difficile.
Presenteremo immediatamente una richiesta di incontro urgente con il Ministro Bussetti, per conoscere nel dettaglio le ulteriori decisioni che l’amministrazione intende assumere per tutelare il diritto dei candidati che hanno superato la prova orale”.
Lo afferma la FLC CGIL in una nota stampa.