Ventiquattromila candidati e poco più (24.082 il numero preciso) contro i 34.580 iscritti. Oltre 10mila quindi le defezioni alla tanto discussa preselezione del concorso dirigenti scolastici che si è tenuto negli scorsi giorni. Gli ammessi sono 8.736: quindi in 37 hanno totalizzato il punteggio più basso utile per l’ammissione (71,7 centesimi).
Tra questi usciranno i nomi dei 2.425 nuovi dirigenti scolastici tanto attesi, un numero che andrà a tamponare l’emorragia finora sanata dalle reggenze di più istituti, ma che alcuni sindacati ritengono ancora insufficiente.
A questo link l’elenco degli ammessi.
La maggior parte è donna
La dirigente è rosa: per il ruolo difatti le donne candidatesi (e che hanno effettuato il test pre-selettivo) sono quasi il triplo degli uomini: 17.279 contro 6.803.
Il più giovane è un uomo
Nonostante ciò, il più giovane ammesso è un uomo: è il messinese Giovanni Gatto, classe ’90, che potrebbe diventare il più giovane dirigente scolastico assunto in ruolo d’Italia.
L’esercito degli aspiranti dirigenti campani
Il Miur ha rilasciato anche i numeri dei partecipanti suddiviso per regione d’Italia. Al primo posto la Campania con un esercito di 4.107 candidati, su un iniziale previsto di oltre 6.000.
Segue a ruota la Sicilia che registra 3.357 presenze alla prova preselettive, poi Lazio e Puglia anch’esse sopra i 2000. La Calabria è al quarto posto con 1.552 presenti. In fondo alla classifica Friuli, Liguria e Umbria con numeri che sorpassano di poco le trecento unità, e fanalino di coda con appena 183 candidati (118 donne e 65 uomini) il Molise.
Diametralmente opposti agli esiti Invalsi
Un dato sicuramente curioso: la maggior parte degli aspiranti dirigenti scolastici (o presidi, come si diceva un tempo) vengono quindi da regioni come la Campania, la Calabria e la Sicilia. Che poi sono esattamente le regioni che sono uscite con le ossa rotte dall’ultimo test Invalsi. Nel rapporto, difatti, si parlava di una situazione estremamente a rischio per gli allievi campani, calabresi e isolani, i cui risultati erano ben lontani dal resto del Paese. Proprio da quelle regioni, invece, arriva il maggior numero di candidature a dirigente scolastico.