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Dad anche per gli alunni figli dei lavoratori essenziali

In merito alle disposizioni per la scuola contenute nel DPCM del 2 marzo scorso, con una nota ministeriale inviata il 7 marzo ai vertici delle Amministrazioni periferiche e ai dirigenti scolastici, l’Ufficio di Gabinetto del Ministero dell’Istruzione rettifica quanto precedentemente comunicato dal Dipartimento educativo di Istruzione e Formazione con la nota del 4 marzo. Nel dettaglio, si chiarisce che gli alunni figli dei lavoratori essenziali non possono seguire le lezioni in presenza.

Lo sottolinea la Gilda degli Insegnanti attraverso una nota ricondivisa sul proprio sito web.

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Nella nota si legge:

Si ricorda come il DPCM 2 marzo 2021 detti disposizioni rispetto alle deroghe possibili con riferimento alle “zone rosse” nelle quali “sono sospese le attività dei servizi educativi dell’infanzia di cui all’art. 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado si svolgono esclusivamente con modalità a distanza”. In specie, l’articolo 43, secondo periodo, dispone che “resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’istruzione n. 89 del 7 agosto 2020, e dall’ordinanza del Ministro dell’istruzione n. 134 del 9 ottobre 2020”.