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Larino, il Tribunale del Lavoro riconosce la ricostruzione di carriera con contratti a termine ATA

tribunale giustizia martelletto

La nuova sentenza emanata dal Tribunale del Lavoro di Larino (CB) accoglie in toto le richieste patrocinate dagli avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Raffaele Bucci e Tania Gentile con il pieno riconoscimento del diritto all’immediata e integrale ricostruzione di carriera computando tutto il servizio svolto con contratti a termine e con conseguente pagamento delle differenze retributive mai corrisposte. La lavoratrice, infatti, immessa in ruolo nel 2010, ma con ben 10 anni continuativi di contratti a termine alle spalle, ha rivendicato l’illegittimità della ricostruzione di carriera che le riconosceva immediatamente solo 4 anni per intero e il restante per 2/3. Il Giudice del Lavoro ha pienamente accolto il ricorso targato Anief rilevando come nel caso di specie le ragioni e le condizioni oggettive non sussistono, “sia perché in nessun modo evidenziate dal Miur, sia perché comunque la natura non di ruolo del rapporto di lavoro e la novità di ogni singolo contratto a termine rispetto al precedente non sono elementi idonei a legittimare la disparità di trattamento” e, di conseguenza, ritiene sussistano, invece, “tutti i presupposti individuati dalla giurisprudenza per configurare il potere-dovere del giudice di disapplicare la cit. normativa nazionale, in ragione del suo contrasto con la normativa europea, e ricostruire la carriera della ricorrente in modo analogo a quella del personale scolastico di ruolo” superando i limiti di cui all’art. 569 del D.Lgs. n. 297/1994.

“Il personale ATA – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è discriminato all’interno della contrattazione collettiva e nella normativa interna che regola la ricostruzione di carriera all’atto dell’immissione in ruolo, con in più l’aggravante di un termine più lungo per ottenere il cosiddetto ‘riallineamento della carriera’, che per il personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario è di 20 anni, ben 4 anni superiore rispetto a quello dei docenti laureati della scuola secondaria di secondo grado e, troppo spesso, non viene neanche effettuato immediatamente. Il nostro sindacato continuerà la sua battaglia al fianco di tutti i lavoratori della scuola fino a quando ogni discriminazione normativa e contrattuale non sarà superata nel pieno rispetto delle direttive eurounitarie”. Ancora una volta, dunque, l’Anief ottiene, con azioni legali mirate, il rispetto delle normative comunitarie e contribuisce a ristabilire la legalità e il rispetto del lavoro svolto dal personale ATA della scuola anche dopo l’avvenuta immissione in ruolo.

L’Anief ricorda a tutti i lavoratori che è ancora possibile ricorrere per vedersi riconosciuto il diritto all’integrale ricostruzione di carriera commisurata agli effettivi anni di servizio prestati con contratti a tempo determinato e per ottenere il corretto inquadramento stipendiale. Per ulteriori informazioni sul ricorso promosso dall’Anief per la ricostruzione di carriera, clicca qui