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Sostegno, risoluzione del M5S per fare corsi e concorsi regolari

alunni con disabilità insegnanti di sostegno generica

La deputata pentastellata Rosa Alba Testamento ha chiesto “percorsi di specializzazioni continuativi per la formazione dei docenti di sostegno, attraverso la promozione di modelli didattici inclusivi. Occorre rassicurare le famiglie sulla presenza di tale personale, attraverso la pubblicazione di numerosi bandi di concorso, che possano essere continuativi nel tempo, per assicurare l’effettiva copertura delle classi e delle cattedre vacanti e disponibili”. Il presidente Anief, Marcello Pacifico, si dichiara favorevole a condizione che, però, siano inseriti in organico di diritto gli attuali posti in deroga, siano rispettate le ore di insegnamento previste dal PEI di ogni alunno, siano riaperti gli attuali corsi di TFA sostegno senza numero programmato e per il personale con servizio affinché possa partecipare al nuovo concorso riservato. Leggi l’intervista su Orizzonte Scuola. 

LA PROPOSTA DEL M5S

Dal Governo si continua a parlare di sostegno come settore da migliorare e riformare. Dopo la presa di posizione del sottosegretario all’Istruzione, Lucia Azzolina, la quale in un’intervista televisiva ha detto espressamente di volere agire e «lavorare per aumentare il numero degli insegnanti di ruolo sul sostegno, trasformando parte di quelle cattedre che oggi sono instabili, ovvero destinate alle supplenze, il cosiddetto organico di fatto, in cattedre di diritto», è ancora il M5S a schierarsi: il partito di maggioranza relativa ha presentato una risoluzione affinché il Governo si impegni a garantire maggiore controllo del settore.

Rosa Alba Testamento, portavoce molisana del MoVimento Cinque Stelle e componente della Commissione Cultura alla Camera dei Deputati, prima firma della risoluzione, ha giustificato la sua richiesta spiegando che “molte famiglie italiane con bambini e ragazzi in situazioni di disabilità devono ogni giorno scontrarsi con le inadempienze e le carenze di un sistema scolastico che non riesce ad assicurare la copertura delle cattedre scoperte a causa dell’assenza di insegnanti di sostegno e quest’anno, rispetto al passato, la situazione è ancor più critica”.

L’anno scolastico appena iniziato – ha continuato la pentastellata – si sta caratterizzando per la carenza del personale docente di sostegno con conseguenti disagi sia per gli alunni che per le famiglie, sempre più preoccupate dall’incertezza di tale vitale figura per il proprio figlio. Si tratta di una situazione d’emergenza, anche per gli stessi insegnanti”.

IL CONSENSO DI FIORAMONTI

Anche il ministro dell’Istruzione si è detto favorevole ad ampliare i corsi TFA sostegno: potrebbero essere varati al più presto, per dare una pronta risposta alla cronica mancanza di insegnanti di sostegno nelle scuole italiane.  “Abbiamotroppe cattedre di sostegno scoperte – ha affermato Lorenzo Fioramonti illustrando le linee programmatiche del suo mandato in Senato – e troppi insegnanti di sostegno non formati”. Questo impegno si concretizzerà nel prossimo avvio del corso Tfa sostegno V ciclo, al quale potranno partecipare anche i docenti idonei alle precedenti selezioni.

COSA SERVE PER ACCEDERE AI CORSI

È allo studio del Miur – conferma la rivista Orizzonte Scuola – un ampliamento del numero dei posti nelle varie Università. I posti totali, già autorizzati, sono 40.000. I requisiti di accesso finora noti: abilitazione specifica sulla classe di concorso oppure laurea coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso + 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche e in metodologie e tecnologie didattiche; gli ITP continueranno a partecipare con il diploma fino al 2024/25. Da quella data laurea triennale + 24 CFU.

L’INTERVISTA AL PRESIDENTE ANIEF

Intervistato proprio da Orizzonte Scuola, Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, spiega la posizione del sindacato autonomo che dalla sua nascita è vicino agli alunni disabili, alle loro famiglie e ai docenti di sostegno: nel decreto scuola, dice il sindacalista, “non si parla di gente senza specializzazione che viene chiamata a insegnare sul sostegno. La quale viene dunque ritenuta idonea per insegnare ai nostri bambini. Ma non idonea per essere assunta in ruolo neppure sotto la condizione di dover conseguire il titolo di specializzazione su sostegno. Invece si dovrebbe chiedere e dire: caro docente, tu per due anni hai insegnato sul sostegno? Non lo potevi fare, ma l’hai fatto? Allora ti faccio partecipare al concorso su sostegno a una condizione: che se vinci dovrai conseguire il titolo di specializzazione”.

L’AZIONE DEL GIOVANE SINDACATO

Anief ricorda che tra le ultime azioni a tutela degli alunni e dei docenti specializzati, ha avanzato ricorso conto lo schema di decreto ministeriale sugli organici sul sostegno agli alunni disabili, cui è possibile ancora aderire gratuitamente ad adiuvandum. E ha inoltre riattivato un’iniziativa di successo degli ultimi anni: la campagna legale gratuita ‘Sostegno, non un’ora in meno!’. A questo proposito, il sindacato fornirà alle famiglie che prenderanno contatto con i suoi referenti le istanze di accesso agli atti, le informazioni utili per procedere con le diffide contro l’amministrazione e tutta la documentazione relativa alla mancata assegnazione delle ore richieste. Buone notizie, a ragione del sindacato sono arrivate solo qualche giorno dalla Cassazione, che con la sentenza n. 25101 ha ribadito illegittima la decisione degli Uffici scolastici di ridurre le ore settimanali stabilite dal Pei. Chi volesse informazioni, può scrivere all’indirizzo e-mail sostegno@anief.net 

Per leggere l’intervista integrale “Pacifico ANIEF: 24mila assunzioni precari storici sono poche. Bisogna riaprire le Graduatorie ad Esaurimento”, cliccare qui.

(fonte: Ufficio Stampa ANIEF)