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Call veloce per le immissioni in ruolo confermata nel 2021

L’amministrazione promuove la “call veloce”: introdotta la scorsa estate, per favorire le immissioni in ruolo: il ministero dell’Istruzione avrebbe deciso di confermare la procedura anche nel 2021. Nonostante in molti ne abbiano evidenziato grossi limiti.

La sua introduzione si è materializzata con il decreto ministeriale 25 dell’8 giugno 2020, attraverso il quale è stata data la possibilità delle assunzioni a tempo indeterminato in territori diversi da quelli di pertinenza delle graduatorie di appartenenza. 

Questo inedito meccanismo di assunzione in ruolo – ricorda Orizzonte Scuola – è inserito all’ articolo 1 commi da 17 a 17septies del decreto legge 29 ottobre 2019 n 126 convertito con modificazioni dalla legge 20 dicembre 2019 n. 159; in concreto si tratta della procedura di chiamata per l’assunzione a tempo indeterminato di personale docente ed educativo sui posti che rimangono vacanti e disponibili in ciascun anno scolastico dopo le operazioni di assunzione a tempo indeterminato disposte ai sensi della normativa vigente. 

La procedura, denominata anche “chiamata veloce”, è rivolta al personale già inserito nelle graduatorie utili per le immissioni in ruolo (Graduatorie ad Esaurimento e Graduatorie di merito concorsuali) ma in altra Provincia o Regione rispetto a quella di inserimento delle medesime graduatorie. Si tratta di una procedura temporanea “aggiuntiva” rispetto alle ordinarie operazioni di assunzione a tempo indeterminato e viene utilizzata unicamente per coprire eventuali posti rimasti vacanti. 

La scora estate hanno potuto presentare domanda tutti i docenti non di ruolo inseriti nelle graduatorie dei concorsi ordinari della scuola primaria e dell’infanzia, della secondaria di I e II grado e per i posti di sostegno; ma anche per il concorso straordinario per docenti della scuola secondaria, per maestri della primaria e dell’infanzia, oltre che per le graduatorie ad esaurimento di ogni ordine e grado. 

I candidati hanno potuto partecipare alle ordinarie procedure di assunzione a tempo indeterminato sui posti che eventualmente rimarranno vacanti per mancanza di aspiranti dalle rispettive graduatorie (GAE e concorsi). Come nel 2020, anche a chi sarà immesso in ruolo con tale procedura (sia dalle GAE che dalla graduatoria di qualunque concorso) la prossima estate si applicherà il comma 17-octies dell’articolo 1 del Decreto Scuola che prevede l’obbligo di permanenza di 5 anni nella scuola di titolarità, a decorrere dall’anno scolastico 2020-2021.

Ai sensi di tale articolo il docente, di qualunque ordine di scuola o grado di istruzione, assunto in ruolo a partire dall’a.s. 2020/21, anche solo giuridicamente, non potrà inoltrare richiesta per i successivi 4 anni di trasferimento provinciale e/o interprovinciale; passaggio di cattedra e/o di ruolo provinciale e/o interprovinciale; assegnazione provvisoria ed utilizzazioni provinciale e/o interprovinciale. 

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Sempre la stampa specializzata ha fatto notare che non solo rimarrà in vigore – poiché l’articolo 17 del Decreto Legge n. 126/2019 – poi convertito nella Legge 159 del 2019 – ha previsto che la call veloce viene introdotta con la dicitura “a decorrere da” -, ma anche che dall’estate del 2021 interesserà anche i DSGA inseriti nelle graduatorie del concorso 2018. Il DL Agosto ha infatti introdotto delle novità nelle modalità di reclutamento del personale DSGA: e dal prossimo anno scolastico anche per vincitori e idonei del concorso DSGA sarà possibile utilizzare un meccanismo simile a quello della chiamata veloce utilizzata questa estate per i docenti. Ricordiamo altresì che con la legge di Bilancio 2021 è venuto meno il limite dell’assunzione entro il limite del 50% per gli idonei. Tutti coloro che hanno superato le prove del concorso 2018 potranno essere assunti. 

IL COMMENTO DI ANIEF

Anief ritiene positiva, certamente, la volontà di aprire a una chiamata ulteriore per le immissioni in ruolo, considerando che almeno il 70 per cento del contingente dei docenti accordato nell’ultimo biennio è andato deserto per via delle tante graduatorie esaurite, la lentezza dei concorsi, ma soprattutto l’ostinazione del Ministero a mantenere in vita dei modelli di reclutamento superati. Tuttavia, il giovane sindacato ritiene che nel 2021 bisognerà necessariamente allargare la procedura della ‘call veloce’ alle graduatorie d’Istituto da cui sono chiamati molti dei supplenti annuali o al termine delle attività didattiche. Solo in questo modo, infatti, sarebbe possibile porre una seria minaccia al record delle 250 mila supplenze annuali toccato all’inizio del corrente anno scolastico. “Abbiamo già il personale della seconda fascia d’istituto abilitato, mentre per quello inserito nella terza fascia, destinatario del ruolo, basterebbe iscriverlo al percorso seguito dai vincitori del nuovo concorso straordinario”, ha ribadito Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.