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Concorso straordinaro 2020, per Anief è un “concorso ingiusto”

Prende lentamente il via la macchina organizzativa che porterà ad assumere circa 78.000 nuovi docenti in tre anni. “Nei prossimi mesi – dicono dal ministero dell’Istruzione – saranno espletati anche i concorsi ordinari per infanzia e primaria e per la secondaria di I e II grado, per un totale generale di circa 78mila posti. In particolare le prove preselettive degli altri due concorsi si svolgeranno subito dopo il termine della prova scritta del concorso straordinario”.

CONCORSO IN SICUREZZA

Sempre dal Ministero di Viale Trastevere fanno sapere che l’amministrazione ha “lavorato nelle scorse settimane per garantire la distribuzione dei candidati nelle aule per tutto il territorio nazionale, procedendo al reperimento di tutte le postazioni necessarie. Ciò eviterà qualsiasi forma di assembramento dei candidati. Nei prossimi giorni sarà altresì emanato un apposito Protocollo, finalizzato ad assicurare lo svolgimento in assoluta sicurezza delle prove”.

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LA PROVA

Dal dicastero di viale Trastevere hanno spiegato che “la prova scritta, da superare con il punteggio minimo di sette decimi o equivalente e da svolgere con il sistema informatizzato, è distinta per classe di concorso e tipologia di posto. La durata è pari a 150 minuti e prevede, per i posti comuni, cinque quesiti a risposta aperta volti all’accertamento delle conoscenze e competenze disciplinari e didattico-metodologiche in relazione alle discipline oggetto di insegnamento, e un quesito – seguito da cinque domande a risposta aperta di comprensione – per la verifica della conoscenza linguistica. Per le classi di concorso di lingua inglese la prova scritta sarà interamente in lingua e prevede sei quesiti a risposta aperta. Ai vincitori della procedura concorsuale straordinaria immessi in ruolo nell’anno scolastico 2021/2022 – che rientrano nella quota dei posti (circa 22.000 ndr) destinati alla procedura per l’anno scolastico 2020/2021 – sarà riconosciuta la decorrenza giuridica del rapporto di lavoro dal 1° settembre 2020”, assicurano dal ministero dell’Istruzione.

I DUBBI DEL SINDACATO

Un concorso “ingiusto” lo etichetta Anief che ritiene che siano stati posti dei paletti inutili e dannosi nel bando del concorso straordinario rivolto ai docenti con almeno tre anni da 180 giorni nella secondaria. Inoltre, l’estromissione in partenza di una parte consistente dei candidati risultati idonei nelle graduatorie finali non poggia su alcun fondamento, né giuridico e nemmeno normativo. Sugli esclusi, ad oggi, stiamo attendendo la pronuncia definitiva della magistratura amministrativa. Considerare utili alle immissioni in ruolo solo i primi 32 mila vincitori di concorso è una scelta che il ministero dell’Istruzione dovrà spiegare ai giudici: dopo avere impugnato l’immotivata esclusione di tanti aspiranti docenti, il giovane sindacato Anief invita tutti i partecipanti che non si collocheranno nelle posizioni utili alla preadesione per inserirsi nella graduatoria di merito finale.