Tanto caos, tantissimo, dalle 14 circa alle 19 circa. Il tempo che intercorre da quando “fonti di Governo” non meglio specificate confermano la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado fino al 15 marzo, come uno dei provvedimenti da adottare inseriti nel decreto c.d. Coronavirus, e la conferma ufficiale con tanto di conferenza stampa. Nel mentre, le dichiarazioni a margine del ministro Lucia Azzolina che dice che “nulla è stato ancora deciso”. Caos su caos che però hanno portato all’ipotesi più dura da accettare, quella più complessa da gestire e difficile da digerire.
Le dichiarazioni del Ministro Azzolina
“Sapete che in queste ore c’era una valutazione in corso sulla possibilità di chiudere o meno le scuole. Per il Governo non è stata una decisione semplice. Abbiamo aspettato anche il parere del comitato tecnico scientifico e abbiamo deciso, prudenzialmente, visto che la situazione epidemiologica cambia velocemente, di sospendere le attività didattiche, al di fuori della zona rossa, fino al 15 marzo a partire da domani. Ovviamente nella zona rossa le scuole restano chiuse”. Lo afferma su Facebook il ministro Azzolina.
“So che è una decisione d’impatto – spiega -. come Ministro dell’Istruzione spero che gli alunni tornino al più presto a scuola e mi impegno a far sì che il servizio pubblico essenziale, seppur a distanza, venga fornito a tutti i nostri studenti”.