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Nuovo furto in una scuola a Napoli, l’ira dell’assessore Palmieri

L'assessore alla Scuola del Comune di Napoli Annamaria Palmieri

“Siamo stanchi, la vera emergenza di insicurezza delle scuole è questa” : questo il commento a caldo dell’assessore Palmieri all’ennesimo furto, all’ennesima intrusione in una scuola delle periferie, all’ennesimo danno inferto a bambini e bambine per i quali la scuola è tutto.

Nella notte tra sabato e domenica ignoti sono entrati, dopo aver divelto una finestra, nel plesso Petrone dell’ IC 88imo De Filippo a Ponticelli, in via Manlio Rossi Doria: hanno portato via computer, stampanti, fotocopiatrici , hanno scassinato la cassaforte blindata .

Dopo poche ore, un nuovo raid: il 30° C.D. “Parini” di Napoli, in via Fosso del lupo a Secondigliano, ha subìto lo stesso atroce trattamento da noi già segnalato al plesso Petrone dell’ I.C. “88° De Filippo”.

Praticando un buco nel muro esterno, al di sotto di una finestra protetta da inferriate, i ladri sono penetrati all’interno di un locale fornito di porta blindata e allarme, hanno scassinato la cassaforte in cui erano conservati i PC portatili della scuola nonchè i dati sensibili di molti alunni, rubando le attrezzature indispensabili alla quotidianità del lavoro dei docenti.

“Continua il vile attacco alla scuola che include, ai suoi strumenti e alle sue attrezzature, con gravi conseguenze economiche per chi deve riparare i danni, come il Comune, ma soprattutto per le bambine e i bambini di questa città”, commenta l’Assessore Annamaria Palmieri.

“La reazione della comunità scolastica non deve farsi attendere: bisogna fare cordone intorno alle scuole pubbliche, capire che la merce che è in gioco non è materiale, si chiama “futuro” dei nostri ragazzi, speranza, soprattutto se si guarda al grande impegno che quella scuola , il suo dirigente Ciro Scognamiglio e i docenti infondono, nonstante le mille difficoltà che incontrano per strada ogni giorno. Ora spero che le forze dell’ordine, in cui riponiamo fiducia, con l’aiuto della comunità individuino i malviventi, anche perché non è possibile che nessuno veda o sappia nulla. Gridiamo insieme la nostra indignazione, è questa la vera emergenza”.