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Anief: “Quei numeri che non tornano”, il caso

marcello pacifico anief

Concorsi, assunzioni e sicurezza a scuola certificata” sono i provvedimenti sui quali il Governo sta lavorando e i cui risultati “arriveranno a breve”: a dirlo, al Giornale di Como, durante una visita negli istituti di Cantù e Mariano, è stato il ministro dell’Istruzione, tornando quindi a confermare l’intenzione del dicastero di Viale Trastevere di investire nel nuovo reclutamento, attraverso l’indizione di nuove procedure concorsuali. 

Marcello Pacifico (Anief) risponde a caldo: è vanagloria pensare che l’intesa prodotta alla vigilia del 25 aprile a Palazzo Chigi, con un’apertura ai concorsi riservati, selettivi e un numero di posti ridotto rispetto alle necessità effettive, possa risolvere il problema del precariato e degli oltre 120 mila posti andati a supplenza quest’anno e destinati ad aumentare ulteriormente. Servono procedure straordinarie, come l’inserimento annuale nelle ex graduatorie permanenti di tutti i docenti abilitati, l’avvio del vero doppio canale e l’organizzazione di snelli e gratuiti corsi abilitanti per i docenti con oltre 36 mesi di servizio svolto, l’adeguamento dell’organico di fatto a quello di diritto. Per amministrativi, tecnici e collaboratori occorre invece un piano di assunzioni straordinario, come quello adottato per i lavoratori socialmente utili, oltre che l’avvio dei passaggi professionali verticali previsto dalla legge; mentre per i Dsga, la selezione, giunta dopo 20 anni, ha ignorato gli assistenti facenti funzione, chiamati a svolgere una inutile prova preselettiva, a giugno, al pari di altri 100 mila candidati dopo anni di onorato servizio. 

QUEI NUMERI CHE NON TORNANO

A che punto sono i concorsi pubblici nella scuola? A seguito delle dichiarazioni del ministro dell’Istruzione, a fare il punto della situazione, riepilogando le procedure concorsuali previste o in corso di svolgimento, è stata Orizzonte Scuola: la rivista specializzata ha ricordato che è intenzione del Miur attivare un “concorsone” per la scuola secondaria con 48.536 posti, di cui 8.491 sul sostegno (tanti ne sono stati chiesti al Ministero dell’Economia e delle Finanze) da distribuire tra i partecipanti con titolo (non figurerà più l’abilitazione all’insegnamento tra i titoli di accesso); poi c’è il concorso ordinario per i maestri della scuola dell’infanzia e primaria, il cui decreto è già stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, con 16.000 posti in palio. 

E Pacifico fa presto a replicare: “i posti banditi per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria, dovrebbero essere il doppio se soltanto si adeguasse il solo organico di posti in deroga di sostegno all’organico di diritto. Per non parlare delle 60 mila cattedre andate deserte nell’ultimo triennio durante le convocazioni per le immissioni in ruolo, dei vincitori del concorso della primaria in Sicilia ancora senza cattedra e dei 35 mila ex-FIT che ancora non sono stati assunti a tempo indeterminato. Regna il caos nei numeri, e da qui la guerra nei tribunali”. 

A queste procedure va aggiunto il concorso per dirigente scolastico, con 2.900 posti e che dal 20 maggio vedrà partire le prove orali, e il concorso per 2.004 Dsga, per il quale sono state presentate oltre 100 mila domande e la cui prova preselettiva è stata fissata per l’11, 12 e 13 giugno prossimi

Sempre il leader del sindacato autonomo ricorda come “il concorso per dirigenti scolastici non terrà conto degli idonei che supereranno l’orale e che potrebbero essere assunti già l’anno prossimo per via dei pensionamenti, mentre per il concorso per Dsga non si è tenuto conto del lavoro svolto dagli Ata facenti funzioni per tanti anni per ricoprire un ruolo per il quale in vent’anni non si è mai bandito un concorso.” 

A queste selezioni si affiancheranno, per la scuola secondaria, quella del nuovo PAS (Percorso Abilitante Selettivo), le cui modalità saranno oggetto del tavolo tecnico del 16 maggio prossimo da cui continua a rimanere a essere escluso, in maniera irragionevole, proprio l’Anief che si è distinta per le sue battaglie sul precariato. 

A tutte queste assunzioni, tra cui 2 mila posti anche per l’ampliamento del tempo pieno e prolungato, si aggiungerà, infine, quella relativa ai lavoratori delle ditte di pulizia che porterà a 12.000 assunzioni in qualità di collaboratore scolastico, dimenticando però, conclude Pacifico, “ancora una volta chi è inquadrato come Ata a tempo determinato da anni o di ruolo, a cui è stato negato un passaggio verticale nell’ultimo decennio”.